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LA NOTA POLITICA

Gran parte della vita politica è determinata dalle prossime competizioni elettorali. Intanto l'inflazione torna a farsi minacciosa e il sistema politico mostra le sue crepe.
 
AVVISAGLIE ELETTORALI
E' naturale che una competizione elettorali crei polemiche. Ciò che è meno naturale è che in gran parte le polemiche non riguardino l'oggetto della competizione, cioè i programmi amministrativi, ma altro, come il governo, la credibilità in Europa. Le candidature, le liste e le alleanze sono state spesso il frutto di compromessi spartitori e non di accordi sui programmi. Questo clima rende difficile pervenire ad un sistema politico capace di unire trasparenza, efficacia e rappresentatività.  Molti segnali invece indicano un ritorno ai comportamenti peggiori della prima repubblica.
 
RITORNO AL PROPORZIONALE?
Sta nascendo un vasto movimento, che attraversa i due poli, nostalgico del sistema proporzionale. Effettivamente il sistema proporzionale permette in teoria una più ampia capacità di dare spazio alle diverse culture politiche. Inoltre la realtà politica italiana sembra difficilmente riconducibile ad un sistema bipolare. Ma i modelli elettorali vanno valutati non solo in teoria ma anche nella pratica. Oggi mi pare che un ritorno al proporzionale favorirebbe il riformarsi di quel grande Centro che non era luogo di cultura politica, ma di interessi privati e di occupazione di potere. In Italia è auspicabile un sistema che spinga a raggruppamenti fra simili e che renda difficile i ribaltoni, un sistema che semplifichi la scena politica e che sia trasparente.
 
IL CONFLITTO DI INTERESSI
Va avanti il progetto di legge per regolamentare il conflitto di interessi. E' una legge di civiltà e di democrazia. Esso vuole impedire che si concentrino in personaggi il potere politico e quello economico. In Italia la questione è aggravata dal fatto che questo problema è eclatante in Berlusconi, che ha buon gioco a presentarsi come oggetto di persecuzione politica. Vale la pena sottolineare che gli USA, paese liberista per eccellenza, sono molti severi su questo tema! Esiste un dovere civico per ogni cittadino ad interessarsi della cosa pubblica, ma non ad essere politico professionista.
 
LUCI ED OMBRE SUL FUTURO
Esistono anche problemi il cui peso è avvertito in maniera più immediata. Pensiamo all'aumento dell'inflazione, alle difficoltà dell'economia europea nella concorrenza mondiale, alla disoccupazione. L'ideologia dominante sembra vedere la soluzione a questi problemi unicamente in ricette liberiste, spesso citate ma raramente analizzate in tutti i loro effetti. Piuttosto credo sia l'ora perché l'Europa concordi una politica economica comune e perché cerchi di influire sulle regole internazionali. Nello stesso tempo ogni singolo Stato deve cercare di creare consenso intorno alla propria politica. Il documento D'Alema - Blair non va preso come esempio.
 
  beppe scapino
 

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