FRAGOLA
LE
ORIGINI
Originaria
delle Alpi, dove cresceva allo stato selvatico, la fragola (Fragaria
vesca) veniva chiamata fragrans dai Romani, in omaggio al suo intenso
profumo. Sulle tavole dell'antica Roma questo frutto compariva regolarmente in
coincidenza con le feste in onore di Adone, alla morte
del quale, come narra la leggenda, Venere pianse copiose lacrime, che, giunte
sulla terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.
Fino al XVII secolo, in Europa venivano coltivate
piante di specie selvatiche autoctone (Fragaria
vesca, F. viridis, F. moschata)
e altre introdotte dall'America del Nord (F.
virginiano). Il contributo più importante alla
coltivazione di questa specie lo fornì un ufficiale francese, che importò dal
Cile le piante madri utilizzate come base per la costituzione dell'ibrido Fragaria x ananassa,
a cui appartengono tutte le cultivar
attualmente diffuse.
LA COLTIVAZIONE DELLA FRAGOLA
A livello
mondiale, nell'ultimo triennio, la produzione di fragole si è attestata attorno
ai 2.5 milioni di tonnellate; i maggiori produttori sono Stati Uniti, Polonia,
Giappone, Spagna, Italia, Russia e Corea.
In Italia questa coltura interessa una superficie pari a circa 6.000 ettari, da
cui si ottiene una produzione superiore alle 130.000 tonnellate. Il primato
produttivo spetta alla Campania, da dove proviene il 32% del raccolto
nazionale; seguono Emilia-Romagna (15%), Basilicata
(15%), Veneto (12%), Piemonte (10%) e Lazio (7%).
IL CALENDARIO DELLA FRAGOLA
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GEN |
FEB |
MAR |
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LUG |
AGO |
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Epoca di raccolta |
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Presenza sul mercato |
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CONSUMO E CONSERVAZIONE
La
fragola fa aumentare la riserva alcalina e gode di
azione dissetante, rinfrescante, diuretica, antiurica e depurativa. E' inoltre
indicata per i sofferenti di reumatismi ed ipertensione (stimola, infatti, la
produzione degli ormoni che rafforzano il sistema nervoso). In cosmesi si
utilizza la polpa dei frutti per preparare maschere ad azione rassodante per
pelli rugose; il succo, oltre a lenire le scottature solari, viene
usato come ingrediente di composti ad azione schiarente, emoliente
e rivitalizzante.
Oltre al tradizionale consumo fresco, le fragole possono essere utilizzate in
cucina per preparare succhi, sciroppi, sorbetti, creme, marmellate e
confetture.
La conservabilità delle fragole è molto scarsa ed è
quindi consigliabile consumarle appena acquistate o comunque
tenerle in frigorifero (al massimo per 2/3 giorni) chiuse in un contenitore.
COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DELLA FRAGOLA
(100 gr. di prodotto)
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Preparazione:
Montare a neve 3 chiare d'uovo. Mettere a macerare le fragole
coperte dallo zucchero per circa un'ora, quindi passarle al frullatore. Unire le chiare d'uovo montate al passato di fragole e disporre il
tutto in una terrina di porcellana bagnata. Lasciare
in frigo per alcune ore, guarnire con qualche fragolina e portare in tavola.
Le fragole
sono disponibili sul mercato da marzo a giugno.
Per quanto riguarda il panorama varietale, le cultivar più diffuse in Sud Italia sono Chandler,
Pajaro, Tudla e Miranda, mentre nelle aree settentrionali troviamo Marmolada,
Elsanta, Idea, Cesena, Dana, Gea, Honeoye
e, limitatamente alle coltivazioni di pieno campo, Addie.
IL CALENDARIO
DELLA FRAGOLA
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GEN |
FEB |
MAR |
APR |
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GIU |
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AGO |
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Epoca di raccolta |
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Presenza sul mercato |
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CARATTERISTICHE
MINIME DI QUALITÀ
Aspetto
Frutti sani, puliti e di aspetto omogeneo.
Colore brillante e frutti privi di umidità.
Colorazione
Epidermide: rosso brillante
Polpa: rossa con venature biancastre
Forma
Conica o conico allungata con apice appuntito arrotondato
Qualità organolettiche
Polpa di media consistenza mediamente dolce, leggermente acidula e mediamente
aromatica
Periodo di commercializzazione
Dal 15 marzo al 20 giugno
Conservazione
Il prodotto si conserva a 8 °C per 48 ore dal momento dell'arrivo in magazzino.
Si sconsiglia di prolungare il periodo summenzionato onde evitare l'incupimento
del colore.
Manipolazione
Ogni manipolazione, vista la delicatezza del prodotto, è sconsigliata.
Azioni da evitare
Sbalzi termici, che provocano tra l'altro la creazione di condensa sui frutti.
Non sovrapporre il prodotto per evitare danneggiamenti.