venerdi 17 gennaio 2003

TRIESTE Il presidente Brazzoduro sugli scopi della manifestazione
«Ricomporre il popolo istriano
nella Giornata della memoria»
 

TRIESTE - Il 10 febbraio 2003 verrà celebrata a Roma, per iniziativa della Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati, la Giornata della Memoria. La data è quella dell'anniversario del Trattato di Pace (1947), che assegnò alla Jugoslavia gran parte dell'Istria, di Fiume e Zara. Il presidente della federazione, Guido Brazzoduro spiega, in una dichiarazione ad «Arcipelagoadriatico» che «il Trattato non ha semplicemente definito i nuovi confini orientali dell'Italia ma ha comportato un esodo di massa della popolazione italiana rimasta al di là della linea di demarcazione, iniziato ben prima della sua firma. Vogliamo che l'Italia sappia che non si è trattato solo di un avvicendamento tra Stati ma della tragedia di un popolo». Popolo che non è stato sentito, ma ha subito un diktat e «per iniziativa di una minoranza violenta – continua il presidente –, anche intimidazioni e vessazioni, fino all'eliminazione fisica delle persone. Non un passaggio tranquillo, quindi, ma l'attuazione di una pulizia etnica che, in moltissimi casi, non ha lasciato alternative».
Nell’iniziativa saranno coinvolti anche i connazionali d’oltre frontiera perchè «la condivisione della memoria diventi condivisione di valori, di tradizioni e di lingua. In questo momento, a dire il vero, prevalgono altri interessi ma la volontà rimane, è una meta per il futuro, le premesse ci sono. Mi riferisco alla svolta determinata dall'incontro tra i Presidenti Ciampi e Mesic in Croazia che nell'ottobre del 2001 hanno tracciato una nuova possibile strada di rapporti e progetti comuni. Richiamo la recente visita a Fiume del ministro Tremaglia che ha dichiarato di andare ad incontrare degli italiani autoctoni. Sono occasioni che lasciano spazio per un discorso di rilettura e ricostruzione della storia di un popolo gettando le basi anche per una ricomposizione doverosa per l'Europa di domani. Un altro esempio ancora la presentazione, a Zagabria ed a Roma del libro dedicato alle Vittime dal 1939-47 a Fiume e dintorni. Due Istituti, uno statale croato, e uno degli esuli fiumani a Roma, hanno scritto insieme un volume nel quale vengono documentalmente descritti e provati episodi realmente avvenuti e per troppo tempo sottaciuti. E' un segnale molto importante, oserei dire epocale».
La manifestazione centrale si terrà, come accennato a Roma per coinvolgere tutti gli italiani che ignorano questa parte della loro storia per una congiura del silenzio su questi fatti.
 
 
Comunicato Stampa Federazione
Il Piccolo: 10 gen 2003
Articolo Brazzoduro: 17 gen 2003
Lettera MLH 3 ottobre 2002
Lettera MLH 24 gennaio 2002
Iniziativa MLH: una Cartolina per il G.della M.