venerdì 24 maggio 2013 15:18

 

Partiti, Letta: "Aboliremo il finanziamento pubblico"
La legge tra sette giorni


Il Consiglio dei ministri ha assunto la decisione “di indirizzo” di abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Lo ha riferito il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia, lasciando palazzo Chigi. “Oggi abbiamo svolto l’esame preliminare, al prossimo Cdm sarà varato il provvedimento”, ha spiegato Trigilia. E' arrivato in merito anche il tweet di Enrico Letta: "“Nel Cdm di oggi abbiamo trovato l’accordo sull’abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti. Ora la ragioneria deve preparare le norme fiscali del ddl”.

TESTO SARA' PRESTO LEGGE - “La prossima settimana l’impegno di oggi sul finanziamento ai partiti diventerà testo di legge”. Lo scrive il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, su twitter. “Sono al lavoro su abolizione finanziamento pubblico partiti, serietà trasparenza senza cedere ad antipolitica e senza sopprimere democrazia!”, ha aggiunto il ministro in un altro tweet.

LA GUIDA: I SOLDI DAI PRIVATI - Finanziamenti da parte dei privati grazie a meccanismi fiscali semplificati, erogazione di servizi e dunque sostegno “non monetario” da parte del pubblico, procedure “rigorose” per la strasparenza di statuti e bilanci. Sarà questo il nuovo meccanismo di finanziamento ai partiti, quando - entro la prossima settimana - il governo varerà il disegno di legge che abroga il finanziamento pubblico. In apertura del Consiglio dei ministri, riferisce una nota di palazzo Chigi, il presidente Enrico Letta ha illustrato le tematiche inerenti alla situazione del finanziamento pubblico ai partiti e il governo “ha quindi deciso di deliberare, entro la prossima settimana, un disegno di legge recante l`abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la disciplina per assicurare la trasparenza e la democraticità del loro funzionamento”. A tal fine, il disegno di legge prevede: - l'abrogazione delle vigenti norme sul finanziamento pubblico dei partiti; - la definizione di procedure rigorose in materia di trasparenza di statuti e bilanci dei partiti; - la semplificazione delle procedure per le erogazioni liberali dei privati in favore dei partiti, ferma l`esigenza di assicurare la tracciabilità e l`identificabilità delle contribuzioni; - l`introduzione dei meccanismi di natura fiscale, fondati sulla libera scelta dei contribuenti, a favore dei partiti; - la disciplina di modalità di sostegno non monetario al funzionamento dei partiti in termini di strutture e servizi.

LE ALTRE PRIORITA' SANITA' - Il consiglio dei ministri, ‘’tenuto conto del completamento dell’istruttoria compiuta dai Tavoli di verifica degli adempimenti connessi ai Piani di rientro dai deficit sanitari’’ ha autorizzato il ministero dell’Economia ad erogare somme per quasi 2 miliardi, a titolo di anticipo, per 6 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sicilia). "Tenuto conto - si legge nel comunicato al termine del consiglio dei ministri - del completamento dell’istruttoria compiuta dai Tavoli di verifica degli adempimenti connessi ai Piani di rientro dai deficit sanitari, il Ministro dell’Economia e delle Finanze è stato autorizzato ad erogare somme a titolo di anticipo sulle spettanze relative al finanziamento del Servizio sanitario nazionale in favore delle Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sicilia’’. L’istruttoria compiuta ‘’dal Ministero dell’economia nel mese di aprile con il Tavolo di verifica degli adempimenti ed il Comitato permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ha verificato che sussistono i presupposti previsti dal decreto legge per erogare gli anticipi’’. Queste le anticipazioni deliberate in data odierna: -all’Abruzzo 118 milioni di euro -alla Calabria 411 milioni di euro -alla Campania 287 milioni di euro -al Lazio 540 milioni di euro -al Molise 63 milioni di euro -alla Sicilia 500 milioni di euro.

ENERGIA - Il Consiglio dei ministri ha anche avviato l’esame del decreto sul risparmio energetico. Fermo restando il recepimento della Direttiva comunitaria sull’efficientamento energetico, si legge nel comunicato , il governo ha deciso di mettere a punto le questioni tecniche e finanziarie per consentire la proroga degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie. In particolare, il decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e del Ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, di concerto con i ministeri dell’Ambiente, e dell’Economia e Finanze, prevede: - il recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica nell’edilizia in relazione alla quale e’ in corso una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia avviata dalla Commissione europea. Il decreto completa altresi’ il recepimento della Direttiva 2002/91/CE, che la Direttiva 2010/31/UE rifonde e contestualmente abroga.

Viene, tra l’altro, cosi’ integrata la normativa di recepimento gia’ in vigore: viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio, nonche’ degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda; - vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti minimi di prestazione energetica, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni; nasce la definizione di ‘edifici a energia quasi zero’ e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprieta’ di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018. Viene infine previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonche’ raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell’attestato e’ obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un’unita’ immobiliare, nonche’ per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione.

CASA - Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha spiegato che li eco-bonus al 55% e gli sgravi al 50% per le ristrutturazioni edilizie saranno approvati nel prossimo Cdm. Zanonato ha anche aggiunto che il governo ha deciso in questa riunione la proroga per tutto l’anno.

TERRITORIO - “Tra le priorità del Mibac c’è la tutela del territorio e del paesaggio, tema che sarà affrontato domani in consiglio dei ministri”. Così il ministro per i Beni culturali Massimo Bray durante un’audizione di fronte alle commissioni riunite di Camera e Senato.

ACCORDO CON LE REGIONI - E’ stato raggiunto a Roma l’accordo di massima fra Regioni e Governo sul nuovo regolamento per la revisione delle modalita’ di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). Lo fa sapere l’assessore al Welfare delle Marche Luca Marconi.


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