Poznan ha ospitato i mondiali edizione numero dieci, sinceramente un successo, dopo Milano 2010 e con la rinuncia di Madrid, mettere su una manifestazione che non deludesse le attese dopo il mondiale italiano non era impresa semplice, eppure la federazione polacca ha meritato gli applausi di tutti, piena efficienza, servizio d'ordine maniacale, basti pensare che visto che sono previste tre persone a bordo campo, il quarto con l'accredito di accompagnatore non veniva neanche fatto entrare nella zona antistante i campi.


Il martedì vengo assegnato insieme a quasi tutti i colleghi allo scrutineering, sotto un tendone con i misuratori per spessori delle protezioni delle barche e la larghezza delle pagaie, vengono rimandati indietro per seconda verifica una percentuale pari al 20-30% dei materiali, chiaramente legato al fatto che da Milano tutti i controlli vengono effettuati solo dagli arbitri, e non più dagli officials o dai volontari,  inevitabilmente più larghi di manica rispetto agli uomini in nero.


Già da Milano 2010 la scelta della squadra di arbitri e' stata fatta dalla commissione ICF, ma da Poznan si e' cominciato a lavorare dal martedì per tutto ciò che concerne verifiche materiali e campi, prima dell'inizio delle gare.


Nel pomeriggio riunione con il capo arbitri Donzelli, sequenza di slide su casi importanti da portare a conoscenza di tutti così da dare le direttive per cercare il più possibile un'uniformità di giudizio; sinceramente e' un'impresa difficile visto la diversa interpretazione che come in tutti gli sport di contatto, ha sempre delle sfumature diverse da continente a continente; per fare un esempio, gli arbitri di scuola anglosassone sono prevalentemente molto fiscali, i tedeschi permettono un gioco più fisico, noi con i francesi tendiamo a lasciare scorrere le azioni applicando maggiormente il vantaggio ma facendo un alto uso di cartellini.


Particolare attenzione e' stata richiesta nel sanzionare i falli deliberati nei sei metri, anche se alcuni episodi hanno generato più di una discussione da parte dei tecnici e dei colleghi.


Nelle prime giornate abbiamo dovuto fare molta attenzione a controllare il lavoro del personale ai tavoli, in special modo nel controllo dello shot clock, dove chi come i polacchi ha iniziato ad utilizzarlo da un anno appena, ancora fa fatica a leggere quando resettare il cronometro specialmente sul segnale del vantaggio, dove l'arbitro segnala che il gioco può continuare anche in presenza di una eventuale fallo, ma i sessanta secondi ripartono daccapo.


Come sempre i segnali del buon operato svolto da un arbitro si specchia nelle partite che man mano ti vengono assegnate, molto positivo il nostro risultato, abbiamo finito per avere finale maschile, finale 3/4 posto maschile, semifinale maschile e finale under 21.


Dopo tutte queste partite siamo riusciti a dedicarci a una passeggiata per il centro di Poznan, anche perché per tre serate siamo stati invitati gentilmente dal Presidente della federazione polacca Bejranowics ,una ad una lunghissima e sinceramente noiosa visita alla fabbrica della birra Leche vanto a quanto pare della città, in un'altra ad una piacevole serata con cena e musica allo Sheraton e nella prima alla cena della cerimonia inaugurale in compagnia del nostro Presidente Buonfiglio che molto gentilmente ci presentava a tutti i "papaveri "dell'ICF, da Feldoff a Fox, dal rappresentante della confederazione asiatica al Presidente Perurena.


Quindi l'ultima ce la siamo auto dedicata, un bel giro nello splendido centro di Poznan, curato come il salotto di casa, si vedeva che a giugno in occasione degli europei di calcio avevano ripulito e dato una rinfrescata, e devo dire e' stata una piacevole sorpresa scoprire
una cittadina così interessante dal punto di vista storico che vi consiglio se mai capitate da quelle parti di visitare, l'aeroporto e' praticamente in città, il cambio euro-zloty e' estremamente conveniente, i parchi che la circondano sono immensi, fatemi sapere...


Maurizio Pelli

 

La torre d'Arrivo vista dai campi di gioco

Si discute di falli e cartellini

Arbitri in attesa della chiamata del Chief Referee

Collegiata

Piazza del Mercato