Conosciamo cio' che mangiamo

IL MIELE

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Sommario

Il miele è un alimento importante della nostra alimentazione, si usa tanto per dolcificare, quanto per fare merende colazioni o altre ricette. Contiene zuccheri molto semplici e subito disponibili per muscoli e cervello, vitamine, proteine, sali minerali, acqua ed enzimi che lo rendono digeribile.
Da dove viene? Chi lo produce? Come si raccoglie?
Per rispondere a queste domande occorre conoscere il mondo delle api, produttrici del miele.
Le api sono insetti, vivono nell’alveare e costituiscono una vera e propria società così organizzata:
l’ape regina è la sovrana ha il solo scopo di deporre le uva per la riproduzione, vive circa 5 anni, viene nutrita (solo di pappa reale) e pulita dalle api operaie;
i fuchi sono i maschi, in ogni alveare ne esistono circa 100, hanno le scopo di fecondare la regina, vivono solo nei mesi estivi; quando hanno compiuto il loro scopo vengono lasciati fuori dall’alveare e costretti a morire di fame;
le operaie sono circa 60 000, vivono 60 giorni e compiono ruoli diversi a seconda della loro età:
0-3 giorni sono spazzine
3-7 giorni sono nutrici perché le loro ghiandole cerebrali producono la pappa reale per la regina e le uova
7-12 giorni sono ceraiole perché le ghiandole cerebrali producono cera per costruire e chiudere i favi (le cellette)
12-15 sono guardiane e sentinelle, non fanno entrare nessuno nell’alveare
15-60 sono bottinatrici, cercano il cibo (nettare, acqua e propoli); prima però esercitano le ali facendo le ventilatrici e dunque raffreddando o riscaldando l’alveare;
Come nascono?
Esistono tre tipi di favi:

La regina depone le uova in ciascun favo in primavera, le nutrici nutrono le larve nate dalle uova per i primi tre giorni di pappa reale, poi solo di nettare e acqua, invece le larve nelle celle della regina vengono nutrite sempre e solo di pappa reale, ecco perché poi nascerà la regina. Compiuto questo atto la regina se ne va con tante altre api in cerca di un nuovo nido, questa azione si chiama sciamatura.
Dopo 22 giorni nasce la regina, dopo 25 il fuco e dopo 28 l’operaia.
Essendoci alcune uova di regina, ma potendo regnare una sola, succede che la prima regina che nasce uccide le altre, se nascono due regine lottano per il primato o, una delle due, lascia il nido.
Come producono il miele?
Il miele rappresenta la loro nutrizione.
Le api bottinatrici, per un periodo, sono esploratrici, cioè cercano i luoghi più ricchi di fiori, dunque di polline. Tornate all’alveare indicano con le danze il luogo in cui recarsi.
Le api viaggiano ad una velocità di 30 Km/ora per una distanza di 13 km.
Le api assorbono una gocciolina di nettare grande come una capocchia dello spillo, con la ligula, una specie di proboscide, il nettare arriva nella borsa melaria che contiene fino a 300 goccioline di nettare.

Dal nettare al miele
Le api si scambiano il nettare bocca a bocca, con questo procedimento lo arricchiscono di enzimi salivari (che serviranno anche a noi per rendere più digeribile il miele). Ciascuna ape, poi lo lavora nella propria bocca, le ventilatrici seccano l’aria e tolgono l’umidità al miele che diventa denso come lo conosciamo noi. Il miele viene depositato nei favi e poi tappato con la cera.

Come si estrae
In natura le api si raccolgono in uno sciame e trovano ricovero naturale in anfratti rocciosi o cavi di alberi. L’uomo costruisce delle casette vicino ad alberi e fiori per far sì che le api vi nidifichino e poi poter raccogliere il miele.Quando il miele è stato depositato nei favi, costruiti su apposite tavolozze, l’apicoltore, taglia il tappo di cera ed inserisce la tavolozza in una macchina centrifuga che favorisce la fuoriuscita del miele.
Il miele viene deposto per un mese in bidoni maturatori per far salire in superficie le impurità ( zampette, legnetti ecc.). Poi viene scremata la superficie ed il miele è pronto per essere invasato.

Si ruba il miele alle api?

No. L’apicoltore lascia che le api producano il miele per sé, poi inserisce altre tavolozze nell’alveare in modo che le api siano stimolate a costruire altri favi e riempirli di miele.
Tanti tipi di miele
In base ai fiori da cui viene estratto il nettare si hanno diverse qualità di miele.
Noi abbiamo assaggiato….

 

DEGUSTAZIONE DEL MIELE
Esistono diversi tipi di miele a seconda del nettare da cui derivano.
L’apicoltore Marco ci ha fatto assaggiare 4 tipi di miele diverso:
il miele di acacia, di castagno, di tigli, il millefiori.

IL MIELE DI ACACIA
SAPORE: delicato di confetto, fine, vellutato
PROPRIETA’: antinfiammatorio per la gola, lassativo

IL MIELE DI CASTAGNO
SAPORE: intenso con retrogusto amaro
PROPRIETA’: favorisce la circolazione sanguigna, disinfettante delle vie urinarie

IL MIELE DI TIGLIO
SAPORE: di mentolo, balsamico
PROPRIETA’: calmante, diuretico digestivo

IL MIELE MILLEFIORI
SAPORE: molto delicato
PROPRIETA’: azione disinfettante per il fegato

GITA A SAN GAUDENZIO PRESSO L’AZIENDA APISTICA QUAGLINI

1 - Abbiano osservato ed annusato le arnie contenenti il miele

2 - Le arnie vengono prese e inserite nella centrifuga

3 - La centrifuga permette l’estrazione del miele

Cosa mangiamo

UNA RICETTA CON IL MIELE: STRUFFOLI

Ingredienti:
• 400g di farina
• 4 uova
• 2 bicchierini di zucchero
• 2 bicchierini di limoncello
• 2 bicchierini di olio di oliva
• un pizzico di sale
• una buccia di limone grattugiata
• una bustina di lievito
• 300g di miele

Per decorare
• 150 g di zucchero
• una tazza di acqua
• 50g di confettini
• 50 g di canditi

Impastare gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia, lasciare riposare per un’ora. Prendere un pezzo di pasta alla volta e rotolarla sotto le dita; fare dei bastoncini sottili e tagliarli in tocchetti di mezzo centimetro; friggerli poco alla volta in olio caldo.
Mettere in una pentola, con fondo rotondo, miele e zucchero con una tazza di acqua, lasciarla bollire finchè la schiuma non scompaia e il composto non cominci a diventare giallo. Versare gli struffoli e i canditi, mescolare bene. Versare su un piatto rotondo, dare la forma di ciambella, versare i confetti.