Postura
Definizione di postura
Per postura eretta ideale (in assenza di patologia) si intende la posizione anatomica che si assume in stazione eretta con la faccia rivolta avanti, e gli arti superiori allineati ai fianchi. Rispetto a questa posizione di riferimento sono descritti e definiti i piani e gli assi di movimento; questa rappresenta la posizione zero per la misura dei movimenti della maggior parte delle articolazioni . Per mantenere questa posizione verticale, caratteristica della specie umana, esiste un'attività muscolare definita attività tonica posturale, differente dal tono muscolare di base, che attraverso contrazioni muscolari riflesse, o meglio contrazioni isometriche antagoniste ripetute, mantiene il corpo nella postura corretta. Quest'attività è da considerarsi un'attività motoria riflessa che si avvale di vie sensitive-motorie complesse e multiple, regolata da un complesso sistema di afferenze ed efferenze. L' apparato stomatognatico è integrato in questo complesso sistema e influenza ed è influenzato da tutto l'apparato posturale.
Il punto di partenza del sistema è da ricercare nel sistema recettoriale. I meccanismi che assicurano e regolano l'attività posturale sono indipendenti dalla volontà e si avvalgono di sistemi nervosi sensorio-motori a vari livelli; si tratta di un insieme di attività riflesse le cui informazioni provengono da recettori differenti tramite circuiti nervosi più o meno complessi, e il loro compito è quello di regolare l'attività tonica dei muscoli degli arti e del rachide e l'ampiezza dei movimenti delle differenti articolazioni. Oltre ai meccanismi periferici segmentari, partecipano alla regolazione dell' attività ortostatica, il sistema labirintico ed i centri sovrasegmentari (formazione reticolare, cervelletto, gangli basali, corteccia), la muscolatura estrinseca oculare ed i vari elementi dell'apparato stomatognatico (sistema trigeminale).Il tono posturale è garantito da circuiti riflessi che utilizzano le afferenze propriocettive provenienti dai vari recettori oste-oarto-muscolari .
Questi recettori sono principalmente :
fusi neuro muscolari
organi tendinei del Golgi
corpuscoli del Pacini
terminazioni libere
recettori cutanei.
Queste afferenze vengono inviate al midollo
spinale o al sistema trigeminale (nuclei specifici quali il nucleo mesencefalico
del V e nucleo sopratrigeminale) attraverso le fibre afferenti sensitive, e,
oltre ad attivare i riflessi segmentari, danno vita a proiezioni somatopiche sui
centri sovraspinali. Le afferenze propriocettive costituiscono una vera e
propria catena di informazioni provenienti da ogni parte del corpo ed il settore
cefalico appare particolarmente importante grazie alle afferenze stomatognatiche.
I centri deputati al controllo posturale con queste informazioni multisensoriali
elaborano strategie posturali adatte per mantenere il servocontrollo dell'
intero sistema. La contrazione muscolare è la caratteristica fondamentale di
ogni attività muscolare .Possiamo distinguere due tipi di contrazione:
contrazione fasica, esecuzione di movimenti rapidi; contrazione tonica,
esecuzione di movimenti lenti. La postura è regolata dalla contrazione tonica.
Questo tono è mantenuto da scariche asincrone di impulsi da parte dei neuroni
motori ed è scatenato dai propriocettori del muscolo stesso per via riflessa.
L'apparato stomatognatico è particolarmente ricco di propriocettori; ricordiamo
che l'innervazione arriva dal V nervo cranico o trigemino. I fusi neuromuscolari
sono abbondanti nei muscoli elevatori della mandibola e sono più scarsi negli
abbassatori e per questo l'attività propriocettiva dei muscoli elevatori va
considerata un fattore primario nel controllo della posizione e dei movimenti
mandibolari. L'attività dei fusi neuromuscolari è influenzata dal sistema
nervoso centrale attraverso le fibre g e in particolare da impulsi provenienti
dalla sostanza reticolare, che provocano un accorciamento del fuso rendendolo più
sensibile allo stiramento. Poiché la sostanza reticolare è legata alla
funzione d'attenzione e vigilanza l'attività dei fusi neuromuscolari viene
esaltata in pazienti tesi e nervosi, con aumento dell'attività muscolare in
postura. Organi del Golgi sono presenti nei tendini di tutti i muscoli
masticatori, ma specialmente nel massetere e nel temporale, con la funzione
soprattutto di segnalare le variazioni della tensione con una soglia
d'eccitazione molto bassa. Nell'articolazione sono presenti recettori capsulati
e non capsulati e terminazioni libere. Questi recettori sono concentrati
soprattutto nella parte posteriore dell'articolazione, (zona innervata dal nervo
auricolotemporale), sono meccanocettori sia a rapido sia a lento adattamento, e
informano sia sulla posizione dell'articolazione sia sulle variazioni di carico.
Molto importanti sono anche i recettori dentali, parodontali e gengivali, i
quali sono presenti sia come terminazioni libere amieliniche e capsulate che
come recettori anulospirali composti e semplici i quali sono in grado di
registrare forze esercitate sui denti sia in senso verticale sia orizzontale con
una soglia nell'ordine di 15 grammi e, per lo spostamento, di 23 micron. Tutte
queste informazioni raggiungono i vari nuclei del trigemino. La convergenza di
queste informazioni propriocettive nei centri motori e sui relativi circuiti
spinali consente una serie di controlli riflessi sulla postura dell'apparato
stomatognatico e su quella di tutto il corpo. Abbassando la mandibola si ha una
stimolazione dei fusi neuromuscolari dei muscoli elevatori che provoca la loro
contrazione attraverso il riflesso di stiramento o di chiusura mandibolare. La
posizione posturale mandibolare è in grado, grazie ai vari collegamenti
nervosi, di modificare l'attività elettrica dei muscoli cervicali e
paravertebrali. In posizione di massima intercuspidazione, nella quale i
recettori alveolari scaricano, si hanno notevoli variazioni dell'attività
elettrica dei muscoli trapezi e dei muscoli paravertebrali fino a livello della
4" vertebra toracica. Durante i movimenti di retrusione si nota un aumento
dell'attività elettrica a livello della 7 vertebra toracica, e durante i
movimenti in lateralità si ha una variazione dell'attività elettrica ai
muscoli lombari. I muscoli masticatori a loro volta variano la loro attività
elettromiografica in rapporto allo stato funzionale dei muscoli posturali.
La flessione anteriore del capo aumenta l'attività dei muscoli masseteri e
digastrici mentre la reflessione aumenta l'attività dei temporali.
Sperimentalmente colleghi francesi hanno evidenziato una distonia oculo-motoria
omolaterale ed un disturbo dell'attività posturale ortostatica a seguito di una
anestesia unilaterale del trigemino nel suo ramo mandibolare. In successive
sperimentazioni sono state rilevate altre distonie oculo-motorie omo e contro
laterali con disturbi dell'attività tonica posturale(mediante registrazioni
stato-kinesimetriche ed esami dinamici, tipo test di Fukuda) dopo stimolazione e
quindi anestesia di denti. Sono state osservate modifiche della postura del capo
e del corpo e disturbi oculo motori in soggetti affetti da bruxismo, serramento
e disfunzioni miofacciali; i disturbi variavano con il cambiare della posizione
della mandibola. L'uso del bite nella diagnosi e nella terapia di queste
patologie posturali si può rivelare la scelta vincente per vari motivi:
modifica le afferenze occlusali senza apportare modifiche irreversibili perché
in nessun modo vengono modificati i denti, si esegue in tempi rapidi, è una
terapia economica e possiamo affermare che ha un costo biologico zero.