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Associazione Culturale Tra un atto e l’altro

La Regina degli Elfi long playing
da un monologo di Elfriede Jelinek
di e con Angela Malfitano

con l’aiuto di Rossella Cabiddu, Andrea Cazzato, Anna Cei, Caterina Grandi, Cecilia Lorenzetti, Agnese Troccoli, Stefano Zanasi; traduzione Roberta Cortese; assistenza Alessandra Lanfranchi; video Lorenzo Letizia; suono Francesco Brini; foto Alessandra Fuccillo CameraOff; tecnico Paolo Falasca; un ringraziamento a Elena Di Gioia e Silvia Mei; in collaborazione con Associazione T.I.L.T., Teatro Biagi-D’Antona, Comune di Castel Maggiore, Sì*Metrica, Spazioindue, Fondazione Teatro Gaetano Fraschini

nell'ambito del Festival Focus Jelinek

Questo spettacolo parla del Potere.
Il personaggio che Elfriede Jelinek ritrae nella piéce è realmente esistito: è Paula Wessely, attrice del Burgtheater di Vienna, famosa e apprezzata già prima e durante il Terzo Reich.
Allieva di Max Reinhardt, era divenuta una delle interpreti più popolari del teatro viennese, ma era giunta all’apice lavorando con il cinema nazista. Ciò le costerà dopo la guerra una temporanea interdizione. Tornerà poi a lavorare nei film in technicolor che riportano un’Austria felice e da idillio alpino. Paula Wessely muore nel 2000 a 93 anni.
Un’antica tradizione viennese prevede una cerimonia funebre d’onore per gli attori del Teatro Nazionale: i Burgschauspieler, le cui salme vengono portate in processione per tre giri intorno all’edificio. Qui Jelinek immagina la scena.
Con una lingua sarcastica e allusiva Elfriede Jelinek porta alla percezione di doppi livelli di significato e di evocazione: il potere dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera del potere nazista. Sollevarsi di polveri e di provocazioni, contrasti che detonano. Ironie, sarcasmo, panorami grotteschi. In “sospensione”, dall’alto di una bara che è anche palcoscenico.
Il lavoro nasce come omaggio al mio Maestro, Leo de Berardinis, per l’evento “Molti pensieri vogliono restare comete”, presentato nell’estate 2009 a Bologna. Cercavo una partenza che fosse folgorante. Doveva essere un innamoramento grande come solo alcune volte è successo nella mia storia di attrice-autrice. L’omaggio che volevo fare a Leo doveva essere un lavoro d’autore e avere le caratteristiche della strada che lui mi aveva indicato e che ho percorsa. Rigore, adesione totale, necessità, etica. Alle prime righe del La Regina degli Elfi ho riconosciuto il momento magico: sarcasmo, gioco di teatro e potere, bellezza tagliente della scrittura. La protagonista è una vecchissima attrice del teatro tradizionale viennese, che si è prestata al gioco della oscena propaganda nazista nel cinema, e in seguito anche contaminata con tarde apparizioni televisive; ora non vuole morire, non vuole lasciare il suo pubblico e il palcoscenico, luogo del suo potere.
La scrittura fulminante dell’autrice porta alla percezione di diversi livelli di significato e di evocazione: il potere dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera del Potere nazista. La sensazione di chi ascolta lo scivolare delle parole della protagonista è quella di voler catturare continuamente dei significati, senza mai riuscire a inquadrare tutti gli stimoli e le visioni nella cornice rassicurante che la nostra mente vorrebbe. Anche per questo amo la Jelinek, perché non si fa catturare. Oltre al fatto di essere una ragazza cattiva e arrabbiata. Sempre contro ogni tipo di potere. Anche se l’ambiente in cui ci muoviamo è strettamente austriaco, ho avvertito una necessità personale e politica in questa mia nuova avventura, che va aldilà di ogni regionalità. Ci sono tutti i nostri ultimi decenni di storia in questa piece. Una contemporaneità mediatica e impietosa.

Angela Malfitano

Angela Malfitano legge La regina degli elfi di Elfriede Jelinek tradotto da Roberta Cortese a Ad alta voce 2014
11 ottobre 2014, Teatro Duse, Bologna

 

06 mar 2015 h 21.00
ITC Teatro, San Lazzaro di Savena

elfriede jelinek nelle scuole

Laboratorio teatrale condotto da Angela Malfitano e Nicola Bonazzi / Teatro dell’Argine con studenti delle scuole medie superiori di Bologna e provincia sui testi di Elfriede Jelinek, Lui non come lui e Totenauberg, attorno a tre figure del Novecento: Robert Walser, Hannah Arendt e Martin Heidegger.

Lui non come lui, esito del laboratorio regia Agela Malfitano
Totenauberg, esito del laboratorio regia Nicola Bonazzi

Iniziativa promossa attraverso la Rete Teatri Solidali della Provincia di Bologna
 

 

MARTEDI 18 NOVEMBRE, ore 20.30
in diretta dalla Sala M

FaustIn and out
dentro fuori sopra e sotto il Faust di Goethe

di Elfriede Jelinek
traduzione Elisa Balboni e Marcello Soffritti
con Angela Malfitano, Francesca Mazza, Matteo Angius, Sandra Soncini
regia Fabrizio Arcuri
produzione Associazione Tra un atto e l’altro, Accademia degli Artefatti, Festival Focus Jelinek
in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione

va in onda l’adattamento radiofonico del primo episodio dello spettacolo

All’interno del programma di Tutto Esaurito! Il festival teatrale di Rai radio 3 trova spazio la voce di Elfriede Jelinek, attraverso la mediapartnership tra il Focus e Rai radio 3 e il recupero di drammatizzazioni radiofoniche già realizzate in passato.
Viene trasmesso in diretta dalla sala M di Via Asiago il 18 novembre il testo di Elfriede Jelinek FaustIn and out, la cui traduzione italiana di Elisa Balboni e Marcello Soffritti è stata realizzata appositamente per il Festival Focus Jelinek: FaustIn and out è una sorta di riscrittura del Faust di Goethe attraverso fatti di cronaca nera austriaca, che trova qui un adattamento in forma di radiodramma. A Tutto esaurito! va in onda un adattamento del primo episodio dello spettacolo, la cui regia è firmata da Fabrizio Arcuri, in attesa del debutto della versione integrale il 20 dicembre prossimo presso il Teatro Due di Parma, con la regia di Fabrizio Arcuri e l’interpretazione di Angela Malfitano, Francesca Mazza. Sandra Soncini, Matteo Angius e la partecipazione di Marta Dalla Via. Lo spettacolo prosegue la sua turné anche a Bologna e Forlì, sempre nell’ambito del FFJelinek.
Attingendo dal repertorio RAI, verranno messi in onda tre episodi tratti dai Drammi di principesse di Elfriede Jelinek, il cui adattamento radiofonico è a cura di Werner Wass, con le voci degli attori Fabrizio Parenti e Carla Chiarelli (4, 6 e 8 novembre).

Lo spettacolo è strutturato in tre episodi.
La durata integrale nelle repliche di Forlì al Teatro Diego Fabbri e di Parma al Teatro Due è di 4h; a Bologna all'Arena del Sole i tre episodi vengono replicati uno per ogni sera di spettacolo.

20 dic 2014 h 18.00 (durata 4h)
Teatro Due / Spazio Bignardi, Parma

20, 21, 22 gen 2015 h 20.30
Arena del Sole, Bologna

10 feb 2015 h 19.00 (durata 4h)
Teatro Diego Fabbri, Forlì

FaustIn and Out
dentro fuori sopra e sotto
il Faust di Goethe
di Elfriede Jelinek
con Angela Malfitano Francesca Mazza Sandra Soncini
e con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri
e la partecipazione di Marta Dalla Via

regia Fabrizio Arcuri

traduzione di Elisa Balboni e Marcello Soffritti

produzione Tra un atto e l’altro, Accademia degli Artefatti, Festival Focus Jelinek

in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna

FaustIn and out si presenta come riscrittura del Faust di Goethe.
Riscrittura al femminile, che percorre e intreccia tre livelli di significato: filosofico, politico e della cronaca, secondo una tecnica consueta per l’autrice.
Elfriede Jelinek riprende la vicenda accaduta in Austria, del padre che ha tenuto segregata per anni la figlia nella cantina di casa, costringendola a un rapporto incestuoso, e la pone in una dimensione fisica e metaforica che prevede un alto e un basso, un fuori e un dentro. Per questo FaustIn and out è stato definito dalla stessa autrice ‘dramma secondario’: una specie di commentario teatrale all’opera di Goethe.
Quello che proviamo a fare qui è invertire le parti, ripiegare la Storia su se stessa, ridistribuire la parola prima: il Faust originale come commentario del testo della drammaturga austriaca.
Quindi la tragedia di Margarethe del Faust come punto di partenza.
C’è qualcosa dell’avanspettacolo nel testo della Jelinek, che fa di Faust il palcoscenico di un
cabaret. La vittima qui è il protagonista, come di là lo era il carnefice. Ma poi, chi è davvero la vittima?
E chi il carnefice?
Nel testo della scrittrice austriaca possiamo vediamo la ri-attualizzazione di temi classici in forma moderna, in cui la violenza è quella del mefistofelico capitale e in cui l’illusione è quella di un’emancipazione, umana e di genere. Ma non c’è solo questo.
Fabrizio Arcuri, uno dei registi più interessanti e attenti alla drammaturgia contemporanea, ne curerà la messa in scena. Angela Malfitano e Francesca Mazza proseguono l’approfondimento sulla scrittura della Jelinek e sul mito di Faust iniziato con gli spettacoli La regina degli Elfi e Histoire d’F.
Attori e tecnici costruiranno e decostruiranno la scena così come la Jelinek costruisce e decostruisce il testo; affronteranno l'improbabile cabaret da lei proposto cercando di stare sopra e sotto, dentro e fuori l’opera.
FaustIn and out, inedito in Italia, è stato appositamente tradotto da Elisa Balboni e Marcello Soffritti, direttore del Dipartimento di interpretazione e traduzione dell'Università di Bologna nell’ambito del Festival Focus Jelinek.
La produzione è nata all’interno del vasto progetto Festival Focus Jelinek con l’ideazione e la direzione artistica di Elena Di Gioia e vede la collaborazione tra Accademia degli Artefatti e Tra un atto e l’altro intorno al nodo che lega Goethe e la Jelinek, oltre le loro volontà culturali e teatrali.

"Ha fatto tutto lui qui sotto, ha minato la porta e ci ha attaccato i tubi del gas, per poterci gas-tigare tutti in caso di fuga, così ha detto, ha ammesso, l'ha ammesso, ma non era vero: non c'era alcun gas, non aveva fatto cattivo viso a buon gioco, non c'era nessuna mina che potesse saltare in aria, l'unico che può saltare di sopra è lui, noi restiamo sotto, noi purtroppo dobbiamo rimanere sotto, era pur sempre il mio amato papà, non c'era alcuna mina cattiva là sotto da noi. L'aveva detto soltanto per incuterci paura della libertà. Come se non l'avessimo già! Eravamo la sua unica clientela, la clientela di papà, avrebbe potuto comportarsi meglio con noi, ma in ogni caso ci dava da mangiare, eravamo la sua famiglia. Eravamo la sua seconda famiglia. Certi non ne hanno neanche una e lui ne aveva due. La mia lingua ha persino trovato una parola, di solito non è capace di trovare abbastanza parole, ma una ora ce l'ha, la lingua è una delle poche cose che qui si possono muovere, c'è così poco spazio..."

da FaustIn and out (2011) di E. Jelinek

all'interno del programma di Book City Milano
16 Novembre, ore 13:00
Teatro Franco Parenti
Sale piccole Via Pier Lombardo 14, Milano

FaustIn and out. Il teatro di Elfriede Jelinek.
Con Angela Malfitano, Elena Di Gioia

on i traduttori, Angela Malfitano attrice, Elena Di Gioia, direttrice artistica Festival Focus Jelinek.
Letture di Angela Malfitano.
FaustIn and out, di Elfriede Jelinek, traduzione di Elisa Balboni e Marcello Soffritti, Titivillus
www.titivillus.it

FaustIn and out
Dramma secondario basato su “Urfaust”

di
Elfriede Jelinek
traduzione di Elisa Balboni e Marcello Soffritti

Scheda del libro sul sito della casa editrice Titivillus
Data di pubblicazione: novembre 2014

Che cos’hanno in comune la giovane infanticida tedesca del ’700 descritta nell’“Urfaust” di Goethe, ed Elisabeth Fritzl, segregata dal padre ad Amstetten (Austria) in una cantina dal 1984 (quando aveva diciotto anni) fino al 2008, ripetutamente violentata, che partorì nel corso della sua prigionia sette bambini, di cui uno morto poco dopo la nascita? Elfriede Jelinek costruisce il suo testo teatrale su queste basi, utilizzando la prima versione del “Faust” di Goethe come sfondo mentale e strutturale per illuminare la condizione di una donna sfruttata e prigioniera e la sua tormentata esistenza nelle economie avanzate.

FaustIn & out è stato scritto da Elfriede Jelinek nel 2011/2012 e la traduzione è stata appositamente realizzata da Elisa Balboni e Marcello Soffritti per il Festival Focus Jelinek.
Il testo viene portato sulla scena per la prima volta dalle compagnie Tra un atto e l’altro e Accademia degli Artefatti, con la regia di Fabrizio Arcuri.

Festival Focus Jelinek
ottobre 2014 / marzo 2015
festival per città

Focus sulla scrittura di Elfriede Jelinek, tra le voci più acute e pungenti della scena contemporanea, premio Nobel per la letteratura 2004.
Spettacoli, letture, incontri, proiezioni, laboratori, convegno e pubblicazioni sull’opera della scrittrice austriaca

Teatrino Giullare / Andrea Adriatico – Teatri di Vita / Tra un atto e l’altro con Accademia degli Artefatti / Chiara Guidi / Angela Malfitano / Ateliersi / Fanny & Alexander / Anna Amadori / Elena Bucci / Nicola Bonazzi – Teatro dell’Argine / Claudio Longhi

nei teatri, festival, biblioteche, cinema, spazi culturali di

Bologna Arena del Sole, Festival VIE/ERT Emilia Romagna Teatro, Biblioteca dell’Archiginnasio, Laboratori delle Arti Università di Bologna, Teatri di Vita, Oratorio San Filippo Neri, Cineteca di Bologna, Ad Alta Voce, Goethe Zentrum, Libreria Modo infoshop; Casalecchio di Reno (Bologna) Pubblico. Il Teatro di Casalecchio, Festival VIE/ERT Emilia Romagna Teatro; Castel Maggiore (Bologna) Teatro Biagi D’Antona/Sguardi; San Lazzaro di Savena (Bologna) ITC Teatro di San Lazzaro; Cesena Teatro Bonci, Biblioteca Malatestiana, Cinema San Biagio, Festival Màntica; Faenza Teatro Masini; Forlì Teatro Diego Fabbri, Università di Bologna/sede di Forlì; Modena Festival VIE/Biblioteca Poletti; Montescudo (Rimini) Teatro Rosaspina; Parma Teatro Due, Teatro al Parco, Reggio Parma Festival; Piacenza Teatro Comunale Filodrammatici, Festival L’altra scena; Ravenna Teatro Rasi, Almagià, Cisim a Lido Adriano – Ravenna viso-in-aria; Reggio Emilia Festival Aperto/Biblioteca Panizzi/ Reggio Parma Festival; Rimini Teatro degli Atti

Un festival per città, una ‘città allargata’ che fa convergere artisti e compagnie in una inedita e originale collaborazione di teatri, festival, biblioteche, cinema, spazi culturali che collaborano nell’accoglienza delle tappe del progetto. Il Festival Focus Jelinek propone nell’ambito della progettazione culturale una forma innovativa. A partire dalla condivisione attorno alla scrittura di Elfriede Jelinek con gli artisti, il Festival ha contribuito alla realizzazione di 14 produzioni tra spettacoli, performance e letture, di cui 6 prime nazionali. Gli artisti sono stati coinvolti in un processo di valorizzazione delle repliche nel tessuto teatrale della regione Emilia-Romagna che compone la mappa del Festival, per un totale di 60 appuntamenti, tra repliche degli spettacoli e incontri.

info@festivalfocusjelinek.it / www.festivalfocusjelinek.it

#FFJelinek è anche su Twitter e Facebook
Per iscriversi alla newsletter mensile del Festival Focus Jelinek scrivere a info@festivalfocusjelinek.it

Direzione artistica Elena Di Gioia
Promosso da Liberty e Tra un atto e l’altro
Partner istituzionali Assessorato alla Cultura, Sport Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; con il contributo di Unicredit; con la collaborazione di Forum austriaco di cultura, Istituto di Cultura Germanica Goethe–Institut Bologna; con il patrocinio di CIMES – Centro Musica Spettacolo – Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, La Soffitta – Centro di Promozione Teatrale – Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, Dipartimento di Interpretazione e Traduzione – Università di Bologna/sede di Forlì, Elfriede Jelinek-Forschungszentrum Vienna e Forschungsplattform Elfriede Jelinek, Provincia di Bologna; Progetto favole del potere – elfriede jelinek nelle biblioteche main sponsor Unipol in collaborazione con Biblioteca Panizzi / Festival Aperto / Reggio Parma Festival; Biblioteche del Comune di Modena – Biblioteca Poletti / Festival Vie / ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione; Istituzione Biblioteca Malatestiana / Comune di Cesena / Festival Màntica; Biblioteca dell’Archiginnasio / Istituzione Biblioteche di Bologna. Progetto elfriede jelinek nelle scuole a cura di Angela Malfitano in collaborazione con Rete Teatri Solidali Provincia di Bologna e ITC Teatro di San Lazzaro. #FFJelinek in collaborazione con Festival L’altra scena, Teatro Gioco Vita, VIE Festival, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Pubblico. Il teatro di Casalecchio di Reno, Teatro Bonci, Cinema San Biagio, Comune di Cesena, Cineteca di Bologna, Best Union, Teatro degli atti, Teatri di Vita, Arena del Sole, Fondazione Teatro Due Parma, Reggio Parma Festival, I Teatri di Reggio Emilia, Ravenna Teatro, Cisim, E-production, Ravenna viso-in-aria, Teatro Diego Fabbri, Accademia Perduta / Romagna Teatri, Teatro Biagi D’Antona, L’attoscuro / OltreMisura, Teatro Rosaspina di Montescudo con la partecipazione di Ad Alta Voce, Teatro delle Briciole / Solares Fondazione delle Arti, Modo Infoshop. Collaborazione editoriale Altre Velocità. Media partnership Rai – Radio3, doppiozero. Grazie allo Studio Claudio Parmiggiani.

Immagine del Festival: Opera di Claudio Parmiggiani, Senza Titolo, 1970, foto Carlo Vannini

sabato 15 novembre 2014, ore 21:00
Teatro Cesare Volta, Pavia

Scuola di Teatro del Teatro Fraschini di Pavia
Simpathy for the Rolling Stones

Storia di giovani, di un concerto, di anni ruggenti, di rock

drammaturgia e partiture fisiche Angela Malfitano
con i ragazzi del secondo anno Corso Attori

sabato 8 febbraio, ore 21
Piccolo Teatro del Baraccano, Bologna

L'OTTAVA VIBRAZIONE

reading dal romanzo di Carlo Lucarelli
a cura di Angela Malfitano
con gli allievi del Corso di scrittura drammaturgica di Bottega Finzioni
A seguire un incontro con Carlo Lucarelli e Angela Malfitano a proposito del libro "L'Ottava vibrazione" e della sua trasformazione in testo teatrale.

Fin dal 2008 Carlo Lucarelli desiderava vedere sulla scena un adattamento teatrale dell’Ottava Vibrazione ma non aveva mai trovato la formula giusta. Nel 2011 decide di affidare questo lavoro ad Angela Malfitano, che conosce e stima per il suo lavoro, e agli allievi dell’area Letteratura di Bottega Finzioni.
Così Angela scrive del romanzo di Lucarelli e del lavoro con gli allievi.

“Il romanzo L’Ottava Vibrazione è più di un romanzo storico e molto più di un giallo. Di fronte all’occasione di metterlo in scena, ho colto la quantità di materiale e di intrecci di storie che il romanzo porta con sé. Come una sfida e uno stimolo per gli allievi e per il nostro lavoro insieme. Il primo passo è stato chiedere agli allievi di scrittura drammaturgica di scegliere un capitolo dal romanzo e di farne una riduzione per la scena. Dall’insieme delle storie raccolte è emerso ancor più evidente il filo principe del romanzo e del nostro agire come drammaturghi: il sopruso. Il sopruso dei più forti sui popoli inermi, sui diversi, sui bambini e sulle donne. Oltre ad una sorprendente attualità della vicenda che inquieta non poco.
Delle varie storie quindi che Lucarelli intesse, durante la colonizzazione militare d’Africa nel 1896, n sono state trattenute alcune: storie d’amore, smarrimenti, ossessioni, strategie militari; si dipanano attorno al tema-perno della sopraffazione, sullo sfondo di una città soffocata dal sole in un periodo della nostra storia ben poco conosciuto: l’Italia Colonialista di fine ‘800.
Le metteremo in scena come una mise en espace, con la libertà che il teatro concede di trasfigurare, trasformare, destrutturare e ricomporre. L’opera teatrale è un’esperienza a sé, che si stacca dalla sua fonte. Ma la sua fonte (valore doppio!) esplora con noi le possibilità del teatro, mettendosi in gioco come lettore- attore: Carlo Lucarelli infatti sarà in scena con gli allievi del corso. Anche loro saranno attori-lettori, per vivere fino in fondo il percorso della loro scrittura per la scena.
Si aggiungono alcuni lettori d’eccezione, fondatori e compagni di viaggio della comunità di Bottega Finzioni: Giampiero Rigosi, Beatrice Renzi, Sara Olivieri e Andrea Sassoli”.

Angela Malfitano

Gli alllievi che si esibiranno:
Paolo Carati, Simone Gadani, Nicola Longhi, Elia Pasini, Elisabetta Sinopoli

musiche di Massimo Cappa

L’ottava vibrazione. Massaua 1896: nel catino rovente di una città sensuale e cosmopolita diversi destini si intrecciano. Mentre un detective cerca un assassino, uomini e donne precipitano senza saperlo, verso il proprio destino, alla vigilia della più colossale disfatta che la storia coloniale europea ricordi: la battaglia di Adua.

Memo storico: Dopo aver acquistato nel giugno del 1882 la baia di Assab, sulla costa meridionale del Mar Rosso, nel febbraio del 1885 il governo italiano inviò i primi contingenti dell'esercito in quella che avrebbe formato la futura colonia dell'Eritrea, stanziandosi poi in Somalia e ponendo le basi per la successiva avanzata in Abissinia (ora Etiopia); ma la pronta reazione delle truppe abissine costrinse inizialmente alla resa. Dopo questa prima sconfitta l'Italia subì, il 1º marzo 1896, la pesante disfatta di Adua, nella quale caddero sul campo circa 7.000 uomini.

30 agosto e 6 settembre
CANTIERI DI FELICITA'
Cortile del Quartiere Saragozza

ANNA DEI MIRACOLI
mise en espace

con Angela Malfitano, Ninfa Pesce e Alice Gorini
(Officine di Creazione del Ceps)
partitura fisica di
Paola Palmi

Liberamente tratto da “The Miracle Worker” di W. Gibbson, Anna dei miracoli è la storia vera di una ragazzina sordo-cieca e della sua educatrice. Un racconto che parla di umanità, educazione ed apprendimento nelle condizioni più estreme della disabilità. Lo spettacolo rientra nella rassegna Cantieri di Felicità.

L'evento è parte del cartellone estivo  bè bolognaestate 2014

20 e 21 agosto 2014
ATTI SONORI. TEATRO MUSICALE AL BARACCANO
Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano

Produzione ATTI SONORI
HISTOIRE DU SOLDAT
di Igor Stravinskij
testo di C. F. Ramuz

Piccola Orchestra del Baraccano
Direttore Giambattista Giocoli
Voce recitante Angela Malfitano
Illustrazioni Michele Cerone
Direzione tecnica Antonio Di Virgilio
Dramaturg Gianluca Cheli

Maggiori informazioni e aggiornamenti su www.attisonori.it

L'evento è parte del cartellone estivo  bè bolognaestate 2014

6 giugno, ore 21:00
Giardini del Cavaticcio, Via Fratelli Rosselli, 50 - Bologna
all'interno di Bè Bologna Estate 2013

COSINE ROBETTE
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Francesca Mazza, Angela Malfitano e Roberto Latini

Cosine Robette si compone di nove quadri, o meglio “nove pezzi non proprio facili, per adulti dai sette ai centosette anni”, in cui a parlare sono svariati personaggi delle fiabe e non: bambini annoiati in cerca di un amico, soldati che lasciano la guerra per rifugiarsi con le zebre nella savana, ranocchie che baciano principesse petulanti per far diventare anche loro ranocchie, giraffe sbadate che vivono nel mondo alla rovescia e che non sanno sentire se non hanno gli occhiali e amano fare compagnia a orsetti lavatori che aspettano autobus che non arriveranno mai, per poi incamminarsi insieme nel profondo dell’anima dell’orsetto. E ancora, la statua del leone che diventa reale quando il bambino gli regala la sua amicizia, facendogli battere finalmente il cuore, mentre le signore che odiano i bambini diventano statue, proprio perché un cuore, forse, nemmeno ce l’hanno. E infine l’otaria che vorrebbe tanto sapere se il suo papà, elefante marino, l’ha voluta veramente e lui che non riesce a rispondere perché si addormenta sempre con la faccia nel tonno – che è nel suo piatto.

Tante storie che si capovolgono, si rovesciano, si svuotano per poi riempirsi di altri significati, di altre morali: storie che fanno ridere i bambini, amanti ingenui dell’incredibile che può diventare credibile, dello stra-ordinario che può essere ordinario; e che fanno riflettere gli adulti, costretti al muro dalla semplicità – attraverso la quale le complicazioni, l’indifferenza, la mancanza di attenzione e di cuore che ci appartengono nel quotidiano possono essere denunciate.

Pierre Notte vuole raccontare ai bambini che esiste un luogo dove si può fare amicizia con gli animali feroci, l’uomo può rinunciare alla guerra e scegliere di vivere nella pace della natura, e in cui essere ranocchie ha molti più vantaggi dell’essere principesse. Mentre agli adulti si mostra che un altro mondo è possibile: un mondo dove il diverso può anche non essere il nemico, in cui la violenza e la guerra sono insensati, e la natura può trasformarsi nel luogo ideale dove trascorrere una vita serena. In soli sessanta minuti Notte è in grado di ricordare cos’è la vita, facendo del teatro il luogo dell’educazione. E gli adulti, come raramente succede, tornano a essere i bambini ai quali, prima di andare a dormire, viene narrata la favola, nella speranza che imparino qualcosa.

Venerdì 30 maggio, ore 21:00
Teatro Comunale di sasso Marconi

Associazione Pro Loco - Comune Di Sasso Marconi - Fondazione G.Marconi
NOBEL MARCONI TESLA
due atti unici di Mario Giorgi
con Davide Lora, Angela Malfitano, Filippo Pagotto, Elisa Pizzolo
regia Angela Malfitano
assistente Elisa Pizzolo
tecnico Valerio Vecchietti
in collaborazione con Associazione Tra un atto e l’altro
un ringraziamento particolare a Barbara Valotti della Fondazione G. Marconi e ad Associazione Crexida

Da diversi anni lavoro con i miei attori e la nostra Compagnia a spettacoli teatrali che nascono per i Radio Days. Sono spettacoli che creiamo da testi inediti scritti appositamente per questa occasione e che si muovono da argomenti scientifici e storici ma dicono dell’uomo ad altri uomini, come il teatro infine è.
Mentre il nostro geniale Marconi creava “senza fili”, noi i fili li abbiamo intessuti, creando una rete di collaborazioni al lavoro, che vede tra i fili più luminosi quello con lo scrittore Mario Giorgi che ha raccontato attorno alla figura di Marconi e di altri scienziati storie affascinanti e inattese che propongono, di volta in volta, ipotesi, visioni, sguardi alla vita e al pensiero di Guglielmo Marconi. Drammaturgie scritte con la libertà di inventare che il teatro concede, ma traendo linfa dalle biografie di diversi geni , oltre al Nostro, che hanno cambiato la storia.
Tutto ciò si è spesso unito a quello che in teatro si chiama “ lavoro sui luoghi” cioè il portare il teatro fuori dal palco, nella cornice del giardino di Villa Griffone, a Pontecchio. Ma in questa occasione il filo che ci porta ritorna all’origine e cioè al palco del teatro Comunale di Sasso Marconi
e ci fa rimettere il fuoco sull’arte profonda dell’attore. Sulla scena saranno due atti unici, due incontri “impossibili” che Gugliemo Marconi fa con due scienziati. Li offriamo al pubblico con una cornice che è omaggio alla nostra arte, quella del teatro appunto e dell’attore; arti sempre sul punto di lanciarsi nel vuoto per scomparire, ma che ancora sono sul ciglio per un “segnale” al mondo.

Angela Malfitano

Il primo atto.
In una notte insolitamente agitata e insonne, pochi giorni prima di sapere chi riceverà il Premio Nobel, Marconi dapprima discute con la moglie poi riceve la visita di uno sconosciuto, lui pure scienziato, che lo costringe a un confronto di idee ed emozioni.

Il secondo atto.
Un’immaginaria intervista radiofonica con i due grandi geni delle onde elettromagnetiche diviene occasione di scontro/incontro: Nicola Tesla, genio sconnesso e bizzarro, serbo-inglese e Guglielmo Marconi, non si sono mai incontrati ma sapevano l'uno dell'altro e delle rispettive scoperte. In radio, dopo scaramucce e tensioni che spesso divengono rutilanti scopriranno, sotto la guida della loro intervistatrice e “domatrice”, di poter condividere molto sull’elettricità e sulla vita.

Sabato 23 febbraio dalle 15 alle 20
Domenica 24 febbraio dalle 11 alle 17

Piccolo Teatro del Baraccano
Via del Baraccano, 2 - Bologna

STAGE INTENSIVO DI TEATRO
BREVE MA INTENSO
Si ricomincia sempre

Amo ricominciare sempre a fare teatro, con amici e con nuovi incontri. Perché ricominciare mantiene giovani e puliti. Mi riapro alle nuove vite che posso incontrare e gusto il piacere del trasmettere la passione per la mia arte. Che è l’arte di essere umano. E si ricomincia sempre: con nuovi gruppi, con vecchi amici, con diversi insegnanti/allievi. Perché sono gli individui che contano e non le tecniche. Quindi lavoriamo tutti sull’ essere nuovi, attraverso gli strumenti del teatro. Ecco perchè questa non è una presentazione ‘classica’ (basta..): ma è un’esortazione a ritrovarsi, a sentire il proprio respiro.
Rivolta sia a principianti sia a chi già si muove in questa dimensione dei lab di teatro.
Certamente si lavorerà sull’armonia e abilità di corpo e vocalità, cominceremo spesso da percorsi di rilassamento, svuotamento, allenamenti alla creatività e alla scena; ci passeremo un po’ di corrette tecniche di fonetica e la dizione, se lo vorremo. Ricorderemo immagini della nostra biografia per trasformarla in teatro. Se mi vorrete seguire, faremo anche prove di scena sui testi e gli autori che amo in questo momento e che vorrei mettere in scena. Faremo giochi ed esercizi teatrali già con dei testi-pretesti, ma potremmo anche percorrere l’esercizio della lettura ad alta voce e della scrittura intima. Ci penseremo sempre proiettati verso una platea in ascolto.

Angela Malfitano

Costo del corso: 70 euro. Promozione: “chi porta un amico” paga 50 euro!
Tessera associativa annuale 25 euro, con diritto alle riduzioni agli spettacoli della stagione ATTI SONORI al Piccolo Teatro

E’ consigliata la prenotazione

Info: dal lun. a ven. dalle 10.00 alle 13.00
mar. e mer. anche dalle 17.00 alle 19.00
Piccolo Teatro del Baraccano
phone 393.9142636
info@attisonori.it

www.attisonori.it

Sabato 16 febbraio ore 21
Piccolo Teatro del Baraccano
Via del Baraccano, 2 - Bologna
cell. 3939142636 info@attisonori.it

Teatri di Lavoro presenta
LAVORO D’ARTE
Con Angela Malfitano e Guido Sodo
a cura del Teatro del Pratello e Tra un atto e l’altro

Angela Malfitano fa dialogare "Mephisto" di Klaus Mann con Michelangelo Buonarroti da "Le vite" del Vasari, attraversando epoche diverse ma vicine nel confronto di sempre tra arte e potere. Un attore geniale che stringe il patto col diavolo servendo il nazismo, e il grande scultore del ‘500 saldo nel seguire il proprio obiettivo artistico.
Angela Malfitano è accompagnata dalle musiche di Guido Sodo.

dal 18 al 27 gennaio
PACTA dei Teatri Teatro Oscar - Via Lattanzio, 58 - Milano
all'interno del progetto DonneTeatroDiritti
Metro: MM3 Lodi T.I.B.B.
Tram: linea16 Tito Livio - Lattanzio
Filobus: linea 92 Umbria - Comelico

Associazione Culturale “Tra un atto e l’altro”/Angela Malfitano

LA REGINA DEGLI ELFI long playing

da un monologo di Elfriede Jelinek
di e con Angela Malfitano

con l’aiuto di Rossella Cabiddu, Alessandro Carnevale Pellino, Andrea Cazzato, Anna Cei, Caterina Grandi, Cecilia Lorenzetti, Lucia Mazzotta, Maria Emanuela Oddo, Francesca Pasino, Andrea Rinaldi, Agnese Troccoli, Stefano Zanasi
traduzione Roberta Cortese
assistenza Alessandra Lanfranchi 
video Lorenzo Letizia
suono Francesco Brini
foto Alessandra Fuccillo CameraOff
tecnico Emanuele Cavalcanti
un ringraziamento a : Elena Di Gioia 
e Marta Dalla Via, Anna Del Mugnaio, Marco De Marinis, Mario Giorgi, Roberto Grandi, Roberto Latini-Teatro San Martino, Francesca Mazza, Silvia Mei, Marco Sgrosso

in collaborazione con: Associazione T.I.L.T. Sala Biagi-D’Antona-Comune di Castel Maggiore, Sì*Metrica, Spazioindue, Fondazione Teatro Gaetano Fraschini

Questo spettacolo parla del Potere. Il personaggio che la Jelinek ritrae nella piéce è realmente esistito; è Paula Wessely, attrice del Burgtheater di Vienna, famosa e apprezzata già prima e durante il Terzo Reich. 
Allieva di Max Reinhardt, era divenuta una delle interpreti più popolari del teatro viennese, ma era giunta all’apice lavorando con il cinema nazista. Ciò le costerà dopo la guerra una temporanea interdizione. Tornerà poi a lavorare nei film in technicolor che riportano un’Austria felice e da idillio alpino. La Wessely muore nel 2000 a 93 anni.
Un’antica tradizione viennese prevede una cerimonia funebre d’onore per gli attori del Teatro Nazionale: i Burgschauspieler, le cui salme vengono portate in processione per tre giri intorno all’edificio. Qui la Jelinek immagina la scena. 
Con una lingua sarcastica e allusiva la Jelinek porta alla percezione di doppi livelli di significato e di evocazione: il potere dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera del potere nazista. Sollevarsi di polveri e di provocazioni, contrasti che detonano. Ironie, sarcasmo, panorami grotteschi. In “sospensione”, dall’alto di una bara che è anche palcoscenico.

Il lavoro nasce come omaggio al mio Maestro, Leo de Berardinis, per l’evento “Molto pensieri vogliono restare comete”, fatto nell’estate 2009 a Bologna. Cercavo una partenza che fosse folgorante. Doveva essere un innamoramento grande come solo alcune volte è successo nella mia storia di attore-autore . L’omaggio che volevo fare a Leo doveva essere un lavoro d’autore e avere le caratteristiche della strada che lui mi aveva indicato e che ho percorsa. Rigore, adesione totale, necessità, etica. Alle prime righe della Regina degli Elfi ho riconosciuto il momento magico: sarcasmo, gioco di teatro e potere, bellezza tagliente della scrittura. La protagonista è una vecchissima attrice del teatro tradizionale viennese, ma che si è prestata al gioco della oscena propaganda nazista nel cinema, e in seguito anche contaminata con tarde apparizioni televisive; ora non vuole morire, non vuole lasciare il suo pubblico e il palcoscenico, luogo del suo potere. La scrittura fulminante dell’autrice porta alla percezione di diversi livelli di significato e di evocazione: il potere dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera del Potere nazista. La sensazione di chi ascolta lo scivolare delle parole della protagonista è quella di voler catturare continuamente dei significati, senza mai riuscire a inquadrare tutti gli stimoli e le visioni nella cornice rassicurante che la nostra mente vorrebbe. Anche per questo amo la Jelinek, perché non si fa catturare. Oltre al fatto di essere una ragazza cattiva e arrabbiata. Sempre contro ogni tipo di potere. Anche se l’ambiente in cui ci muoviamo è strettamente austriaco, ho avvertito una necessità personale e politica in questa mia nuova avventura, che va aldilà di ogni regionalità. Ci sono tutti i nostri ultimi decenni di storia in questa piece. Una contemporaneità mediatica e impietosa...

Angela Malfitano

Domenica 20 gennaio ore 18.00
INCONTRO PUBBLICO SULLA SCRITTURA
E IL TEATRO DI ELFRIEDE JELINEK

con M. Eugenia D’Aquino, Elena Di Gioia, Donatella Mazza, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Silvia Mei, Annig Raimondi, Rita Svandrlik

installazione di foto dallo spettacolo di Alessandra Fuccillo nel foyer
Visioni di Scena

Recensioni:
22/01/13 La Voce, Federica Sala
20/01/13 Corriere dello Spettacolo, Daria D.
20/01/13 Persinsala, Serena Cirini
19/01/13 Repubblica, Sara Chiappori
17/01/13 Corriere della Sera, Claudia Cannella
23/03/12 Leggilanotizia, Virna Gioiellieri
31/12/11 Il Fatto Quotidiano, Vincenzo Branà
09/12/11 Il Fatto Quotidiano
27/12/11 Corriere di Bologna, Massimo Marino

intervista ad Angela Malfitano di Ira Rubini del 18/01/13 a Babel
una trasmissione di Radio Popolare

in occasione della Giornata internazionale
per la solidarietà umana
seduta straordinaria del consiglio provinciale

19 dicembre 2012 ore 10.00
Auditorium – via Mazzini 90 – Molinella (BO)

Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l’educazione e l’inclusione
TAXIDELCAIRO
con gli allievi dell’Ipia G. Bruno di Molinella (Bo)
regia di Angela Malfitano / Associazione Tra un atto e l’altro
libero adattamento di Paolo Billi da
Taxi. Le strade del Cairo si raccontano di Al Khamissi

17 luglio 2012, ore 21:30
Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano

Il TdA per la drammaturgia contemporanea brasiliana:
narrazioni e letture sceniche di testi teatrali inediti

READING: SAVANA GLACIALE DI JO BILAC
con Maurizio Cardillo, Angela Malfitano, Francesca Mazza

a cura di Andrea Paolucci
per la traduzione si ringraziano Pietro Andriotto,
Alessio Trillini e Daniela Zambon Scarpari

Meg soffre di perdita della memoria recente e vive rinchiusa nel suo piccolo appartamento accanto al marito Michel. Tutto si complica quando la loro misteriosa vicina di casa, Agatha, invade la privacy della coppia, creando un gioco di verità e menzogna, realtà e finzione... Brasiliano di Rio de Janeiro e poco più che ventisettenne, Jô Bilac ha al suo attivo già svariati riconoscimenti, tra cui il Premio Shell (l'Ubu brasiliano) come miglior autore proprio per Savana glaciale nel 2011. Attualmente dirige il Teatro Statale Gláucio Gill.

23 giugno 2012
Villa Mazzacorati, Bologna

Angela Malfitano/Associazione Tra un atto e l'altro
GOLIARDA IN PROGRESS PER IL PORTICO DI VILLA MAZZACORATI

di e con Angela Malfitano
Francesco Brini live elecronics
Alessandra Lanfranchi assistenza
grazie a Atti Sonori

Lavoro in progress tratto dall'ultimo libro di Goliarda Sapienza (autrice de L'arte della gioia) pubblicato postumo, i suoi taccuini di appunti: Il vizio di parlare a me stessa. La mia biografia parla di "sangue misto": le lunghe vacanze estive che da bambina trascorrevo in Sicilia, la terra di mio padre, mi hanno lasciato un patrimonio di immagini , profumi e suoni che ora posso fare emergere grazie alla scrittura densa e bellissima di Goliarda. Ma c'è anche il desiderio di esprimere verità e pensieri scorretti e scomodi che la scrittrice si concedeva nella privatezza dei suoi taccuini. La scrittura di Goliarda è intima, carnale, razionale, politica nella sua accezione nobile; tutto questo si presenta come una sfida nell'incontrare una ricerca di visionarietà espressiva che mi appartiene : nelle forme, nei suoni, nelle luci. E non ultimo, nell'incontro con lo spazio di un portico settecentecentesco come quello di Villa Mazzacorati e con le sue ombre.

1 giugno 2012 ore 20.00
 Teatro Tivoli via Massarenti 418, Bologna

Progetto “Arte ed emozioni dal sociale.
Il teatro per l'educazione e l'inclusione”
 

SCENARI SOLIDALI JUNIOR 
interventi teatrali con le scuole
a cura di Angela Malfitano/Associazione Tra un atto e l’altro
TRE STORIE ROCK
 
con gli allievi degli Istituti Aldrovandi Rubbiani-IsArt -Belluzzi Fioravanti

Prologo – Le pagine della mia adolescenza
Letture dei docenti e dei dirigenti degli Istituti Aldrovandi Rubbiani, IsAr, Belluzzi Fioravanti di Bologna e G. Bruno di Molinella con la partecipazione dell'Assessore all'Istruzione e Formazione Giuseppe De Biasi e della Dirigente del Servizio Politiche Sociali e per la Salute Anna Del Mugnaio (Provincia di Bologna)

Una notte coi Rolling Stones 
di Angela Malfitano con i ragazzi IsArt - Bologna

Sognando Guns and Roses
di Sara Olivieri con i ragazzi Ist. Belluzzi Fioravanti - Bologna

Voglio essere una Red Hot rock star!
di Stefano Detassis con i ragazzi Ist. Aldrovandi Rubbiani -BolognaMusiche dal vivo eseguite dagli allievi dell’Ist. Belluzzi Fioravanti - Scene a cura dell’IsArt

27 maggio, ore 17:30

Villa Griffone di Pontecchio Sasso Marconi
in occasione della cerimonia conclusiva dei Radio Days

 

S.O.S. CARPATHIA
di e con Angela Malfitano
e Giancarlo Previati

Tournée:
24/02/12
- Teatro Fraschini, Pavia
28/02/12 - Teatro Trivulzio, Melzo (MI)

Tra un atto e l'altro

DUE VECCHIETTE DIRETTE A NORD
Deux petites dames vers le Nord

Di Pierre Notte
Angela Malfitano è Annette
Francesca Mazza è Bernadette
Traduzione: Anna D'Elia
Suono: Alessandro Saviozzi
Scenotecnica e luci: Paolo Falasca
Interventi video: Lorenzo Letizia
Basi musicali: Guido Sodo
Grafica: Alberto Sarti
Grazie a Fabrizio Mercuri che ci ha suggerito lo spazio scenico
Grazie a Maurizio Cardillo che ci ha prestato la sua voce

Una sorta di road movie con due attempate Thelma e Louise: Annette e Bernadette hanno appena perso la madre e deciso di inumare le sue ceneri vicino a quelle del padre, nel Nord del Paese. Inizia per loro un viaggio rocambolesco, reale e metaforico insieme, carico di memorie e conti da chiudere.
“Deux petite dames vers le Nord è una delicata fantasia sui lutti scombinati. È il ritornello della riconciliazione, tardiva ma reale, tra persone. Non è tanto il dolore della perdita, quanto piuttosto l’attimo in cui è possibile ridere anche, a volte, di botto, senza volerlo, come per incanto, come guidati da un fantasma, quando si viene a sapere della morte di qualcuno. È l’attimo come di grazia, quando la vita esce a prendere una boccata d’aria, all’aria, in cui si accetta di prendere per mano i propri fantasmi e di ballare insieme a loro invece di portarseli sulle spalle”.

Date passate:
10/02/12 - Teatro Calcara, Calcara di Crespellano (BO)
03-04/02/12 - Teatro Sant'Anna, Verbania (VB)
13-14/04/10 - ITC Teatro, San Lazzaro di Savena (BO)
22-27/02/11 - PACTA dei Teatri - Teatro Oscar, Milano
16-18/04/10 - Sala Teatro Biagi D'Antona, Castel Maggiore (BO)


8 ottobre 2011,
ore 10.30
Scalone d’ingresso della Banca d’Italia, Piazza Cavour 6
8 ottobre 2011,
ore 16.30
Palazzo della Mercanzia, Piazza della Mercanzia 4

Angela Malfitano legge il primo capitolo de “Il Gattopardo”
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

evento promosso da:

dal 29 agosto al 3 settembre 2011
Cortile della Cmunità, Via del Pratello 38 - Bologna

RIVA SUD MEDITERRANEO
Rassegna di teatro, voci, musiche

Un progetto di Teatro del Pratello, Tra un atto e l'altro,
Teatrino Clandestino, Medinsud, Lalage Teatro

La rassegna RIVA SUD MEDITERRANEO nasce dall’incontro di cinque realtà teatrali e musicali diverse, che operano a Bologna da anni: Teatro del Pratello, Teatrino Clandestino, Tra un Atto e l’altro, Medinsud, Lalage Teatro, tutte sempre attente al valore civile e sociale dell’arte teatrale.
Dopo SAN GIOVANNI NON VUOLE INGANNI 2008, PIETRE DI SCANDALO E DI MEMORIA 2009 e RICERCANDO DON CHISCIOTTE 2010, RIVA SUD MEDITERRANEO è la quarta rassegna estiva per corti e cortili del Pratello che con capofila il Teatro del Pratello si propone l’obiettivo di costruire una proposta di iniziative di alto valore culturale, rivolte a tutti coloro che “vivono” questa zona della città: residenti, cittadini, esercenti, minori seguiti dai Servizi della Giustizia Minorile, realtà associative del Quartiere, per promuovere la convivenza tra i diversi stili di vita ed i modi di vivere lo spazio pubblico e la città. Un aspetto particolare e importante del progetto consiste nella partecipazione attiva di un gruppo di minori seguiti dai Servizi della Giustizia Minorile, che lavoreranno all’allestimento e alla gestione della rassegna e saranno protagonisti dello spettacolo che il 29 agosto aprirà la rassegna.
RIVA SUD MEDITERRANEO è una rassegna di sguardi e di pensieri che guarda con curiosità e interesse a popoli che si stanno levando in piedi, anche grazie ai loro scrittori e artisti.
Non si hanno pretese di spiegare quanto accade nei paesi che si affacciano sulla riva Sud del Mediterraneo, ma si cercherà di offrire tracce per andare oltre le stereotipie che l’ Occidente continua a proporci nella sua ricerca, segnata dalla paura o dai buoni propositi, di dar un nostro senso a un movimento che non è nostro. Oggi si avverte il presagio che questo mare non sia più nostrum ma teatro di una sconosciuta “rivoluzione”.
In scena, accompagnate dalle musiche di Medinsud, le voci di Angela Malfitano, Francesca Mazza, Luciano Manzalini, Maurizio Cardillo e Fiorenza Menni.
Le serate saranno di volta in volta introdotte dalle riflessioni di Luca Alessandrini, Tahar Lamri e Gianni Sofri.

La rassegna è realizzata con il contributo di Legacoop-Molteplicittà, UGF Banca, Bologna Estate 2011 e con il sostegno di osterie ed esercenti di via del Pratello e dintorni.
Le attività con i minori in carico ai Servizi della Giustizia Minorile sono sostenute dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dal Centro Giustizia Minorile per l’Emilia Romagna.

programma

VOCI DAI TAXI DEL CAIRO. OGGI.
29 agosto, ore 21
Compagnia del Pratello
Comunità minorile e IPM con Lalage Teatro
legge da Kaled Al Khamissi
regia di Paolo Billi
introduce Gianni Sofri

VOCI DA UN PALAZZO. IL CAIRO. 2002.
30 agosto, ore 21
Luciano Manzalini
legge da Ala Al-Aswani
accompagnato da Medinsud
introduce Tahar Lamri

VOCI DI DONNE. ALGERI. FINE NOVECENTO.
31 agosto, ore 21
Francesca Mazza
legge da Assia Djebar
accompagnata da Medinsud
introduce Luca Alessandrini

VOCI DI VICOLI. IL CAIRO. NOVECENTO.
1 settembre, ore 21
Fiorenza Menni
legge da Nagib Mahfuz
accompagnata da Medinsud
introduce Gianni Sofri

VOCI DAL DESERTO. TANGERI. NOVECENTO.
2 settembre, ore 21
Maurizio Cardillo
legge da Paul Bowles
accompagnato da Medinsud
introduce Luca Alessandrini

VOCI IGNOTE DI MARRAKECH. ECHI DI VIAGGIO. ANNI ’50.
3 settembre, ore 21
Angela Malfitano
legge da Elias Canetti
accompagnata da Medinsud
introduce Tahar Lamri

Comune e Pro Loco di Radicofani (Si)
Laboratorio
teatrale dal 3 al 15 agosto
e dimostrazione finale
il 15
 
 
SCENE DA IL GATTOPARDO
Spettacolo teatrale tratto dalle omonime opere
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo - romanzo, 1958)
e Luchino Visconti (Il Gattopardo - film, 1963)

Con: Valerio Bifulco, Marco Buricchi, Alessandro Carnevale Pellino, Massimo Dalpozzo, Sergio Dell’Aquila, Nicoletta Di Blasi, Caterina Grandi, Valeria Pascucci, Antonangela Pellegrini, Sara Poledrelli, Andrea Rinaldi, Barbara Siciliano, Luca Tanieli.... E con la partecipazione di adolescenti e bambini di Radicofani
Regia: Angela Malfitano

In occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è in scena la Sicilia nobile de Il Gattopardo all’avvento dello sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia e della successiva creazione dell’Italia unita di Re Vittorio Emanuele.
Il protagonista, l’aristocratico Don Fabrizio, principe di Salina, assiste con distacco e malinconia alla fine dei privilegi della sua classe, mentre gli amministratori e i mezzadri, la nuova classe sociale in ascesa, approfittano della nuova situazione politica. Il principe, appartenente ad una famiglia di antica nobiltà, pone le sue speranze nel nipote Tancredi, nel quale riconosce la grinta del gattopardo, l’animale dello stemma di famiglia. Il giovane, pur combattendo nelle file garibaldine, manterrà inalterati i privilegi aristocratici e sposerà Angelica, la figlia di un contadino arricchito.
Lo spettacolo ripercorre le scene principali del capolavoro cinematografico di Luchino Visconti con la sceneggiatura di Suso Cecchi D’Amico e ripropone i brani più significativi dell’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lo sfarzo, l’eleganza e la magnificenza della nobiltà siciliana rappresentata ne Il Gattopardo si collega a livello simbolico al Bosco Isabella, palcoscenico naturale nel quale si svolge lo spettacolo, fatto realizzare proprio da un nobile, Odoardo Luchini, per sua figlia Isabella a fine ‘800. Gli alberi,
le pietre, la terra esprimono la bellezza e la magia della natura e del territorio, con l’equilibrio e il gusto del disegno umano che lì ha così voluti.

dal 12 al 20 aprile 2011 
Bologna, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Forlì, San Lazzaro di Savena

IL TEATRO DI PIERRE NOTTE
con Angela Malfitano e Francesca Mazza
un progetto a cura di Elena Di Gioia

Nell'ambito della rassegna La Soffitta stagione 2011 e nell’ambito della quinta edizione del progetto Face à Face - Parole di Francia per Scene d'Italia

Primo focus nazionale dedicato al teatro e alla scrittura di Pierre Notte, un’occasione per conoscere l’universo teatrale di un protagonista della scena contemporanea francese e un omaggio a due attrici di punta del teatro italiano di ricerca: Angela Malfitano e Francesca Mazza.
In scena, il teatro e la scrittura di Pierre Notte che sarà presente a Bologna, con incontri, spettacoli e mise en espace.

programma

Martedì 12 aprile Laboratori DMS Teatro -Università di Bologna
ore 15

Le parole del teatro e della scena e incontro con Pierre Notte
Tradurre in teatro
Coordina Elena Di Gioia.
Intervengono Stefano Casi, Gioia Costa, Anna D’Elia, Piersandra Di Matteo, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Pierre Notte, Licia Reggiani.

ore 21
Stations d’acteur avant l’entrée en scène
Moti d’attore prima della scena
di e con Pierre Notte. In lingua francese
Prima assoluta

a seguire
L’ira

di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano Francesca Mazza e con Maurizio Cardillo Marco Sgrosso
mise en espace a cura di A. Malfitano e F. Mazza
Prima nazionale

Mercoledì 13 e giovedì 14 aprile, ore 21 ITC Teatro di San Lazzaro di Savena
Due vecchiette dirette a Nord
Deux petites dames vers le Nord
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano (Bernadette), Francesca Mazza (Annette)
suono Alessandro Saviozzi scenotecnica e luci Giovanni Marocco interventi video Lorenzo Letizia
basi musicali Guido Sodo. Un ringraziamento a Fabrizio Arcuri e a Maurizio Cardillo

Giovedì 14 aprile, ore 10.30 Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna / sede di Forlì
Incontro con Pierre Notte, Anna D’Elia, Angela Malfitano, Francesca Mazza.

Venerdì 15 aprile, ore 21.15 Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore
E a Stoccolma si perde Claudia Cardinale…
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia.
mise en espace a cura di MITI PRETESE.
Miti Pretese è Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres e con Fabio Cocifoglia.
musiche originali Sandro Nidi
In anteprima nazionale

Mercoledì 20 aprile, ore 15.30 Alliance Française di Bologna
Parole e scene tra Italia e Francia
Intervengono Sandrine Mini – Addetta Culturale Ambasciata di Francia a Roma, Anne Rabeyroux - BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna, Claudia Di Giacomo, Francesca Corona - PAV, Elena Di Gioia - curatrice rassegna, Gerardo Guccini,– Università di Bologna, Cira Santoro - ERT Fondazione, Nicoletta Lupia - autrice della tesi.
Coordina Marco De Marinis – Università di Bologna.

Mercoledì 20 aprile, ore 21 Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno
Cosine robette
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano Francesca Mazza e con Roberto Latini
Suono Alessandro Saviozzi
mise en espace a cura di A. Malfitano e F. Mazza
prima nazionale

Promosso da Associazione Tra un atto e l’altro
Con il sostegno di La Soffitta Centro di promozione
teatrale /DMS - Università di Bologna, BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna, Face à Face, Provincia di Bologna e Fondazione Carisbo di Bologna.
Sponsor: Melamangio/servizi di ristorazione.
In collaborazione con ITC Teatro di San Lazzaro di Savena // Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno – ERT Fondazione // Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore //Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna

2 - 20 febbraio, mar-sab: 20:30 / dom: 15:30  
Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33 - Milano

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TI VOGLIO PIU BENE DI DIO

di Mimmo Sorrentino
regia di Mimmo Sorrentino
scenografia e costumi di Rosanna Monti
musiche di Andrea Taroppi
con Angela Malfitano, Giorgio Ganzerli, Adriana Busi, Simone Tiraboschi, Luca Cavaliere, Yuri La Cava, Martina Panzarasa
Produzione Teatroincontro

Ho scritto "Ti voglio bene più di Dio" prima della tragedia di Avetrana e prima delle altre tragedie familiari che ci saranno da questa nota alla sua messa in scena. In Italia vi è mediamente una Avetrana ogni due giorni. La famiglia è un'emergenza nazionale. "Ti voglio bene più di Dio", nel raccontare di abusi sessuali su minori commessi nell'ambito familiare, racconta questa emergenza.
Nel dramma "l'abnorme" abuso si trapassa da generazione a generazione, come cromosomi difettosi, provocando l'estinzione di una stirpe. In questo non si discosta dall'Edipo. E, come nell'Edipo, i protagonisti non vedono l'incesto, finchè non viene loro rivelato. L'incesto non si vede.
La differenza sostanziale è che in "Ti voglio bene più di Dio", a recitare il ruolo di Edipo è lo spettatore. É lo spettatore a non vedere l'incesto, e quando glielo si rivela, è costretto, come il figlio di Laio, a prendere coscienza di essere vissuto senza riconoscere ciò che vedeva. Altra differenza è che nel dramma il posto del destino e della maledizione è affidato alla "dummheit", che in italiano si traduce con "stupidità", ma una stupidità che non è cattiveria e neppure mancanza di ingegno, piuttosto mancanza di responsabilità, parola che va presa alla lettera dal latino, quale capacità di rispondere.
Affido il ruolo di Edipo al pubblico per portarlo, attraverso questa esperienza teatrale, a far propria la speranza di Bonhoeffer, ossia che ci sia un redenzione al di qua della morte.

Mimmo Sorrentino

info: http://www.elfo.org/

sabato 15 maggio, ore 17:30

Villa Griffone di Pontecchio Sasso Marconi

 

 

 

Marconi Vs. Tesla

un immaginario incontro tra i due geni

nello spettacolo diretto da Angela Malfitano

 

Angela Malfitano torna a dirigere per il quarto anno consecutivo lo spettacolo d’apertura della VII edizione di Radio Days, con Marconi verso Tesla, scritto appositamente da Mario Giorgi. Quest’anno, la regista, sarà in scena insieme a Davide Lora e Filippo Pagotto in un divertente e immaginario faccia a faccia radiofonico tra i due Grandi Geni delle onde elettromagnetiche Guglielmo Marconi e Nicola Tesla. Lo spettacolo è stato prodotto dall'Associazione Culturale “Tra un atto e l’altro” e “Teatri di Serendip” in collaborazione con la Pro Loco Sasso Marconi e la Fondazione Guglielmo Marconi e sarà presentato in occasione del primo giorno della manifestazione Radio Days sabato 15 maggio alle ore 17,30 presso Villa Griffone di Pontecchio Marconi (via dei Celestini 1). Ingresso gratuito.

Marconi verso Tesla è una sorta di scontro/incontro tra Nicola Tesla, genio sconnesso e bizzarro, serbo-americano e Guglielmo Marconi. I due in realtà  non si sono mai incontrati ma sapevano l'uno dell'altro e delle rispettive ricerche nel campo del wireless.

All'interno di uno studio radiofonico, i due protagonisti  dopo scaramucce e tensioni, scoprono, sotto la guida di una intervistatrice e “domatrice”, di poter condividere molte aspetti della scienza e sulla vita. Lo spettacolo, diretto da Angela Malfitano nasce dallo studio approfondito della materia storico-scientifica e fa  luce  tra ironia e divertimento sul pensiero dei due Grandi Inventori. Marconi verso Tesla si propone anche di rendere accessibile a tutti argomenti scientifici complessi e articolati, portando in scena un lavoro dove i canoni tipici del mondo teatrale si coniugano con un accurato lavoro sull'attore e sul testo. Umoristico e dialettico, lo spettacolo rientra nella manifestazione Radio Days dedicata alla figura di Guglielmo Marconi, all'interno della settimana di celebrazioni che ricorda le geniali intuizioni di Marconi e ripercorre i luoghi delle sue prime scoperte.

12 aprile
Laboratori DMS via Azzo Gardino 65a - Bologna
presentazione del libro (Titivillus, 2009), ingresso libero

LA TERZA VITA DI LEO
Gli ultimi vent’anni del teatro di Leo de Berardinis a Bologna riproposti da Claudio Meldolesi con Angela Malfitano e Laura Mariani e da cento testimoni

ore 15 IL LIBRO, LA SUA STORIA
intervengono Lorenzo Mango, Massimo Marino, Franco Quadri
e le coautrici, coordina Marco De Marinis
 

ore 17 RICORDI DI SCENA A PARTIRE DALLE IMMAGINI
intervengono Valentina Capone, Francesca Mazza, Alfonso Santagata,
Marco Sgrosso, Enzo Vetrano, Maurizio Viani, coordina Cristina Valenti

Dedicato alla memoria di Leo de Berardinis (1940-2008), “maestro imprevisto del teatro contemporaneo”, il volume si è definito a partire da due convegni, promossi nel 2007 e nel 2008 dal DAMS bolognese. Claudio Meldolesi ne ha inventato la complessa architettura e ha creato parole mobili, a volte misteriose, che incanalano le cento voci dei testimoni: come se fosse stato coinvolto da artista, prima che da studioso, nella regia di un grande spettacolo.
Il primo Leo si era rivelato al fianco di Carmelo Bene, instaurando uno strategico sodalizio con Perla Peragallo; il secondo Leo aveva istituito una contraddizione con la centralità romana trasferendosi a Marigliano e coinvolgendo “giovani refrattari alle buone maniere teatrali”. Quanto alla fase bolognese – fra il 1983 e il 2001 – assunse “caratteri riassuntivi fino a manifestare una prospettiva ulteriore: legata a classici elettivi come alla Commedia dell’arte, al superamento del testo come a suoi recuperi sperimentali e alla formazione di una compagnia articolata e sorprendente. Leo ci ha donato così un teatro perlustrativo, disposto a singolari scoperte, popolari dall’intimo, rimanifestandosi al centro del Nuovo teatro italiano: da artista pedagogo e da portatore di istanze rigeneratrici volte all’unificazione dei teatri”.

Claudio Meldolesi (1942-2009). Figura di riferimento per gli artisti teatrali “in cerca” e per la “nuova” storia del teatro, docente al DAMS di Bologna e accademico dei Lincei, studioso acuto “sempre in bilico fra militanza e poesia” e maestro generoso, ha scritto saggi pilota sull’attore di teatro (dagli Sticotti a Modena, dalla Duse a Totò); sulla regia, con Fondamenti del teatro italiano e Brecht regista; sui rapporti fra teatro e scienze umane, in particolare la sociologia; sulle esperienze in carcere di Immaginazione contro emarginazione; sul “dopo dramma”, “il teatro nascosto nel romanzo” e Il lavoro del dramaturg.

dal 2 al 20 dicembre, ore 21:00
Teatro Verdi, Via Pastrengo 6 - Milano

 

ELEKTRA

di Hugo Von Hofmannsthal
progetto ed elaborazione drammaturgica Elisabetta Vergani
consulenza Marina Cavalli
con Martina De Santis, Angela Malfitano,
Federico Manfredi, Elisabetta Vergani
scene Marco Muzzolon
costumi Andrea Stanisci
disegno luci Paolo Latini
datore luci Marco Preatoni
assistente alla regia Carolina Sylwan
assistente ai costumi Anna Rossi
foto di scena Margherita Busacca
regia di Marco Sgrosso
Progetto “Le eroine del mito”
Teatro del Buratto/Farneto Teatro

Il 12 settembre ci ha lasciati il professor Claudio Meldolesi. Mi ero laureata con lui con una tesi entusiasmante di Storia del Teatro inglese. Su un attore inglese, simbolo di genio e rivoluzione: Edmund Kean. Poi, negli anni, Claudio è stata punto di riferimento e faro negli studi e nel lavoro. Infine, mi aveva chiesto di aiutarlo nell'impresa di organizzare i due convegni su Leo de Berardinis e il conseguente libro. Un'avventura molto stimolante ed educativa.
Grazie Claudio per la stima e l' affetto e per tutto ciò che mi hai insegnato. Non ti dimenticherò.

Angela Malfitano

19 settembre 2009, ore 23:00
Teatro Duse, Piazzetta Eleonora Duse – Asolo (TV)

CLITENNESTRA E I SUOI GIUDICI

di e con Angela Malfitano

Le molte vite di uno spettacolo nato nel ‘95 dopo che Leo mi aveva chiesto un’opera breve per il Festival di Santarcangelo.
Infatti il lavoro è stato fatto sia in forme più complesse, che come solo monologo. Un opera da me molto amata. Riprendendolo quest’anno dopo diversi anni, mi sono accorta che la memoria del monologo non mi era mai andata via dalla mente, era solo in un angolino a riposare. Ciò accade per i testi che ci piacciono molto, credo, i quali scorrono nella nostra bocca di attori, come acqua.
La mitica regina di Micene, moglie di Agamennone si presenta davanti a un’immaginaria corte di giudizio dopo aver ucciso il marito e l’amante di lui Cassandra. La rilettura di Marguerite Yourcenar della vicenda ci restituisce una donna forte e innamorata con tutte le sue ragioni e i suoi dolori. Una scrittura lucente e lucida per un’anima che scava in se stessa e in chi la sta a guardare.
Ho cercato nella mia proposizione teatrale di questo testo di porgere una donna piena di caustica ironia, un anima piena di doloroso stupore ed anche di una specie di eterna fanciullesca innocenza. Ironia e candore colorate di tinte fortemente grottesche. La regina Clitennestra si trasforma da barbona di strada ad eroina tragica. La guitta che recita stancamente la sua parte  trasforma le sue iniziali leggerezze in pesanti parole tragiche nel racconto impietoso del tempo dell’abbandono prima, dell’amore per Egisto poi, e infine del ritorno dalla guerra di Troia di un eroe stanco, di un dio caduto: Agamennone.

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Comune e Pro Loco di Radicofani (Si)
Laboratorio
teatrale dal 4 al 15 agosto
e dimostrazione finale
il 15, nel Bosco Isabella di Radicofani
con i giovani della Val d’Orcia e allievi attori da varie scuole italiane
 

LA VERA STORIA DI PEER GYNT
avventuriero e mascalzone

da Henrik Ibsen
laboratorio condotto e ideato da Angela Malfitano

musiche di Alessando Savizzie
regia di Angela Malfitano

29 - 3 luglio 2009, ore 21.00, replica ore 22.00
Ex Caserma “Sani”,
Via Ferrarese 199 - Bologna



Comune di Bologna, Bè - BolognaEstate09

MOLTI PENSIERI VOGLIONO RESTARE COMETE
dedicato a Leo de Berardinis

di: Elena Bucci, Fulvio Ianneo, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Claudia Manfredi, Francesca Mazza, Gino Paccagnella, Stefano Randisi, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano

Leo de Berardinis, uno dei talenti più originali del teatro di fine ‘900, ha lasciato un segno profondo in chi l’ha conosciuto e in chi ha tratto dal suo genio ispirazione d’arte e di vita. Bologna è stata la casa del suo teatro per circa vent’anni. Gli ideatori di questo progetto hanno vissuto accanto a lui parte di quegli anni e ora, condividendo una memoria unica, propongono un evento che unisce l’intento del ricordo e quello di una riflessione sul teatro.

“Il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”

Leo De Berardinis

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Leo de Berardinis ci ha lasciati il 18 settmbre alle 13 nella casa che era stata anche di Perla Peragallo, in via Nizza, a Roma.
Questo è un momento molto triste  per me. Sento la necessità di raccogliermi e di stare vicino agli amici con cui ho condiviso una parte fondamentale del mio percorso.
L'eredità che lascia a noi attori che siamo stati vicini a lui qui a Bologna e che siamo stati "raschiati" dal suo teatro e dalla sua poesia, è ancora più viva e forte dentro le nostre vite.
Il mio lavoro per il libro sui 20 anni di Leo a Bologna, assieme al prof. Claudio Meldolesi sta procedendo e cominciamo a vedere il traguardo.
E' ancora più importante che si arrivi presto al libro e che si facciano tutte le cose piu' giuste per testimoniare la grandezza del nostro Maestro.

Angela Malfitano

Sabato  20 settembre 2008 dalle 10:00 alle 12:00, Camera ardente nel foyer del Teatro Argentina; seguiranno i funerali presso la Chiesa di Santa Teresa d'Avila in Corso d'Italia, vicino a Piazza Fiume e Via Nizza, a Roma.

leggi Teatro e sperimentazione di Leo de Berrdinis

10 ottobre, dalle 17.00
Teatri di Vita - Via Marco Emilio Lepido, Bologna -
Ingresso 5€

  

Tra un atto e l’altro
in collaborazione con Teatri di Vita

e con il contributo della Fondazione Carisbo 

presentano


CREATIVE
DONNE IN UTILE CONNESSIONE
Prima piccola festa della creatività femminile a Bologna

 

Venerdì 10 ottobre, a Bologna, ospiti dei Teatri di Vita,  le 14 attrici, che si erano incontrate in occasione della produzione de “ Le Cognate” per Bologna Estate, hanno scelto di ritrovarsi insieme per una giornata – evento, con brevi performance teatrali e musicali, momenti di riflessione e dialogo, che dia spazio alla modalità del “fare insieme”, alla creatività più profonda e innata del mondo femminile, e che chiami a  partecipare realtà dalle diverse discipline artistiche, ma anche dai territori dell’economia e della politica.

 

 dalle 17.00 alle 19.30  Storie di altre creative

coordinerà  Anna Del Mugnaio,  con gli interventi di

Simona Lembi, Assessore alle Pari Opportunità e cultura della Provincia di Bologna
Giuseppina Gualtieri presidente SAB  Società Aereoporti di Bologna
Rita Finzi vice presidente Lega Coop
Pina Lalli  Presidente della Laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione pubblica e sociale
Laura Mariani docente Storia del teatro e storica dell'attore, Università di Cassino

 

 dalle 21.15 saranno in scena
Anna Amadori, Francesca Ballico, Angela Baraldi,  Lea Cirianni, Rossella Dassu, Olga Durano, Eva Geatti, Maria Grazia Ghetti, Valentina Grasso, Sara Kaufman, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Tita Ruggeri, Ida Strizzi

 

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7 maggio 2008, ore 10-19.30 e ore 21-23
 Laboratori DMS - Via Azzo Gardino 65a, Bologna
 ingresso libero fino a esaurimento posti
 
 
PER LEO DE BERARDINIS, DI NUOVO 
Tavola rotonda e lettura degli scritti politici
verso il libro sui 20 anni di Leo de Berardinis a Bologna
 a cura di Claudio Meldolesi e Angela Malfitano
 
 …tu giovane, in quel maggio in cui l’errore/era ancora vita, in quel maggio italiano/
che alla vita aggiungeva almeno ardore,/quanto meno sventato e impuramente/sano/
dei nostri padri-non padre, ma umile/fratello-già con la tua magra mano/delineavi l’ideale che illumina…
 
P. P. Pasolini, da Le ceneri di Gramsci

Angela vince il premio come Miglior Attrice Non Protagonista al Festival Videocorto Nettuno per la sua interpretazione in L'ultimo Passo.
Il cortometraggio di Francesco Colangelo ha vinto anche il premio per la Miglior Colonna Sonora.

Angela cura insieme al prof. Claudio Meldolesi l'evento promosso da La Soffitta 2007 - Teatro Per un libro su Leo a Bologna.

Inoltre interviene su Il Domani di Bologna, con un approfondimento.
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