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In questa pagina descrivo come mi son costruito alcuni accessori per i telescopi, sperando di poter essere d'aiuto a qualcuno. Sono tutte piccole cose, niente di speciale, ma che possono risultare utili e far risparmiare qualche soldo. Tutti gli astrofili sanno bene quanto costino care anche le piu' piccole cose in questo favoloso hobby. La cosa che piu' necessita e' un pizzico di buona volonta'. Sotto c'e' l'elenco degli oggetti, scendete con il mouse fino a quello che vi interessa.
Costruirsi un filtro solare utilizzando un foglio di astrosolar non e' particolarmente difficile, ne esistono svariati modi, ora descrivero' il mio.
Ho preso 2 anelli di PVC di quelli che stanno alla base dei pluviali, ho poi ritagliaro un disco di astrosolar del diametro dell'anello, racchiudendolo in mezzo ai 2 con 4 bulloncini come fermo. Per l'annerimento ho utilizzato del nastro adesivo nero, che nonostante si tratti di osservazioni solari non si e' ancora staccato. Le alette esterne agli anelli sono state smussate da un lato per rendere adattabile il filtro a entrambi i telescopi del tempo (sw 158 f8 - ziel 80 f5). La fortuna ha poi voluto che si adattasse pure all'ultimo arrivato cioe' l'80 ED.

Astrosolar sullo SW 150
1. Filtro astrosolar
2. Camera C-MOS per riprese lunari e planetarie
Qesto e' stato un tentativo per creare una camera da utilizzare per riprendere la luna e i pianeti. Il risultato non e' stato male e ottenuto con una spesa irrisoria, purtroppo l'economicita' del sensore non permette risultati decenti. Il risultato e' buono come esperienza futura.
Il procedimento e' descritto di seguito, clicca
QUI.
ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
AUTOCOSTRUZIONE
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3. Attacco per macchina fotografica in parallelo
Vista inferiore
Vista superiore
La macchina fotografica Canon 350d non rimaneva bloccata in modo corretto durante le prove per foto a lunga esposizione, con obiettivi pesanti tendeva a ruotare sulla vite di fissaggio. La soluzione e' stata trovata smontando la testa di un trepiede cinese da 11€ e utilizzando la vite con manopola e il tappetino di gomma. La vite siffatta permette un piu' agevole blocco della camera e il tappetino agisce fornendo un maggior attrito, fermando meglio il tutto (è stato attaccato alla barretta mediante 2 strisce di biadesivo). In aggiunta ho sistemato (come suggeritomi da astrofili piu' esperti) un anello decentrabile davanti all'obiettivo che funziona da fermo e da blocco della ghiera di focheggiatura, impedendo alla ghiera stessa di ruotare leggermente durante le sessioni fotografiche. Visto che gli obiettivi non hanno tutti la stessa lunghezza, devo trovare un sistema per far scorrere l'anello in modo da poter fermare tutti i tipi di ottica.
Profilo 1
4. Anello con spider
Crearsi un anello con gli spider e' abbastanza semplice, ci possono essere tantissimi modi. Ho preso una riduzione per pozzetti di plastica del diametro del paraluce dell'80 ED, un filo da pesca un po' grosso e 3 o 4 piombini. Dopo aver forato l'anello in modo simmetrico ho fatto passare il filo bloccandolo nella parte posteriore con i piombi da pesca. Mi è bastato annerire la parte interna con un pennarello nero ed ecco pronto all'uso un arnese che fa apparire le punte alle stelle. Questo anello si adatta anche davanti all'obiettivo della canon 350d ( sigma 70/300 ). Il filo è stato, successivamente, messo singolo.
Posteriore
Anteriore

Profilo
5. Anelli decentrabili
Anche in questo caso, la costruzione non necessita di grande inventiva, basta un po' di tempo e un minimo di materiale recuperabile da un fabbro o da una ferramenta. Questi decentrabili mi servivano per lo SW 70/500, mi sono recato dal fabbro vicino a casa mia, e mi son fatto tagliare 2 fette di tubo da 100mm larghe 20mm, e una barretta di ferro lunga 240mm.
La ferramenta del paese mi ha fornito il resto del materiale, cioe' sei viti 40x6mm, sei dadi e sei rondelle, una filiera maschio da 6mm. Una volta segnati i fori sugli anelli in modo simmetrico, ho forato con punta da 5mm e successivamente, utilizzando una morsa per tener fermi gli anelli, ho passato la filiera ( sarebbe forse utile avere una serie di 3 filiere, dallo sgrosso al fine, ma essendo un foro sottile, il lavoro e' riuscito comunque bene).
Ho forato ulteriormente gli anelli in un punto per fermarli sulla barretta con due bulloncini 20x6mm, ho forato la barra nei punti dove sarebbero stati attaccati gli anelli (misura presa in base alla lunghezza del 70/500) e ho praticato ulteriori due fori in corrispondenza degli anelli dello SW 80ED ( per piazzarci il tutto sopra ). A questo punto non restava altro da fare che carteggiare il ferro, togliendo tutte le sbavature, e verniciare con una bomboletta di smalto nero. Resterebbe da applicare un po' di silicone sulla punta delle viti ma per ora ho applicato solamente dei feltrini sul tubo. Il risultato lo si vede dalle fotografie allegate, la spesa e' stata veramente minima rispetto all'acquisto dei medesimi in un negozio.
Il peso (700gr circa) non e' eccessivo, visto l'utilizzo di strumenti leggeri. Il tutto resta ampiamente sotto il limite di carico fotografico della HEQ5.

6. Borsa portaoculari
Ho sempre utilzzato una borsa ampia per tenerci parte degli oculari ed accessori inscatolati che mi servono durante una serata osservativa. La cosa che mi disturba di piu' è di dover aprire le custodie degli oculari, posizionarle sul tavolino, ed occupare, con gran parte di esse, lo spazio esiguo a disposizione sul ripiano. Di notte, la confusione non aiuta, ed inevitabilmente qualche cosa finisce per cadere per terra o sporcarsi o venir fatta svolazzare lontano da qualche refolo di vento improvviso. Ecco allora la semplice idea di crearmi una borsa imbottita dove tenere solo gli oculari ed accessori senza scatole, sacchettini e quant'altro. Una custodia da PC portatile, cinese, da 10 euro, 2 € di gommapiuma ed una mezz'ora di lavoro per forare accuratamente. Voilà una comoda borsa da aprire sul tavolino con tutto il necessario ottico ordinato e protetto. Per ora solo questa per i plossl, successivamente ce ne sarà una anche per i SWA e gli UWA.
7. Sostegno a colonna
Particolare del supporto montatura. Attacco per EQ5, HEQ5, vixen GP e GPDX
(recuperato dal mio tripode cinese in alluminio della montatura EQ5)

Particolare del piede regolabile. La barra filettata e' da 10mm, se fosse piu' grande migliorerebbe ulteriormente la stabilita', comunque gia' elevatissima. Nell'altra colonna le barre filettate sono da 16mm.
La colonna con la montatura HEQ5. Il supporto e' sospeso sopra 3 ferri, per consentire di far passare la mano e bloccare la montatura. Il sistema sembra esile, ma vi garantisco che regge una casa e non si muove minimamente.
(La uso tuttora per riprese fotografice con una nuova HEQ5 syntrek bianca)

La costruzione di una colonna, per sostenere la montatura del telescopio, non presenta particolari problemi se si ha dimestichezza con le saldature e se si possiede l'atrezzatura adeguata. Per chi non e' in grado di svolgere il suddetto lavoro si necessita l'opera di un fabbro. La prima qui di seguito, l'ho acquistata usata, l'astrofilo che me l'ha venduta se l'era costruita personalmente (gli ho solamente adattato il supporto per la mia montatura). La seconda l'ho realizzata io con l'aiuto di un saldatore mio vicino di casa. Entrambe le mie colonne sono costate molto meno di 300€, quindi nemmeno il costo di una sola comprata in un qualsiasi negozio di materiale astronomico. Il consiglio che do a tutti coloro che vogliono migliorare di parecchio le prestazioni del loro sistema astronomico (perchè la colonna migliora di moltissimo la stabilita') e quello di cercare il modo di costruirsela da soli, primo per un fattore di risparmio, e secondo per l'appagamento che il risultato finale vi porterà.
Il materiale necessario e' facile da reperire sia da una ferramenta o brico che da un'officina di carpenteria metallica.
Tutte le parti necessarie le potete vedere nelle varie fotografie allegate (di solito una foto spiega meglio di 1000 parole). Sappiate che gia' con un tubo da 100mm e scatolati da 30 o 40 mm ci fate una signora colonna, piu' resistente di tutti i trepiede commerciali che ci sono in circolazione. A seconda di come la volete solida e del carico che intendete sovrapporgli, dovrete dimensionare le varie parti (ci sono tubi di tutte le misure, se volete esagerare ne potete usare uno da 200mm). Unico consiglio che mi sento di dare e' relativo alla costruzione dei piedi : utilizzate delle barre filettate piu' grandi che trovate, le quali terranno lontane anche le minime vibrazioni e per il piede : piu' e' grande meglio e'.

La colonna alta. Costruita per sostenere il rifrattore SW 150 f8. Qui le zampe sono imbullonate invece che saldate, e' cosi' possibile smontarla e trasportarla in modo piu' agevole. Unica accortezza, cercare di sistemarle il piu' possibile a 120° una dall'altra (la precisione millimetrica non e' necessaria se non per un fattore estetico) e saldare i supporti dritti (qui e' meglio essere un po' piu' precisi se non volete trovarvi con una "torre di pisa").
Questo e' il sistema che ho utilizzato per ancorare le zampe al tubo della colonna. I tre ferri saldati a circa 120° sono stati forati in due punti, ai quali sono state fissate le zampe con bulloni ad alta resistenza (8.8) da 10mm di diametro.
Il supporto e' stato concepito in questo modo perchè la montatura urania aveva una flangia del tipo che potete vedere in foto. Va inserita nella colonna ed imbullonata con tre viti a 120°. La montatura viene piazzata in seguito sulla mezza colonna in dotazione (quella bucciata nera). Questo particolare va considerato caso per caso, a seconda del tipo di montatura che si desidera utilizzare.
Il particolare del piede evidenzia bene la sua costruzione. Nella parte inferiore ho utilizzato un dado autobloccante Il primo bullone nella parte superiore (quello appena sopra la rondella) lo si puo' lasciare libero (leggermente staccato da essa) in modo che abbassando il piede si puo' sollevare la colonna semplicemente girando la manovella. In pratica il piede rimane fisso a terra e la barra filettata alza la zampa, se lo si blocca bisogna alzare a mano tutta la colonna e svitare o avvitare per cambiare l'altezza (un po' piu' faticoso).
La borsa portaoculari finita
Il risultato, estetico, finale.
Il filtro, in tutto il suo splendore
1. Filtro astrosolar
2. Camera C-MOS
3. Attacco fotografico
4. Anello con spider
5. Anelli decentrabili
6. Borsa portaoculari
7. Sostegno a colonna
...continua
Profilo 2
8. Flangia per adattare EQ5 - HEQ5 su trepiedi EQ6
8. Flangia per adattare EQ5 - HEQ5 su trepiedi EQ6
Per migliorare la stabilita' delle montature, solitamente si interviene sul sostegno. Piu' il sostegno e' stabile e piu' la montatura sara' performante, con conseguente riduzione delle vibrazioni. Un sistema per incrementare la stabilita' delle diffuse EQ5 e HEQ5 e' quello di piazzarle sul tripode della sorella maggiore EQ6, molto piu' consistente (le gambe hanno una sezione di 5cm e sono interamente in acciaio). Avendo, pero', le montature in questione, un attacco differente, si necessita l'utilizzo di una flangia di collegamento. Di seguito riporto un po' di foto (con relative misure in mm) della mia. Chiunque ne avesse voglia potra', cosi', autocostruirsene una.
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Vista di profilo
Vista superiore
Vista di profilo
Vista inferiore
9. Dobson
9. Dobson
Nell'autunno del 2008 ho trovato nell'usato un tubo ottico newtoniano Celestron da 10 pollici in perfette condizioni e ad un prezzo molto favorevole. La prima cosa che mi è passata per la mente è stata di trasformarlo in un dobson casereccio. di seguito c'è la breve descrizione del materiale che ho utilizzato.
Boccole e ruote in ertalon, per i movimenti in altezza e azimutali. Le ruote hanno un diametro di 140mm, le boccole hanno suno forate per portare un perno da 25mm.
Il materiale utilizzato è il legno, tavole di pino di 20mm di spessore. Qui in foto la parte superiore della rockerbox, ho successivamente applicato una lastra di plexiglass (non visibile in foto) per permettere uno scorrimento piu' fluido.
Questa è la parte inferiore della rocker, le 6 sfere permettono il movimento in azimut sul perno centrale.
Le paratie laterali con gli svasi a "V". il materiale d'attrito è feltro per sedie, quello che mi ha dato i migliori risultati (abbinato all'ertalon) in termini di fluidità e resistenza.
Particolare della ruota
Particolare interno della ruota, con disco in plexiglass per tenere centrato il tubo ottico ed evitare spostamenti laterali durante i movimenti.
Ecco la montatura finita. Ho utilizzato i suoi anelli come sostegno, i quali permettono di spostere il tubo ottico avanti e indietro per bilanciarlo in modo ottimale.
Ecco il dobson finito: modica spesa, costruzione semplice (alla portata di tutti) e risultato finale molto accettabile.