TORNA A STRUMENTI
Meade SP 5000 14mm
Plossl TV 25mm
La torretta Maxbrithe
ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
TORRETTA BINOCULARE BAADER MAXBRITHE
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La prima osservazione che ho avuto modo di fare (SW 80ed) mi ha fatto capire che per i rifrattori moderni (in particolare quelli cinesi) il grosso problema resta quello di estrarre il fuoco. I tubi ottici in oggetto, hanno la caratteristica di non andare a fuoco se non con un diagonale. Cio' e' dovuto al fattto di contenere le dimensioni del tubo. Questa caratteristica dovrebbe far supporre che l'utilizzo di una bino sia reso piu' agevole. In realta' non e' cosi', o meglio non e' cosi' se si usa una diagonale da 2". In questo caso il percorso ottico diventa troppo e la binoculare non va a fuoco, nemmeno con il correttore da 1,7x ( che in realta' sembrerebbe avere un fattore moltiplicativo inferiore, forse di 1,4 o 1,5x, ma ad essere sincere con la visione stereoscopica tutto sembra piu' grande che con la monoculare). Con il diagonale da due pollici ho dovuto utilizzare una barlow TV da 2x su entrambi i rifrattori, ma non ancora sufficiente sul mak della intes, che non estrae il fuoco nemmeno sommando la barlow con il correttore in dotazione ( cio' e' dovuto alla breve corsa del focheggiatore crayford dello strumento, strumento nato per un utilizzo con la web ). Con tutti e 3 i tubi ottici, invece, la binoculare va perfettamente a fuoco senza il diagonale, con il semplice utilizzo del suo correttore dato in dotazione. Certamente la visione senza un deviatore a 90° risulta particolarmente disagevole, soprattutto con il rifrattore da 150, dove in certe posizioni ci si trova "spalle a terra". Ok, si utilizza la barlow e che sia finita, il problema, in questo caso, e' l'ingrandimento finale risultante, cioe' con un fattore moltiplicativo 2x non si puo' sfruttare il campo degli oculari e la focale minima diventa 12.5mm. Di seguito inserisco una tabella con i vari ingrandimenti disponibili, considerando che non ho acquistato oculari superiori ai 25mm di focale per il gia' citato problema di vignettatura.
Breve descrizione dell'oggetto
La torretta Baader Maxbrithe e' venduta in Italia dalla ditta Unitron di Firenze, direttamente o tramite la rete dei suoi rivenditori. Come per molti altri oggetti in mio possesso e' stata acquistata usata ma in ottimo stato.

La confezione comprende, oltre alla binoculare vera e propria, anche un correttore di tiraggio da 1.7x (per estrarre il fuoco con determinati tipi di telescopi) e da un naso da 31.8mm utilizzabile per collegare la torretta al focheggiatore del telescopio. Il tutto e' alloggiato all'interno di una valigettina di materiale plastico con profili di metallo, ben imbottita. I dati forniti dal costruttore dichiarano un'apertura libera dei prismi di 23mm, il che garantirebbe l'utilizzo di oculari fino a 25mm e 52° di campo senza incorrere in fastidiosa vignettatura. La fattura complessiva e' buona, il movimento di apertura per regolare la distanza tra gli occhi e' fluido ma consistente allo stesso tempo. Un po' dure le regolazioni diottriche indipendenti per la messa a fuoco di ogni singolo oculare. Gli oculari sono bloccati nella propria sede con 3 viti a 120°, viti che servono anche per la collimazione fine tra essi.
Si tratta di ingrandimenti possibili (quelli che posso utilizzare, cioe' quelle combinazioni che vanno a fuoco) con gli strumenti a mia disposizione. Quelli piu' spinti non sono ancora riuscito ad utilizzarli, e se non mi trovero' in presenza di seeig piu' che ottimo, non credo che potro' mai sfruttarli, considerato che la binoculare riduce di parecchio la luce, gli ingrandimenti maggiori sono, comunque, molto scuri. Le coppie di oculari a mia disposizione sono quelle viste sopra in fotografia : 2 plossl TV da 25mm di focale (che hanno sostituito i Celestron omni da 25mm) con 50° di campo apparente e 2 Superplossl dalla meade serie 5000 da 14mm di focale con 60° di campo.
SW80ed
La visione e' possibile sia diretta che con il diagonale.

25mm diretta con 1,7x = 41x (piu' probabili 34x)
25mm diagonale con 2x = 48x
25mm diagonale con entrambi = 81x (piu' probabili 67x)
14mm diretta con 1,7x = 73x (piu' probabili 60x)
14mm diagonale con 2x = 85x
14mm diagonale con entrambi = 145x (piu' probabili 120x)

SW150f8
Anche qui la visione e' possibile sia diretta che con il diagonale.

25mm diretta con 1,7x = 82x (piu' probabili 68x)
25mm diagonale con 2x = 96x
25mm diagonale con entrambi = 162x (piu' probabili 134x)
14mm diretta con 1,7x = 146x (piu' probabili 120x)
14mm diagonale con 2x = 170x
14mm diagonale con entrambi = 290x (piu' probabili 240x)

Intes mk67
Qui la visione e' possibile solo in modo diretto (puo' servire una qualche prolunga, io ne ho una da 80mm e una da 35mm).

25mm con 1,7x = 122x (piu' probabile 105x)
25mm con 2x = 144x
25mm con entrambi = 245x (piu' probabile 201x)
14mm con 1,7x = 218x (piu' probabile 180x)
14mm con 2x = 257x
14mm con entrambi = 437x ( piu' probabile 360x)

viti per la collimazione fine
Ora, prima di descrivere brevemente le mie osservazioni, scriviamo due righe sul perchè si debba prendere in considerazione uno sdoppiatore binoculare. Diversamente dal binocolo, dove ogni oculare (quindi ogni occhio) riceve luce e informazioni da un obiettivo, con lo sdoppiatore il fascio luminoso dell'unico obiettivo viene ripartito per entrambi gli occhi. Si evidenzia immediatamente che, in questo caso, la luce risulta inferiore ed ogni occhio otterra' meno della meta' delle informazioni che si potrebbero avere con un normale binocolone. Meno della meta' perche' una parte andra' inevitabilmente persa nell'attraversare la massa vetrosa (prismi) necessaria per dividere e convogliare l'immagine. Detto cosi', l'mpressione e' che non esista un motivo ragionevole per comprare un oggetto simile che costa, tra l'altro, piu' di un binocolo cinese tutt'oggi in commercio. Ovviamente ci sono dei vantaggi ed il piu' immediato e' la possibilita' di cambiare gli oculari, spingendo sugli ingrandimenti rendendo la bino adatta a visioni planetarie, a differenza di un comune binocolo che dispone solo dei suoi ingrandimenti standard (non considero i binocoli con la possibilita' di intercambiare gli oculari, perche' il loro costo e' veramente troppo alto per un confronto adeguato). Altro vantaggio e' che la si puo' usare (con qualche accorgimento) su tutti i telescopi, dal piccolo rifrattore da 66mm al dobson da 50cm, aprendo il suo campo d'utilizzo non soltanto al planetario (oggetti molto luminosi) ma pure al cielo profondo (con un grande diametro la perdita di luce e' comunque ampiamente compensata). I vantaggi sono diversi anche nei confronti della visione monoculare, la stereoscopica e' sicuremente piu' comoda, da un effetto tridimensionale e gli oggetti appaiono piu' grandi con maggiori dettagli (l'elaborazione effettuata dal cervello rende possibile tutto cio').
L' esperienza mi porta a considerare che se si utilizzano diametri ridotti (fino a 150mm) la binoculare sia adatta soltanto al planetario, sui corpi celesti piu' luminosi o per un utilizzo terrestre. Il mio giudizio e' che sia un accessorio da comprare, visti i costi non piu' proibitivi di qualche anno fa, che puo' regalare grandi soddisfazioni ai visualisti incalliti. Per chi fosse interessato agli schemi costruttivi delle binoculari puo' effetuare una ricerca in rete o consultare vari manuali astronomici che parlano di accessori e telescopi ( famosi sono quelli di W. Ferreri ).

Brevissime impressioni visive
Posso adesso conludere questa breve dissertazione sulla torretta bino, riferendo le mie impressioni d'utilizzo con i tre miei telescopi. Sara' una brevissima descrizione, ben sapendo che il lettore dovrebbe aver la possibilita' di metterci gli occhi per avere un'idea chiara di quel che sto dicendo. Non staro' nemmeno a descrivere in specifico di come ho visto la tal rima o il tal cratere, interessa molto di piu' la visione generale, l'insieme dell'immagine osservata, la bino non e' uno strumento nato per scoprire qualcosa nei minimi particolari, ma uno strumento adeguato, per gustarsi il piacere complessivo dell'osservazione, con tutta la la comodita' necessaria. E, da questa comodita' osservativa, la sensazione che sorge e' quella di vedere cose nuove, perche' le si puo' ossrvare in modo differente. Aggiungo, ancora una volta, che quello che si vede con la binoculare in ogni telescopio, lo si vede meglio ed in modo piu' riposante rispetto alla visione monoculare ( almeno questa e' l'impressione "visiva").
L'utilizzo maggiore lo faccio con lo SW 80ed, per il semplice fatto che ce l'ho con me anche nella residenza invernale, ed avendolo sottomano di piu', lo uso piu' spesso. In campo astronomico ci si vede praticamente solo la luna, giove, saturno, marte e venere. Sulla luna si puo' salire tranquillamente con gli ingrandimenti fino al massimo disponibile, e l'immagine si scurisce ma e' sempre piacevole, addirittura ho colto particolari che agli stessi ingrandimenti "mono" non ricordavo. Per i pianeti, ricordo un saturno visto la primavera scorsa con il 150Sw, oculari 14mm e correttore 1.7 a 147x, che mi sembrava veramente tridimensionale, si aveva la sensazione che allungando la mano lo si potesse raccogliere nel palmo per stringerlo. Per giove non e' proprio la stessa sensazione, ma comunque la visione del pianeta, con tutti e 4 i galileiani vicini e le bande sul disco, vi posso garantire che non la si scorda tanto facilmente, soprattutto per chi e' abituato alla "mono". Ultima nota per una visione lunare con il mak150 a 218x (se sono tali effettivamente). Bene, ho sentito alcuni astrofili spendere parole su come si avesse l'mpressione di sorvolare il satellite con certe osservazioni in sere eccezionali, 200x non saranno molti ma la visione che ho ottenuto con 2 occhi mi ha dato la sensazione di essere veramente vicino al nostro satellite e che se avessi avuto la possibilita' di spiccare un balzo, vi sarei atterrato sopra.
Finisco dicendo che l'utilizzo con lo SW80ed non si ferma al solo campo astronomico ma anche a quello naturalistico, dal balcone ci guardo spesso le colline dietrostanti la casa e gli uccelli che vi vivono. Anche in questo caso la torretta fa il suo dovere, meglio di un qualsiasi binocolo fino a 10x50.

( Febbraio 2008) Piccolo up-grade al sistema.
In pratica ho acquistato il prisma Baader T2-32, il quale mi permette di raggiungere il fuoco senza l'utilizzo del correttore e con la visione a 90°. Il prisma ha un'apertura libera di 31mm, la piu' ampia della categoria, e' costruito con un prisma di precisione trattato multistrato per incrementarne le prestazioni. Non utilizzando nessun correttore si puo' usufruire di ingrandimenti minimi, sfruttando un maggior campo reale di vista.
Il prisma con il naso da 31,8mm e la filettatura dove viene applicata la torretta.
Il prisma in versione integrale, con l'adattatore portaoculari
Nuovi Ingrandimenti
(senza correttori di tiraggio)

80 ED
: 25mm = 24x - 14mm = 43x
150 F8 : 25mm = 48x - 14mm = 86x
MK67 : 25mm = 72x - 14mm = 129x
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Il prisma T2-32
Con il prisma T2-32, ho preso l'adattatore portaoculari da 31,8mm. Cio' mi permette di poter utilizzare il deviatore anche come diagonale normale, su tutti i telescopi in versione "mono". L'adattatore e' filettato da entrambe le parti con filetto T2, diventando, di fatto, una prolunga da 3,5cm. E' venduto da Telescope-Service, negozio tedesco.