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Lavoro nero e/o Sommerso.
«il colore 'nero corvino' piace molto ai molisani?»       


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Jelsi (Cb) martedì  05 luglio 2011 - Esaminando  i dati sui redditi imponibili delle persone fisiche ai fini delle addizionali all'Irpef dei Comuni molisani, su dati del Ministero della Economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta 2009,  dedichiamo alla  dott.ssa 
Fusco Perrella, assessore alle politiche sociali della regione Molise, un diritto avverso: “tutto questo elargire di parole, “al vento” e milioni di euro dichiarati in pubblico dove sono i risultati?” 
L’assessorato alle politiche sociali doveva essere  il centro di competenza della Regione Molise per tutte le questioni di politica economica. Assessore, Il suo obiettivo era nel provvedere a una crescita sostenibile dell'economia. A tal fine, Ella, doveva dare un apporto a creare le necessarie condizioni quadro sia a livello di ordinamento politico sia di politica economica. I datori di lavoro e i lavoratori dovevano poter trarre profitto da una politica di crescita, dalla rimozione degli ostacoli commerciali e dall'abbassamento dei prezzi elevati in uso in tutta la regione.
Nell'ambito della politica interna all’assessorato, la Regione doveva costituire  un punto di connessione tra imprese, partner sociali e mondo politico.
Lei doveva favorire uno sviluppo economico regionale  e strutturale, creare un equilibrio  ha garantire  la protezione dei lavoratori. 
Con la sua politica del mercato del lavoro, non ha contribuito a impedire la disoccupazione e a lottare contro di essa, anche al fine di conservare la pace sociale. La Regione e il suo assessorato non si sono  adoperati affinché i beni, i servizi e gli investimenti regionali abbiano avuto un libero accesso a tutti i mercati.
Il risultato che possiamo dare è questo: su una popolazione di 319.780  per un totale numero di famiglie di 129.410 il reddito medio pro-capite è stato di 8.822 euro. Facendo alcuni conti aritmetici lo stipendio medio mensile di un molisano è stato di 735,16 euro pari a 24,50 euro al giorno
Un molisano come ha fatto a pagare i tributi allo Stato? Le categorie sindacali, non immuni, hanno contribuito con il silenzio a questa crisi, dov’erano?
Questo è un motivo per iniziale e discutere su un problema come il lavoro nero o sommerso. Diversi  sono stati i mesi in cui abbiamo posto  domande pertinenti sul lavoro o sul sociale  ai cittadini della provincia di Campobasso e Isernia. 
Più o meno tutti ripetevano che: “ non si ha la forza più di andare avanti, vuoi che non circola la moneta, vuoi la crisi del lavoro, vuoi la non benevolenza di aziende nel dare lavoro etcc…”, e  sussurravano: “vedi, quella fa la parrucchiera a casa e va a domicilio, l’altro il falegname, ha lavoro sommerso e operai sottopagati  eppure dichiara meno di quanto possiede in beni immobili, il panettiere non dichiara nulla, il carrozziere e l’elettrauto altrettanti; nelle pulizie e nelle categorie delle badanti e braccianti agricoli sono settori che non si toccano, tanti sono i prestatori d’opera in nero anche stranieri  a lavorare per pochi euro a ora, per di più sull’edilizia e la piccola e media impresa; 
domandiamo e i professionisti?
Beh quelli ti chiedono anticipi di spese, in contanti per favore, poi il tutto verrà rendicontato, quel poi non arriva mai.  in cui pavoneggia il ‘super, sai chi sono io?’”. A lavori attuati,  un molisano ha dichiarato redditi percepiti pari ad  una somma di € 3,06 a ora. Se avessimo saputo anche il totale delle ore lavorate di sicuro il costo del lavoro avrebbe dato qualche sorpresa in più. 
Lo stupore non è tanto il lavoro nero o il sommerso in se per se, sta di fatto che i residenti molisani il  territorio lo conoscono bene. Sanno tutto di tutti  è l’omertà che la fa da padrona!  
Deduciamo che il 2009 nella Regione Molise. Pescopennataro  è il comune con la più alta percentuale di dichiaranti IRPEF (58,3%) ed è il comune con reddito medio pro capite più alto (€ 13.187). Campobasso è il secondo comune con reddito medio pro capite più alto (€ 12.033). Castelmauro è il comune con reddito medio pro capite più basso 
(€ 4.726), segue Tavenna, terzo è il comune di Cercemaggiore con reddito medio pro capite più basso (€ 5.031). Civitacampomarano è il comune con la più bassa percentuale di dichiaranti IRPEF (30,7%). Non esiste una definizione giuridica univoca del “lavoro nero”. Le varie forme di lavoro sommerso hanno generalmente in comune il fatto di sfuggire completamente o in parte alle tasse di diritto pubblico.

Giovanni Testa
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