La Storia di Mesola
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Proloco di Mesola
Proloco di Mesola
 
Altri punti di Interesse:
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Castello
Torre Abate
Gran Bosco
La Storia di Mesola
Le Prime notizie storiche, risalgono al X° secolo, quando il territorio di Mesola era ancora coperto dal mare. Successivamente, (XII° secolo) grazie agli apporti sedimentari del Po,vi fù un'avanzamento della linea costiera che determinò la formazione di questa nuova area. Infatti, si formò una lingua di terra lunga circa  4 Km, compresa tra il Po di GORO Ed il  Po dell'abate che venne chiamata  MEDIA INSULA.
Negli anni successivi vi furono i primi insediamenti umani, costituiti da casoni palustri, i cui abitanti erano dediti alla caccia ed alla pesca. Nel 1490, il Duca Ercole I° d'Este, acquistò la tenuta da alcune famiglie della comunità di Ariano per utilizzarla quale luogo di caccia e di svago. Nell'area ricchi di boschi ed acquitrini, vi abbondavano cervi, cinghiali e numerosi branchi di lupi.
Si deve ad Alfonso II la costruzione del castello.I lavori, diretti dall'architetto Galasso Alghisi da Carpi su disegno di Giambattista Aleotti, ebbero inizio nel 1578 e si conclusero nel 1583. Attorno al nobile palazzo furono costruiti una serie di fabbricati (Corte Bassa) per le necessità degli uomini e degli animali ed una lunga cinta muraria di 9 miglia. All'interno veniva custodita e protetta (dai lupi e dal bracconaggio) la selvaggina.

Il  Castello di Mesola, fu l'ultima delizia costruita dagli Estensi. Alla morte del Duca Alfonso II° (1598), non avendo avuto questi eredi diretti, il ducato passò al nipote Cesare a cui subentrò immediatamente lo Stato Pontificio, tuttavia la tenuta di Mesola rimase di proprietà estense, perchè loro bene allodiale.


Nel 1758, in occasione del matrimonio  tra Beatrice d'Este e Ferdinando Carlo, Mesola venne ceduta alla casa d'Austria. Il tenimento fù acquistato nel 1784 dalla Santa Sede, per passare poi in data 1797 come bene allodiale alla Repubblica francese. Nel 1815, con il congresso di Vienna, Lo Stato Pontificio rientrò in possesso dei propri beni, tuttavia Mesola, rimase di proprietà francese.

Fù solo nel 1823 che la Chiesa (per 400.000 scudi) il tenimento. Al Castello di Mesola venivano coattamente i briganti che imperversavano nell'agro-romano (sino al 1831). La tenuta venne venduta all'arcispedale S.Spirito di Roma, che, entratone in possesso provvide al risanamento dei terreni ed alla costruzione di case, incrementandone la popolazione.

Nel 1919, vi subentrò la Società Bonifiche Terreni Ferraresi che ne continuò la bonifica grazie all'apporto di potenti idrovore a vapore. Nel 1954, i terreni furono ceduti all'Ente Delta Padano, mentre il Gran Bosco passò all'Azienda di Stato per le foreste demaniali.
Ercole I°
Alfonso II°
Beatrice d'Este