Linguaggio
LOGO
Il linguaggio di programmazione Logo
è stato creato, nella sua prima versione, al MIT (Laboratorio
di Intelligenza Artificiale) di Boston nel 1967 da un gruppo di
ricercatori in cui operava anche il matematico Seymour
Papert, già collaboratore dello
psicologo svizzero Jean Piaget, studioso dei processi di apprendimento.
La filosofia in cui rientra il linguaggio Logo è il Costruttivismo,
che concepisce l'apprendimento come un processo di esplorazione,
di creazione e di costruzione e lo sviluppo della conoscenza come
interazione con le altre persone e col mondo circostante.
Una qualità molto interessante del Logo è di essere
un linguaggio potente, che permette agli operatori esperti di creare
progetti sofisticati e complessi, e di avere nel contempo una bassa
soglia di accesso che ne consente l'uso anche a bambini e a bambine
della scuola primaria.
L'ambiente Logo più diffuso ha al suo interno la tartaruga
(originariamente un robot), usata per creare sullo schermo figure
geometriche e disegni.
Nel corso degli anni il Logo è stato prodotto in varie versioni
ed ha subito alterne vicende in relazione all'evolversi del mondo
dell'informatica e dei personal computers.
A partire dal 1980, anche a seguito del successo del libro Mindstorm
(in italiano Mindstorm: bambini computers
e creatività - Emme edizioni)
pubblicato da Seymour Papert,
il Logo è stato tradotto in diverse lingue e si è
diffuso in molte scuole, dal Nord America, al Sud America, al Giappone,
all'Europa. In quell'anno fu fondata anche la società LCSI
(Logo Computer System Inc.) in cui confluirono vari ricercatori
e studiosi del Logo, in primo luogo Seymour Papert e Brian
Silverman. Fu creta una nuova versione
del Logo per Apple ed una per altri computers.
Però a partire dal 1985 il Logo è stato in buona parte
soppiantato anche nel mondo della scuola dal sistema MS-DOS.
Nel 1993 LCSI ha diffuso MicroWolds,
una nuova versione innovativa del Logo per Apple, con l'aggiunta
di funzioni multimediali che consentono di inserire nei progetti
disegni, testi, immagini, filmati, suoni e musiche. Alcuni anni
dopo è stata creata anche la versione di MicroWorls per Windows,
da cui è stata successivamente ricavata la versione in italiano
MicroMondi,
grazie alla traduzione curata dall'ing. Augusto Chioccariello dell'Istituto
Tecnologie Didattiche di Genova. Una fra le innovazioni più
importanti di Microworlds-MicroMondi è la possibilità
di avviare più processi contemporanei in parallelo, cosa
che consente , ad esempio, di far vedere un personaggio (tartaruga
con opportuna figura) che scappa e contemporaneamente un altro che
l'insegue, mentre senti le voci sul canale Wave e una musica su
quello Midi.
Alla base del sistema multimediale di MicroWorlds-MicroMondi vi
è il linguaggio di programmazione Logo,
composto da circa 250 comandi originali (primitive), con i quali
si possono costruire procedure i cui nomi possono poi essere inseriti
in ulteriori procedure. Le primitive Logo sono raccolte nel "Vocabolario
Logo" che mostra anche la sintassi ed esempi per l'uso. Esse
riguardano la grafica, gli oggetti, la videoscrittura, le parole
e le liste, la gestione dello schermo, l'accesso al disco, la logica
e il controllo di flusso, le variabili, la matematica, l'input,
la musica, il tempo e lo spazio di lavoro.
Si va da comandi molto semplici che possono essere usati con efficacia
da bambini e bambine della scuola primaria a raffinate funzioni
logico-matematiche e all'uso di variabili, che consentono di realizzare
progetti elaborati e complessi.
Per informazioni
più dettagliate sulla storia del Logo, vedi al sito Intermedia.
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