15 mar 2015 h 18
Teatro Rosaspina
Piazza del Municipio, 1 - Montescudo
(RN), ingresso € 12
Associazione Culturale Tra un atto e l’altro
La Regina degli Elfi
long playing da un monologo di Elfriede
Jelinek di e con Angela Malfitano
con l’aiuto di Rossella Cabiddu,
Andrea Cazzato, Anna Cei, Caterina Grandi,
Cecilia Lorenzetti, Agnese Troccoli, Stefano
Zanasi; traduzione Roberta Cortese; assistenza
Alessandra Lanfranchi; video Lorenzo Letizia;
suono Francesco Brini; foto Alessandra Fuccillo
CameraOff; tecnico Paolo Falasca; un
ringraziamento a Elena Di Gioia e Silvia Mei; in
collaborazione con Associazione T.I.L.T., Teatro
Biagi-D’Antona, Comune di Castel Maggiore,
Sì*Metrica, Spazioindue, Fondazione Teatro
Gaetano Fraschini
Questo spettacolo parla del
Potere.
Il personaggio che Elfriede Jelinek ritrae nella
piéce è realmente esistito: è Paula Wessely, attrice
del Burgtheater di Vienna, famosa e apprezzata già
prima e durante il Terzo Reich.
Allieva di Max Reinhardt, era divenuta una delle
interpreti più popolari del teatro viennese, ma era
giunta all’apice lavorando con il cinema nazista.
Ciò le costerà dopo la guerra una temporanea
interdizione. Tornerà poi a lavorare nei film in
technicolor che riportano un’Austria felice e da
idillio alpino. Paula Wessely muore nel 2000 a 93
anni.
Un’antica tradizione viennese prevede una cerimonia
funebre d’onore per gli attori del Teatro Nazionale:
i Burgschauspieler, le cui salme vengono portate in
processione per tre giri intorno all’edificio. Qui
Jelinek immagina la scena.
Con una lingua sarcastica e allusiva Elfriede
Jelinek porta alla percezione di doppi livelli di
significato e di evocazione: il potere dell’attore
sul palco che si intreccia e si fa maschera del
potere nazista. Sollevarsi di polveri e di
provocazioni, contrasti che detonano. Ironie,
sarcasmo, panorami grotteschi. In “sospensione”,
dall’alto di una bara che è anche palcoscenico.
Il lavoro nasce come omaggio al mio Maestro, Leo de
Berardinis, per l’evento “Molti pensieri vogliono
restare comete”, presentato nell’estate 2009 a
Bologna. Cercavo una partenza che fosse folgorante.
Doveva essere un innamoramento grande come solo
alcune volte è successo nella mia storia di
attrice-autrice. L’omaggio che volevo fare a Leo
doveva essere un lavoro d’autore e avere le
caratteristiche della strada che lui mi aveva
indicato e che ho percorsa. Rigore, adesione totale,
necessità, etica. Alle prime righe del La Regina
degli Elfi ho riconosciuto il momento magico:
sarcasmo, gioco di teatro e potere, bellezza
tagliente della scrittura. La protagonista è una
vecchissima attrice del teatro tradizionale
viennese, che si è prestata al gioco della oscena
propaganda nazista nel cinema, e in seguito anche
contaminata con tarde apparizioni televisive; ora
non vuole morire, non vuole lasciare il suo pubblico
e il palcoscenico, luogo del suo potere.
La scrittura fulminante dell’autrice porta alla
percezione di diversi livelli di significato e di
evocazione: il potere dell’attore sul palco che si
intreccia e si fa maschera del Potere nazista. La
sensazione di chi ascolta lo scivolare delle parole
della protagonista è quella di voler catturare
continuamente dei significati, senza mai riuscire a
inquadrare tutti gli stimoli e le visioni nella
cornice rassicurante che la nostra mente vorrebbe.
Anche per questo amo la Jelinek, perché non si fa
catturare. Oltre al fatto di essere una ragazza
cattiva e arrabbiata. Sempre contro ogni tipo di
potere. Anche se l’ambiente in cui ci muoviamo è
strettamente austriaco, ho avvertito una necessità
personale e politica in questa mia nuova avventura,
che va aldilà di ogni regionalità. Ci sono tutti i
nostri ultimi decenni di storia in questa piece. Una
contemporaneità mediatica e impietosa.
Angela Malfitano
Angela
Malfitano legge La regina degli elfi di
Elfriede Jelinek tradotto da Roberta Cortese a
Ad alta voce 2014 11 ottobre 2014,
Teatro Duse, Bologna
06
mar 2015 h
21.00
ITC Teatro, San Lazzaro di Savena
elfriede jelinek nelle scuole
Laboratorio teatrale condotto
da Angela Malfitano e Nicola Bonazzi / Teatro
dell’Argine con studenti delle scuole medie
superiori di Bologna e provincia sui testi di
Elfriede Jelinek, Lui non come lui e
Totenauberg, attorno a tre figure del Novecento:
Robert Walser, Hannah Arendt e Martin Heidegger.
Lui non come lui, esito del
laboratorio regia Agela Malfitano Totenauberg, esito del laboratorio
regia Nicola Bonazzi
Iniziativa promossa
attraverso la Rete Teatri Solidali della
Provincia di Bologna
MARTEDI 18 NOVEMBRE,
ore 20.30
in diretta dalla Sala M
FaustIn and out
dentro fuori sopra e sotto il Faust di Goethe
di Elfriede Jelinek
traduzione Elisa Balboni e Marcello Soffritti
con Angela Malfitano, Francesca Mazza, Matteo Angius, Sandra
Soncini
regia Fabrizio Arcuri
produzione Associazione Tra un atto e l’altro, Accademia degli
Artefatti, Festival Focus Jelinek
in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
va in onda l’adattamento radiofonico del primo episodio dello
spettacolo
All’interno del programma di
Tutto Esaurito! Il festival teatrale di Rai radio 3
trova spazio la voce di Elfriede Jelinek, attraverso la
mediapartnership tra il Focus e Rai radio 3 e il recupero di
drammatizzazioni radiofoniche già realizzate in passato.
Viene trasmesso in diretta dalla sala M di Via Asiago il 18
novembre il testo di Elfriede Jelinek FaustIn and out,
la cui traduzione italiana di Elisa Balboni e Marcello Soffritti
è stata realizzata appositamente per il Festival Focus Jelinek:
FaustIn and out è una sorta di riscrittura del
Faust di Goethe attraverso fatti di cronaca nera austriaca,
che trova qui un adattamento in forma di radiodramma. A Tutto
esaurito! va in onda un adattamento del primo episodio dello
spettacolo, la cui regia è firmata da Fabrizio Arcuri, in attesa
del debutto della versione integrale il 20 dicembre prossimo
presso il Teatro Due di Parma, con la regia di
Fabrizio Arcuri e l’interpretazione di Angela Malfitano,
Francesca Mazza. Sandra Soncini, Matteo Angius e la
partecipazione di Marta Dalla Via. Lo spettacolo prosegue la sua
turné anche a Bologna e Forlì,
sempre nell’ambito del FFJelinek.
Attingendo dal repertorio RAI, verranno messi in onda tre
episodi tratti dai Drammi di principesse di Elfriede
Jelinek, il cui adattamento radiofonico è a cura di Werner Wass,
con le voci degli attori Fabrizio Parenti e Carla Chiarelli (4,
6 e 8 novembre).
Lo spettacolo è strutturato in tre
episodi.
La durata integrale nelle repliche di Forlì al Teatro Diego
Fabbri e di Parma al Teatro Due è di 4h; a Bologna all'Arena del
Sole i tre episodi vengono replicati uno per ogni sera di
spettacolo.
20 dic 2014
h 18.00 (durata
4h)
Teatro Due / Spazio Bignardi, Parma
20, 21, 22
gen 2015 h 20.30
Arena del Sole, Bologna
10 feb 2015
h 19.00 (durata
4h)
Teatro Diego Fabbri, Forlì
FaustIn and Out dentro fuori sopra e sotto il Faust di Goethe
di Elfriede Jelinek con Angela Malfitano Francesca Mazza Sandra Soncini e con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri e la partecipazione di Marta Dalla Via
regia
Fabrizio Arcuri
traduzione di Elisa Balboni e Marcello Soffritti
produzione Tra un atto e l’altro, Accademia
degli Artefatti, Festival Focus Jelinek
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro
Fondazione e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna
FaustIn and out si presenta come
riscrittura del Faust di Goethe.
Riscrittura al femminile, che percorre e intreccia tre
livelli di significato: filosofico, politico e della
cronaca, secondo una tecnica consueta per l’autrice.
Elfriede Jelinek riprende la vicenda accaduta in Austria,
del padre che ha tenuto segregata per anni la figlia nella
cantina di casa, costringendola a un rapporto incestuoso, e
la pone in una dimensione fisica e metaforica che prevede un
alto e un basso, un fuori e un dentro. Per questo
FaustIn and out è stato definito dalla stessa autrice
‘dramma secondario’: una specie di commentario teatrale
all’opera di Goethe.
Quello che proviamo a fare qui è invertire le parti,
ripiegare la Storia su se stessa, ridistribuire la
parola prima: il Faust originale come commentario
del testo della drammaturga austriaca.
Quindi la tragedia di Margarethe del Faust come
punto di partenza.
C’è qualcosa dell’avanspettacolo nel testo della Jelinek,
che fa di Faust il palcoscenico di un
cabaret. La vittima qui è il protagonista, come di là lo era
il carnefice. Ma poi, chi è davvero la vittima?
E chi il carnefice?
Nel testo della scrittrice austriaca possiamo vediamo la
ri-attualizzazione di temi classici in forma moderna, in cui
la violenza è quella del mefistofelico capitale e in cui
l’illusione è quella di un’emancipazione, umana e di genere.
Ma non c’è solo questo.
Fabrizio Arcuri, uno dei registi più interessanti e attenti
alla drammaturgia contemporanea, ne curerà la messa in
scena. Angela Malfitano e Francesca Mazza proseguono
l’approfondimento sulla scrittura della Jelinek e sul mito
di Faust iniziato con gli spettacoli La regina degli
Elfi e Histoire d’F.
Attori e tecnici costruiranno e decostruiranno la scena così
come la Jelinek costruisce e decostruisce il testo;
affronteranno l'improbabile cabaret da lei proposto cercando
di stare sopra e sotto, dentro e fuori l’opera. FaustIn and out, inedito in Italia, è stato
appositamente tradotto da Elisa Balboni e Marcello
Soffritti, direttore del Dipartimento di interpretazione e
traduzione dell'Università di Bologna nell’ambito del
Festival Focus Jelinek.
La produzione è nata all’interno del vasto progetto Festival
Focus Jelinek con l’ideazione e la direzione artistica di
Elena Di Gioia e vede la collaborazione tra Accademia degli
Artefatti e Tra un atto e l’altro intorno al nodo che lega
Goethe e la Jelinek, oltre le loro volontà culturali e
teatrali.
"Ha fatto tutto lui qui sotto, ha minato la porta e ci ha
attaccato i tubi del gas, per poterci gas-tigare tutti in
caso di fuga, così ha detto, ha ammesso, l'ha ammesso, ma
non era vero: non c'era alcun gas, non aveva fatto cattivo
viso a buon gioco, non c'era nessuna mina che potesse
saltare in aria, l'unico che può saltare di sopra è lui, noi
restiamo sotto, noi purtroppo dobbiamo rimanere sotto, era
pur sempre il mio amato papà, non c'era alcuna mina cattiva
là sotto da noi. L'aveva detto soltanto per incuterci paura
della libertà. Come se non l'avessimo già! Eravamo la sua
unica clientela, la clientela di papà, avrebbe potuto
comportarsi meglio con noi, ma in ogni caso ci dava da
mangiare, eravamo la sua famiglia. Eravamo la sua seconda
famiglia. Certi non ne hanno neanche una e lui ne aveva due.
La mia lingua ha persino trovato una parola, di solito non è
capace di trovare abbastanza parole, ma una ora ce l'ha, la
lingua è una delle poche cose che qui si possono muovere,
c'è così poco spazio..."
da FaustIn and out (2011) di E.
Jelinek
all'interno
del programma di
Book
City Milano 16 Novembre, ore 13:00
Teatro Franco Parenti Sale
piccole Via Pier Lombardo 14, Milano
FaustIn and out.
Il teatro di Elfriede Jelinek.
Con Angela Malfitano, Elena Di Gioia
on i traduttori, Angela
Malfitano attrice, Elena Di Gioia, direttrice artistica
Festival Focus Jelinek.
Letture di Angela Malfitano. FaustIn and out, di Elfriede Jelinek, traduzione
di Elisa Balboni e Marcello Soffritti, Titivilluswww.titivillus.it
FaustIn and out
Dramma secondario basato su “Urfaust”
di Elfriede Jelinek traduzione di Elisa Balboni e Marcello
Soffritti
Che cos’hanno in comune la giovane
infanticida tedesca del ’700 descritta nell’“Urfaust” di
Goethe, ed Elisabeth Fritzl, segregata dal padre ad
Amstetten (Austria) in una cantina dal 1984 (quando
aveva diciotto anni) fino al 2008, ripetutamente
violentata, che partorì nel corso della sua prigionia
sette bambini, di cui uno morto poco dopo la nascita?
Elfriede Jelinek costruisce il suo testo teatrale su
queste basi, utilizzando la prima versione del “Faust”
di Goethe come sfondo mentale e strutturale per
illuminare la condizione di una donna sfruttata e
prigioniera e la sua tormentata esistenza nelle economie
avanzate.
FaustIn & out è stato
scritto da Elfriede Jelinek nel 2011/2012 e la
traduzione è stata appositamente realizzata da Elisa
Balboni e Marcello Soffritti per il Festival Focus
Jelinek.
Il testo viene portato sulla scena per la prima volta
dalle compagnie Tra un atto e l’altro e Accademia degli
Artefatti, con la regia di Fabrizio Arcuri.
Festival Focus Jelinek
ottobre 2014 / marzo 2015 festival per città
Focus sulla scrittura di
Elfriede Jelinek, tra le voci più acute e
pungenti della scena contemporanea, premio Nobel
per la letteratura 2004.
Spettacoli, letture, incontri, proiezioni,
laboratori, convegno e pubblicazioni sull’opera
della scrittrice austriaca
Teatrino Giullare / Andrea
Adriatico – Teatri di Vita / Tra un atto e
l’altro con Accademia degli Artefatti / Chiara
Guidi / Angela Malfitano / Ateliersi / Fanny &
Alexander / Anna Amadori / Elena Bucci / Nicola
Bonazzi – Teatro dell’Argine / Claudio Longhi
nei teatri, festival,
biblioteche, cinema, spazi culturali di
Bologna Arena del
Sole, Festival VIE/ERT Emilia Romagna Teatro,
Biblioteca dell’Archiginnasio, Laboratori delle
Arti Università di Bologna, Teatri di Vita,
Oratorio San Filippo Neri, Cineteca di Bologna,
Ad Alta Voce, Goethe Zentrum, Libreria Modo
infoshop; Casalecchio di Reno (Bologna)
Pubblico. Il Teatro di Casalecchio, Festival
VIE/ERT Emilia Romagna Teatro; Castel
Maggiore (Bologna) Teatro Biagi
D’Antona/Sguardi; San Lazzaro di Savena
(Bologna) ITC Teatro di San Lazzaro;
Cesena Teatro Bonci, Biblioteca
Malatestiana, Cinema San Biagio, Festival
Màntica; Faenza Teatro Masini; Forlì
Teatro Diego Fabbri, Università di Bologna/sede
di Forlì; Modena Festival VIE/Biblioteca
Poletti; Montescudo (Rimini) Teatro
Rosaspina; Parma Teatro Due, Teatro al
Parco, Reggio Parma Festival; Piacenza
Teatro Comunale Filodrammatici, Festival L’altra
scena; Ravenna Teatro Rasi, Almagià,
Cisim a Lido Adriano – Ravenna viso-in-aria;
Reggio Emilia Festival Aperto/Biblioteca
Panizzi/ Reggio Parma Festival; Rimini
Teatro degli Atti
Un festival per
città, una ‘città allargata’ che
fa convergere artisti e compagnie in una inedita
e originale collaborazione di teatri, festival,
biblioteche, cinema, spazi culturali che
collaborano nell’accoglienza delle tappe del
progetto. Il Festival Focus Jelinek propone
nell’ambito della progettazione culturale una
forma innovativa. A partire dalla
condivisione attorno alla scrittura di Elfriede
Jelinek con gli artisti, il Festival ha
contribuito alla realizzazione di 14
produzioni tra spettacoli, performance e letture,
di cui 6 prime nazionali. Gli artisti sono stati
coinvolti in un processo di valorizzazione delle
repliche nel tessuto teatrale della regione
Emilia-Romagna che compone la mappa del
Festival, per un totale di 60 appuntamenti,
tra repliche degli spettacoli e incontri.
#FFJelinek è anche su Twitter e
Facebook
Per iscriversi alla newsletter mensile del
Festival Focus Jelinek scrivere a
info@festivalfocusjelinek.it
Direzione artistica
Elena Di Gioia Promosso da Liberty e Tra un atto e
l’altro Partner istituzionali Assessorato alla
Cultura, Sport Regione Emilia-Romagna, Comune di
Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna; con il contributo di Unicredit;
con la collaborazione di Forum austriaco
di cultura, Istituto di Cultura Germanica
Goethe–Institut Bologna; con il patrocinio di
CIMES – Centro Musica Spettacolo – Dipartimento
delle Arti – Università di Bologna, La Soffitta
– Centro di Promozione Teatrale – Dipartimento
delle Arti – Università di Bologna, Dipartimento
di Interpretazione e Traduzione – Università di
Bologna/sede di Forlì, Elfriede
Jelinek-Forschungszentrum Vienna e
Forschungsplattform Elfriede Jelinek, Provincia
di Bologna; Progetto favole del potere –
elfriede jelinek nelle biblioteche main sponsor
Unipol in collaborazione con Biblioteca
Panizzi / Festival Aperto / Reggio Parma
Festival; Biblioteche del Comune di Modena –
Biblioteca Poletti / Festival Vie / ERT – Emilia
Romagna Teatro Fondazione; Istituzione
Biblioteca Malatestiana / Comune di Cesena /
Festival Màntica; Biblioteca dell’Archiginnasio
/ Istituzione Biblioteche di Bologna.
Progetto elfriede jelinek nelle scuole a cura di
Angela Malfitano in collaborazione con
Rete Teatri Solidali Provincia di Bologna e ITC
Teatro di San Lazzaro. #FFJelinek in
collaborazione con Festival L’altra scena,
Teatro Gioco Vita, VIE Festival, ERT – Emilia
Romagna Teatro Fondazione, Pubblico. Il teatro
di Casalecchio di Reno, Teatro Bonci, Cinema San
Biagio, Comune di Cesena, Cineteca di Bologna,
Best Union, Teatro degli atti, Teatri di Vita,
Arena del Sole, Fondazione Teatro Due Parma,
Reggio Parma Festival, I Teatri di Reggio
Emilia, Ravenna Teatro, Cisim, E-production,
Ravenna viso-in-aria, Teatro Diego Fabbri,
Accademia Perduta / Romagna Teatri, Teatro Biagi
D’Antona, L’attoscuro / OltreMisura, Teatro
Rosaspina di Montescudo con la partecipazione
di Ad Alta Voce, Teatro delle Briciole /
Solares Fondazione delle Arti, Modo Infoshop.
Collaborazione editoriale Altre Velocità.
Media partnership Rai – Radio3, doppiozero.
Grazie allo Studio Claudio Parmiggiani.
Immagine del
Festival: Opera di Claudio Parmiggiani, Senza
Titolo, 1970, foto Carlo Vannini
sabato 15 novembre 2014, ore
21:00
Teatro Cesare Volta, Pavia
Scuola di Teatro del Teatro
Fraschini di Pavia
Simpathy for the Rolling Stones
Storia di giovani, di un concerto, di anni ruggenti, di rock
drammaturgia e partiture fisiche Angela
Malfitano
con i ragazzi del secondo anno Corso Attori
sabato
8 febbraio, ore 21
Piccolo Teatro del Baraccano, Bologna
L'OTTAVA VIBRAZIONE
reading dal romanzo
di Carlo Lucarelli
a cura di Angela Malfitano
con gli allievi del Corso di scrittura drammaturgica di Bottega
Finzioni
A seguire un incontro con Carlo Lucarelli e Angela Malfitano a
proposito del libro "L'Ottava vibrazione" e della sua
trasformazione in testo teatrale.
Fin
dal 2008 Carlo Lucarelli desiderava vedere sulla scena un
adattamento teatrale dell’Ottava Vibrazione ma non aveva mai
trovato la formula giusta. Nel 2011 decide di affidare questo
lavoro ad Angela Malfitano, che conosce e stima per il suo
lavoro, e agli allievi dell’area Letteratura di Bottega
Finzioni.
Così Angela scrive del romanzo di Lucarelli e del lavoro con gli
allievi.
“Il romanzo L’Ottava Vibrazione
è più di un romanzo storico e molto più di un giallo. Di fronte
all’occasione di metterlo in scena, ho colto la quantità di
materiale e di intrecci di storie che il romanzo porta con sé.
Come una sfida e uno stimolo per gli allievi e per il nostro
lavoro insieme. Il primo passo è stato chiedere agli allievi di
scrittura drammaturgica di scegliere un capitolo dal romanzo e
di farne una riduzione per la scena. Dall’insieme delle storie
raccolte è emerso ancor più evidente il filo principe del
romanzo e del nostro agire come drammaturghi: il sopruso. Il
sopruso dei più forti sui popoli inermi, sui diversi, sui
bambini e sulle donne. Oltre ad una sorprendente attualità della
vicenda che inquieta non poco.
Delle varie storie quindi che Lucarelli intesse, durante la
colonizzazione militare d’Africa nel 1896, n sono state
trattenute alcune: storie d’amore, smarrimenti, ossessioni,
strategie militari; si dipanano attorno al tema-perno della
sopraffazione, sullo sfondo di una città soffocata dal sole in
un periodo della nostra storia ben poco conosciuto: l’Italia
Colonialista di fine ‘800.
Le metteremo in scena come una mise en espace, con la libertà
che il teatro concede di trasfigurare, trasformare,
destrutturare e ricomporre. L’opera teatrale è un’esperienza a
sé, che si stacca dalla sua fonte. Ma la sua fonte (valore
doppio!) esplora con noi le possibilità del teatro, mettendosi
in gioco come lettore- attore: Carlo Lucarelli infatti sarà in
scena con gli allievi del corso. Anche loro saranno
attori-lettori, per vivere fino in fondo il percorso della loro
scrittura per la scena.
Si aggiungono alcuni lettori d’eccezione, fondatori e compagni
di viaggio della comunità di Bottega Finzioni: Giampiero Rigosi,
Beatrice Renzi, Sara Olivieri e Andrea Sassoli”.
Angela Malfitano
Gli alllievi che si esibiranno:
Paolo Carati, Simone Gadani, Nicola Longhi, Elia Pasini,
Elisabetta Sinopoli
musiche di Massimo Cappa
L’ottava vibrazione. Massaua
1896: nel catino rovente di una città sensuale e cosmopolita
diversi destini si intrecciano. Mentre un detective cerca un
assassino, uomini e donne precipitano senza saperlo, verso il
proprio destino, alla vigilia della più colossale disfatta che
la storia coloniale europea ricordi: la battaglia di Adua.
Memo storico: Dopo aver acquistato nel giugno del 1882 la baia
di Assab, sulla costa meridionale del Mar Rosso, nel febbraio
del 1885 il governo italiano inviò i primi contingenti
dell'esercito in quella che avrebbe formato la futura colonia
dell'Eritrea, stanziandosi poi in Somalia e ponendo le basi per
la successiva avanzata in Abissinia (ora Etiopia); ma la pronta
reazione delle truppe abissine costrinse inizialmente alla resa.
Dopo questa prima sconfitta l'Italia subì, il 1º marzo 1896, la
pesante disfatta di Adua, nella quale caddero sul campo circa
7.000 uomini.
30 agosto
e 6 settembre
CANTIERI DI FELICITA' Cortile del Quartiere Saragozza
ANNA
DEI MIRACOLI mise en espace
con
Angela
Malfitano, Ninfa Pesce e
Alice Gorini
(Officine di Creazione del Ceps)
partitura fisica di
Paola
Palmi
Liberamente tratto da “The
Miracle Worker” di W. Gibbson, Anna dei miracoli è la storia
vera di una ragazzina sordo-cieca e della sua educatrice. Un
racconto che parla di umanità, educazione ed apprendimento nelle
condizioni più estreme della disabilità. Lo spettacolo rientra
nella rassegna Cantieri di Felicità.
L'evento è parte del cartellone
estivo
20 e 21 agosto 2014 ATTI SONORI. TEATRO MUSICALE AL BARACCANO
Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano
Produzione ATTI SONORI
HISTOIRE
DU SOLDAT
di Igor Stravinskij
testo di C. F. Ramuz
Piccola Orchestra del Baraccano
Direttore Giambattista Giocoli
Voce recitante Angela Malfitano
Illustrazioni Michele Cerone
Direzione tecnica Antonio Di Virgilio
Dramaturg Gianluca Cheli
6 giugno, ore
21:00
Giardini
del Cavaticcio, Via Fratelli Rosselli, 50 - Bologna
all'interno di Bè Bologna Estate 2013
COSINE ROBETTE
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Francesca Mazza, Angela Malfitano e Roberto Latini
Cosine Robette si
compone di nove quadri, o meglio “nove pezzi non proprio facili,
per adulti dai sette ai centosette anni”, in cui a parlare sono
svariati personaggi delle fiabe e non: bambini annoiati in cerca
di un amico, soldati che lasciano la guerra per rifugiarsi con
le zebre nella savana, ranocchie che baciano principesse
petulanti per far diventare anche loro ranocchie, giraffe
sbadate che vivono nel mondo alla rovescia e che non sanno
sentire se non hanno gli occhiali e amano fare compagnia a
orsetti lavatori che aspettano autobus che non arriveranno mai,
per poi incamminarsi insieme nel profondo dell’anima
dell’orsetto. E ancora, la statua del leone che diventa reale
quando il bambino gli regala la sua amicizia, facendogli battere
finalmente il cuore, mentre le signore che odiano i bambini
diventano statue, proprio perché un cuore, forse, nemmeno ce
l’hanno. E infine l’otaria che vorrebbe tanto sapere se il suo
papà, elefante marino, l’ha voluta veramente e lui che non
riesce a rispondere perché si addormenta sempre con la faccia
nel tonno – che è nel suo piatto.
Tante storie che si
capovolgono, si rovesciano, si svuotano per poi riempirsi di
altri significati, di altre morali: storie che fanno ridere i
bambini, amanti ingenui dell’incredibile che può diventare
credibile, dello stra-ordinario che può essere ordinario; e che
fanno riflettere gli adulti, costretti al muro dalla semplicità
– attraverso la quale le complicazioni, l’indifferenza, la
mancanza di attenzione e di cuore che ci appartengono nel
quotidiano possono essere denunciate.
Pierre Notte vuole
raccontare ai bambini che esiste un luogo dove si può fare
amicizia con gli animali feroci, l’uomo può rinunciare alla
guerra e scegliere di vivere nella pace della natura, e in cui
essere ranocchie ha molti più vantaggi dell’essere principesse.
Mentre agli adulti si mostra che un altro mondo è possibile: un
mondo dove il diverso può anche non essere il nemico, in cui la
violenza e la guerra sono insensati, e la natura può
trasformarsi nel luogo ideale dove trascorrere una vita serena.
In soli sessanta minuti Notte è in grado di ricordare cos’è la
vita, facendo del teatro il luogo dell’educazione. E gli adulti,
come raramente succede, tornano a essere i bambini ai quali,
prima di andare a dormire, viene narrata la favola, nella
speranza che imparino qualcosa.
Venerdì 30 maggio, ore 21:00
Teatro Comunale di sasso
Marconi
Associazione Pro Loco - Comune Di
Sasso Marconi - Fondazione G.Marconi
NOBEL MARCONI TESLA
due atti unici di Mario
Giorgi
con Davide Lora, Angela Malfitano, Filippo Pagotto, Elisa
Pizzolo
regia Angela Malfitano
assistente Elisa Pizzolo
tecnico Valerio Vecchietti
in collaborazione con Associazione Tra un atto e l’altro
un ringraziamento particolare a Barbara Valotti della Fondazione
G. Marconi e ad Associazione Crexida
Da diversi anni lavoro con i miei
attori e la nostra Compagnia a spettacoli teatrali che nascono
per i Radio Days. Sono spettacoli che creiamo da testi inediti
scritti appositamente per questa occasione e che si muovono da
argomenti scientifici e storici ma dicono dell’uomo ad altri
uomini, come il teatro infine è.
Mentre il nostro geniale Marconi creava “senza fili”, noi i fili
li abbiamo intessuti, creando una rete di collaborazioni al
lavoro, che vede tra i fili più luminosi quello con lo scrittore
Mario Giorgi che ha raccontato attorno alla figura di Marconi e
di altri scienziati storie affascinanti e inattese che
propongono, di volta in volta, ipotesi, visioni, sguardi alla
vita e al pensiero di Guglielmo Marconi. Drammaturgie scritte
con la libertà di inventare che il teatro concede, ma traendo
linfa dalle biografie di diversi geni , oltre al Nostro, che
hanno cambiato la storia.
Tutto ciò si è spesso unito a quello che in teatro si chiama “
lavoro sui luoghi” cioè il portare il teatro fuori dal palco,
nella cornice del giardino di Villa Griffone, a Pontecchio. Ma
in questa occasione il filo che ci porta ritorna all’origine e
cioè al palco del teatro Comunale di Sasso Marconi
e ci fa rimettere il fuoco sull’arte profonda dell’attore. Sulla
scena saranno due atti unici, due incontri “impossibili” che
Gugliemo Marconi fa con due scienziati. Li offriamo al pubblico
con una cornice che è omaggio alla nostra arte, quella del
teatro appunto e dell’attore; arti sempre sul punto di lanciarsi
nel vuoto per scomparire, ma che ancora sono sul ciglio per un
“segnale” al mondo.
Angela Malfitano
Il primo atto.
In una notte insolitamente agitata e insonne, pochi giorni prima
di sapere chi riceverà il Premio Nobel, Marconi dapprima discute
con la moglie poi riceve la visita di uno sconosciuto, lui pure
scienziato, che lo costringe a un confronto di idee ed emozioni.
Il secondo atto.
Un’immaginaria intervista radiofonica con i due grandi geni
delle onde elettromagnetiche diviene occasione di
scontro/incontro: Nicola Tesla, genio sconnesso e bizzarro,
serbo-inglese e Guglielmo Marconi, non si sono mai incontrati ma
sapevano l'uno dell'altro e delle rispettive scoperte. In radio,
dopo scaramucce e tensioni che spesso divengono rutilanti
scopriranno, sotto la guida della loro intervistatrice e
“domatrice”, di poter condividere molto sull’elettricità e sulla
vita.
Sabato 23 febbraio
dalle 15 alle 20
Domenica 24 febbraio dalle 11 alle 17
Piccolo Teatro del Baraccano
Via del Baraccano, 2 - Bologna
STAGE INTENSIVO DI
TEATRO
BREVE MA
INTENSO
Si
ricomincia sempre
Amo ricominciare
sempre a fare teatro, con amici e con nuovi incontri. Perché
ricominciare mantiene giovani e puliti. Mi riapro alle nuove
vite che posso incontrare e gusto il piacere del trasmettere la
passione per la mia arte. Che è l’arte di essere umano. E si
ricomincia sempre: con nuovi gruppi, con vecchi amici, con
diversi insegnanti/allievi. Perché sono gli individui che
contano e non le tecniche. Quindi lavoriamo tutti sull’ essere
nuovi, attraverso gli strumenti del teatro. Ecco perchè questa
non è una presentazione ‘classica’ (basta..): ma è
un’esortazione a ritrovarsi, a sentire il proprio respiro.
Rivolta sia a principianti sia a chi già si muove in questa
dimensione dei lab di teatro.
Certamente si lavorerà sull’armonia e abilità di corpo e
vocalità, cominceremo spesso da percorsi di rilassamento,
svuotamento, allenamenti alla creatività e alla scena; ci
passeremo un po’ di corrette tecniche di fonetica e la dizione,
se lo vorremo. Ricorderemo immagini della nostra biografia per
trasformarla in teatro. Se mi vorrete seguire, faremo anche
prove di scena sui testi e gli autori che amo in questo momento
e che vorrei mettere in scena. Faremo giochi ed esercizi
teatrali già con dei testi-pretesti, ma potremmo anche
percorrere l’esercizio della lettura ad alta voce e della
scrittura intima. Ci penseremo sempre proiettati verso una
platea in ascolto.
Angela Malfitano
Costo del corso:
70 euro. Promozione: “chi porta un amico” paga 50 euro!
Tessera associativa annuale 25 euro, con diritto alle riduzioni
agli spettacoli della stagione ATTI SONORI al Piccolo Teatro
E’
consigliata la prenotazione
Info: dal lun. a ven. dalle 10.00 alle 13.00
mar. e mer. anche dalle 17.00 alle 19.00 Piccolo Teatro del Baraccano
phone 393.9142636
info@attisonori.it
www.attisonori.it
Sabato 16 febbraio
ore 21
Piccolo Teatro del Baraccano
Via del Baraccano, 2 - Bologna
cell. 3939142636
info@attisonori.it
Teatri di
Lavoro presenta
LAVORO
D’ARTE
Con Angela Malfitano e Guido Sodo
a cura del Teatro del Pratello e Tra un atto e l’altro
Angela Malfitano
fa dialogare "Mephisto" di Klaus Mann con Michelangelo
Buonarroti da "Le vite" del Vasari, attraversando epoche diverse
ma vicine nel confronto di sempre tra arte e potere. Un attore
geniale che stringe il patto col diavolo servendo il nazismo, e
il grande scultore del ‘500 saldo nel seguire il proprio
obiettivo artistico.
Angela Malfitano è accompagnata dalle musiche di Guido Sodo.
dal 18 al 27 gennaio
PACTA dei Teatri Teatro Oscar -
Via Lattanzio, 58 - Milano
all'interno del progetto
DonneTeatroDiritti
Metro: MM3 Lodi T.I.B.B.
Tram: linea16 Tito Livio - Lattanzio
Filobus: linea 92 Umbria - Comelico
Associazione Culturale “Tra un atto e
l’altro”/Angela Malfitano
LA
REGINA DEGLI ELFI
long playing
da un monologo di Elfriede Jelinek
di e con Angela Malfitano
con l’aiuto di Rossella Cabiddu, Alessandro
Carnevale Pellino, Andrea Cazzato, Anna Cei, Caterina Grandi,
Cecilia Lorenzetti, Lucia Mazzotta, Maria Emanuela Oddo,
Francesca Pasino, Andrea Rinaldi, Agnese Troccoli, Stefano
Zanasi
traduzione Roberta Cortese
assistenza Alessandra Lanfranchi
video Lorenzo Letizia
suono Francesco Brini
foto Alessandra Fuccillo CameraOff
tecnico Emanuele Cavalcanti
un ringraziamento a : Elena Di Gioia
e Marta Dalla Via, Anna Del Mugnaio, Marco De Marinis, Mario
Giorgi, Roberto Grandi, Roberto Latini-Teatro San Martino,
Francesca Mazza, Silvia Mei, Marco Sgrosso
in collaborazione con: Associazione T.I.L.T. Sala
Biagi-D’Antona-Comune di Castel Maggiore, Sì*Metrica,
Spazioindue, Fondazione Teatro Gaetano Fraschini
Questo spettacolo parla del Potere. Il
personaggio che la Jelinek ritrae nella piéce è realmente
esistito; è Paula Wessely, attrice del Burgtheater di Vienna,
famosa e apprezzata già prima e durante il Terzo Reich.
Allieva di Max Reinhardt, era divenuta una delle
interpreti più popolari del teatro viennese, ma era giunta
all’apice lavorando con il cinema nazista. Ciò le costerà dopo
la guerra unatemporanea
interdizione. Tornerà poi a lavorare nei film in technicolor che
riportano un’Austria felice e da idillio alpino. La Wessely
muore nel 2000 a 93 anni.
Un’antica tradizione viennese prevede una cerimonia funebre
d’onore per gli attori del Teatro Nazionale: i Burgschauspieler,
le cui salme vengono portate in processione per tre giri intorno
all’edificio. Qui la Jelinek immagina la scena.
Con una lingua sarcastica e allusiva la Jelinek porta alla
percezione di doppi livelli di significato e di evocazione: il
potere dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera
del potere nazista. Sollevarsi di polveri e di provocazioni,
contrasti che detonano. Ironie, sarcasmo, panorami grotteschi.
In “sospensione”, dall’alto di una bara che è anche
palcoscenico.
Il lavoro nasce come omaggio al mio Maestro, Leo
de Berardinis, per l’evento “Molto pensieri vogliono restare
comete”, fatto nell’estate 2009 a Bologna. Cercavo una partenza
che fosse folgorante. Doveva essere un innamoramento grande come
solo alcune volte è successo nella mia storia di attore-autore .
L’omaggio che volevo fare a Leo doveva essere un lavoro d’autore
e avere le caratteristiche della
strada che lui mi aveva indicato e che ho percorsa. Rigore,
adesione totale, necessità, etica. Alle prime righe della Regina
degli Elfi ho riconosciuto il momento magico: sarcasmo, gioco di
teatro e potere, bellezza tagliente della scrittura. La
protagonista è una vecchissima attrice del teatro tradizionale
viennese, ma che si è prestata al gioco della oscena propaganda
nazista nel cinema, e in seguito anche contaminata con tarde
apparizioni televisive; ora non vuole morire, non vuole lasciare
il suo pubblico e il palcoscenico, luogo del suo potere. La
scrittura fulminante dell’autrice porta alla percezione di
diversi livelli di significato e di evocazione: il potere
dell’attore sul palco che si intreccia e si fa maschera del
Potere nazista. La sensazione di chi ascolta lo scivolare delle
parole della protagonista è quella di voler catturare
continuamente dei significati, senza mai riuscire a inquadrare
tutti gli stimoli e le visioni nella cornice rassicurante che la
nostra mente vorrebbe. Anche per questo amo la Jelinek, perché
non si fa catturare. Oltre al fatto di essere una ragazza
cattiva e arrabbiata. Sempre contro ogni tipo di potere. Anche
se l’ambiente in cui ci muoviamo è strettamente austriaco, ho
avvertito una necessità personale e politica in questa mia nuova
avventura, che va aldilà di ogni regionalità. Ci sono tutti i
nostri ultimi decenni di storia in questa piece. Una
contemporaneità mediatica e impietosa...
Angela Malfitano
Domenica 20 gennaio ore 18.00
INCONTRO PUBBLICO SULLA SCRITTURA
E IL TEATRO DI ELFRIEDE JELINEK
con M. Eugenia D’Aquino, Elena Di Gioia, Donatella Mazza, Angela
Malfitano, Francesca Mazza, Silvia Mei, Annig Raimondi, Rita
Svandrlik
installazione di foto dallo spettacolo di Alessandra Fuccillo
nel foyer
Visioni di Scena
Recensioni:
22/01/13
La Voce, Federica Sala
20/01/13
Corriere dello Spettacolo, Daria D.
20/01/13
Persinsala, Serena Cirini
19/01/13
Repubblica, Sara Chiappori
17/01/13
Corriere della Sera, Claudia Cannella
23/03/12 Leggilanotizia,
Virna Gioiellieri
31/12/11Il
Fatto Quotidiano, Vincenzo Branà
09/12/11 Il
Fatto Quotidiano
27/12/11Corriere
di Bologna, Massimo Marino
intervista ad Angela
Malfitano di Ira Rubini del 18/01/13 a Babel
una trasmissione di Radio Popolare
in occasione della Giornata
internazionale
per la solidarietà umana
seduta straordinaria del consiglio provinciale
19 dicembre 2012 ore 10.00
Auditorium – via Mazzini
90 – Molinella (BO)
Arte ed emozioni
dal sociale. Il teatro per l’educazione e l’inclusione
TAXIDELCAIRO
con gli allievi dell’Ipia G. Bruno di
Molinella (Bo)
regia di Angela Malfitano / Associazione Tra un atto e l’altro
libero adattamento di Paolo Billi da Taxi. Le strade del Cairo si raccontano di Al Khamissi
17 luglio 2012, ore 21:30
Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano
Il TdA per la drammaturgia contemporanea brasiliana:
narrazioni e letture sceniche di testi teatrali inediti
READING: SAVANA
GLACIALE DI JO BILAC
con Maurizio Cardillo, Angela Malfitano, Francesca Mazza
a cura di Andrea Paolucci
per la traduzione si ringraziano Pietro Andriotto,
Alessio
Trillini e Daniela Zambon Scarpari
Meg soffre di perdita della memoria recente e
vive rinchiusa nel suo piccolo appartamento accanto al
marito Michel. Tutto si complica quando la loro misteriosa
vicina di casa, Agatha, invade la privacy della coppia,
creando un gioco di verità e menzogna, realtà e finzione...
Brasiliano di Rio de Janeiro e poco più che ventisettenne,
Jô Bilac ha al suo attivo già svariati riconoscimenti, tra
cui il Premio Shell (l'Ubu brasiliano) come miglior autore
proprio perSavana
glacialenel
2011. Attualmente dirige il Teatro Statale Gláucio Gill.
23 giugno 2012
Villa Mazzacorati, Bologna
Angela Malfitano/Associazione
Tra un atto e l'altro
GOLIARDA IN PROGRESS PER IL
PORTICO DI VILLA MAZZACORATI
di e con Angela Malfitano
Francesco Brini live elecronics
Alessandra Lanfranchi assistenza
grazie a Atti Sonori
Lavoro
in progress tratto dall'ultimo libro di Goliarda Sapienza (autrice de L'arte
della gioia) pubblicato postumo, i suoi taccuini di appunti: Il vizio di
parlare a me stessa. La mia biografia parla di "sangue misto": le lunghe
vacanze estive che da bambina trascorrevo in Sicilia, la terra di mio padre,
mi hanno lasciato un patrimonio di immagini , profumi e suoni che ora posso
fare emergere grazie alla scrittura densa e bellissima di Goliarda. Ma c'è
anche il desiderio di esprimere verità e pensieri scorretti e scomodi che la
scrittrice si concedeva nella privatezza dei suoi taccuini. La scrittura di
Goliarda è intima, carnale, razionale, politica nella sua accezione nobile;
tutto questo si presenta come una sfida nell'incontrare una ricerca di
visionarietà espressiva che mi appartiene : nelle forme, nei suoni, nelle
luci. E non ultimo, nell'incontro con lo spazio di un portico
settecentecentesco come quello di Villa Mazzacorati e con le sue ombre.
1 giugno 2012 ore 20.00 Teatro
Tivoli via Massarenti 418, Bologna
Progetto “Arte ed emozioni dal sociale.
Il teatro per l'educazione e l'inclusione”
SCENARI SOLIDALI JUNIOR
interventi teatrali con le scuole
a cura di Angela Malfitano/Associazione Tra un atto e l’altro
TRE STORIE ROCK
con gli allievi degli Istituti Aldrovandi Rubbiani-IsArt
-Belluzzi Fioravanti
Prologo – Le pagine della mia adolescenza
Letture dei docenti e dei dirigenti degli Istituti Aldrovandi
Rubbiani, IsAr, Belluzzi Fioravanti di Bologna e G. Bruno di Molinella con
la partecipazione dell'Assessore all'Istruzione e Formazione Giuseppe De
Biasi e della Dirigente del Servizio Politiche Sociali e per la Salute Anna
Del Mugnaio (Provincia di Bologna)
Una notte coi Rolling Stones
di Angela Malfitano con i ragazzi IsArt - Bologna
Sognando Guns and Roses
di Sara Olivieri con i ragazzi Ist. Belluzzi Fioravanti -
Bologna
Voglio essere una Red Hot rock star!
di Stefano Detassis con i ragazzi Ist. Aldrovandi Rubbiani
-BolognaMusiche dal vivo eseguite dagli allievi dell’Ist. Belluzzi
Fioravanti - Scene a cura dell’IsArt
27 maggio, ore 17:30
Villa Griffone di
Pontecchio Sasso Marconi
in occasione della cerimonia conclusiva dei Radio Days
S.O.S. CARPATHIA
di e con Angela Malfitano
e Giancarlo Previati
Tournée:
24/02/12
- Teatro Fraschini, Pavia
28/02/12
- Teatro Trivulzio, Melzo (MI)
Tra un atto e l'altro
DUE VECCHIETTE DIRETTE A NORD
Deux petites dames vers le Nord
Di Pierre Notte
Angela Malfitano è Annette
Francesca Mazza è Bernadette
Traduzione: Anna D'Elia
Suono: Alessandro Saviozzi
Scenotecnica e luci: Paolo Falasca
Interventi video: Lorenzo Letizia
Basi musicali: Guido Sodo
Grafica: Alberto Sarti
Grazie a Fabrizio Mercuri che ci ha suggerito lo spazio
scenico
Grazie a Maurizio Cardillo che ci ha prestato la sua voce
Una sorta di road movie con due attempate Thelma e Louise:
Annette e Bernadette hanno appena perso la madre e deciso di inumare le sue
ceneri vicino a quelle del padre, nel Nord del Paese. Inizia per loro un
viaggio rocambolesco, reale e metaforico insieme, carico di memorie e conti
da chiudere.
“Deux petite dames vers le Nord è una delicata fantasia sui
lutti scombinati. È il ritornello della riconciliazione, tardiva ma reale,
tra persone. Non è tanto il dolore della perdita, quanto piuttosto l’attimo
in cui è possibile ridere anche, a volte, di botto, senza volerlo, come per
incanto, come guidati da un fantasma, quando si viene a sapere della morte
di qualcuno. È l’attimo come di grazia, quando la vita esce a prendere una
boccata d’aria, all’aria, in cui si accetta di prendere per mano i propri
fantasmi e di ballare insieme a loro invece di portarseli sulle spalle”.
Date passate:
10/02/12 - Teatro Calcara, Calcara di Crespellano (BO)
03-04/02/12 - Teatro Sant'Anna, Verbania (VB)
13-14/04/10 - ITC Teatro, San Lazzaro di Savena (BO)
22-27/02/11 - PACTA dei Teatri - Teatro Oscar, Milano
16-18/04/10 - Sala Teatro Biagi D'Antona, Castel Maggiore (BO)
8 ottobre 2011,
ore 10.30
Scalone d’ingresso della Banca d’Italia, Piazza Cavour 6 8 ottobre 2011,
ore 16.30
Palazzo della Mercanzia, Piazza della Mercanzia 4
Angela Malfitano legge ilprimo
capitolo de “Il Gattopardo”
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
evento promosso da:
dal 29 agosto al 3
settembre 2011 Cortile della
Cmunità, Via del Pratello 38 - Bologna
RIVA SUD MEDITERRANEO
Rassegna di teatro, voci, musiche
Un progetto di Teatro del
Pratello, Tra un atto e l'altro, Teatrino Clandestino, Medinsud,
Lalage Teatro
La rassegna RIVA SUD MEDITERRANEO
nasce dall’incontro di cinque realtà teatrali e musicali diverse,
che operano a Bologna da anni: Teatro del Pratello, Teatrino
Clandestino, Tra un Atto e l’altro, Medinsud, Lalage Teatro, tutte
sempre attente al valore civile e sociale dell’arte teatrale.
Dopo SAN GIOVANNI NON VUOLE INGANNI 2008, PIETRE DI SCANDALO E DI
MEMORIA 2009 e RICERCANDO DON CHISCIOTTE 2010, RIVA SUD MEDITERRANEO
è la quarta rassegna estiva per corti e cortili del Pratello che con
capofila il Teatro del Pratello si propone l’obiettivo di costruire
una proposta di iniziative di alto valore culturale, rivolte a tutti
coloro che “vivono” questa zona della città: residenti, cittadini,
esercenti, minori seguiti dai Servizi della Giustizia Minorile,
realtà associative del Quartiere, per promuovere la convivenza tra i
diversi stili di vita ed i modi di vivere lo spazio pubblico e la
città. Un aspetto particolare e importante del progetto consiste
nella partecipazione attiva di un gruppo di minori seguiti dai
Servizi della Giustizia Minorile, che lavoreranno all’allestimento e
alla gestione della rassegna e saranno protagonisti dello spettacolo
che il 29 agosto aprirà la rassegna. RIVA SUD MEDITERRANEO è una
rassegna di sguardi e di pensieri che guarda con curiosità e
interesse a popoli che si stanno levando in piedi, anche grazie ai
loro scrittori e artisti. Non si hanno pretese di spiegare quanto
accade nei paesi che si affacciano sulla riva Sud del Mediterraneo,
ma si cercherà di offrire tracce per andare oltre le stereotipie che
l’ Occidente continua a proporci nella sua ricerca, segnata dalla
paura o dai buoni propositi, di dar un nostro senso a un movimento
che non è nostro. Oggi si avverte il presagio che questo mare non
sia più nostrum ma teatro di una sconosciuta “rivoluzione”. In
scena, accompagnate dalle musiche di Medinsud, le voci di Angela
Malfitano, Francesca Mazza, Luciano Manzalini, Maurizio Cardillo e
Fiorenza Menni. Le serate saranno di volta in volta introdotte
dalle riflessioni di Luca Alessandrini, Tahar Lamri e Gianni Sofri.
La rassegna è realizzata con il contributo di
Legacoop-Molteplicittà, UGF Banca, Bologna Estate 2011 e con il
sostegno di osterie ed esercenti di via del Pratello e dintorni.
Le attività con i minori in carico ai Servizi della Giustizia
Minorile sono sostenute dalla Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna e dal Centro Giustizia Minorile per l’Emilia Romagna.
programma
VOCI DAI TAXI DEL CAIRO. OGGI.
29 agosto, ore 21 Compagnia del
Pratello Comunità minorile e IPM con Lalage Teatro legge da
Kaled Al Khamissi regia di Paolo Billi introduce Gianni Sofri
VOCI DA UN PALAZZO. IL CAIRO. 2002. 30
agosto, ore 21 Luciano Manzalini legge da Ala Al-Aswani
accompagnato da Medinsud introduce Tahar Lamri
VOCI DI
DONNE. ALGERI. FINE NOVECENTO. 31 agosto,
ore 21 Francesca Mazza legge da Assia Djebar
accompagnata da Medinsud introduce Luca Alessandrini
VOCI
DI VICOLI. IL CAIRO. NOVECENTO. 1
settembre, ore 21 Fiorenza Menni legge da Nagib Mahfuz
accompagnata da Medinsud introduce Gianni Sofri
VOCI DAL
DESERTO. TANGERI. NOVECENTO. 2 settembre,
ore 21 Maurizio Cardillo legge da Paul Bowles
accompagnato da Medinsud introduce Luca Alessandrini
VOCI
IGNOTE DI MARRAKECH. ECHI DI VIAGGIO. ANNI ’50.
3 settembre, ore 21 Angela Malfitano
legge da Elias Canetti accompagnata da Medinsud introduce
Tahar Lamri
Comune e Pro Loco di Radicofani (Si)
Laboratorio
teatrale dal 3
al 15 agosto
e dimostrazione finale il
15
SCENE DA IL GATTOPARDO
Spettacolo teatrale tratto dalle omonime opere
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo - romanzo, 1958)
e Luchino Visconti (Il Gattopardo - film, 1963)
Con: Valerio Bifulco, Marco Buricchi, Alessandro Carnevale Pellino,
Massimo Dalpozzo, Sergio Dell’Aquila, Nicoletta Di Blasi, Caterina
Grandi, Valeria Pascucci, Antonangela Pellegrini, Sara Poledrelli,
Andrea Rinaldi, Barbara Siciliano, Luca Tanieli.... E con la
partecipazione di adolescenti e bambini di Radicofani
Regia: Angela Malfitano
In occasione della celebrazione dei 150 anni
dell’Unità d’Italia, è in scena la Sicilia nobile de Il Gattopardo
all’avvento dello sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia e della
successiva creazione dell’Italia unita di Re Vittorio Emanuele.
Il protagonista, l’aristocratico Don Fabrizio, principe di Salina,
assiste con distacco e malinconia alla fine dei privilegi della sua
classe, mentre gli amministratori e i mezzadri, la nuova classe
sociale in ascesa, approfittano della nuova situazione politica. Il
principe, appartenente ad una famiglia di antica nobiltà, pone le
sue speranze nel nipote Tancredi, nel quale riconosce la grinta del
gattopardo, l’animale dello stemma di famiglia. Il giovane, pur
combattendo nelle file garibaldine, manterrà inalterati i privilegi
aristocratici e sposerà Angelica, la figlia di un contadino
arricchito.
Lo spettacolo ripercorre le scene principali del capolavoro
cinematografico di Luchino Visconti con la sceneggiatura di Suso
Cecchi D’Amico e ripropone i brani più significativi dell’omonimo
romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lo sfarzo, l’eleganza e la magnificenza della nobiltà siciliana
rappresentata ne Il Gattopardo si collega a livello simbolico al
Bosco Isabella, palcoscenico naturale nel quale si svolge lo
spettacolo, fatto realizzare proprio da un nobile, Odoardo Luchini,
per sua figlia Isabella a fine ‘800. Gli alberi,
le pietre, la terra esprimono la bellezza e la magia della natura e
del territorio, con l’equilibrio e il gusto del disegno umano che lì
ha così voluti.
dal 12 al 20 aprile 2011
Bologna, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Forlì, San Lazzaro di Savena
IL TEATRO DI PIERRE
NOTTE
con Angela Malfitano e Francesca Mazza
un progetto a cura di Elena Di Gioia
Nell'ambito della rassegna
La Soffitta stagione 2011 e nell’ambito della quinta edizione del progetto
Face à Face - Parole di Francia per Scene d'Italia
Primo focus nazionale dedicato al teatro e alla scrittura di
Pierre Notte, un’occasione per conoscere l’universo teatrale di un
protagonista della scena contemporanea francese e un omaggio a due attrici
di punta del teatro italiano di ricerca: Angela Malfitano e Francesca Mazza.
In scena, il teatro e la scrittura di Pierre Notte che sarà presente a
Bologna, con incontri, spettacoli e mise en espace.
programma
Martedì 12 aprile Laboratori
DMS Teatro -Università di Bologna
ore 15 Le parole del teatro e della scena e incontro con Pierre Notte Tradurre in teatro
Coordina Elena Di Gioia.
Intervengono Stefano Casi, Gioia Costa, Anna D’Elia, Piersandra Di Matteo,
Angela Malfitano, Francesca Mazza, Pierre Notte, Licia Reggiani.
ore 21
Stations d’acteur avant l’entrée en scène Moti d’attore prima della scena
di e con Pierre Notte. In lingua francese
Prima assoluta
a seguire
L’ira
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano Francesca Mazza e con Maurizio Cardillo Marco Sgrosso
mise en espace a cura di A. Malfitano e F. Mazza
Prima nazionale
Mercoledì 13 e giovedì 14 aprile,
ore 21 ITC Teatro di San Lazzaro di Savena Due vecchiette dirette a Nord
Deux petites dames vers le Nord
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano (Bernadette), Francesca Mazza (Annette)
suono Alessandro Saviozzi scenotecnica e luci Giovanni Marocco interventi
video Lorenzo Letizia
basi musicali Guido Sodo. Un ringraziamento a Fabrizio Arcuri e a Maurizio
Cardillo
Giovedì 14 aprile, ore 10.30 Scuola
Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di
Bologna / sede di Forlì Incontro con Pierre Notte, Anna D’Elia, Angela Malfitano, Francesca
Mazza.
Venerdì 15 aprile, ore 21.15 Teatro Biagi D’Antona
di Castel Maggiore E a Stoccolma si perde Claudia Cardinale…
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia.
mise en espace a cura di MITI PRETESE.
Miti Pretese è Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti,
Mariàngeles Torres e con Fabio Cocifoglia.
musiche originali Sandro Nidi
In anteprima nazionale
Mercoledì 20 aprile, ore 15.30 Alliance
Française di Bologna Parole e scene tra Italia e Francia
Intervengono Sandrine Mini – Addetta Culturale Ambasciata di Francia a Roma,
Anne Rabeyroux - BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna,
Claudia Di Giacomo, Francesca Corona - PAV, Elena Di Gioia - curatrice
rassegna, Gerardo Guccini,– Università di Bologna, Cira Santoro - ERT
Fondazione, Nicoletta Lupia - autrice della tesi.
Coordina Marco De Marinis – Università di Bologna.
Mercoledì 20 aprile, ore 21 Teatro Comunale
A. Testoni di Casalecchio di Reno Cosine robette
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano Francesca Mazza e con Roberto Latini
Suono Alessandro Saviozzi
mise en espace a cura di A. Malfitano e F. Mazza
prima nazionale
Promosso da Associazione
Tra un atto e l’altro
Con il sostegno di La Soffitta Centro di promozione
teatrale /DMS - Università di Bologna, BCLA-Délégation Culturelle/Alliance
Française di Bologna, Face à Face, Provincia di Bologna e Fondazione Carisbo
di Bologna.
Sponsor: Melamangio/servizi di ristorazione.
In collaborazione con ITC Teatro di San Lazzaro di Savena // Teatro Comunale
A. Testoni di Casalecchio di Reno – ERT Fondazione // Teatro Biagi D’Antona
di Castel Maggiore //Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e
Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna
2 - 20 febbraio, mar-sab:
20:30 / dom: 15:30
Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33 - Milano
TI VOGLIO PIU BENE DI DIO
di Mimmo Sorrentino
regia di Mimmo Sorrentino
scenografia e costumi di Rosanna Monti
musiche di Andrea Taroppi
con Angela Malfitano, Giorgio
Ganzerli, Adriana Busi, Simone Tiraboschi, Luca Cavaliere, Yuri
La Cava, Martina Panzarasa
Produzione Teatroincontro
Ho scritto
"Ti voglio bene più di Dio" prima della tragedia di Avetrana e
prima delle altre tragedie familiari che ci saranno da questa
nota alla sua messa in scena. In Italia vi è mediamente una
Avetrana ogni due giorni. La famiglia è un'emergenza
nazionale. "Ti voglio bene più di Dio", nel raccontare di
abusi sessuali su minori commessi nell'ambito familiare,
racconta questa emergenza.
Nel dramma "l'abnorme" abuso si trapassa da generazione a
generazione, come cromosomi difettosi, provocando l'estinzione
di una stirpe. In questo non si discosta dall'Edipo. E, come
nell'Edipo, i protagonisti non vedono l'incesto, finchè non
viene loro rivelato. L'incesto non si vede.
La differenza sostanziale è che in "Ti voglio bene più di
Dio", a recitare il ruolo di Edipo è lo spettatore. É lo
spettatore a non vedere l'incesto, e quando glielo si rivela,
è costretto, come il figlio di Laio, a prendere coscienza di
essere vissuto senza riconoscere ciò che vedeva. Altra
differenza è che nel dramma il posto del destino e della
maledizione è affidato alla "dummheit", che in italiano si
traduce con "stupidità", ma una stupidità che non è cattiveria
e neppure mancanza di ingegno, piuttosto mancanza di
responsabilità, parola che va presa alla lettera dal latino,
quale capacità di rispondere.
Affido il ruolo di Edipo al pubblico per portarlo, attraverso
questa esperienza teatrale, a far propria la speranza di
Bonhoeffer, ossia che ci sia un redenzione al di qua della
morte.
Mimmo
Sorrentino
info:
http://www.elfo.org/
sabato
15 maggio, ore 17:30
Villa Griffone di
Pontecchio Sasso Marconi
Marconi Vs. Tesla
un
immaginario incontro tra i due geni
nello spettacolo
diretto da Angela Malfitano
Angela Malfitano torna
a dirigere per il quarto anno consecutivo lo spettacolo d’apertura della
VII edizione di Radio Days, con Marconi verso
Tesla, scritto appositamente da Mario Giorgi.
Quest’anno, la regista, sarà in scena insieme a Davide Lora e Filippo
Pagotto in un divertente e immaginario faccia a faccia radiofonico tra i
due Grandi Geni delle onde elettromagnetiche Guglielmo Marconi e Nicola
Tesla. Lo spettacolo
è stato prodotto dall'Associazione Culturale “Tra un atto e l’altro” e
“Teatri di Serendip” in collaborazione con la Pro Loco Sasso Marconi e
la Fondazione Guglielmo Marconi e sarà presentato in occasione del primo
giorno della manifestazione Radio Days sabato 15 maggio alle ore 17,30
presso Villa Griffone di Pontecchio Marconi (via dei Celestini 1).
Ingresso gratuito.
Marconi verso Tesla
è una sorta di scontro/incontro tra Nicola Tesla, genio sconnesso e
bizzarro, serbo-americano e Guglielmo Marconi. I due in realtà non si
sono mai incontrati ma sapevano l'uno dell'altro e delle rispettive
ricerche nel campo del wireless.
All'interno di uno
studio radiofonico, i due protagonisti dopo scaramucce e tensioni,
scoprono, sotto la guida di una intervistatrice e “domatrice”, di poter
condividere molte aspetti della scienza e sulla vita. Lo spettacolo,
diretto da Angela Malfitano nasce dallo studio approfondito della
materia storico-scientifica e fa luce tra ironia e divertimento sul
pensiero dei due Grandi Inventori. Marconi
verso Tesla si propone anche di rendere
accessibile a tutti argomenti scientifici complessi e articolati,
portando in scena un lavoro dove i canoni tipici del mondo teatrale si
coniugano con un accurato lavoro sull'attore e sul testo. Umoristico e
dialettico, lo spettacolo rientra nella manifestazione Radio Days
dedicata alla figura di Guglielmo Marconi, all'interno della settimana
di celebrazioni che ricorda le geniali intuizioni di Marconi e
ripercorre i luoghi delle sue prime scoperte.
12
aprile Laboratori
DMS via Azzo Gardino 65a - Bologna
presentazione del libro (Titivillus, 2009), ingresso libero
LA
TERZA VITA DI LEO Gli ultimi vent’anni del teatro di Leo
de Berardinis a Bologna riproposti da Claudio Meldolesi con Angela
Malfitano e Laura Mariani e da cento testimoni
ore 15
IL LIBRO, LA SUA STORIA
intervengono Lorenzo Mango, Massimo Marino, Franco Quadri
e le coautrici,
coordina Marco De Marinis
ore 17
RICORDI DI SCENA A PARTIRE DALLE IMMAGINI
intervengono
Valentina Capone, Francesca Mazza, Alfonso Santagata,
Marco Sgrosso, Enzo Vetrano, Maurizio Viani,
coordina Cristina Valenti
Dedicato
alla memoria di Leo de Berardinis (1940-2008), “maestro imprevisto del
teatro contemporaneo”, il volume si è definito a partire da due
convegni, promossi nel 2007 e nel 2008 dal DAMS bolognese. Claudio
Meldolesi ne ha inventato la complessa architettura e ha creato parole
mobili, a volte misteriose, che incanalano le cento voci dei
testimoni: come se fosse stato coinvolto da artista, prima che da
studioso, nella regia di un grande spettacolo.
Il primo Leo si era rivelato al fianco di Carmelo Bene, instaurando
uno strategico sodalizio con Perla Peragallo; il secondo Leo aveva
istituito una contraddizione con la centralità romana trasferendosi a
Marigliano e coinvolgendo “giovani refrattari alle buone maniere
teatrali”. Quanto alla fase bolognese – fra il 1983 e il 2001 –
assunse “caratteri riassuntivi fino a manifestare una prospettiva
ulteriore: legata a classici elettivi come alla Commedia dell’arte, al
superamento del testo come a suoi recuperi sperimentali e alla
formazione di una compagnia articolata e sorprendente. Leo ci ha
donato così un teatro perlustrativo, disposto a singolari scoperte,
popolari dall’intimo, rimanifestandosi al centro del Nuovo teatro
italiano: da artista pedagogo e da portatore di istanze rigeneratrici
volte all’unificazione dei teatri”.
Claudio Meldolesi (1942-2009).
Figura di riferimento per gli artisti teatrali “in cerca” e per la
“nuova” storia del teatro, docente al DAMS di Bologna e accademico dei
Lincei, studioso acuto “sempre in bilico fra militanza e poesia” e
maestro generoso, ha scritto saggi pilota sull’attore di teatro (dagli
Sticotti a Modena, dalla Duse a Totò); sulla regia, con
Fondamenti del teatro italiano
e Brecht regista; sui
rapporti fra teatro e scienze umane, in particolare la sociologia;
sulle esperienze in carcere di
Immaginazione contro emarginazione; sul “dopo dramma”, “il
teatro nascosto nel romanzo” e Il
lavoro del dramaturg.
dal 2 al 20 dicembre, ore
21:00 Teatro Verdi, Via Pastrengo 6 - Milano
ELEKTRA
di Hugo Von Hofmannsthal
progetto ed elaborazione drammaturgica Elisabetta Vergani
consulenza Marina Cavalli
con Martina De Santis, Angela Malfitano,
Federico Manfredi, Elisabetta Vergani
scene Marco Muzzolon
costumi Andrea Stanisci
disegno luci Paolo Latini
datore luci Marco Preatoni
assistente alla regia Carolina Sylwan
assistente ai costumi Anna Rossi
foto di scena Margherita Busacca
regia di Marco Sgrosso
Progetto “Le eroine del mito”
Teatro del Buratto/Farneto Teatro
Il 12 settembre ci ha lasciati il
professor Claudio Meldolesi. Mi ero laureata con lui con una tesi
entusiasmante di Storia del Teatro inglese. Su un attore inglese,
simbolo di genio e rivoluzione: Edmund Kean. Poi, negli anni, Claudio
è stata punto di riferimento e faro negli studi e nel lavoro. Infine,
mi aveva chiesto di aiutarlo nell'impresa di organizzare i due
convegni su Leo de Berardinis e il conseguente libro. Un'avventura
molto stimolante ed educativa.
Grazie Claudio per la stima e l' affetto e per tutto ciò che mi hai
insegnato. Non ti dimenticherò.
Angela Malfitano
19 settembre 2009, ore
23:00 Teatro
Duse,
Piazzetta Eleonora Duse – Asolo (TV)
CLITENNESTRA E I SUOI GIUDICI
di e con Angela Malfitano
Le molte vite di uno
spettacolo nato nel ‘95 dopo che Leo mi aveva chiesto un’opera breve
per il Festival di Santarcangelo.
Infatti il lavoro è stato fatto sia in forme più complesse, che come
solo monologo. Un opera da me molto amata. Riprendendolo quest’anno dopo
diversi anni, mi sono accorta che la memoria del monologo non mi era mai
andata via dalla mente, era solo in un angolino a riposare. Ciò accade
per i testi che ci piacciono molto, credo, i quali scorrono nella nostra
bocca di attori, come acqua.
La mitica regina di Micene, moglie di Agamennone si presenta davanti a
un’immaginaria corte di giudizio dopo aver ucciso il marito e l’amante
di lui Cassandra. La rilettura di Marguerite Yourcenar della vicenda
ci restituisce una donna forte e innamorata con tutte le sue ragioni e
i suoi dolori. Una scrittura lucente e lucida per un’anima che scava
in se stessa e in chi la sta a guardare.
Ho cercato nella mia proposizione teatrale di questo testo di porgere
una donna piena di caustica ironia, un anima piena di doloroso stupore
ed anche di una specie di eterna fanciullesca innocenza. Ironia e
candore colorate di tinte fortemente grottesche. La regina Clitennestra
si trasforma da barbona di strada ad eroina tragica. La guitta che
recita stancamente la sua parte trasforma le sue iniziali leggerezze in
pesanti parole tragiche nel racconto impietoso del tempo dell’abbandono
prima, dell’amore per Egisto poi, e infine del ritorno dalla guerra di
Troia di un eroe stanco, di un dio caduto: Agamennone.
Comune e Pro Loco di Radicofani (Si)
Laboratorio
teatrale dal 4
al 15 agosto
e dimostrazione finale il
15, nel Bosco Isabella di Radicofani
con i giovani della Val d’Orcia e
allievi attori da varie scuole italiane
LA VERA STORIA DI PEER GYNT
avventuriero e mascalzone
da Henrik Ibsen
laboratorio condotto e ideato da Angela Malfitano
musiche di Alessando Savizzie
regia di Angela Malfitano
29 - 3 luglio 2009, ore
21.00, replica ore 22.00
Ex Caserma “Sani”, Via Ferrarese 199 - Bologna
Comune di Bologna, Bè -
BolognaEstate09
MOLTI PENSIERI
VOGLIONO RESTARE COMETE
dedicato a Leo de Berardinis
di: Elena Bucci, Fulvio Ianneo, Angela Malfitano, Marco Manchisi,
Claudia Manfredi, Francesca Mazza, Gino Paccagnella, Stefano Randisi,
Marco Sgrosso, Enzo Vetrano
Leo de Berardinis, uno dei talenti più originali del
teatro di fine ‘900, ha lasciato un segno profondo in chi l’ha
conosciuto e in chi ha tratto dal suo genio ispirazione d’arte e di
vita. Bologna è stata la casa del suo teatro per circa vent’anni. Gli
ideatori di questo progetto hanno vissuto accanto a lui parte di quegli
anni e ora, condividendo una memoria unica, propongono un evento che
unisce l’intento del ricordo e quello di una riflessione sul teatro.
“Il teatro è una grande forza civile, il teatro
toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso,
dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”
Leo de Berardinis ci ha lasciati il 18
settmbre alle 13 nella casa che era stata anche di Perla Peragallo, in via
Nizza, a Roma.
Questo è un momento molto triste per me. Sento la necessità di
raccogliermi e di stare vicino agli amici con cui ho condiviso una parte
fondamentale del mio percorso.
L'eredità che lascia a noi attori che siamo stati vicini a lui qui a Bologna
e che siamo stati "raschiati" dal suo teatro e dalla sua poesia, è ancora
più viva e forte dentro le nostre vite.
Il mio lavoro per il libro sui 20 anni di Leo a Bologna, assieme al
prof. Claudio Meldolesi sta procedendo e cominciamo a vedere il traguardo.
E' ancora più importante che si arrivi presto al libro e che si facciano
tutte le cose piu' giuste per testimoniare la grandezza del nostro Maestro.
Angela Malfitano
Sabato 20
settembre 2008 dalle 10:00 alle 12:00, Camera ardente nel foyer
del Teatro Argentina; seguiranno i funerali presso la Chiesa di
Santa Teresa d'Avila in Corso d'Italia, vicino a Piazza Fiume e
Via Nizza, a Roma.
10 ottobre, dalle 17.00
Teatri di Vita - Via Marco Emilio
Lepido, Bologna -
Ingresso 5€
Tra un atto e l’altro
in collaborazione con Teatri di Vita
e con il contributo della
Fondazione Carisbo
presentano
CREATIVE
DONNE IN UTILE CONNESSIONE
Prima piccola festa della
creatività femminile a Bologna
Venerdì 10 ottobre, a
Bologna, ospiti dei Teatri di Vita, le 14 attrici, che si
erano incontrate in occasione della produzione de “ Le Cognate”
per Bologna Estate, hanno scelto di ritrovarsi insieme per una
giornata – evento, con brevi performance teatrali e musicali,
momenti di riflessione e dialogo, che dia spazio alla modalità del
“fare insieme”, alla creatività più profonda e innata del mondo
femminile, e che chiami a partecipare realtà dalle diverse
discipline artistiche, ma anche dai territori dell’economia e
della politica.
dalle
17.00 alle 19.30 Storie
di altre creative
coordinerà Anna
Del Mugnaio,
con gli interventi di
Simona
Lembi, Assessore alle Pari Opportunità e cultura della Provincia
di Bologna
Giuseppina Gualtieri presidente SAB Società Aereoporti di
Bologna
Rita Finzi vice presidente Lega Coop
Pina Lalli Presidente della Laurea Magistrale in
Scienze della Comunicazione pubblica e sociale
Laura Mariani docente Storia
del teatro e storica dell'attore, Università di Cassino
dalle 21.15 saranno in scena
Anna Amadori, Francesca Ballico, Angela Baraldi, Lea Cirianni,
Rossella Dassu, Olga Durano, Eva Geatti, Maria Grazia Ghetti,
Valentina Grasso, Sara Kaufman, Angela Malfitano, Francesca Mazza,
Tita Ruggeri, Ida Strizzi