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Un precettore per Iorio? il ministro Balducci promette.

giovedì 31 mag 2012  01:59

A furia di insistere, Antonio Di Pietro è riuscito a strappare una promessa al ministro della salute, Renato Balduzzi. "Nella prossima seduta del Consiglio dei ministri - ha risposto il ministro - proporrò all'esecutivo la nomina di un commissario ad acta per affiancare Iorio nell'azione di risanamento dei conti della sanità in Molise per il compimento di determinati e puntuali atti. Questa potrebbe essere la soluzione più corretta, e come tale sarà mia cura di proporre al prossimo Consiglio dei ministri, quasi certamente già nella giornata di venerdì". "Prendo atto - ha dichiarato Di Pietro a seguito della risposta di Balduzzi - che entro venerdì avremo in Molise un commissario ad acta, che non è un collaboratore di Iorio, ma una persona che risponde a lei. Bene, sappia ministro che questo commissario sarà controllato dall'IdV affinché risponda a lei e non a Iorio.
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Giovanissimi. "Boys Jelsi" calcio si aggiudica il titolo di campioni

martedì 29 mag 2012  19 :53

La “Boys Jelsi” ottiene il titolo provinciale giovanissimi sbaragliando il Guglionesi al neutro di selva-piane per 4 reti ad 1. Partita degna di finale con tanto pubblico e tifosi al seguito. la “Boys Jelsi” nella prima mezzora di gioco ha realizzato ben tre reti con Gennaro Palmieri, Giovanni Biello, ed una punizione magistrale di Diego Tucci quest’ultimo strappa applausi al pubblico presente. Nella ripresa lo “Sporting Guglionesi” rientra con più determinazione mettendo in difficoltà più volte la squadra di Jelsi, ma il portiere Marco Fanelli non si fa sorprendere negando per tre volte il gol agli avversari, ma lo stesso non può fare nulla su un tiro da fuori area che si infila sotto la traversa.

La partita la chiude definitivamente Eugenio Santella con il quarto goal. Dopo 4 anni i ragazzi del mister Vena riconquistano il titolo di Campione provinciale. La premiazione è stata effettuata dai dirigenti regionali della federazione che hanno affidato la coppa al capitano del “Boys Jelsi” Tony Zilembo, che con tutta la squadra, si sono recati sotto la tribuna per essere omaggiati dai propri tifosi. Il sindaco di Jelsi, Salvatore D’amico, ha voluto congratularsi personalmente con i propri ragazzi scendendo sul terreno di gioco. In questa competizione sportiva grande è stata la soddisfazione del presidente Michilli e tutto lo staff dirigenziale della Scuola Calcio.
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Cercemaggiore: Santa Maria a Monte FITTASI…….

martedì 29 mag 2012  09 :53

Il Comune di Cercemaggiore fitta un’area di 200 m2 per 42 mesi, al fine di permettere l’installazione da parte della Rai Way S.p.A. dell’ennesima mega antenna sostituendo l’attuale traliccio alto 26 metri, con uno di 40 metri, deturpando ulteriormente un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Ci chiediamo, pertanto, come abbia ottenuto tutte le autorizzazioni la società Rai Way S.p.A, come possa la Sovrintendenza ai Beni Culturali, così solerte e puntigliosa anche nel decidere di che colore devono essere i tetti e gli intonaci delle abitazioni private, aver permesso in passato e permettere oggi l’istallazione di un nuovo “mostro elettromagnetico”, in una zona “sottoposta a vincolo paesaggistico” a ridosso dell’abitato di Cercemaggiore e a poche decine di metri da una chiesa risalente al secolo XI. Di nuovo dobbiamo sottostare agli interessi di parte a scapito dell’interesse collettivo? Di nuovo dobbiamo sacrificare la bellezza del nostro territorio e la salute della nostra gente?.
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Crediti alle imprese. Il Molise è fuori per  debito della sanità

giovedì 24 mag 2012  10 :24

Parla Silvia Cianciullo, presidente giovani imprenditori Assindustria Molise. Che dire… - "Siamo sconcertati da quanto apprendiamo oggi dai giornali. Ancora una volta sono le imprese molisane chiamate a “pagare” i disastri del mondo della politica. Vogliamo ricordare che le nostre imprese già contribuiscono da tempo al “risanamento” del buco della sanità pagando una maggiorazione dell’IRAP e delle addizionali, mentre il mondo della politica, al quale più volte è stato chiesto di affrontare il problema della sanità con rigore, nel rispetto dell’imprenditorialità privata di settore, non ha dato alcun segnale." - prosegue la Sig.ra Cianciullo -  "E’ assurdo che le imprese, che già sono penalizzate dagli effetti del disavanzo regionale (maggiori imposte, ritardi nei pagamenti eccetera), vengano ulteriormente penalizzate da questo provvedimento. Invitiamo tutti i parlamentari regionali a esprimersi a voce alta presso il Governo per risolvere tale ingiustizia. Invitiamo le istituzioni, tra cui la Prefettura, a rendersi parte attiva verso il Governo Monti per la modifica di tali provvedimenti. Invitiamo tutti gli imprenditori a “protestare” manifestando il proprio disappunto verso tali decreti emanati dal Governo nazionale tramite le proprie organizzazioni e tramite le istituzioni territoriali e nazionali. Invitiamo, infine, il nostro Governo Regionale a predisporre un piano di rientro serio ed efficace affinché questa situazione di estrema difficoltà possa risolversi positivamente”.
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La DR Motor smentisce accordi con l’imprenditore Dante Di Dario

giovedì 24 mag 2012  09 :17

La DR Automobiles Groupe smentisce categoricamente la notizia diffusa da alcuni organi d’informazione circa possibili accordi societari con l’imprenditore molisano Dante Di Dario, ex patron di Arena. L’azienda conferma nuovamente che sta lavorando ad un’immissione di equity nel capitale sociale della DR Motor Company spa, pari a 15 milioni di euro. Conferma altresì che ad oggi ha ricevuto numerose manifestazioni d’interesse da parte di fondi di investimento e società private, tra le quali non ne figura alcuna riconducibile, neanche indirettamente, all’imprenditore Dante Di Dario. La DR Automobiles Groupe sta vagliando attentamente tutte le proposte, sulle quali vige al momento un vincolo di riservatezza, al fine di trovare a breve la soluzione che consentirebbe di chiudere positivamente la trattativa per l’acquisizione dello stabilimento automobile di Termini Imerese.
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I suicidi per disperazione, sono omicidi sociali.

martedì 22 mag 2012  06 :31

Un reddito di cittadinanza che consenta di vivere dignitosamente a ogni persona va introdotto al più presto. Non è più derogabile. I suicidi per disperazione, come quello di Brescia dove un uomo si è ucciso con i suoi bambini, sono omicidi sociali. Nessuno deve essere lasciato indietro. A chi obietta che non ci sono i soldi va risposto sul muso che i soldi ci sono e anche tanti. Tagliamo le spese militari, i contributi elettorali, gli stipendi dei consiglieri regionali, le pensioni d'oro, i finanziamenti ai giornali. La lista dei tagli è infinita, ma Monti non la può attuare. Il Sistema non può riformare sé stesso, e intanto la gente muore. Reddito di cittadinanza. Subito!
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Parma: hanno vinto i cittadini. Quando sarà in Molise?

martedì 22 mag 2012  05 :16

"Grandi. Siete stati grandi tutti. Abbiamo conquistato Parma, la nostra Stalingrado, e adesso andiamo verso Berlino. Due considerazioni: la prima riguarda i soldi. Abbiamo dimostrato di poter fare politica senza soldi. A Parma sono stati spesi 6.400 euro di autofinanziamento e abbiamo vinto. Come abbiamo vinto a Mira e Comacchio con poche centinaia di euro. Devono chiedersi come mai, perché e come abbiamo fatto. Dovranno confrontarsi su queste cose. E poi non ha vinto Pizzarotti a Parma, ma hanno vinto i cittadini di Parma. Questo concetto bisogna capirlo. Il Movimento 5 Stelle è uno strumento che serve ai cittadini per amministrare loro stessi: cittadini che eleggono altri cittadini. E' una vittoria della democrazia sul capitalismo. Senza soldi, cittadini che si eleggono e vanno a gestire la loro città, è un fatto di democrazia che non ha precedenti. E poi una grande vittoria che abbiamo già avuto è che a Parma l'inceneritore non si farà più. Questa è una grandissima vittoria. Non volevano fare il referendum? Il referendum lo abbiamo fatto con queste elezioni. Oggi avete questa grande sicurezza: in una città straordinaria come Parma non si farà l'inceneritore. Un abbraccio. Ci vediamo a Berlino."
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Riceviamo e pubblichiamo
Istallazione nuovo traliccio per ripetitori radiotelevisivi

lunedì 21 mag 2012  09 :23

Il Rinascimento Civico Cercese rileva che in questi giorni la ditta Rai Way S.p.A. sta eseguendo lavori di ampliamento del ripetitore televisivo posto sulla sommità dell’abitato di Cercemaggiore a pochi metri da una chiesa risalente al XI secolo e, quindi, di grande interesse storico artistico. L’area occupata dalle attuali antenne è stata ceduta anni fa in modo superficiale dall’amministrazione comunale alla ditta che ha installato delle torri per apporvi i ripetitori, le quali cozzano in modo evidente con l’armonia paesaggistica e provocano emissioni elettromagnetiche i cui effetti sull’uomo, sugli animali e sulle piante non sono ancora del tutto verificabili.

La ditta Rai Way S.p.A. ha deciso di sostituire la vecchia antenna alta già circa 26 mt avente una base di 3.80 mt di lato, costruendone un'altra nello stesso punto di un altezza di ben 40 mt e una base di 9 mt di lato. Per fare un po’ di chiarezza in questa vicenda occorre fare un passo indietro cercando di ripercorrere la cronistoria degli eventi che hanno portato a questo ennesimo scempio del nostro paesaggio; In data 18 dicembre 2007 il Comune di Cercemaggiore ha acquisito, al protocollo n. 5881, la richiesta della ditta Rai Way S.p.A. con la quale si chiedeva l’occupazione temporanea di una porzione di suolo comunale per far si che si potesse procedere allo spostamento della vecchia antenna e contemporaneamente all’istallazione della nuova torre.

A tale richiesta il Comune aveva dato parere negativo. Al ricorso successivo proposto al Tar Molise dalla suddetta ditta, il Comune di Cercemaggiore con delibera n. 85 del 17/06/2008 si opponeva in giudizio. Premesso questo, rileviamo che con delibera n. 3 del 24/01/2012 il Comune di Cercemaggiore,richiamando nella stessa una delibera precedente la n. 20 del 29/06/2011 con la quale cedeva per durata di anni 3 e mesi 6 una porzione di suolo comunale di mq 200, citando la relazione tecnica dell’Ing. Pulciani Gian Luca in cui si attestava il deterioramento dei profilati costituenti la base della torre esistente, quindi la loro improrogabile sostituzione per motivi di pubblica incolumità e prendendo infine atto del parere favorevole dato da tutti gli enti preposti alle varie autorizzazioni in merito, concedeva previo pagamento di un canone una tantum di Euro 35.000 l’occupazione temporanea di un area di circa 200 mq di suolo comunale sul quale trasferire le antenne presenti e costruire la nuova torre.

Il Comune di Cercemaggiore colpevolmente non ha adottato un regolamento per la ricollocazione degli impianti, se lo avesse fatto avrebbe potuto sfruttare l’occasione che si è presentata alla richiesta di sostituzione della torre esistente per poterle finalmente eliminare da S. Maria a Monte rifacendosi anche al decreto legislativo n. 42 del 22/01/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, alla legge regionale n. 137 del 6/07/2002 che sottopone l’area a vincolo paesaggistico e in fine alla legge regionale n. 20 del 10/08/2006 con la quale la Regione Molise faceva obbligo ai Comuni di individuare delle aree ove spostare gli impianti di telefonia e di radiodiffusione ricollocandoli in altri siti da individuare.

Ci chiediamo, pertanto, come abbia ottenuto tutte le autorizzazioni la società Rai Way S.p.A. essendo la zona suddetta sottoposta a vincolo paesaggistico, come possa la Sovrintendenza ai Beni Culturali così solerte e puntigliosa anche nel decidere di che colore devono essere i tetti e gli intonaci delle abitazioni private, aver permesso in passato e permettere oggi l’istallazione di un traliccio di 40 metri di altezza per una base di MT 9 x MT 9 in una zona “sottoposta a vincolo paesaggistico” a ridosso dell’abitato di Cercemaggiore e a poche decine di metri da una chiesa risalente al secolo XI.

Di nuovo dobbiamo sottostare agli interessi di parte a scapito dell’interesse collettivo? Di nuovo dobbiamo sacrificare la bellezza del nostro territorio e la salute della nostra gente? Esigiamo delle risposte non delle giustificazioni, esigiamo un intervento degli organi preposti per fermare questo ennesimo scempio, siamo pronti ad intraprendere iniziative anche clamorose e scomode pur di evitare che il nostro territorio sia ulteriormente deturpato.".
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Brindisi/La barbarie Il commento: Vogliono uccidere la speranza

sabato 19 mag 2012  12 :09

Poteva essere una strage con perdite di giovani vite ancora più numerose. Ma quando una ragazza di appena 16 anni resta uccisa in un attentato criminoso mentre entra a scuola nel suo istituto intitolato ai giudici Falcone e Morvillo, assistiamo non solo ad un atto di ferocia e di criminalità inaudita, ma anche ad un segnale di intimidazione  ed ad un attacco a tutta la convivenza civile. Insieme al dolore e allo sgomento c’è anche il dovere di collegare l’orrendo atto criminale alla data e cioè all’anniversario della strage di Capaci, perché l’attentato è compiuto a venti anni da quel tremendo assassinio che precedette di poco quello di Borsellino. La mafia non ha mai cessato di esprimere nei modi più diversi – dai colletti bianchi e grigi al ricatto, all’usura, al pizzo, fino ad attentati come questo - la sua azione per procurarsi ricchezza e potere di influenza da spendere in ogni direzione. Lo abbiamo constatato ormai in innumerevoli inchieste della magistratura e nel lavoro investigativo delle forze dell’ordine che hanno trovato spazio anche sul terreno giornalistico, grazie soprattutto all’instancabile iniziativa del movimento di don Ciotti. Proprio da qui bisogna ripartire non solo per esprimere tutto il nostro sgomento e dolore, ma per riaffermare nello stesso tempo che riprenderemo con più energia ed efficacia la lotta contro il mostro mafioso che vorrebbe invece disporre di tutto e tutti. In questo senso colpire così crudelmente studenti ha un valore tragicamente simbolico perché vuole atterrire l’intero paese fino ad uccidere i giovani che del paese rappresentano la nostra stessa speranza di futuro. Ma è un ricatto che non potrà vincere se tutti, a cominciare dai partiti che devono smettere di divedersi in Parlamento in materia di corruzione, se tutti faremo la parte doverosa che ci spetta anche per onorare la ragazza brindisina, ultima vittima di un “rosario” di morti di mafia che speravamo concluso. ".
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Riccia, riqualificazione dell'area urbana G.Sedati

venerdì 18 mag 2012  16 :44

L’amministrazione comunale di Riccia imbandì un “concorso di idee” legato alla riqualificazione dell’area urbana G. Sedati.  In sintesi, nella scelta di sviluppo del territorio relativa alla riqualificazione della piazza, l’amministrazione comunale ha voluto coinvolgere i cittadini tramite un sistema di ascolto partecipato. L’esito del voto è stato attestato da una giuria tecnica, composta da tre membri: il presidente dell’ordine degli Architetti, dalla preside della facoltà di Ingegneria dell’Università del Molise, e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale. La percentuale più alta pari a l’80% dei consensi è stato il progetto n.16, il cui autore è l’arch. Giuseppe Mario Spina.

Preso atto dei giudizi (quello di merito e quello popolare), l’amministrazione comunale ha così assegnato la progettazione esecutiva al più votato. I lavori resteranno esposti nella sala consiliare per ulteriori 15 giorni per tutti coloro che vogliano prenderne visione e offrire suggerimenti ulteriori sullo sviluppo del progetto vincitore. “Il vantaggio della procedura scelta – ha affermato il sindaco Micaela Fanelli – è anche quella di far germogliare dal confronto e dalla gara tante nuove idee”. Da ogni proposta sono estraibili spunti e intuizioni. Ora bisogna accelerare sulla realizzazione. "Si tratta di un intervento – ha spiegato Fanelli - che rappresenta la più importante opera di riqualificazione urbana di Riccia degli ultimi decenni".
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Sentenza Tar. Cristiano Di Pietro: Invece di dimettersi, Iorio ricorre al Consiglio di Stato

sabato 19 mag 2012  14 :57

Iorio non smette di stupirci. Atteggiamento irresponsabile del governatore "truccato". Prima, con il comportamento assunto di fronte ad una sentenza penale che lo condannava ad un anno e sei mesi per abuso d’ufficio e oggi, con il comportamento assunto di fronte ad una sentenza del Tar che, di fatto, ha annullato le scorse elezioni regionali. Come è successo qualche mese fa, a seguito della condanna in primo grado per la questione Bain & Co, anche questa volta, davanti all’annullamento delle elezioni da parte del Tribunale amministrativo di Campobasso, Iorio non ha ritenuto opportuno dimettersi sperando in un ribaltamento della sentenza.

E così, in questo particolare momento, invece di consentire di andare subito al voto per non lasciare un vuoto istituzionale, ha pensato bene di allungare i tempi e di ricorrere al Consiglio di Stato. Comprendiamo quanto possa essere difficile per Iorio accettare i verdetti dei tribunali, soprattutto quando non lo danno vincente, ma decenza avrebbe voluto che un Presidente condannato in primo grado, spogliato oggi del titolo “truccato” di Governatore del Molise, avesse deciso, una buona volta, di lasciare in pace questa regione dimettendosi e affrontando i processi da semplice cittadino. Ci da conforto pensare che ora il Governo Monti non troverà più scuse per non rimuoverlo da Commissario di se stesso. Le elezioni ormai sono alle porte e con Frattura candidato Presidente, l’Italia dei Valori è pronta a cambiare il Molise.
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Riceviamo e pubblichiamo
Replica a Ciocca in merito al sontuoso pranzo di natale

venerdì 18 mag 2012  14 :19

La Rappresentanza Sindacale Unitaria dei lavoratori dell'azienda speciale regionale Molise Acque, sente il dovere di difendere l' azienda e i suoi dipendenti dagli attacchi subiti in questi giorni. Con riferimento allo “scoop” del consigliere regionale Salvatore Ciocca in merito al “sontuoso pranzo di natale”, che tanto risalto ha avuto sugli organi di informazione locali, offerto dall’Azienda Speciale Regionale Molise Acque ai propri dipendenti, questa R.S.U. precisa che l’Azienda non usufruisce di risorse provenienti dai Contribuenti bensì vive di fondi propri tramite la fornitura e vendita di acqua agli utenti. Non usufruisce di finanziamenti Pubblici della Regione Molise a fronte di spese di funzionamento e spese per il personale.

Ciò posto, corre l’obbligo di salvaguardare il buon nome di tutti i dipendenti di Molise Acque che in più occasioni hanno ricevuto il plauso delle autorità per il loro senso del dovere e di abnegazione, per lo svolgimento di un lavoro difficile e talune volte massacrante ma necessario per garantire il primario bene del servizio idrico agli utenti, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Anche se l’obbiettivo dello “scoop” era destinato, con tutta evidenza, ad attaccare qualche figura verticistica dell’Azienda, forse politicamente scomoda, ha di fatto sortito l’effetto di annientare, annichilire, umiliare, mortificare i dipendenti della Molise Acque.

Essi non sono disposti a prestarsi al gioco di chi per motivi meramente politici e ancor peggio se personali, mira non solo ad alzare un polverone che pare nascondere fini reconditi e poco chiari ma anche a scardinare la coesione di un gruppo composto per intero da lavoratori tecnici qualificati e dediti con amore al proprio lavoro. Questa coesione è stata faticosamente raggiunta, grazie all’azione sinergica tra i dipendenti e la direzione (ing. Giorgio Marone). Questa R.S.U., insediata successivamente al “pranzo” rimarca inoltre che i lavoratori della Molise Acque da ben 5 anni non hanno usufruito delle ore previste dal Contratto Nazionale di Lavoro per assemblee (12 ore anno per dipendente) ma hanno prestato regolarmente servizio a totale vantaggio economico dell’Azienda. Non siamo ciechi di fronte alla crisi economica che ci attanaglia, ma occorre affermare che questo gruppo di lavoro ha saputo portare l’Azienda a ragguardevoli livelli di servizio, assicurando una tariffa contenuta e la tenuta dei conti.

E’ di tutta evidenza la serietà e la capacità professionale dei dipendenti di Molise Acque nonché della direzione generale e non un pranzo offerto dalla Azienda può farli apparire come mangioni-scrocconi, al pari degli appartenenti ad altra “categoria di persone”, e ci auguriamo per il futuro che si parlasse di pianificazione, di lavori, di manutenzioni, e di Bilanci della Molise Acque. Nonostante questo increscioso e doloroso episodio, che difficilmente verrà dimenticato, tutto il Personale di Molise Acque svolgerà il proprio lavoro con l’impegno e la dedizione di sempre ma con orgoglio ancora maggiore. Ci si riserva ogni azione consentita per il risarcimento del danno di immagine subito.
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Ruta e Leva: Per il centro-sinistra è arrivato il momento del riscatto

venerdì 18 mag 2012  12 :17

Il segretario regionale del Pd Danilo Leva ed il presidente dell'assemblea Roberto Ruta, esprimo grande soddisfazione per la sentenza del Tar che ha annullato le elezioni regionale dell'ottobre 2011. "E' una grande notizia, bella prima di tutto per il Molise. Nel 2001 accadde cosa analoga: allora vincemmo e Iorio fece ricorso per ragioni simili. Ora speriamo si torni immediatamente al voto per garantire un governo autorevole in una difficile fase sociale capace di dare le risposte che i molisani attendono. Grande è la voglia di riscatto che il centrosinistra vuole interpretare con una moderna ed efficace azione di governo"
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Di Pietro: Oggi nel capoluogo pentro per sostenere De Vivo

venerdì 18 mag 2012  08 :49

Nella giornata di oggi, venerdì 18 maggio, il presidente dell’Italia dei Valori, on. Antonio Di Pietro, sarà in Molise per un doppio appuntamento. Alle ore 10: 30 terrà, infatti, una conferenza stampa ad Isernia, presso l’hotel “La Tequila” di Via G. Tedeschi, per discutere dei temi legati all’attuale quadro politico nazionale e regionale. All’incontro parteciperanno anche il candidato sindaco al Comune di Isernia Ugo De Vivo e Paolo Di Laura Frattura. A seguire il presidente Di Pietro si sposterà a Campobasso dove, intorno alle ore 12:00, incontrerà i lavoratori della Dec Spa che da due settimane ormai sono in presidio permanente davanti ai cancelli della Fondazione di ricerca e cura “ Giovanni Paolo II”. Nell’ambito di questo incontro l’on. Di Pietro raccoglierà le istanze dei lavoratori Dec che da mesi non percepiscono stipendio e che, nell’ottica di tagli e riduzioni di posti di lavoro, vivono in una situazione di grande incertezza per il futuro.
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Elezioni annullate, e adesso che succede?

giovedì 17 mag 2012  18 :23

Quali sono gli scenari possibili in seguito all'annullamento delle elezioni? Tentiamo di capire cosa succederà. Oggi, il TAR del Molise ha annullato le elezioni dello scorso ottobre 2011. E adesso? Non appena il collegio giudicante depositerà le motivazioni della sentenza, Michele Iorio e i suoi avvocati avranno trenta giorni di tempo per ricorrere al Consiglio di Stato. Certamente aspetteranno gli ultimi giorni per presentare il ricorso e se la tempistica viene rispettata se ne parlerà a fine giugno inizio luglio. In estate, si sa, i ritmi sono più lenti e se il Consiglio di Stato dovesse respingere il ricorso e confermare l'annullamento sarebbero probabili nuove votazioni a Novembre 2012. Ma è plausibile che se ne parli nel 2013, in concomitanza con le elezioni politiche. E in questo caso Iorio potrebbe anche richiedere il pass per il Parlamento. Intanto, sicuramente cambieranno le alleanze, tutti cercheranno di mettersi al riparo da eventuali conseguenze negative. Perché, al momento, i consiglieri regionali non sono più tali e gli unici a restare in carica in regime di prorogatio saranno oltre al presidente, i due vice-presidenti e i segretari. Poi c'è il voto fondamentale nel ballottaggio a Isernia: cosa faranno gli elettori e come si muoveranno i politici di centrodestra? Se De Vivo dovesse fare uno sgambetto a Iorio la situazione precipiterebbe. Insomma, la partita è tutt'altro che chiusa. Non resta che aspettare ma un atto sarebbe dovuto a questo punto. I consiglieri regionali eletti a ottobre, tutti nessuno escluso, dovrebbero diminuirsi o azzerarsi lo stipendio, visto che al momento non avranno molto da fare.
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Lidl assume a tempo indeterminato in tutta Italia.

lunedì 14 mag 2012  15:41

Se sei alla ricerca di un posto di lavoro e il settore della grande distribuzione non ti dispiace, forse ti farà piacere sapere che la Lidl azienda operante in Italia oramai da decenni, è alla ricerca di personale. Il marchio è diventato lentamente uno dei più importanti a livello di grande distribuzione per il nostro paese e ad oggi può contare circa 300 punti vendita operanti in ogni angolo della penisola, per un totale di 2700 dipendenti. E sembra che questa realtà distributiva non accenni a fermare la sua corsa. I vantaggi che la multinazionale da ai giovani assunti è un lavoro a tempo indeterminato e stipendi che mediamente si presentano più alti rispetto alla media nazionale. Di contro il ritmo del lavoro è particolarmente sostenuto improntato sullo stile di vita tedesco. Per le posizioni aperte (ne contiamo in questo momento 9 per assunzione a tempo indeterminato e se non vi rispecchiate in queste oppure non avete esperienza potete sempre candidarvi per lo stage) questo è il link per lavorare in Italia http://www.lidl.it/cps/rde/xchg/SID-F88D2001-C3C649DF/lidl_it/hs.xsl/5382.htm mentre se volete provare l’esperienza lavorativa all’estero date uno sguardo qui http://www.karriere-bei-lidl.com/cps/rde/xchg/lidl_int  (vi anticipo che dovete avere la conoscenza del tedesco). Lidl Italia ha creato sul proprio sito web, credo sia una delle poche aziende a farlo, una sezione in cui dà dei propri consigli per chi decide di candidarsi alle varie posizioni aperte (il link è questo http://www.lidl.it/cps/rde/xchg/lidl_it/hs.xsl/6403.htm)
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"Ora per Jelsi" ringrazia i suoi elettori.

venerdì 11 mag 2012  16 :43

Il gruppo ringrazia i suoi elettori per la fiducia e l’ampio consenso dimostrati in questa tornata elettorale. Parole di gratitudine e di stima nei confronti dei loro sostenitori, sempre con lo sguardo rivolto all’attività futura nei prossimi cinque anni: “La loro presenza e il loro incoraggiamento, ci stimolano e ci incitano ad andare avanti con entusiasmo. Il nostro impegno come gruppo di opposizione proseguirà per i prossimi cinque anni con la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni a noi vicine, cercheremo di portare avanti il nostro programma e i nostri progetti, nell’ ottica di miglioramento e di sviluppo dell’intera comunità. Come più volte abbiamo sostenuto il nostro scopo principale è quello di stare vicino e al servizio della nostra gente, creando un modello di cittadinanza attiva in cui si valorizzi la creatività dei singoli e delle forme sociali, con la consapevolezza che ogni persona, famiglia, associazione ha qualcosa di originale da offrire alla comunità.”
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E' ora che la lista "OpJ" affronti una valutazione politica.

martedì 8 mag 2012  08 :11

Qualcosa non ha funzionato, questa è l’analisi che la lista “Ora per Jelsi” deve affrontare per una valutazione politica locale. Dai conteggi pare che qualcuno ha tirato i remi al contrario, oppure tra i candidati uno è risultato poco gradito all’elettorato. La lista “OpJ” pur avendo conquistato un ottimo risultato, rispetto alle elezione del 2007, un +172 voti recuperati. Dall’altra parte, c’è da mettere in evidenza, una perdita di ben -284 consensi, che la lista “Impegno per Jelsi” ha disperso. Nonostante questa discesa di preferenze, è riuscita, ugualmente, ha conquistare il comune la cui nomina a titolo di sindaco è stato l’ing Salvatore D’Amico (IpJ) con 75 voti in più al rivale Francesco Maiorano (OpJ). Da far riflettere che 112 suffragi, sommandoli ai 30 tra nulle e bianche si arriva a 142 questo è il numero che ha fatto la differenza. Sono parte di elettori che non hanno voluto esprimere un voto . Questi sono cittadini che non devono essere lasciati in balia a se stessi, hanno manifestato con il silenzio tutta la loro rabbia e perplessità. A questo nuovo percorso, che durerà cinque anni, il cittadino jelsese chiederà, alla nuova formazione amministrativa, che sappia cogliere, valutare e risolvere tutte le problematiche che ogni singolo proporrà per un bene comune.
© riproduzione riservata Giovanni Testa www.adisonline.it

Da leader Ferocino a sostegno della lista "Impegno per Jelsi"

sabato 5 mag 2012  06 :33

Ieri sera a Jelsi si sono tenuti gli ultimi comizi elettorali, i candidati a sindaco si sono disposti chi sopra e chi sotto della piazza Umberto I°. Entrambe le liste per identificarsi hanno utilizzato chi un veliero pubblicitario con scritta a carattere cubitali “Ora per Jelsi”, l’altra “Impegno per Jelsi” con un video hanno voluto rappresentare uno spot “la danza dei delfini”. I comizi sono stati noiosi e privi di contenuti. Non hanno affrontato minimamente le esigenze reali dei cittadini.

Il candidato sindaco “Ora per Jelsi” ha affrontato la piazza gremita da solo, spiattellando aneddoti e misfatti della vecchia amministrazione, partendo da un fermo politico e amministrativo che persiste da circa un ventennio. L’altra lista “Impegno per Jelsi” invece ogni candidato, posti su un balcone, hanno letto il copione, questo è stato sufficiente a percepire un distacco tra i candidati e la esigua platea in basso, con il capo all’insù, insieme a ragazzine e bambini posti sotto il balcone come se fossero telecomandati a recitare un ruolo da spettatori in una rappresentazione carnevalesca “u bal de l'urs” .

In questa occasione, la politica è venuto a mancare di passione, di sentimenti, la voglia, la grinta di dire “noi ci siamo, per voi concittadini di Jelsi” nulla di tutto questo è trapelato. Il sindaco uscente di Jelsi, dopo un protrarsi del suo discorso in polemica con gli avversari , ha voluto mettere in evidenza soggetti che hanno prestato servizi presso l’ufficio tecnico comunale, - ripete - “grazie a loro si sono potuti ottenere fondi per il restauro di una parte restante del cimitero, un contributo per la casa parrocchiale e per il completamento della scuola”. Il persistere nel ringraziarli, già giorni fa con una letterina che ha fatto pubblicare sia sul sito istituzionale che su alcuni siti internet locali, che gli fanno da eco, le stesse cose ridette in una pubblica piazza.

Molti non hanno capito questa frecciatina scagliata in pubblico, forse a questi è scaduto il contratto e dovrà essere rinnovato? è una raccomandazione diretta a chi? E’ giusto e normale che le prestazioni lavorative, ben retribuite , in un settore amministrativo lo si svolga con diligenza, come mai altri settori nell’ambito comunale non hanno avuto lo stesso sviluppo o l’ impegno di nuove risorse umane?

Una ipotesi potrebbe essere che in tali settori non ci sono movimenti … valutari in progress. E se fosse caduto nella presunzione “ il comune sono io”?!

Nella farsa rappresentazione di ieri è venuto a mancare quella democrazia diretta con il cittadino gli si è nascosto per un decennio i bilanci, le iniziative per l’ambiente, la salvaguardia del territori, pubblicazioni tramite internet consigli comunali e delibere di giunta e progetti che potevano superare la crisi incarnata. Il suo metodo di rappresentare il comune non può essere considerato idoneo.

E’ qui, le parti avrebbe dovuto iniziare una nuova e chiara politica con i cittadini. Hanno parlato di assistenzialismo da parte delle istituzioni sia provinciali che regionali, ma nessuno ha proposto modelli di sviluppo e creazione di idee per lo sviluppo locale. Le chiacchiere dette sui balconi sono state carenti di ogni fondamento politico atti ad un futuro migliore. Rappresentare il comune fino ad oggi è stato nello svolgere funzioni passive, il pavoneggiare lungo il corso e nei luoghi affollati, da consigliere o da sindaco francamente non ha porta nessun risultato alla comunità.

Da mettere in risalto una nota tra tutte, il breve intervento esposto dal candidato Fratino (IpJ) è stato acclamato dai giovanissimi. Il sei e il sette maggio si vedrà cosa succede. La sensazione è stata che i candidati delle liste hanno dato una forte incertezza e rassegnazione facendo intravedere un forte sensore di non poter riuscire a realizzare un sogno.
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L'elettorato, appare sempre più diffidente

venerdì 4 mag 2012  08 :11

A poche ore, ormai, dalla chiusura della campagna elettorale si registra una situazione distratta e deplorevole che, in certo senso, blocca l’elettorato lasciando, per così dire, ampio spazio ai candidati da un mese impegnati in un certosino “porta-a-porta”, a elemosinare una preferenza.
In questo quadro “tecnico” che pare abbia messo in disordine più del giusto il pianeta politico locale, si spiegano i prudenti silenzi di quanti pensano (o dicono di pensare) alle sorti del nostro comune di Jelsi, già inquadrato tra quelli che la crisi veloce ha messo alle corde. L’elettorato, così, appare sempre più diffidente e preoccupato alimentando – nei propositi – il partito degli astenuti, il che è un danno per la democrazia, proprio quando si avvertono, qua e là, i sintomi dell’intolleranza e di una cieca violenza che puntano, magari, allo sconvolgimento dell’esistente.

Occorre impedire queste deviazioni i cui effetti sono imprevedibili e le forze politiche e sociali, ispirate alla democrazia, dovrebbero, tutte insieme, aprire al cittadino uno stato di solidarietà capace di soffocare, nei fatti, ogni intrigo campanilistico e corporativo. Potrebbe essere letale un disinteresse per questa situazione sorniona e menefreghista. E l’espressione del voto è, di certo, un primo modo per tenerci al riparo da brutte sorprese. Perciò c'è da augurarsi che l’elettorato vinca la confusione e cerchi di esprimersi al meglio.
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