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CARATTERISTICHE TECNICHE

Telescopio catadiottrico (Maksutov-Cassegrain) di produzione russa
Diametro :
152 mm
Focale
: 1800 mm (f/12)
Peso :
5,4 kg solo tubo con attacco
Lunghezza :
45 cm
Cella ottica :
Primario sferico, lastra correttrice asferica in bk-7, con il secondario convesso (collimazione ottica sul primario con le solite 6 brugole e sul secondario con manopoline tipo bob knob's)
Focheggiatore :
Crayford da 2" con frizione e blocco
Dotazione : attacco a coda di rondine, prolunga per il focheggiatore, cercatore7x35 immagine raddrizzata, maniglia, borsa imbottita per il trasporto.
Breve descrizione tecnica

La curiosita' di provare un mak della Intes (ottica russa) e' sempre stata forte, ora ne ho avuto l'occasione, trovando uno strumento nell'usato ad un prezzo favorevole. In particolare l'MK67 (mod. standard) viene commercializzato come Intes Italia che sarebbe un marchio "Il diaframma", noto negozio di vendita di articoli ottici per astronomia. Le condizioni generali dello strumento sono piu' che buone, la lastra correttrice anteriore non presenta segni , soltanto qualche granello di polvere all'interno e probabilmente sullo specchio principale. Questo strumento ha la possibilita' di essere collimato sia dal primario che dal secondario, ma tale operazione non deve essere eseguita di sovente (anzi quasi mai) perche' lo strumento non si scollima facilmente. Le viti a brugola del secondario sono state sostituite da piccole manopoline tipo bob knob's che dovrebbero facilitare l'eventuale operazione.
Si nota immediatamente la cura con cui e' stato assemblato. Le finiture e i particolari sembrano decisamente di ottimo livello, ben superiori ai miei altri telescopi.
Lo strumento e' numerato, la costruzione da subito l'idea di solidita' e robustezza, la verniciatura bianca non e' liscia ma leggermente rugosa. Dispone di una comoda maniglia, utile durande la fase di montaggio sulla montatura e particolare non da poco : il cercatore si puo' montare indifferentemente a destra o a sinistra per agevolarne la comodita' d'uso a tutti quanti.
Spendiamo ora due parole per questo accessorio. Un 7x35 decisamente ben fatto, la visione e' raddrizzata con prisma a 90°, sostenuto da 2 anelli con le classiche 6 viti che consentono un facile allineamento ed evitano la disallineatura anche dopo vari montaggi e smontaggi. La messa a fuoco e' comodissima ed avviene sull'oculare (avvitando e svitando la parte superiore), la parte anteriore del cercatore (quella nera) ha la funzione di paraluce removibile, mentre il gruppo ottico si trova piu' all'interno, il crocicchio e' ben visibile e ho aggiunto l'illuminatore che lo rende perfetto in notturna su oggetti deboli con cielo molto scuro. Posso dire che sembra in tutto e per tutto un telescopio in miniatura.

L'interno del tubo e' ben annerito, la lastra frontale presenta un trattamento antiriflesso color rosa-arancio, il secondario non e' alluminato sulla lastra ma ha una sua cella (schema Rumak, che dovrebbe ridurre la sferica) e cercando in rete ho trovato che dovrebbe avere un'ostruzione lineare pari al 33%. Come gia' accennato sopra, il precedente proprietario ha opportunamente sostituito le 3 brugole di collimatura con 3 manopoline (sembrano d'ottone, comunque brunite) che dovrebbero rendere piu' semplice un'eventuale collimazione.
Il focheggiatore e' un Crayford da 2 pollici, con riduttore ad 1 pollice e 1/4, dispone di 2 viti, una per il blocco della focheggiatura e una che funziona da frizione per indurirne o allentarne il movimento. Il fermo degli accessori avviene mediante un anello di bronzo che si stringe attorno alla diagonale.

La morbidezza di questo focheggiatore e' notevole, superiore a quella gia' buona del piccolo rifrattore da 80mm di casa Synta. Dispongo inoltre di una prolunga sempre da 2 pollici, che a sentire il vecchio proprietario servirebbe per raggiungere il fuoco utilizzando una webcam, vista la corsa del fuocheggiatore abbastanza corta potrebbe servire anche con qualche oculare particolare.
Stavo dimenticando le caratteristiche dello specchio, che ha un diametro di 152mm, e da come descritto tecnicamente sul sito "Il diaframma" dovrebbe essere costruito in pyrex ed avere una correzione di almeno 1/6 lambda.
Per installarlo sulla HEQ5 ho dovuto utilizzare la piastrina in duralluminio in dotazione alla quale ho applicato nella parte inferiore la coda di rondine da 21cm. Questa soluzione non mi trova particolarmente soddisfatto, infatti ho cercato in rete un paio di anelli di support.o Sono due anelli che si adattano, con strisce di neoprene, perfettamente, rendendo l'ancoraggio dello strumento molto piu' sicuro sulla montatura.

Cercatore7x35
Focheggiatore da 2"
Lastra e Secondario
Prove sul campo

21/03/2007 (visuale)
Questo strumento dovrebbe avere una vocazione prettamente planetaria e visto che in questo periodo saturno da sfoggio di se ad un ora accettabile (compatibile con il lavoro) ho montato il telescopio in cortile, piazzando la HEQ5 sul trepiede della EQ6 con il suo adattatore e fissando il tele con la coda di rondine alla montatura (sono sempre piu' convinto che servano gli anelli per stare tranquilli ed evitare che il tubo si stacchi di botto schiantandosi a terra). Il seeing della serata e' stato stimato in 2/3 scala Ant., buona trasparenza e vento assente. Lo strumento e' risultato collimato. La luna di 2 gg stava ormai tramontando, pero' ho potuto dare un'occhiata veloce al satellite (in congiunzione con venere). Premetto che ho provato alcuni oculari e in definitiva ho utilizzato soltanto i plossl TV e il Sp meade 5000, per una ragione semplicissima : sono stati gli unici (tra quelli che avevo in borsa) ad andare a fuoco con la diagonale inserita nel focheggiatore. Per oculari tipo hyperion 21mm o x-cell 10mm il fuoco ricadeva troppo all'interno, si deve percio' togliere la diagonale e utilizzare soltanto una prolunga, riducendo cosi' il percorso ottico ma ottenendo una visione molto piu' scomoda.
Cominciamo con venere, troppo bassa sull'orizzonte per ricavare qualche cosa di buono. L'ho puntata per collimare il cercatore e dico chiaramente che tale operazione per essere accurata va fatta di giorno, aumentando via via gli ingrandimenti per migliorare l'allineamento. Il pianetino, basso, aveva una colorazione arancione, immerso a ovest nel chiarore della citta di Tortona, e friggeva un bel po', quindi non ho commenti da fare, rimando l'osservazione a data da destinarsi.
La falcetta della luna di 2 gg, anch'essa ormai bassa, mi ha comunque dato l'occasione di vedere quanta potenzialita' abbia sul satellite, i crateri sul terminatore risultavano ben definiti con il plossl TV 8mm (225x) nei rari momenti di calma.
Prima di passare a saturno ho dato un'occhiata a M42, per evitare che con il trascorrere della serata si abbassasse troppo sull'orizzonte, ebbene, pur essendo un f12 la nebulosa in orione non e' affatto scura, con il plossl TV 32mm (56x) la visione e' stata piu' che gradevole, molto piu' appagante che con l'80 ED e solo leggermente inferiore al 150 rifrattore, si intravedevano bene le anse piu' scure, il trapezio visibilissimo e mi e' arrivata una sensazione di buona "profondità". Sdoppiata agevolmente Rigel a 163x (pl TV 11mm) anche se la turbolenza a causa dell'altezza sull'orizzonte impastava un poco l'immagine.
Passando al signore degli anelli, alto in cielo e quindi nelle condizioni di miglior visibilita' ho visto l'immagine planetaria sempre bella definita e particolareggiata a tutti gli ingrandimenti provati, fino a 225x (non avevo oculari piu' spinti con me). La cassini visibile a 128x con il meade 14mm e a 225x ben visibili striature sul disco planetario senza nessun tipo di filtro. Aspetto giove in prima serata con trepidazione. Se le premesse sono queste, e veritiero che per chi vuole uno strumento planetario senza svenarsi con un superapo giapponese, il mak e' la strada giusta. Nota per la montatura HEQ5 : i motori non sentono nemmeno i quasi 6kg di tubo + accessori, girano che e' una meraviglia, merito sicuramente della lunghezza contenuta del tubo ottico.

COMMENTO
28/03/2007 (visuale e fotografica in afocale)
Questa sera, ho approfittato delle ottime condizioni atmosferiche per provare il mak sulla luna e su saturno, portando con me la digicam fuji e provando a fare fotografie in afocale. I risultati suno stati discreti, son riuscito a riprendere saturno ( vedi in foto ) tenendo la macchina a mano e scattando un po' di fotogrammi, considerando le difficoltà, il risultato non e' disprezzabile. Anche la luna, con i plossl TV 25-32 mm, e' risultata discreta, con un buon grado di definizione.
Il seeing si assesta costantemente sui 2 (scala Ant.), in visuale il satellite ripaga con una definizione e contrasto degni di un buon apocromatico. Dopo aver sistemato la strumento per bene, ho aspettato un poco che si acclimatasse, ma non moltissimo perche' lo strumento e' riposto in una stanza che si mantiene a temperatura ideale per essere subito performante (cioe' non ha il riscaldamento). Le foto che ne sono uscite ( come detto con i plossl TV da 25/32 mm ) sono a mio avviso, molto interessanti e sfruttano tutta la potenzialita' della fotocamera ( diciamo che oltre non si poteva andare per i limiti della stessa ). Il disco lunare e' risultato molto contrastato e ricco di particolari, senza il minimo cromatismo ( alcuni scatti sembrano fatti al fuoco diretto e non in proiezione ). Una nota di folklore e' che mentre scattavo una delle tante fotografie, mi ha attraversato il disco lunare un uccello notturno, rimanendo immortalato sull'immagine in una posizione pressochè identica al simbolo di batman (una foto particolare, anche se in effetti, rovinata ). Piu' tardi ho ripreso anche saturno, ma il pianeta non mi ha fornito grandi soddisfazioni. Sono risultati visibili il disco e gli anelli, ma niente altro.
Concludo dicendo che lo strumento, ancora una volta, si e' dimostrato valido e con interessanti prospettive per un futuro utilizzo con una webcam. In fin dei conti, l'astrofilo che me l'ha venduto ( Antonio Marino, menbro attivo dell'UAI ) lo utilizzava con soddisfazione per il suo progetto di mappatura lunare e l'ha venduto soltanto per passare ad un piu' grande 7 pollici.

ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
INTES MK 67
Dicembre 2007, prova visuale con la torretta binoculare
Ho finalmente potuto provare la torretta binoculare baader maxbrithe con questo strumento. Vi posso dire immediatamente che se la luna mi sembrava bella con la visione mono con quella stereoscopica e' qualche cosa di favoloso.
Visto che ho una pagina dedicata alla
bino, la prova dovete andare a leggerla la, ma solamente dopo che avro' avuto il tempo di trascriverla.