AMANTEANI NEL MONDO

C’era una volta …

ASSOCIAZIONE ITALIANA
MAESTRI CATTOLICI

 

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I primi promotori della A.I.M.C. in Amantea e nella sua forania sono stati il maestro Giovanni Bruni, insigne e come educatore e come padre di famiglia, ed il sacerdote Don Sergio La Torre, parroco di Fiumefreddo Bruzio, frazione S. Biase.

Ma l’Associazione ebbe il suo periodo di massimo splendore, con l’avvento alla presidenza del maestro Francesco Giardina.

Egli si circondò di una cerchia di giovani maestri volenterosi ed intraprendenti, che diedero all’Associazione impulso e splendore.

Nel periodo 1957-1960 si ha un periodo che preferiamo chiamare di preparazione.

L’associazione non solo viene incrementata in Amantea, ma si costituiscono sezioni a Belmonte, Longobardi, Fiumefreddo, Lago, Cleto, Aiello, ossia in tutti i comuni della forania.

 

Gruppo di giovani maestridi Amantea (1960)

1960 - Gruppo di giovani maestri dell’A.I.M.C. di Amantea

Seminario di studi a Tropea (1961)

1961 - Seminario di studi a Tropea

Chiusura di un corso tenuto a Longobardi (1962)

1962 - Chiusura di un corso tenuto a Longobardi presso l’Istituto delle
suore Catechiste fondato da Donna Luisa Miceli (per la quale sta per iniziare il processo di beatificazione)

Per la formazione dei maestri vengono organizzati numerosi corsi tenuti da numerosi e qualificati docenti fra i quali ricordiamo il Dottor Gabriele Turchi, il Dottor Francesco Porzio, i Direttori Bonaventura Scialis e Francesco Lojacono, il Presidente Francesco Giardina.

Gli esami vengono svolti con la presidenza della Commissione esaminatrice del vice‑provveditore agli studi, Dottor Alfonso Mingrone.

La forte spinta associativa porta alla prima conquista: l’A.I.M.C. ha finalmente una propria sede in un magazzino del Palazzo Perna, in via Vittorio Emanuele.

Dopo il rinnovo delle cariche diocesane, essendo divenuto presidente Franco Giardina e consiglieri Pino Del Pizzo e Pino Giardina, anche la presidenza diocesana viene spostata nei locali della sezione di Amantea della quale, nel frattempo, era divenuta Presidente Lidia Lojacono.

Sono questi gli anni migliori dell’A.I.M.C. in Amantea e nella diocesi per il fervore dell’attivismo instancabile che porta al miglioramento del periodico “Vita nostra”, alla realizzazione di ulteriori corsi, seminari, convegni di ottimo livello culturale e formativo, mostre di pittura e di scultura nelle quali riscuotono lusinghiere affermazioni i soci maestri Aldo Carotenuto e Michele Sconza Testa.

L’apice del fulgore associativo viene raggiunto allorché il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, On.le Maria Badaloni, affida alla diocesi di Tropea un censimento sullo stato di alfabetizzazione della popolazione del territorio e un successivo intervento con il quale vengono istituiti numerosissimi corsi popolari per adulti, con conseguente occupazione di molti giovani insegnanti (1961-62).

Col passare degli anni, l’attività dell’A.I.M.C., dovette necessariamente adeguarsi al cambiamento che, lento ed inesorabile, avveniva anche nella classe magistrale, senza comunque mai abbandonare le finalità istitutive.

(sintesi delle note inviateci dal prof. F. Giardina)