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L'esigenza di esltare la sacralità degli oggetti e delle cose cumuni
spinge Delfo Tinnirello ad inoltrarsi nei luoghi della memoria più
arcana e primordiale dove tutto ha un valore simbolico e i significati
sono semplici e rituali. In quest'epoca globalizzata e mediatica nella
quale tutto viene digitalizzato, il reale diventa virtuale e queste opere ci
aiutano a scandagliare nelle profondità della memoria come nella
infanzia quando gli oggetti, visti da vicino, ci apparivano diversi. e significativi.
Il valore magico della rappresentazione induce lo spettatore ad una
analisi inconscia sui significati e sui valori ai vari elementi che caratterizzano l'opera. Gli elementi acquistano un valore mistico. Un
mistico nel modo come può esserlo un uomo del nostro tempo ultra tecnologico.
La trasfigurazione va aldilà del possibile, va oltre, supera il conosciuto.
Il senso di novità delle sue figurazioni, trasmettono a chi le guarda un senso regressione temporale.
Questo ho intuito vedendo le opere di Delfo, che non conosco personalmente, e non so se può essere condiviso dall'autore e dalla
critica, ma le idee quando diventano opere, camminano da sole nella
mente dell'uomo.

Salvo Bumbica