Gli arretrati
 
 
I lupi blu
Magico Vento n° 64

© Sergio Bonelli Editore S.p.A.Lo Skidi Pawnee, o il lupo Pawnee, è una delle quattro tribù confederate nella nazione di Pawnee.
L'organizzazione sociale dello Skidi, a differenza delle altre tribù, non è ordinata in clan. I capi Pawnee tramandano il loro potere da padre in figlio. I capi non rischiano la vita in battaglia e vivono grazie ai tributi versati dalla sua gente.
Gli Skidi praticano riti religiosi violenti e sanguinari. La tribù praticava sacrifici umani. Sacrificavano donne Sioux loro prigioniere, alla "stella del mattino" per propiziarsi un anno di caccia abbondante. La vittima veniva portata davanti ad una capanna, chiamata Isola Scura. Qui veniva colpita con sassi e buttata, sanguinante, nella capanna e data in pasto ai corvi.

Magico Vento, insieme a Poe, è stato convocato dal Reverendo Troth, un quacchero che guida un progetto di rieducazione dei Pawnee. Nella loro comunità Troth cerca di integrare gli indiani con i modi e i costumi dei bianchi. Magico Vento è stato convocato per mediare con Nuvola Rossa, una proposta di pace tra i Sioux e i Pawnee. Sotto l'ordine del Presidente Grant, inoltre, tutti i Pawnee non saranno più arruolati nell'esercito. I capi Pawnee sono disposti a seppellire l'ascia di guerra. Magico Vento esprime i suoi dubbi a Poe quando rimangono soli. Gli Skidi sono stati arruolati nell'esercito e se ora saranno congedati, con loro torneranno i sacrifici umani. Nella comunità dei Pawnee c'è anche una vecchia conoscenza di Magico Vento: Freccia Spezzata (MV n° 24). L'indiano spiega ai nostri amici, che se ne è andato spontaneamente dalla tribù di Coda di Toro per tornare tra la sua gente e cercare di riscattarli dalla sudditanza al popolo bianco. I suoi sforzi sono stati vani. Gli anziani si rifiutano di tornare nelle pianure come alleati dei Sioux per paura di perdere i propri privilegi, mentre i giovani vivono nell'adorazione dei Lupi Blu e nella speranza di potersi unire a loro appena torneranno. I loro discorsi vengono interrotti dallo sceriffo di Loup Fork. Sono venuti ad arrestare Freccia Spezzata per sospetto omicidio di un bianco: Helmut Ganz. Freccia Spezzata aveva avuto un'alterco piuttosto animato con quell'uomo, per proteggere un donna indiana. Sul corpo di Ganz sono state trovate due penne incrociate sul petto. Freccia Spezzata, senza indugio, si consegna allo sceriffo, consapevole di andare incontro ad un'impiccagione. Magico Vento non crede nella colpevolezza del suo amico. Piuttosto è convinto che cerchi di proteggere qualcuno con il suo silenzio. Nel frattempo, i lupi blu appena congedati, attaccano un tranquillo villaggio Sioux, massacrando tutti gli uomini e prendendo prigioniere alcune donne per poterle sacrificare. In città, intanto, gli animi caldi degli avventori dei saloon, si preparano per un bel linciaggio. Magico Vento spiega allo sceriffo che le penne di corvo incrociate non sono la firma di Freccia Spezzata, ma un segno degli Skidi. E dato che Freccia Spezzata ce l'ha a morte con gli Skidi, non può essere stato lui. I cittadini non vedono di buon occhio l'agenzia indiana e i quaccheri. Secondo loro, gli indiani li hanno privati di terre fertili e di risorse destinate a loro. Un colpevole, per lo più indiano, rappresenta un perfetto capro espiatorio per la loro rabbia e per cacciare l'agenzia. Solo un piccolo indiano, Grano Nascosto, ha avuto il coraggio di scendere in paese per stare vicino a Freccia Spezzata. Il ragazzo spiega a Magico Vento che nessun Pawnee muoverà un dito per salvare l'indiano. Freccia Spezzata non approva né il comportamento dei capi, con la loro oziosità, né il comportamento dei giovani, attratti dal mito sanguinario degli Skidi. Solo il piccolo indiano e sua madre gli sono vicini. Giunto al villaggio, Magico Vento lascia Grano Nascosto per parlare con il capo dei Pawnee, Capo Sole. Il vecchio capo lo accoglie nella sua tenda. Qui Magico Vento gli spiega cosa è successo a Freccia Spezzata e delle penne trovate sul corpo di Ganz. Capo Sole conferma che il villaggio è diviso in due fazioni, ma che li lascia fare per farli rendere conto da soli dei loro errori. Magico Vento disapprova questo comportamento e fa notare a Capo Sole la differenza di condotta che ha Nuvola Rossa. Il capo Sioux è abituato a prendere decisioni per tutti senza ammettere critiche e non lascerebbe mai che la sua gente possa prendere una via sbagliata. Secondo Magico Vento i due capi non potranno mai intendersi, perché sono uno l'opposto dell'altro. Non ci sarà mai accordo tra loro. Mentre i due stanno parlando, i giovani Pawnee stanno partendo per raggiungere i lupi blu. Mentre Magico Vento li segue, Poe ha il suo da fare per proteggere l'incolumità di Freccia Spezzata. Insieme a Troth e allo sceriffo, si decide di trasferire in segreto l'indiano sul treno per Omaha. Per il trasporto fino alla stazione si pensa ad un carro chiuso, guidato dal vice sceriffo e da Poe. Quest'ultimo, però, non era previsto dal vice sceriffo, che aveva pianificato un finto agguato con il proprietario del saloon e alcune teste calde della città. Il carro parte e Poe nota il nervosismo del suo accompagnatore. Lungo il tragitto tre uomini mascherati attaccano il carro. Il loro comportamento, troppo cauto nei suoi confronti e troppo noncurante nei confronti del vice sceriffo, fa capire a Poe che tutto è stato preparato. I piani, però, non vanno come pensavano gli aggressori poiché nello scontro ci rimettono "le penne", grazie anche al piccolo indiano Grano Nascosto. Le cose cominciano a chiarirsi. Freccia Spezzata ha confessato di aver ucciso Ganz per proteggere il piccolo indiano. Nel frattempo Magico Vento ha raggiunto il villaggio sacro degli skidi. Qui trova le donne prigioniere e cerca di liberarle. Il nostro amico ha intenzione di far scappare i cavalli dal recinto e indirizzarli verso la capanna delle donne. Approfittando della confusione, le donne Sioux dovrebbero aggrapparsi al volo ai cavalli e scappare. La fuga ha inizio. Magico Vento e le donne sono inseguiti dai Lupi Blu. Uno di loro riesce a colpire il suo cavallo facendo cadere lui e una delle donne. Quando la situazione sembra muoversi verso il peggio, arriva Poe accompagnato da Capo Sole e dal resto della tribù. I Pawnee riescono ad uccidere il capo degli Skidi e i Lupi Blu (quelli rimasti), scappano lasciando i giovani Pawnee al loro destino. I giovani indiani finalmente capiscono il loro errore e che i loro idoli non sono altro che "cani rognosi" tenuti insieme solo dalla ferocia dei loro capi. Capo Sole ha finalmente ripreso il controllo della sua tribù. Resta solo il problema di Freccia Spezzata. Non si può dire allo sceriffo che il vero assassino è Grano Nascosto. Poe consiglia di inventare una situazione di comodo, magari incolpando il capo degli Skidi. Lo sceriffo "mangia la foglia" ma ha deciso di assecondare Poe.

L'albo è avvincente sia nella storia sia nei disegni che accompagnano l'azione. Non ho mai avuto modo di vedere Darko Perovic in altri lavori, ma in Magico Vento, a mio giudizio, se l'è cavata egregiamente. Manfredi nella rubrica dedicata alle posta dei lettori, risponde indirettamente ai timori, da me espressi in più occasioni, che Magico Vento avesse abbandonato la via del Western/Horror. Manfredi ci spiega che non intende abbandonare il lato fantastico del nostro eroe per una via prettamente storica, ma affrontare "il lato oscuro" in maniera diversa, in un modo nuovo. Mischiare la magia indiana con la storia è stata la via percorsa nei primi numeri, per poi evolversi in un via più introspettiva e psicologica. Le parole di Manfredi mi rassicurano, anche per il fatto che dietro le sue storie c'è una grande preparazione sugli usi e costumi del popolo indiano. Spero, nei prossimi numeri, di vedere più magia, anche se fino ad ora raramente le storie mi hanno deluso.

Ciop

 
 
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