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Terra con sterpi bruciati dal sole cocente, terre intervallate da pianure e colline. D'estate la terra si spacca, d'inverno con le piogge, la tua terra scivola a valle lenta come la vita dei tuoi abitanti. D'estate anche il canto delle cicale è lento, come se non avessero più voglia di vivere. Siepi, sterpi, erbacce, danno quella triste amara sensazione che qui non si vive, ma si sopravvive. Questa bellissima, stupenda Basilicata, l'ho toccata con i miei occhi, con le mie mani, ho conosciuto la gente semplice, sincera ,come quella di Aliano, Eboli, Alianello, Rotondella e tanti altri; A me è sembrato, come se questi stupendi luoghi, fossero stati abbandonati, da Dio e dagli uomini. Il canto del contadino è lento come una nenia che canta solo per dimenticare. La vostra vita non cambia, la storia ne è la prova. La vostra terra argillosa come sabbia, scivola tra le dita, le rughe incise sul volto, segni del vostro onesto lavoro. Gente che ama le proprie tradizioni, lotta per la vita e la speranza di un domani migliore. Speranzoso vi auguro che la primavera sia uguale per tutti gli esseri umani. - 1975 - Simone Prunella
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