SEDANO
LE
ORIGINI
Le virtù terapeutiche del
sedano (Apium graveolens
L.) erano conosciute fin dall'antichità: già
1.000 anni prima di Cristo, infatti, le opere di alcuni autori greci, quali
l'Odissea di Omero, contenevano riferimenti all'utilizzo di questa pianta come
erba medicinale. Nel Medioevo, la badessa Ildegarda di Bingen
considerava il sedano una panacea contro ogni male.
La prima testimonianza dell'impiego del sedano a fini alimentari proviene da un
documento francese del 1623.
LA COLTIVAZIONE DEL SEDANO
In Italia
la produzione di sedano risulta superiore alle 150.000
tonnellate, ottenute per quasi l'80% in sole 4 regioni: Piemonte (27%), Puglia
(24%), Lazio (15%) ed Emilia-Romagna (10%).
Le varietà più importanti sono Verde di Chioggia,
Gigante di Romagna, Verde Pascal, Verde di Perpignano per quanto riguarda il sedano a coste verdi;
Dorato d'Asti, Gigante dorato, Verga d'Oro per ciò che concerne il
sedano a coste dorate; Perla, Utah 52-75, Florida 683, Nicolaus
invernale, Lepage per il sedano a coste bianche.
IL CALENDARIO DEL SEDANO
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GEN |
FEB |
MAR |
APR |
MAG |
GIU |
LUG |
AGO |
SET |
OTT |
NOV |
DIC |
Epoca di raccolta |
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Presenza sul mercato |
LE CARATTERISTICHE DEL SEDANO
Appartenente
alla famiglia delle Ombrellifere, il sedano è una
specie a ciclo di coltivazione biennale.
Nel primo anno il sedano forma una radice fusiforme, alquanto voluminosa, ricca
di ramificazioni, mentre nel secondo anno emette il fusto, alto da 30 a 100
centimetri, con, alla sommità, infiorescenze riunite in ombrelle.
I fiori, ermafroditi, sono formati da un minuscolo calice e da una corolla di 5
petali di colore bianco verdastro. Il frutto, che matura due
mesi dopo la fioritura, è un achenio piccolissimo, di colore bruno.
Per la produzione di sedano da consumo fresco, in coltura anticipata, la semina
viene effettuata in dicembre-gennaio; il successivo
trapianto si esegue sempre sotto copertura, disponendo le piantine su file
distanti 20-25 centimetri ed a 10-15 centimetri sulla fila. In primavera le
piante sono pronte per il raccolto.
La coltura estivo-autunnale per il consumo fresco e
la trasformazione industriale viene invece eseguita in
pieno campo.
Il sedano, considerato una coltura depauperante, richiede un terreno profondo, fresco,
ricco di sostanza organica e presenta un elevato fabbisogno di
acqua.
Le varietà sono molto numerose e si distinguono in precoci o tardive, adatte
alla conservazione o meno, a coste verdi o dorate, per la coltura protetta o di
pieno campo.
Grazie al suo caratteristico profumo aromatico ed al sapore gradevole, il
sedano è un ortaggio decisamente appetitoso, molto
apprezzato dai consumatori.
Benché sia disponibile tutto l'anno, il sedano presente sul
mercato in aprile e maggio è particolarmente tenero.
CONSUMO E CONSERVAZIONE
Oltre a
possedere proprietà diuretiche e digestive, il sedano tonifica il sistema
nervoso e stimola le ghiandole endocrine, in particolare le surrenali.
Grazie all'abbondante contenuto di sodio, potassio e calcio, svolge poi un'azione
rimineralizzante. Per la presenza di nitrati, il
sedano favorisce inoltre la depurazione del sangue ed è consigliato contro i
reumatismi, la gotta e le coliche renali. Il sedano è considerato anche un
eccellente afrodisiaco.
In cosmesi, si usa il succo, che rende luminosa la pelle e
svolge una spiccata azione cicatrizzante.
In cucina, può essere consumato fresco in insalata e pinzimonio oppure essere
utilizzato come ingrediente per preparare minestre, zuppe e saporite pietanze.
In virtù delle sue note proprietà digestive, è consigliabile mangiare un sedano
crudo prima dei pasti o aggiungerlo in abbondanza ad insalate e minestroni.
Il cuore del sedano si può consumare anche crudo, mentre le costole esterne,
più fibrose, sono indicate per la cottura.
Riposto nello scomparto meno freddo del frigorifero, il sedano si mantiene
croccante anche per 4-5 giorni. Ad una temperatura di circa 0 °C ed un'umidità
relativa del 90-95%, il sedano si può conservare per 2/3 mesi.
COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DEL SEDANO
(100 gr. di prodotto)
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