Ottomila “pennenere”
per scrivere
una
pagina d’Abruzzo
clicca sull’immagine per ingrandirla
durante le battaglie di Selenyj e di Nikolajewka il battaglione l’Aquila fu sterminato:morirono oltre 1300 alpini abruzzesi.Per ricordarli,e per ricordare tutti i soldati italiani caduti in Russia in quella tragica campagna di guerra ,a Isola Del Gran Sasso sono convenute oltre ottomila penne nere ,per una commemorazione organizzata dalla sezione Abruzzi e dal suo presidente Ornello Capannolo. Una commemorazione particolarmente solenne per la presenza del Labaro nazionale scortato dal presidente nazionale Beppe Parazzini con il vice presidente vicario Corrado Perona e il vice presidente Valerio Cieri e numerosi consiglieri nazionali. Numerosi i vessilli ,150 i gagliardetti,il presidente della Commissione Difesa del Senato di Benedetto,il sindaco di Isola Di Giacinto con altri sindaci dei paesi vicini,il presidente della Provincia Ruffini ,il prefetto La Rosa , gli addetti militari di quindici Paesi ,tante altre autorità.”Davvero uno spettacolo di immagini ed emozioni - ha scritto il giorna dopo un quotidiano - a cui è difficile rendere giustizia con le parole”.E’ stata una testimonianza di affetto e stima che tante sezioni di tutta Italia hanno voluto tributare agli alpini abruzzesi ed i caduti di un battaglione tra i più eroici: i superstici furono soltanto 159 su 1600 uomini di truppa,e 3 soli ufficiali su 53.
Sabato pomeriggio l’arrivo del Labaro nazionale
,scortato dal presidente Beppe Parazzini e dai vicepresidenti Perona e Cieri e
da consiglieri nazionali. Quindi la deposizione di una corona al monumento
dedicato ai caduti,e poi l’incontro degli studenti con l’avvocato Peppino
Prisco,tenente del battaglione L’Aquila, e altri reduci. Un incontro-dibattito
che ha rilevato quanto desiderio ci sia nei giovani di apprendere la nostra
storia recente,così trascurata dai libri di testo,così poco insegnata! E quanto
vicini agli alpini siano anche i giovani di una terra che agli alpini ha dato
molto,e che hanno applaudito a lungo sia Prisco che il presidente Beppe
Parazzini. La giornata si è conclusa
con applauditissime esibizioni della fanfara della brigata alpina Julia
e del coro di Ovindoli .
Il giorno dopo in municipio ,il saluto ufficiale
del sindaco Di Giacinto , quindi la grande sfilata da Isola Del Gran Sasso fino
al santuario di San Gabriele. Una sfilata imponente,tra due ali di cittadini di
Isola e dei paesi vicini,saliti al santuario con gli alpini a conclusione di
due giorni in cui la popolazione si è stretta attorno alle penne nere come in un grande abbraccio . Al santuario
il vescovo di Teramo mons. Nuzzi ha celebrato una S. Messa a suffragio di tutti
i Caduti .Hanno scritto i giornali locali : ”Sono state due giornate indimenticabili
“, confermando – anche se non ce n’era bisogno – il forte legame che lega da
sempre questa terra d’Abruzzo agli alpini.
Foto e articolo tratti dal giornale “ L’Alpino
“ Aprile 2001 che ne detiene tutti i diritti