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BERSAGLIERI CICLISTI

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SILENTE VOLA LA BICICLETTA


La data di nascita dei Bersaglieri ciclisti è il 15 Marzo 1898. I Bersaglieri che avevano contribuito in modo determinante all'eroica epopea risorgimentale, erano da tempo un Corpo perfettamente organizzato che, per preparazione, spirito d'iniziativa e capacità si era posto all'attenzione di tutti come la formazione più avanzata e moderna dell'esercito Italiano. Era logico che gli uomini dal fez cremisi guardassero con interesse la profonda trasformazione tecnologica e industriale che stava cambiando il volto dell'Italia. Un giovane ufficiale dei Bersaglieri, il tenente Luigi Camillo Natali, si era in particolare appassionato a quel nuovo mezzo di locomozione a due ruote che l'industria aveva appena messo a punto, perfezionando via via i primi rudimentali bicicli. Era nata la bicicletta e un giovane meccanico milanese, Edoardo Bianchi, era stato fra i primi ad intuirne le enormi possibilità di mercato; aveva attrezzato la propria officina per produrre un certo numero di esemplari. Il mezzo aveva incontrato il favore del pubblico e aumentava il numero di spericolati che si azzardavano a sgattaiolare tra le carrozze. La bicicletta , per quanto moderna e utile, era considerata da taluni un mezzo di trasporto poco dignitoso. In quegli anni se un ufficiale dell'esercito veniva sorpreso a cavalcioni di una bicicletta , rischiava di finire agli arresti. Se il Corpo dei Bersaglieri, era stato voluto da La Marmora come una fanteria agile, facile e veloce a spostarsi e a colpire, equipaggiare i fanti piumati di bicicletta significava decuplicare la loro funzione tattica. Natali non si limitava a discorrere di queste cose, ma aveva anche inviato allo stato maggiore, una dettagliata relazione che per lungo tempo non aveva avuto risposta. Le insistenze del tenente Natali trovarono nel Gen. Carlo Ferraris, comandante della scuola tiro di Parma, un ascoltatore Comprensivo ed entusiasta. Natali, nel frattempo promosso capitano, venne incaricato di formare una prima compagnia sperimentale di Bersaglieri ciclisti. Era il 15 Marzo 1898. Per l'esperimento vennero scelti elementi già pratici di bicicletta, fra i migliori dei dodici reggimenti del Corpo. Sin dall'inizio apparve evidente l'estrema funzionalità del reparto. Alle grandi manovre di cavalleria del 1899, la compagnia dei Bersaglieri ciclisti di Natali entusiasmò’ tutti. Da Roma arrivò l'ordine di dar vita ad altre due compagnie. Nasceva così nell'ambito dei fanti piumati la specialità dei ciclisti il cui comando veniva affidato al maggiore Giuseppe Cantù. Alla scuola di tiro di Parma l'addestramento dei Bersaglieri ciclisti era particolarmente duro e accurato. L'inserimento della specialità nei ranghi rendeva indispensabile preparare uomini in modo particolare. Dovevano sottoporsi ogni giorno a esercitazioni che avrebbero demoralizzato chiunque non fosse già passato attraverso il normale addestramento del corpo. Era essenziale sapersi spostare celermente con la bicicletta e, giunti in postazione, sparare con efficacia e precisione. Dopo le prime dimostrazioni di una fanteria altamente specializzata e capace di rapidi spostamenti, si intuì quale futuro poteva avere la bicicletta nell'esercito di allora. La rivoluzione industriale aveva mutato tattica e strategia: cannoni, armi automatiche, gli ampi volumi di fuoco avevano un'importanza preponderante sulle schermaglie dei reparti ottocenteschi. Adesso, la fanteria era la vera "regina delle battaglie".

 

...La carriola e la carriola in spalla...