TASPI


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Uomo


Cerchio = SPIRITO - pensiero - soggetto - causa = 12

Triangolo = ANIMA - vita - verbo - atto = 3
Quadrato = CORPO - azione - oggetto - effetto = 4



Nella somma filosofica = 12 + 3 + 4 = 19 = 1 + 9 = 10


Il 10 é "Santa e divina Tetraktys" ( 4 = 10 )


Il Fuoco che arde sull'Acqua é l'unione dei due battesimi avvenimento dell'era dell'Acqua (segno d'Aria), che porta l'elevazione dell'umanità dopo la caduta finale.

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In queste pagine ho raccolto scritti di vari autori in cui si parla di esoterismo e della scienza dimenticata dagli uomini di cultura e di scienza ufficiale.

Gli scritti non li ho raccolti per aumentare la schiera dei ricercatori della verit
à perché se non si é nella sfera della rinascita in cui il grande arcano stimola la nostra ispirazione, nulla serve, sia in parole che in azioni, per convincere chi non può vedere e chi non può sentire.

Pertanto questi scritti servono solo a coloro che nella loro vibrazione gi
à si trovano in uno stato sensitivo già svegliato al piano superiore dove la luce é una forma di esistenza e la parola non esiste che in pensiero.

Chi gi
à sa conosce quello di cui parlo e cerca nel proprio cammino una conferma alle proprie rivelazioni ed una mano dove appoggiare la propria nei primi passi ancora incerti verso il sentiero della montagna.

Il cuore puro non conosce alcuna paura, sa che la morte non esiste e che la vita
é eterna, pertanto nulla può ferirlo se non se stesso nel caso di dubbio o di timore della propria forza e dell'aiuto di chi ci sta accanto.

Taspi




Ti ammonisco, chiunque tu sia, che desideri sondare le parti più intime della Natura: se cerchi, non troverai dentro di te, ma non troverai mai neppure senza di te.


Se non conosci l'eccellenza della tua dimora, perch?cerchi l'eccellenza delle altre cose... ?



Oh, uomo, conosci te stesso! In te si nasconde il tesoro dei tesori.


ABIPILI
(Alchimista arabo)






L'UOMO E LA SUA EVOLUZIONE


( pensieri scritti da vari autori di filosofia esoterica )




Per quanto riguarda l'evoluzione della materia che entrò in attività con il riemergere della vita sul nostro Globo, la " chimica occulta " parla di un atomo primordiale composto da una serie di tubi spirali disposti in un certo ordine, i più sottili dei quali sono detti "spirilli ".


In quest'atomo primordiale, i 7 ordini di spirilli che lo compongono, erano tutti allo stato di sottili canali vuoti ed inutilizzabili; fino a quando il flusso della Vita Pranica (o Energia Solare) non li inondò in ordine successivo, ogni volta trasformando in parte attiva dell'atomo gli spirilli vivificati, ed ogni volta imprimendo in essi una particolare capacità avrebbe poi caratterizzato sia un "periodo" del nostro Globo, che un corrispondente "stato di Coscienza" dell'Umanit? abbinati ed indiscindibili in un unico Ciclo evolutivo.

Nel corso del 1°
e del 2° Ciclo (che corrisponderebbero a due "periodi" e a due "stati di Coscienza" imprecisabili), il "prana tamasico" (o energia fisica) inondò il 1° ed il 2° ordine di spirilli degli atomi del Regno fisico, e la materia corrispondente espresse delle forme umane vitali ma inconsistenti ed insensibili, incapaci di percepire e di esprimere anche la più elementare "sensazione" di piacere o di dolore.

Nel corso del 3°
Ciclo (che la scienza esoteria fa corrispondere al Periodo ed alla Coscienza Lemuriale) il 3° ordine di spirilli fu inondato da "prana karmico", ed apparve per la prima volta la sensibilità, perché, per mezzo di quest'ordine di spirilli entrati in attività, l'energia karmica - o del "desiderio" - potette essere percepita dai sensi del corpo fisico.

Nel corso del 4° Ciclo (che corrisponde al Periodo ed alla Coscienza Atlantidiana), il 4° ordine di spirilli fu inondato da "prana manasico" - o "energia mentale" - e la materia divenne cos?idonea ad essere usata nella costruzione di un cervello capace di agire quale tramite sia degli istinti del Regno animale, che delle emozioni e dei pensieri concreti del Regno umano.

All'aprirsi del 5°
Ciclo ora in corso di evoluzione, si vivificò il 5° ordine di spirilli, ed il "prana spirituale" che gradatamente vitalizza gli atomi che strutturano la materia nobile del cervello, la renderà sempre più idonea ad essere tramite dei pensieri astratti e delle facoltà intuitive: e sarà, questo, lo stadio finale dell'attuale Ciclo, che la scienza esoterica fa corrispondere alla realizzazione del Periodo della Coscienza cristica.

Questa "realizzazione" riposa nel futuro dei tempi e, nello stadio attuale d'evoluzione, gli ordini attivi degli spirilli sono ancora, prevalentemente, il 3°
e 4°: per cui la maggioranza degli individui, sono ancora impegnati nello sviluppo di "karma" (il desiderio) e di "manas" (il pensiero concreto).

Ma qualora un individuo della nostra umanità si apra agli afflussi spirituali, allora, contemporaneamente ed in rapporto all'evoluzione della sua Coscienza, anche il 5°, 6° e 7° ordine di spirilli si vitalizza e diventa attivo: ed egli sarà il possessore di un "corpo" che sempre di meno contrapporrà la sua volontà alla volontà dell'Anima, che sempre di più sarà idoneo ad essere il "veicolo" di una coscienza che si è identificata con la divinità dello Spirito o con la creatività della Monade.


A questo allude la scienza dello spirito quando parla di "Esseri del 5°, 6° e 7° Ciclo": Esseri, che hanno a disposizione un corpo "immacolato e, quindi, idoneo a seguire la Coscienza nel suo espandersi sui Regni spirituali della Natura; Uomini, che hanno bruciato le tappe dell'evoluzione e che, pertanto, sono i precursori di una "Coscienza" che la maggior parte dell'Umanit?potr?realizzare solo alla chiusura del 7° Ciclo Vitale del Globo.


A questo allude, d'altra parte, anche l'allegoria del "Giorno" detto "del Giudizio Universale", con i "corpi degli uomini che risorgeranno dalle tombe" per reintegrarsi alle Anime che, con la morte, li avevano abbandonati e che (a parte l'incognita della "condanna" o del "premio" che le aspetta) si troveranno al cospetto di "Dio"; a questo alludono i dogmi ricorrenti in molte religioni, che parlano di "Beati", "Santi", "Vergini-Madri", "Salvatori", "Figli di Dio", "Asceti al Cielo" con i loro corpi: allegorie e dogmi, che potrebbero reggere al vaglio di qualsiasi mente scientifica o materialistica che fosse per? abbastanza libera per non negarli a priori, rifiutandosi (come fa) di prendere anche solo in esame la possibilit?di spiegarli; il che, a nostro avviso, ?atteggiamento analogo alla pigrizia mentale dei "bigotti" che li accettano per "fede cieca".





Emma Cusani
Esonet.it





KARMA



Al momento attuale della nostra evoluzione, molti sono gli uomini di scienza che hanno conosciuto il mistero dell'atomo; ma pochi, in verità sono gli uomini di conoscenza: e così abbiamo dimenticato il Sermone della Montagna.
Siamo dei giganti per la fisica nucleare, ed abbiamo imparato alla perfezione come uccidere; ma siamo dei bambini per la morale, e non sappiamo n
è come vivere nè come conservare la vita. E questo é il progresso che rinnega la civiltà
La Legge del karma (se fosse presa in considerazione) aiuterebbe gli uomini a capire che il Mondo sarà sofferto e malato fino a quando essi non si renderanno conto che ogni loro azione, ogni loro pensiero e sentimento, s'infiltrano come tossine velenose (o come tossine curative) nella circolazione sanguigna di tutto il genere umano.
Se si conoscesse la fisiologia dell'Umanit?nel suo insieme come si conosce quella di un singolo corpo d'uomo, si scoprirebbe che un "sistema capillare" fa circolare la vita fra l'uno e l'altro e che, di conseguenza, ogni uomo (a qualsiasi ceto appartenga e qualsiasi compito svolga nella societ
à é responsabile, per la sua parte di cupidigia e di ambizione o per la sua indifferenza ed egoismo di spettatore passivo, delle sciagure che colpiscono l'intera Umanità

L'uomo moderno non ha tempo per fermarsi a riflettere ed a meditare. Se lo facesse, quasi completamente si chiederebbe perché anche quando riesce a realizzare i suoi desideri e ad accumulare ricchezze e potere, continua ad "essere infelice". L'uomo, che sempre più domina la natura e viola gli spazi, non é però in grado di fare nè una diagnosi nè una prognosi, nè tantomeno, di prescrivere una cura che allevi le sofferenze.
L'uomo e l'umanità continueranno ad essere sofferenti fino a quando cercheranno fuori di loro le cause delle malattie fisiche e morali che li affliggono; fino a quando addosseranno agli altri (ai capi che sbagliano o a Dio che li punisce) una responsabilità che é invece, loro: perché sono le "tossine dell'egoismo", del separativismo e dell'odio che essi stessi producono e mettono in circolazione, che avvelenano l'intero organismo umano.
L'uomo mangia, beve e nutre così il suo corpo; con gli amori e gli odi nutre le sue passioni; con la cultura, l'erudizione e l'arte nutre la sua mente: e questo gli basta.

La fame la sofferenza e l'ignoranza che umiliano gli altri uomini non lo interessano e se, per procurarsi l'alimento che gli abbisogna, deve ancor di pi?affamare, umiliare ed acuire la sofferenza e l'ignoranza di altri individui, di altre nazioni o di altre razze, si crea un buon diritto per farlo, per giustificarsi ed assolversi: questo, é una continua infrazione alla Legge del Karma, un continuo peccato contro l'Amore, ed é l'unico vero peccato contro Dio e contro la Vita, che sono sinonimi.
E' questo il tossico che ogni uomo (ogni ora ed ogni giorno) immette nel mondo, e quando la diga si rompe e fango e sangue inondano la terra, si
é pronti a dar la colpa ai capi, ai tiranni, ai dittatori: oppure a "Dio" che, rinnegando i suoi attributi di Giustizia e di Amore, colpisce degli innocenti. Come se non fosse una legge di natura che ogni albero dia il suo frutto, nella stagione dovuta!

Nell'universo ci sono un'infinità di Sistemi solari; nel nostro ci sono un'infinità di pianeti, ed ognuno é diverso dall'altro: lo stesso é nel mondo infinitesimale dell'atomo, con distanze relativamente enormi, sia nell'universo che nell'atomo. L'uomo é fatto ad immagine e somiglianza di Dio (che é l'Universo) e ripete in sé tutte le sue differenze; anche nel suo corpo fisico, le sue membra ed i suoi organi sono differenti, ognuno con una finalità ed una funzionalità diverse. Nessuno di questi organi potrebbe però ragionevolmente dire: io disprezzo e voglio combattere il cuore (o il fegato o il polmone) perché sono diversi da me, risiedono lontani da me, hanno finalità e funzionalità diverse dalla mia ed un colore diverso dal mio!



KARMA, LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO


O AUTODETERMINAZIONE UMANA




La filosofia esoterica, e particolarmente quella orientale, d?il nome di Karma alla Legge Morale dell'Universo che (nell'equilibrio costante di due forze uguali ed opposte) opera per l'evoluzione della Coscienza umana.

Con questo termine, che in sanscrito significa letteralmente "azione", essa stabilisce una relazione costante fra l'espressione generica del vivere umano (che é "azione" intesa quale espressione ultima e conseguenziale del sentire e del pensare) e la "serie naturale di effetti" corrispondenti che si manifestano in una vita di uomo e che, nel loro insieme, costituiscono quella catena di eventi inevitabili ed imprevedibili ai quali l'uomo d?il nome di destino.

Per l'etica esoterica dire dunque "questo é il mio destino" equivale a dire: "Quest?evento che mi sovrasta é l'effetto di una causa da me stesso, e non da altri!, generata, e della quale io solo sono l'artefice!".

Questa legge del Karma (con la quale la filosofia esoterica riscatta la divina autonomia dell'Anima dell'uomo) é la chiave di volta del "contrappasso" dantesco; e potremo comprenderne la funzionalità e l'etica, solo se scorgeremo in essa l'attuazione di un ordinamento morale della Natura, nel cui quadro generale una vita umana altro non é che la frazione di una ben più lunga esistenza, in rapporto alla quale una vita d'uomo che si esprime fra una "nascita" ed una "morte" é, contemporaneamente, figlia di tutte le vite che la precedettero e madre di tutte le altre che la seguiranno.

In quest'aggregato di vite personali che, nel loro insieme, costituiscono l'esistenza continuativa dell'individuo, fortuna o caso non esistono: poiché ogni evento é collegato ad una causa precedente la quale é a sua volta, causa di un effetto seguente, nel perenne divenire di una legge morale dove le capacità innate dell'individuo, la natura dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri e, di conseguenza, le sue stesse azioni, hanno un rapporto causale con il suo passato così come avranno un'influenza con il suo futuro.





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CORPO ASTRALE



Anche mentre l'uomo é ancora vivente sulla terra, il corpo astrale di un essere poco evoluto é descritto come una massa nebulosa e quasi amorfa, composta da materia presa da tutte le suddivisioni inferiori; il che lo rende greve, opaco, "brutto", si potrebbe dire, come di solito lo é il corpo fisico di un beone o di un vizioso e capace di rispondere solo agli stimoli connessi con le passioni e con le brame più violente.

Ad un tale stadio, l'attività di un simile "corpo" può essere sollecitata più dagli stimoli esterni che dai moti interiori della coscienza: come una pietra, che può muoversi solo se é spinta più o meno violentemente dall'esterno; come una pianta, che distende le sue radici, muove le sue foglie ed orienta i suoi fiori indipendentemente dalla sua volontà sotto l'attrazione dell'umidità e della luce; o come un animale, già fisicamente autonomo e libero di muoversi, ma attivo e partecipe della sua vita solo quando é stimolato dall'istinto della conservazione o della procreazione.

In modo analogo riceve e risponde agi stimoli il corpo astrale di un uomo in cui l'elemento mentale (solo embrionalmente sviluppato) non é in grado ancora nè di dirigere l'iniziativa di un'azione veramente consapevole, nè di controllare le brame ed i desideri più sfrenati. In questo stadio, l'uomo ha bisogno, per la sua evoluzione, di sensazioni violente, di forti "spinte" provenienti dal mondo esterno, non importa se piacevoli o dolorose purché esse, dunque, lo scuotino e lo stimolino a reagire.

In questo particolare stadio della sua evoluzione quel che conta é la quantità più che la qualità degli stimoli: più questi saranno numerosi e ripetuti, più i sensi finiranno per percepirli dando all'uomo la possibilità di reagire, e più rapido sarà il processo ricettivo, e quindi evolutivo, della Coscienza.

I primi princi della moralità per quest'uomo, non possono risiedere che nelle sue passioni e queste, con le loro "vibrazioni" lente e pesanti, non potranno attirare nel Corpo Astrale che "materia" corrispondente. Ma questa "materia" superfisica non é "immobile" come quella fisica; anche la suddivisione più pesante di essa, quella che corrisponde solo per analogia alla materia che noi chiamiamo "solida", é in continuo movimento: nel senso che ha la proprietà di tramutarsi immediatamente in una materia più "sottile", appena cambia la natura delle "vibrazioni" che la strutturano e la determinano; per cui basterà anche un leggero impulso di disinteresse nel movente di un'azione, o una vaga coloritura affettiva in un'emozione perché anche solo per la frazione di un secondo, queste vibrazioni più rapide attirino nel corpo astrale materia apparente ad una suddivisione più sottile, che espellerà e sostituirà la materia pi?pesante e grossolana. Lentamente questa sostituzione di materia diventerà sempre più frequente e permanente, ed è in questo modo che il corpo astrale si evolve.

In genere, però i poteri morali ed intellettuali di quest'uomo sono ancora così embrionali, che il suo corpo astrale, più che alla Coscienza, deve alle circostanze esterne il suo lento sviluppo, stimolato com'é molto più dai sensi fisici e dalle passioni che dalla mente e dai pensieri. Sarà già da considerarsi un progresso notevole, quando un tale uomo comincerà ad essere spinto dalla volontà e ad agire mosso da una determinazione propria, invece che da un'attrazione o da una repulsione esterna.

Il corpo astrale di un uomo più evoluto moralmente e più sviluppato intellettualmente, rivela alla vista superfisica l'armonia e la nitidezza della sua struttura, mentre la luminosità della vita interiore vibra in un fluire di onde dai colori sempre pi?limpidi e luminosi. Bello ed armonico, questo corpo astrale é già uno strumento che risponde agli impulsi della memoria e dell'immaginazione, che lo stimolano ad agire rendendolo promotore (anzich?succubo) delle attivit?del corpo fisico.

La sua purificazione si compie, come nel caso precedente, sostituendo sempre più consapevolmente le vibrazioni ancora antagonistiche con vibrazioni di natura opposta che attireranno nel corpo astrale materia corrispondente la quale, prevalendo gradatamente su quella più rozza, darà a quest'uomo il dominio ed il governo dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri e, di conseguenza, delle sue azioni.

Infine il corpo astrale di un uomo spiritualmente sviluppato é composto dalle particelle più sottili di ciascuna suddivisione della materia astrale, con grande preponderanza delle più rarefatte.

Alla vista superfisica, un tale corpo si rivela splendido per luminosità per forma e per colore, con tinte sconosciute al mondo fisico che si manifestano sotto gli impulsi della mente purificata. Un simile corpo é ora veramente un veicolo della Coscienza che nel corso dell'evoluzione é stato purificato in ogni suo organo e messo sotto il completo dominio del suo possessore.




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MORTE?



Nessuno muore se non in apparenza, come nessuno nasce che in apparenza.

In effetti il passaggio dall'essenza alla sostanza, ecco ciò che é stato chiamato nascere; e così ciò che é stato chiamato morire, non é altro invece che il passaggio dalla sostanza all'essenza.

Nulla nasce e nulla muore in realtà. Il visibile diventa invisibile. Il visibile é prodotto dalla densità della materia, l'invisibile dalla sottilità dell'essenza.

L'essere é sempre il medesimo, egli é talvolta attività e talaltra riposo. Imperocche l'essere possiede questa essenziale particolarità che il suo cambiamento non é per nulla provocato da qualche cosa che sia al di fuori di lui medesimo: l'intiero diventa parti e le parti diventano l'intiero, nell'unità del tutto.

E se si domanda: che cos'é questo che talora é visibile, talora invisibile, tal altra dentro le sfere della verosomiglianza, ed ora dentro quelle del differenziato? Si potrebbe rispondere che ciò é la condizione stessa inerente alle cose tutte in questo basso mondo.

Allorquando una cosa é impregnata di materia, essa é visibile a cagione della sua sottilità nonostante che la materia l'inviluppi senza interruzione e l'attraversi nell'immensità dello spazio che la contiene, senza conoscere nè la nascita, nè la morte.

L'individuo é nato per mezzo dei suoi genitori e non già dai genitori, a quella stessa guisa che le piante sono prodotte per mezzo della terra e non già dalla terra.

Il cambiamento degli individui non proviene già dal loro ambiente visibile, ma é invece la sostanza universale che si modifica in ciascuno di essi.



Apollonio di Tiana




Iniziazione


Le ragioni per cui in ogni secolo i misteri dell'iniziazione sono stati poco compresi sono due: la prima, gi?spiegata da parecchi autori, é la terribile penalità a cui uno incorre, anche per la minima indiscrezione; la seconda é la superumana difficoltà ed i pericoli a cui il coraggioso candidato dell'antichità doveva far fronte per conquistare la saggezza o morire nel tentativo, se prima, e ciò é peggio, non smarriva la ragione.

Per colui che aveva la mente completamente spiritualizzata e preparata alla terrificante visione, non vi era un reale pericolo. Colui che riconosce pienamente il potere del suo spirito immortale, e non dubita mai, neppure per un solo momento, della sua onnipotente protezione, non ha nulla da temere. Ma guai al candidato che ha una minima traccia di paura (debole figlio della materia), che perde la vista e la fede nella sua invulnerabilità. Chi non aveva piena fiducia nella sua fermezza morale, per accettare il fardello di quei tremendi segreti, andava verso la perdizione.

Il "Talmud" narra in termini allegorici, la storia dei quattro "Tamain", che entrarono nel giardino delle delizie, cioé che vennero iniziati nella scienza occulta finale.

"Secondo gli insegnamenti dei nostri santi Maestri, i nomi dei quattro che entrarono nel giardino della delizia sono: Ben Assai, Ben Zoma, Acher e Rabbi Akiba...

Ben Assai guardò ..... e perdette la vista;

Ben Zoma guardò ..... e perdette la ragione;
Acher depredò la piantagione ..... e perdette la vita;
Ma Akiba che entrò in pace uscì in pace, poiché il santo, benedetto sia

il suo nome, disse: "questo vecchio uomo è degno di servirci con gloria".

I dotti commentatori del "Talmud", i rabbini della sinagoga, spiegano che il "giardino della delizia" rappresenta la scienza misteriosa, la più terribile delle scienze che per gli intelletti deboli conduce direttamente verso la pazzia; questo é quanto dice A. Frank nella sua "Kabala".

Il puro di cuore e colui che studia con lo scopo di perfezionare se stesso, non deve temere di nulla perché acquisterà la promessa d'immortalità mentre colui che fa della scienza delle scienze un pretesto peccaminoso per fini mondani, dovrebbe tremare poiché non vedrà mai le evocazioni cabalistiche dell'iniziazione suprema.





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Iniziazione alla Dea ISIDE

(per chi aspirava a divenire: nella morte, immortale)





Bussai al portone del Tempio ed attesi pieno di reverente timore. Un vecchio sacerdote mi aprì e mi esortò a tornare quando la maturità degli anni mi avrebbe consentito una maggiore riflessione.

Io però non mi arresi e la Dea non mi inflisse i tornenti di una lunga attesa.

Il vecchio prete mi fece entrare; compimmo insieme il sacrificio del mattino, poi egli prese dall'altare dei libri segreti, che mi avrebbe letto in seguito.

Davanti a tutti, ai piedi della Dea, egli mi disse che per dieci giorni non dovevo mangiare nulla di vietato nè bere vino, cosa che naturalmente feci. La sera del decimo giorno mi trovai circondato da una folla di santi iniziati che mi offrivano dei doni, come d'uso.

Fui vestito di una veste di lana nuova, senza cuciture, e mi furono rivelate cose su cui ho giurato di tacere.

Una cosa posso dire e tu ascolta e credi: sono arrivato ai confini della morte, ho attraversato il regno di Proserpina e tutti gli elementi. Poi sono ritornato sulla terra ed ho visto il sole splendere a mezzanotte. Ho visto gli Dei in alto ed in basso: li ho adorati faccia a faccia.

Fa attenzione perché ti ho detto cose che appena udite devi dimenticare.

Nell'ora della morte l'anima prova le stesse impressioni che provano gli iniziati ai grandi misteri.



Apuleio





TAVOLA ERMETICA



In verità certamente e senza dubbio, il di sotto é uguale al di sopra, e il di sopra é uguale al di sotto, per trarre i miracoli da una cosa.

Così come tutte le cose derivano dall'UNO e dal pensiero dell'UNICO, tuttavia tutte le cose nascono da questo UNO mediante la loro unione. Il loro padre é il Sole, la loro madre é la Luna, il vento li allevò nel proprio ventre e la nutrice fu la Terra.

L'UNO é il padre delle meraviglie del mondo intero.

La sua forza é possente quando si sviluppa in Terra. Separa la Terra dal Fuoco e il sottile dal grosso, dolcemente e soavemente. S'alza dalla Terra al Cielo e da qui ritorna alla Terra per ricevere la forza dall'alto e dal basso. Possederà la Luce di tutto il mondo, e le tenebre si allontaneranno.

E' la forza di tutte le forze, penetra nel sottile e nel solido. Pertanto questo mondo é stato creato a somiglianza di un altro mondo più grande.

Per questo si compiranno prodigi, per questo mi chiamo

TRISMEGISTER



Posso e posseggo i tre elementi della saggezza del mondo intero.


Termina qui ciò che ho detto per opera del Sole.


La versione completa si trova sul sito:
http://www.pedras.it/thoth.htm






SENTIERO DEI MAESTRI



"Preparati, poiché dovrai progredire da solo. Il maestro può solo indicare la via. Il sentiero é uno per tutti, i mezzi per raggiungere la meta devono cambiare secondo i pellegrini.

LA VOCE DEL SILENZIO "





Il sentiero del dolore tutti, senza eccezione, debbono percorrere. "Ma perché, ho perché un Sentiero del Dolore? " chiedono centinaia di buoni amici "Perché non condividere le nostre gioie e le nostre capacità mentali, e non chiamarlo Sentiero di Prosperità".
E' il sentiero del dolore perch
é quelli che abbiamo messo assieme nel passato sono semi d'angoscia dai quali piacere e pace non possono sbocciare. Il Sentiero del Dolore é l'altra metà del Sentiero della Ricerca. Restituire quello che abbiamo accumulato con pena, lavoro ed enorme sforzo, é una retribuzione Karmica, ed é in proporzione a quanta pena abbiamo causato ad altri nel perseguire i nostri fini, nel mettere al sicuro i nostri possessi ed usando quello che si era guadagnato, che ora la pena torna a noi.

C'é comunque, un altro fattore: il nostro desiderio sincero di vivere spiritualmente, essendo un'energia del Mondo Occulto dove la vita é eterna ed immortale, fa sviluppare nei campi più piccoli dello spazio e in pi?brevi periodi di tempo il processo di un veloce pagamento dei debiti contratti in generazioni di vite, in ogni parte del mondo. La nascita spirituale é accompagnata dai suoi dolori acuti ed improvvisi, e la nascita interiore ha i suoi dolori come quelli del parto, dell'essere in attesa e tutto il resto. Per l'aspirante zelante ed entusiasta queste esperienze sgradevoli sono raggruppate assieme, e così la somma totale del Karma precedente presenta il bilancio del credito del dolore sulla partita del nostro debito.
Il metodo del pagamento dei debiti passati é ideato misericordiosamente dalla Saggezza; esso ci rende capaci di trasformare i dolori in gioie, nello stesso processo di pagamento. Questo metodo, che deve essere proseguito mentre percorriamo il Sentiero del Dolore, si attua vivendo la vita dell'autoespressione. infatti, il debito in questione non può essere pagato altrimenti. La pratica consigliata di vivere in modo diverso da quello seguito fino ad ora, deve essere intrapresa. Abbandonando la vita dei sensi e della mente, rifiutando di essere energizzati dai sentimenti e dalle emozioni, stando sempre attenti, continuamente vigili a vivere nella condizione dell'Anima, ci siamo impegnati in una impresa Importante. Perseguirla con il vecchio metodo di spostarsi sempre a casaccio, cambiando sempre il modo di vivere, é un errore che molti di noi commettono.
Essere padroni di sé, é la parola d'ordine del nuovo metodo. Muoversi in modo deliberato dall'interiore, che é la regione dell'Anima, all'esteriore, che é la sfera dell'esistenza sensoriale, é il primo requisito necessario. Raccogliere assieme le forze disperse, e riflettere su di esse con l'aiuto della Luce del Sé Superiore cosicché siano animate e ravvivate da Esso, é la nostra Legge interiore, il nostro Dharma. Tutti, in qualche misura, comprendiamo questo, ma ciò che la maggior parte di noi non sembra afferrare é il fatto che questo procedimento deve essere regolare, persistente, continuo.
Non si tratta di cerimonie religiose da compiersi periodicamente nè di feste sacre che cadono in poche occasioni dell'anno. Non si tratta nemmeno di qualcosa di simile agli atti eroici che gli uomini compiono a loro gloria e fama una sola volta, forse due, nella loro vita.
Quest'attenzione e questa padronanza di sé devono essere osservate ed applicate ogni ora del giorno, cinquantadue settimane all'anno; devono manifestare il loro potere in tutte le nostre opere intraprese per profitto o per piacere, nel lavoro o nello svago, nelle piccole attività o in una importante.

Sempre, mentre il nostro ambiente è energizzato dal potere della Saggezza che è dentro di noi, è questo il primo passo che gli aspiranti debbono fare. Senza dubbio, esaurendo i sentimenti e stancando la mente, esso risulta faticoso. Perseverare con successo, significa superare la prima grande prova che i Guardiani delle Porte del Mondo Occulto ci presentano; essi lo fanno in conseguenza della nostra decisione, del nostro entusiasmo, del nostro fervore, della nostra sincerità; perché noi stessi ci mettiamo sul Sentiero, e tentiamo di "forzare" i Maestri ad accettarci come loro allievi e loro lavoratori.
Dovremmo vivere ed agire, amare e lavorare, in modo che ogni esperienza venga percepita dal nostro Governatore Interiore ed immediatamente assimilata da lui. Tutte le nostre esperienze dovrebbero essere fiori dai quali le api succhiano il miele della conoscenza e lo immagazzinano in modo da poter nutrire con la sua dolcezza e la sua forza l'affamato ed il debole. C'é un'altro fattore da notare. Gli aspiranti si lasciano sfuggire l'assimilazione delle loro esperienze. Quanti di noi assimilano veramente quello che contattiamo nel mondo? Assimilare il più possibile e valutare quello che contattiamo, é una necessità della vita spirituale; in questo modo inizia la vita dell'autoespressione.

Allora, benvenuta sia ogni mortificazione che fa ritornare ruvida la levigatezza della terra, ogni trafittura che ingiunge di non sedere nè sostare ma di andare!


Siano le nostre gioie per tre quarti pene!

Combattere, e tenere in poco conto lo sforzo;
apprendere, e non considerare la fitta acuta e improvvisa;
osare, senza mai lesinare lo spasmo!


Per questo (un paradosso che conforta mentre frustra) la vita avrà successo in quello che sembra fallire; quello che ho aspirato di essere, e non fui, mi conforta; avrei potuto essere un bruto, ma caddi giù dalla scala.

Non é un bruto colui la cui anima si adegua alla carne, il cui spirito lavora affinché braccia e gambe si divertano? All'uomo, proponi questo test: Essendo il tuo corpo nelle migliori condizioni, quanto lontano può proiettare la tua anima sulla sua via solitaria?
Eppure i doni dovrebbero comprovare la loro utilità Io possiedo ciò che il passato ha profuso di potere in ogni aspetto, di perfezione in ogni senso; gli occhi, le orecchie accettarono il loro sussidio; il cervello tesaurizzò il tutto; non dovrebbe il cuore pulsare in un solo battito "quanto é bello vivere ed imparare"?
In queste righe tratte dal "Rabbino Ben Ezra" di Robert Browning troviamo appieno il vangelo dell'espressione di se che é un requisito della vita spirituale. Riflettendo su di esse, percepiamo quanto siano errate le nozioni nelle menti della gente che parla con lingua troppo sciolta dell'espressione di se. Qui non si tratta di una delle belle arti, si tratta della vita di ogni giorno, di un fastidio che la gente definisce una sgobbata, e dal quale desidera scappare.
La vita dell'espressione di se é una sgobbata diventata Divina.



LA VOCE DEL SILENZIO




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Nella vera religione non vi sono sette. Perci?guardati dal bestemmiare il nome con cui un altro conosce il suo Dio, perch?se fai ci?contro GIOVE, tu bestemmierai YHVH, e contro OSIRIDE, bestemmierai YEHESHUAH.




"Chiedete e vi sarà dato,

cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto”




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LA KUNDALINI



Dopo aver risvegliato i sette petali dello chakra che ordinano le energie del nostro corpo spirituale in armonia col nostro corpo materiale, possiamo chiedere al nostro Maestro o Guru il risveglio del serpente.

Tutte le persone interessate alle discipline Yoga si sono prima o poi imbattute in descrizioni pi
ù o meno esatte di quella "Energia Spirituale" che, attorcigliata come un serpente nelle sue spire, si trova alla base della spina dorsale: la Kundalini; un?energia che andrebbe in qualche modo risvegliata, passando attraverso un canale sottile situato nella colonna vertebrale, dovrebbe alzarsi e giungere all'apice della testa. E' questo il punto in cui lo yogi raggiungerebbe l'autorealizzazione o l'unione con l'energia che pervade tutto l'universo.

Sui metodi da usare per operare il risveglio della Kundalini regna la massima confusione. Ricorrente
é l'associazione col sesso, ovvero cercare di risvegliare la Kundalini attraverso pratiche sessuali (il cosiddetto tantra yoga), che riscuotono tanto successo in occidente. Come evidenziato in alcune statue e riproduzioni antiche di questa pratica di risveglio, esiste l'unione dei sessi e delle labbra tra la donna ed il maestro per il risveglio del serpente dormiente. Un particolare molto importante, che non viene spesso menzionato nelle scritture, é che l'unione non deve generare una vita materiale, é importante che la donna non sia in stato fertile altrimenti si trasforma in una creazione materiale al posto di quella spirituale. E' una unione fisica fatta per risvegliare l'energia cosmica attraverso la sensualità e non la sessualità Cioé con l'eccitamento e non con l'atto fisiologico, infatti l'energia dell'eccitamento deve essere incanalata nei canali fisici del corpo per raggiungere i punti di unione con i canali spirituali del nostro essere.

Altro punto non chiaro riguarda l'effetto che il risveglio della Kundalini avrebbe sul soggetto. Qualcuno lo giudica tanto pericoloso da poter provocare la follia e l'autodistruzione. (questo succede nel risveglio di tutte le pratiche esoteriche se la persona non ?un iniziando alle pratiche e non seguito da un Maestro cosciente del pericolo).

Ma come pu
ò essere nociva la Kundalini, se é nostra Madre originaria, l'energia residua che tutti abbiamo nel nostro sistema nervoso? Il vero rischio sussiste solo quando il delicato sistema delle "nadi" (canali sottili) e dei "chakra" (plessi sottili) viene compromesso a causa della nostra ignoranza e incompetenza o, ancor peggio, della ignoranza e della malafede di un falso guru (un non iniziato). Ma quando la Kundalini viene risvegliata in qualcuno dal potere di un vero guru, essa si prende cura di tale persona come del proprio figlio e nel soggetto si riscontra subito un incredibile miglioramento psicofisico: angosce, tensioni, stress a poco a poco si dissolvono per lasciar posto a uno stato di serenità e di gioia sempre crescenti.

Un tempo il risveglio della Kundalini era privilegio di pochi yogi, che lo raggiungevano dopo un imprecisato periodo di ritiro nella foresta sotto la guida del proprio guru. Da qualche anno invece, grazie al passaggio dall'era cosmica dei Pesci a quella dell'Acquario, ed alla relativa evoluzione del Virata (l'Essere Universale Primordiale),
é ormai alla portata di tutti.






- SCIRE - POTERE - AUDERE - TACERE -

( Zoroastro)

La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario.

Il profano scoprirà forse, qualche prova di una scienza vera e positiva.

Noi non pretenderemo di essere onorati della sua conversione, perché non ignoriamo quanto tenaci siano i pregiudizi, e quanto sia grande la forza delle prevenzioni. Il discepolo, tuttavia, ne riceverà maggior profitto, a condizione che non disprezzi le opere dei vecchi filosofi, che studi, accuratamente, ed approfondendo, i testi classici, finch?non abbia acquisito una sufficiente e lucida visione che gli permetta di discernere i punti oscuri della tecnica operatoria.

Nessuno può pretendere di Possedere il Gran Segreto se non accorda la propria esistenza al diapason delle ricerche intraprese.

Non é sufficiente essere studioso, attivo e perseverante, se manca un solido principio, che sia una base concreta, se l'entusiasmo smodato accusa la ragione, se l'orgoglio tiranneggia il giudizio, se l'avidità si accresce alla fulva luce d'un astro d'oro.

La scienza misteriosa ha bisogno di molta equità di esattezza, di perspicacia nell'osservazione dei fatti, d'uno spirito sano, logico e ponderato, di un?immaginazione viva ma senza esaltazione, d'un cuore ardente e puro.

Inoltre, essa esige la più grande semplicità e l'assoluta indifferenza nei confronti delle teorie, dei sistemi, delle ipotesi che, generalmente sono ammessi senza dimostrazione, facendo fede sui libri o sulla reputazione dei loro autori. Essa vuole che i suoi aspiranti imparino a pensare di più col proprio cervello, e meno con quello degli altri. Essa pretende, infine, ch'essi chiedano la verità dei suoi princi, la conoscenza della sua dottrina e la pratica dei suoi valori alla Natura, nostra madre comune.

Con l'esercizio costante delle sue facoltà d'osservazione e di ragionamento, con la meditazione, il neofita salirà i gradini che conducono al

S A P E R E


Limitazione ingenua dei procedimenti naturali, l'abilità unita all'ingegnosità le luci d'una lunga esperienza gli assicureranno

P O T E R E



Divenuto realizzatore, avrà ancora bisogno di pazienza, di costanza, di volont?incrollabile.

Audace e risoluto, la certezza e la fiducia nate da una solida fede gli permetteranno di


O S A R E


Infine, quando il successo avr?consacrato tanti anni laboriosi, quando i suoi desideri saranno esauditi, il Saggio, disprezzando le vanità di questo mondo, si accosterà agli umili, ai diseredati, a tutti coloro che lavorano, soffrono, lottano, si disperano e piangono quaggiù

Discepolo anonimo e muto della Natura eterna, apostolo dell'eterna Carità resterà fedele al suo voto di silenzio.

Nella Scienza, nel Bene, l'Adepto deve, per sempre


T A C E R E


Tu nato dalle tenebre
Hai da subir tua sorte

Porta la veste funebre
Simbol di schiavo e morte


-
Perché siamo immersi nelle tenebre e nel lutto?

- perché l'ignoranza ed il dolore sono le sorti dell'uomo.


Ogni vita esce dall'infinito.

Il germe umano apparve in un punto nel quale era nulla.
I primi uomini: ignoranti e deboli, la notte li rese folli di terrore.
Essi adorarono cose di ogni sorta chiamandole "DEI".
Il delitto si sparse; la tirannide imped?il lavoro;
il male fu preso per il bene; il bene fu preso per il male.
E gli uomini credettero qualsiasi cosa.


F E D E

"Credo nell'esistenza di Dio.

L'uno é bianco e buono, l'altro é nero e carico di colpe.
Io credo in Brahma da cui sorse la Trimurti.
Brahma il creatore, Visnù il conservatore, Siva il distruttore.
Io credo che le anime passino in una serie di corpi.
Adoriamo il Sole, la Luna e le Stelle perché sono degli Dei.
Il Fuoco é Dio.
Baal é Dio.
Facciamo statue di legno ed adoriamole.
Dio solo compie i miracoli.
Santi e madonne fanno miracoli.
Il maschio non circonciso é nemico di Dio.
Il neonato senza battesimo é condannato in eterno.
Il Re é Dio, noi siano suoi schiavi.
La Bibbia é infallibile.
Maometto é infallibile.
Il Papa é infallibile."
Che ti chiamin Destino, Natura, Provvidenza
Resti pur la Grande Legge, la fatal Potenza
Sia che talun bestemmi, sia che talun t'ami
Anco se ti si sprezzi, anco se ti si brami.


C
A R I T A'

" Ogni nemico sia sacrificato sull'altare di Baalam.

Ogni Buddista sia bruciato vivo.
Il Cristiano sia immolato ai Mani del Profeta.
Uccidiamo i Mussulmani, Dio lo vuole!.
Che i negri siano schiavi.
Ammazziamo i bianchi.
Morte a Socrate.
Morte a Gesù
Chiunque non crede in Cristo si abbia anatema.
Anatema a chiunque non creda in Dio.
Anatema a chi crede in Dio.
Anatema agli eretici.
Morte agli ebrei.
Morte agli Ugonotti.
Se qualcuno non pensa come noi, sia dato al carnefice".


Immerso nella note, nel silenzio profondo

Senza inni di gloria al Creatore del mondo
Era il Tempio di Sion; quando delitti atroci
Si compievan dovunque, da uomini feroci.
Ma in mezzo alle tenebre, ecco in cielo un gran fuoco
Illuminar la terra e, fuor dal Santo Loco,
Dietro al Velario sacro una voce possente
Esce a svegliar nel mondo, l'Umanità dormiente.


Cercate la verità nella sua ombra profonda.

la FEDE é spenta!
la CARITA' é spenta!


- Colui che disse:" Siate una sola famiglia di fratelli"

non venne dagli uomini conosciuto e fu messo a morte.
- Colui che disse:" Non vi sono schiavi"
non fu dagli stessi schiavi creduto e venne messo a morte.
- Colui che disse:" Cercate e troverete"
non fu compreso e venne messo a morte.
- Colui che scacciò i mercanti dal Tempio
fu dagli uomini ucciso.
- Colui che denunciò la menzogna dei Farisei
non fu ascoltato e gli uomini lo uccisero.
- Colui che sfidò la tirannia dei grandi ed il fanatismo della folla
fu insultato e messo in croce.
- Rimane solo la Speranza
non uccidiamo anche lei.


Voi avete sofferto privazioni e dolori; avete interrogato gli uomini e le cose.

Avete trovato la Verità


Abbiamo trovato una sola parola detta sacra:

I
N R I



Jesus Nazarenus Rex Judeorum (Gesù Nazareno Re dei Giudei)

In Nobis Regnat Jesus (Nella Nobiltà Regna Gesù)

Jesus Nascenti Renovatur Jehovah (Gesù Nascente Rinnova Jehovah)

Jesus Nascente Ram Innovatur (Gesù Nascente "Ram" Innovatore)

Igne Natura Renovatur Integra (il Fuoco la Natura Rinnova Integra)

Igne Nitrum Roris Inventur (Fuoco "Nitrum" Rugiada Rinnova)

Insignia Naturae Ratio Illustrat (Insegna Natura Ragione Illustra)

Iam Nour Rouach Iabeshash (Terra Acqua Fuoco Aria)


Mangiate, fratello, e date da mangiare a quelli che hanno fame!

Amate e fruttificate.


Bevete, fratello, e date da bere a coloro che hanno sete.

Imparate ed insegnate.



Consumatum est.




(Ciò che s'intende con la parola "Gesù", non deve essere nome di "uomo")







I L D I A V O L O S I A M O N O I
di Pier Carpi




Un principio del male, il Demonio o Satana, non esiste nei culti primordiali dell'uomo, che vedevano il bene e il male in entità abitatori delle foreste, dei fiumi, dei monti, delle nubi, suscitatori di Pestilenze, siccità ma anche di buoni raccolti e di periodi fecondi.

Questo nel concetto "animistico", così come in quello pagano, dove gli Dei e gli uomini erano arrivati a confondersi, a convivere, a procreare, con la nascita di eroi e dei semidei.
Il concetto del male come entità opposta al bene, cioé a Dio, ci viene dall'Egitto di Hermes Trismegistus, il tre volte grande, e dalla Persia di Zoroastro.
E' nella cultura giudaica, invece, che prende forma l'entit?malefica di Satana, che significa esattamente l'Avversario. Che non é il serpente dell'Eden, ma la somma di divinità benefiche che i Giudei combattono contro i loro nemici.
I Giudei hanno un Dio unico; ma un Dio, o più Dei, hanno anche i loro nemici: ebbene, le divinità benefiche di questi ultimi, una volta sconfitti, vengono relegate dai giudei nelle schiere infernali, accanto a Satana. Ecco dunque perché i vari nomi dati al Diavolo hanno in realtà spiegazioni benefiche e non demoniache, essi erano Dei buoni.
Oltre a Satana, l'Avversario, esaminiamo alcuni di questi nomi: Baal, per i Medi, era il Signore come lo era Jehovah per i Giudei; Belzebut significa "il Signore delle Mosche", una entità benefica in Medio Oriente, dove le mosche rappresentavano l'origine delle malattie, delle pestilenze che uccidevano uomini e armenti. Tanto che i sacerdoti di Belzebut, costruirono dei Templi, dentro i quali, sotto la protezione di Belzebut, le mosche non entravano. Qui uomini e bestie si rifugiavano per non contrarre la pestilenza. Quei templi esistono ancora oggi, nell'Islam del Profeta, e sono moschee, dentro le quali le mosche non entrano.
In quanto al Diavolo, il nome deriva dal greco Daimon, che é il nome di una pianta salutare la cui radice brilla come un diamante: anche questa, una entità benefica.
Lucifero: lo sappiamo, é il Portatore di Luce, l'Angelo ribelle che porta agli uomini la conoscenza, come Prometeo nella tradizione religiosa dell'Ellade.
In quanto a uno dei più importanti demoni, Astarotte: il suo nome é un derivato di quello della Dea romana Astarte, che presiedeva i culti misterici e la prostituzione sacra a Roma.
Infine Belfagor: che significa "Signore Principio della vita", esattamente come il Dio cristiano.
Con questo si vuol dire che sono molte le mistificazioni storiche, religiose, antropologiche, anche circa il Male e il Bene, ma non si vuole negare che il male esista.
Ha scritto il grande Charles Baudelaire: "La più grande astuzia del diavolo é riuscire a far credere che non esiste". E d'altronde non può esservi bene sena male, luce senza buio, maschile senza femminile.
Soltanto che nei secoli, per combattere presunti demoni e loro accoliti, si attuarono, stermini, massacri, genocidi, guerre sante e altre crudeltà nel nome di quel Cristo Salvatore figlio di Dio.
Massacri eretici, di donne e bambini. Si arrivò a mandare al rogo, da parte della truculenta Inquisizione di Spagna, persino un cavallo da circo, affermando che i suoi giochi erano opera del demonio.
Ma l'Inquisizione si macchiò del più grande genocidio di ogni tempo, nove milioni di streghe sul rogo, in una Europa che aveva meno di trenta milioni di abitanti.


E l'Inquisizione non si poteva sopprimere, stabilirono prelati e statistici, perché era diventata una vera e propria industria, che dava lavoro a preti, esorcisti, cacciatori di streghe, inquisitori, boia e mercanti: questi ultimi, infatti, avevano preteso che i roghi avvenissero nelle pubbliche piazze, con una cornice spettacolare, per poter vendere la loro merce al popolo che accorreva a guardarsi lo spettacolo. Venne stabilito, quando si capì che l'Inquisizione era una mostruosità che non la si poteva abolire, altrimenti l'Europa avrebbe conosciuto la più grave crisi economica di ogni tempo.

E non si può dire che l'Inquisizione sia mai finita, perché in forma più sottile e più crudele, esiste anche oggi, contro artisti, scienziati non dogmatici, ricercatori e quanti vengono emarginati e ghettizzati per motivi di razza, di politica, di ideologia. I roghi di oggi sono le persecuzioni contro Freud, Einstein, Darwin, o gli uomini di cultura che finiscono anche in Italia, nei gulag e nelle cliniche.
Il diavolo é stato cantato da molti artisti: da Goethe a Marlowe, e in Italia il cantore del Diavolo non é il patetico Giosué Carducci col massonico "Inno a Satana", ma il sottile e sofferto Giacomo Leopardi della quasi sconosciuta poesia "Ad Ahrimane". Ahrimane é il principio del male, nella tradizione di Zoroastro.
Con l'avvento della psicanalisi, si è cercato di dare una collocazione sia al Diavolo, sia a Dio. E si sono collocati nel nostro inconscio, dove convivono ed emergono. Personalmente ritengo che Satana sia l'inconscio di Dio e Dio l'inconscio di Satana.


Insomma il Diavolo siamo noi.

Basta guardarci attorno. Se esiste un Diavolo come entità a noi esterna, é disoccupato. Non si possono fare patti col Diavolo, perché l'offerta é sproporzionata alla richiesta. E al Diavolo non resta che la cassa integrazione. Annoiato, in disparte, non gli resta che guardarci compiere i più grandi crimini di ogni tempo, che nemmeno lui sarebbe capace di attuare.

Guarda alla diabolica scienza che tramite la tecnologia si é venduta al potere, costruire nel nucleare e nell'atomico armi che possono distruggere l'intera umanità e, nei laboratori diabolici, manipolare i principi stessi della vita, per costruire una razza di mostri, com'era nei sogni di Hitler e del suo esecutore, il dottor Joseph Mengele, il medico criminale dei lager nazisti. Un Diavolo disoccupato, al quale abbiamo tolto il lavoro.
Anche perché crediamo che, grazie all'infinita bontà di Dio, l'Inferno esista davvero, ma sia un luogo completamente disabitato.



Pier Carpi


(tratto da "LA TORRE DI BABELE" rassegna dell'insolito - 22 maggio 1988)








ASSIOMI ERMETICI
(dei Rosa Croce)




Tutto ciò che si può compiere con un metodo semplice, non dev'essere tentato con un metodo complicato.
Non vi
é che una sola Verità la cui esistenza non ha bisogno di prove, poiché é essa stessa la sua prova per coloro che sono in grado di percepirla. Perché mai servirsi della complessità per cercare ciò che é semplice. I saggi dicono: "Ignis et Azoth tibi sufficiunt". Il corpo é già in vostro possesso. Tutto ciò che v'abbisogna é il fuoco e l'aria.
Nessuna sostanza può essere resa perfetta senza una lunga sofferenza.
Grande
é l'errore di coloro che si immaginano che la Pietra Filosofale possa essere indurita senza esser stata preventivamente sciolta; il loro tempo e il loro lavoro sono persi.

La natura deve essere aiutata dall
'arte tutte le volte che manca la forza.
L
'arte può servire la natura, ma non soppiantarla. L'arte senza la natura é sempre antinaturale. La natura senza l'arte non é perfetta.

La natura di un albero non pu
ò essere cambiata coll'aggiustamento dei rami, né con aggiunta di ornamenti; esso non può essere migliorato che perfezionando il suolo sul quale cresce, o coll'innesto.

La natura usa la natura, la comprende e la vince.
Non v
altra conoscenza di se stesso. Ogni essere non può veramente realizzare che la propria esistenza, ma non quella di un elemento che gli é totalmente estraneo.

Colui che non conosce il movimento, non conosce la natura.
La natura
é il prodotto del movimento. Nel momento in cui cessasse il movimento eterno, l'intera natura cesserebbe di esistere. Colui che non conosce i movimenti che si producono nel proprio corpo é uno straniero nella propria casa.

Tutto ci
ò che produce un effetto simile a quello prodotto da un elemento composito é ugualmente un composito.
L
'Uno é più grande di tutti gli altri numeri, poiché ha prodotto l'infinita varietà delle grandezze matematiche; ma nessun cambiamento é possibile senza la presenza dell'Uno che penetra tutte le cose e le cui facoltà sono presenti nelle sue manifestazioni.

Nulla pu
ò passare da un'estremo all'altro salvo che con l'aiuto di un mezzo.
Un animale non pu
ò arrivare al celeste prima di essere passato per l'uomo. Ciò che é antinaturale deve diventare naturale prima che la sua natura possa diventare spirituale.


I metalli non possono cambiarsi in altri metalli senza essere stati ridotti a "prima materia".
La volont
à propria, opposta alla volontà divina, deve cessar di essere affinché la volontà divina possa invadere il cuore. Noi dobbiamo spogliarci di qualunque sofisticazione, diventar simili a fanciulli, affinché la parola di sapienza possa risuonare nel nostro spirito.

Ci
ò che non é maturo dev'essere aiutato da ciò che é giunto a maturità
Cos
ì comincerà la fermentazione. La legge dell'induzione governa tutte le regioni della natura.

Nella calcinazione, il corpo non si riduce, ma aumenta di quantit
à
Il vero ascetismo consiste nell
'abbandonare ciò di cui non si ha bisogno, quando si é ricevuto qualcosa di meglio.

Nell
'alchimia, nulla porta il frutto senza esser stato preventivamente mortificato.
La luce non pu
ò brillare attraverso la materia, se la materia non è diventata abbastanza sottile per lasciar passare i raggi.

Ci
ò che uccide produce la vita; ciò che cagiona la morte fa nascere la risurrezione; ciò che distrugge crea.
Nulla esce dal nulla. La creazione di una forma nuova ha per condizione la trasformazione della vecchia.

Tutto ci
ò che racchiude una semente può essere aumentato, ma niente senza l?aiuto della natura.
Non
é che per mezzo del seme che il frutto (il frutto porta semi pi?numerosi) viene alla vita.

Ogni cosa si moltiplica e si aumenta per mezzo di un principio maschile e di un principio femminile.
La materia non produce nulla se non
é penetrata dalla forza. La natura non crea nulla se non é penetrata dallo spirito. Il pensiero rimane improduttivo se non é reso attivo dalla volontà

La facolt
à di ogni germe é quella di unirsi a tutto ciò che fa parte del suo regno.
Ogni essere nella natura
é attratto dalla propria natura presente in altri esseri. I colori ed i suoni di natura simile formano degli accordi armoniosi; le sostanze che hanno rapporti le une con le altre possono combinarsi; gli animali della stessa specie si associano fra di loro e le potenze spirituali si uniscono ai germi coi quali hanno affinità

Una matrice pura fa nascere un frutto puro.
Non
é che nel santuario più intimo dell'anima che si rivelerà il mistero dello spirito.

Il fuoco ed il calore non possono essere prodotti che dal movimento.
Il ristagno
é la morte. La pietra gettata nell'acqua forma dei circoli eccentrici progressivi, che sono prodotti dal movimento. L'anima che non si commuove non può elevarsi e si pietrifica.

Tutto il metodo comincia e finisce con un solo metodo: la COTTURA.
Ecco il grande arcano:
é uno spirito celeste che discende dalla luna e dalle stelle e che é reso perfetto nell'oggetto saturnino da una cottura continua, fino a che abbia raggiunto lo stato di sublimazione e la potenza necessaria per trasformare i metalli vili in oro. Questa operazione si compie per mezzo del fuoco ermetico. La separazione del sottile dal denso deve farsi con cura, aggiungendo continuamente acqua; poiché più i materiali sono terrestri, più devono essere diluiti e resi mobili. Continua questo metodo fino a che l'anima separata sia riunita al corpo (18).

L
'opera intera si compie impiegando unicamente acqua.
E
' la medesima acqua di quella sulla quale si muoveva lo Spirito di Dio nel principio, quando le tenebre erano sulla faccia dell'abisso.

Ogni cosa deve ritornare a ci
ò che l'ha prodotta. Ciò che é terrestre viene dalla terra; ciò che appartiene agli astri proviene dagli astri; ciò che é spirituale procede dallo Spirito e ritorna a Dio.

Dove mancano veri principi, i risultati sono imperfetti.

Le imitazioni non saprebbero dare risultati puri. L
'amore puramente immaginario, la saggezza come la forza puramente immaginarie non possono aver effetto che nel regno delle illusioni.

L
'arte comincia ove la natura cessa di agire. L'arte compie per mezzo della natura ciò che la natura é incapace di compiere senza l'aiuto dell'arte.

L
'arte ermetica non si raggiunge con una grande varietà di metodi. La PIETRA é una.
Non v
che una sola verità eterna, immutabile. Essa può apparire sotto molti differenti aspetti; ma in questo caso non é la verità che cambia, siamo noi che cambiamo il nostro modo di concepire.

La sostanza che serve a preparare l
'Arcanum deve essere pura, indistruttibile e incombustibile.
Essa deve essere pura di elementi materiali grossolani, intaccabile al dubbio ed alla prova del fuoco delle passioni.

Non cercare il germe della pietra dei filosofi negli elementi.
E
' solamente nel centro del frutto che si può trovare il germe.

La sostanza della pietra dei filosofi
é mercuriale.
Il saggio la cerca nel mercurio; il pazzo cerca di crearla nella vacuit
à del proprio cervello.

Il germe dei metalli si trova nei metalli stessi ed i metalli nascono da s
e stessi.
La crescita dei metalli
é assai lenta; ma si può affrettarla aggiungendovi la pazienza.

Non adoperare che metalli perfetti.
Il mercurio imperfetto, quale si trova ordinariamente in certe regioni d
'Europa, é del tutto inutile per quest'opera. La sapienza del mondo é follia agli occhi del Signore.

Ci
ò che é grossolano e denso, dev'essere reso sottile e fine colla calcinazione.
Questa
é un'operazione assai faticosa e molto lenta, poiché é necessaria per strappare la radice stessa del male; essa fa sanguinare il cuore e gemere la natura torturata.

Il fondamento di quest
'arte consiste nel ridurre i in Vivum.
E' la Solphuris Sapientium in Mercurio. Una scienza sprovvista di vita é una scienza morta; un'intelligenza sprovvista di spiritualità non é che una luce falsa e presa a prestito.

Nella soluzione, il dissolvente e la dissoluzione devono restare insieme.
Il fuoco e l
'acqua devono essere resi atti a combinarsi. 'intelligenza e l'amore devono restare uniti per sempre.

Se la semente non
é trattata col calore e coll'umidità diventa inutile.
La freddezza contrae il cuore e la siccit
à l'indurisce, ma il fuoco dell'amore divino lo dilata e l'acqua dell'intelligenza scioglie il residuo.

La terra non produce alcun frutto senza una continua umidit
à
Nessuna rivelazione ha luogo nelle tenebre se non per mezzo della luce.

L
'inumidimento ha luogo per mezzo dell'acqua, colla quale esso ha molta affinità
Il corpo stesso
é un prodotto del pensiero ed ha per questo motivo la più grande affinità all'intelligenza.

Ogni cosa secca tende naturalmente ad attirare l
'umidità di cui ha bisogno per diventar completa nella propria costituzione.
L
'Uno, da cui sono uscite tutte le cose, é perfetto; ed é perciò che queste racchiudono in se stese la tendenza alla perfezione e la possibilità di raggiungerla.

Una semente
é inutile ed impotente, se non é posta in una matrice appropriata.
Un
'anima non può svilupparsi e progredire senza un corpo adatto, poiché é il corpo fisico che fornisce la materia necessaria al suo sviluppo.

Il calore attivo produce il colore nero in ci
ò che é umido; in tutto ciò che é asciutto, il color bianco; ed in tutto ciò che é bianco, il colore giallo.
Prima viene la mortificazione, poi la calcinazione ed in seguito lo splendore dorato prodotto dalla luce del fuoco sacro che illumina l
'anima purificata.

Il fuoco deve essere moderato, ininterrotto, lento, uguale, umido, caldo, bianco, leggero, che abbracci tutte le cose, rinchiuso, penetrante vivo, inesauribile ed il solo impiegato dalla natura.
E
' il fuoco che discende dai cieli per benedire tutta l'umanità

Tutte le operazioni devono essere fatte in un solo vaso e senza ritirarlo dal fuoco.
La sostanza adoperata per la preparazione della pietra dei filosofi dev
'essere radunata in un solo luogo e non dev'essere dispersa in più luoghi. Quando una volta l'oro ha perduto il suo splendore, é difficile renderglielo.

Il vaso dev
'essere ben chiuso, in modo che l'acqua non ne fugga; esso dev'essere sigillato ermeticamente, perché se lo spirito trovasse una fessura per sfuggire, la forza sarebbe perduta; e inoltre esso dev'essere ben chiuso, affinché nulla di estraneo e di impuro possa introdursi e mescolarvisi.
Deve sempre esservi alla porta del laboratorio una sentinella armata di una spada fiammeggiante per esaminare tutti i visitatori e respingere tutti coloro che non sono degni di essere ammessi.

Non aprite il vaso prima che l
'umettazione sia compiuta.
Se il vaso
é aperto prematuramente, la più gran parte del lavoro è perduta.

Pi
ù la pietra é alimentata e nutrita, più la volontà si accrescerà
La sapienza divina
é inesauribile; il limite sta soltanto nella ricettività della forma.

* * *


(Ricordati che il Tempio
é il tuo corpo ed i metalli di cui si parla non sono quelli vili - fatti di materia -).







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