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I FILTRI COLORATI
I filtri colorati possono dare qualche vantaggio durante le osservazioni del sistema solare, per evidenziare particolari sulla superficie dei pianeti e per cercare di migliorare leggermente il seeing. Qui di seguito ne descrivo, brevemente, l'utilizzo dei principali, come riportato in vari testi specifici.

ROSSO (W23A - W25) : riduce la luminosità del fondo del cielo durante le osservazioni diurne di mercurio e venere, migliora l'evidenza dei dettagli sulla superficie di marte e la visione di bande equatoriali e festoni su giove.
ARANCIO (W21) : piu' o meno come il rosso, in piu,' sulla luna, riduce il cattivo seeing e migliora i dettagli. Sulla superficie di saturno aiuta ad evidenziare particolari.
GIALLO (W8 - W12) : attenua il cattivo seeing un po' ovunque, mette in risalto la granulosita' del sole, migliora la visione dei dettagli su giove, saturno, urano e nettuno, evidenzia le tempeste di polvere su marte.
VERDE (W56 - W58) : puo' rivelare le nubi polari di venere, aumenta il contrasto dei ghiacci di marte, migliora i dettagli su giove (gmr).
BLU (W38A - W80A) : possibile individuare dettagli crepuscolari su mercurio, risalta le nubi su venere e su marte, migliora la vista delle bande su giove, esalta i dettagli a basso contrasto su saturno.
VIOLA (W47) : come il blu su venere e marte, in piu' evidenzia i dettagli sugli anelli di saturno.

Per vedere i grafici delle curve di trasmissione dei filtri wratten. potete scaricarvi questo
documento PDF creato da Albino Carbognani, al quale ho aggiunto le curve di altri vari filtri interferenziali, recuperate per il web.
Wratten colorati e ND (31.8mm)
Astrosolar
Questi sono i miei filtri colorati e polarizzatori da 31.8mm marcati Antares, utilizzati per l'osservazione solare (per dargli una colorazione piu' naturale), lunare (per scurire l'immagine) e planetaria (per dar risalto ad alcuni particolari).

Il filtro astrosolar che mi son autocostruito. Per vedere come bisogna andare nella sezione autocostruzione.
L'astrosolar, dal quale ho ricavato il filtro, e' commercializzato in fogli di vari formati. Ho preso quello in formato A4 dal costo di 24€. Le caratteristiche tecniche evidenziano una riduzione della luminosita' pari al 99,999% con immagini che dovrebbero essere superiori, per incisione e dettaglio, rispetto ai tradizionali filtri in Mylar.
Il filtro in questione e' prodotto dalla baader, e si utilizza per ridurre il cromatismo nei rifrattori acromatici. Funziona discretamente sul 150 f8, non troppo con l'ottantino f5 (lo spettro secondario e' sostituito da un alone di colore verde). La dominante giallastra e' notevole, attenua leggermente gli effetti del cattivo seeing e da un po' piu' di contrasto ia dettagli. Ha un assorbimento nella regione violetta dello spettro con una trasmissione pari al 95%.
Chromacor II N
Filtrini lunari (31,8mm)
Definirlo un filtro non e' proprio corretto, è in effetti un sistema di lenti correttrici l'aberrazione cromatica sui rifrattori di notevole diametro di produzione cinese (ex. 150-f8, 120-f8.3). In questo caso devo dilungarmi un poco nella descrizione dell'oggetto, mentre le mie prove e impressioni saranno descritte di seguito nella pagina del rifrattore SW 150. In rete si puo' trovare un'ottima prova eseguita dal bravo Albino Carbognani su un tele simile al mio.
Coppia di filtrini verdi per attenuare la luce lunare. Solitamente dati in dotazione con tele economici (uno arriva dallo Ziel e l'altro dal Tasco). Senza tante pretese permettono di non essere abbagliati dal chiarore della luna.
In pratica, questo cilindro di 85mm di lunghezza, contiene un gruppo di lenti in grado di far convergere in un unico punto le radiazioni colorate della luce scomposta dal passaggio attraverso l'obiettivo del telescopio rifrattore, raggiungendo in questo modo una quasi totale correzione cromatica.
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ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
FILTRI
Astronomik UHC-E 2"
Filtro UV 58mm
Questo filtro anti-UV lo utilizzo sull'obiettivo Sigma 70/300. La funzione originale del suddetto filtro sarebbe quella di limitare la dominante azzurra prodotta di raggi ultravioletti in fotografia. E' un filtro incolore che viene utilizzato in ambienti diurni ricchi di raggi UV (mare e montagna). Nell'utilizzo astronomico non ha un'utilita' fotografica e di ripresa ma soltanto una funzione protettiva della lente frontale dell'obiettivo (protezione da polvere portata del vento, umidita', ditate e piccoli urti accidentali). Questo filtro non produce nessun tipo di correzione. La sua elevata trasparenza non richiede alcun tipo di modifica all'esposizione, i tempi non variano minimamente.
Prima di parlare di filtri in astronomia e' doveroso fare una brevissima premessa, esplicando in maniera semplice, alcuni concetti riguardanti la luce e le radiazioni elettromagnetiche che la compongono. Quasi tutte le informazioni che si hanno sui corpi celesti le si sono ottenute mediante lo studio degli spettri elettromagnetici che essi emettono. Ogni corpo emette specifiche lunghezze d'onda o ne assorbe altre. Sul nostro pianeta sono a disposizione radiazioni che vanno dai 300nm fino ai 1100nm (nanometri). Il fatto e' dovuto all'effetto di filtraggio promosso dalla nostra atmosfera terrestre. I nostri occhi hanno la capacita' di riconoscere le radiazioni comprese tra i 400nm e i 700nm. A valori inferiori corrispondono i cosidetti raggi ultravioletti, a valori superiori i raggi infrarossi. L'occhio umano associa alle radiazioni dette "ottiche" un determinato colore. Se le radiazioni arrivano tutte assieme si perdono le informazioni precise portate da ogni singola onda ed e' per questo che l'utilizzo di filtri, che lasciano passare solo certe radiazioni e ne bloccano altre, si rende molto utile sia nell'osservazione visuale sia in campo fotografico.
Filtro ultra hight contrast, per un utilizzo visuale, Astronomik. Questo filtro, indicato per planetarie e nebulose, dovrebbe bloccare le radiazioni luminose propagate dalle lampade dell'illuminazione pubblica (in particolar modo quelle al sodio).
Wratten colorati da 2 pollici
Filtro Contrast Booster (31.8mm)
I filtri colorati nella misura da 2 pollici sono piu' comodi da utilizzare, perche' possono venir avvitati al diagonale da 2" e permettono una minor perdita di tempo, non dovendo tutte le volte rimuoverli quando si cambia oculare. Stessa funzione dei fratelli piu' piccoli : risaltare alcuni dettagli planetari e ridurre il cattivo seeing. (Marca Vivitar, made in Japan).

W8 giallo chiaro
W11 giallo/verde
W21 arancio)
W80A blu)
W82A (W80B) blu chiaro

Altri filtri da 2 pollici
Qui vi mostro altri filtri da 2", in particolare un polarizzatore con ghiera girevole (adattabile anche a obiettivi fotografici con lente di messa a fuoco rotante), un filtro Sky (1A), un Cross screen (con reticolo inciso) e un diffusore. Il polarizzatore serve per attenuare la luminosita' di certi oggetti ed eliminare i riflessi, lo sky non ha grande utilita' se non quella di protezione del sensore della camera di ripresa (io lo tengo montato sulla prolunga da 3.5cm per evitare che entri polvere nel tubo), il cross fa apparire le punte alle stelle e il diffusore crea, appunto, luce diffusa (utile nella ripresa di costellazioni e in foto estese). Anche questi sono Vivitar.
Filtro IR-cut (31.8mm)
Il taglia infrarossi e' un filtro che serve esclusivamente in fotografia (riprese webcam) per togliere appunto i raggi infrarossi, che rischiano di sbilanciare il colore del fotogramma verso il rosso. Il filtro in questione (da 31,8mm) e' stato acquistato nuovo, da utilizzare con la webcam Spc900nc, durante le riprese planetarie. E' prodotto a Taiwan e commercializzato dalla Telescope-service (negozio tedesco) e toglie tutte le radiazioni superiori ai 700nm.
Il chromacor II N e' la versione neutra, cioe' senza correttore di aberrazione sferica (ne esiste un modello in grado di correggere parzialmente anche questo tipo di aberrazione). Il correttore deve essere avvitato ad un diagonale da 2" e introdotto all'interno del focheggiatore del telescopio, importante e' che il tele sia ben collimato e che il focheggiatore lavori in asse ottico (non abbia giochi). Le lenti presentano un trattamento antiriflesso color giallo (è la prima volta che ne vedo uno simile), e non variano la focale del telescopio. Se vi interessa conoscere come montere correttamente un Chromacor sul vostro telescopio rifrattore, scaricatevi questo documento PDF creato da me, con vario materiale reperito in rete.
Curva di trasmissione dell' UHC-E
(fonte: Ottica S. Marco)

Lascia passare, invece, tutte le radiazioni che emettono i suddetti oggetti (H-beta e O-III in visuale e H-alfa in fotografia). Per alcuni astrofili risulterebbe utile nell'osservazione di stelle doppie. I dati tecnici rivelano che l'UHC-E ha una maggior apertura rispetto ai tradizionali UHC (45nm contro i 33nm) con una trasmissione piu' bassa (94% contro 98%). Con telescopi piccoli (fino a 150mm) dovrebbe mostrare piu' stelle rispetto ad un UHC tradizionale.
ND13 trasmissione 13%
ND25 trasmissione 25%
W11 giallo/verde
W12 giallo
W15 giallo/arancio

W21 arancio
W23A rosso chiaro
W56 verde chiaro
W80A blu