Il Castello estense |
Il complesso del Castello della Mesola venne edificato intorno al 1578, ultimi anni
dello splendore della Casa d'Este, per volere di Alfonso II. La "Delizia"
nasce per accogliere la Corte Estense, che qui si trasferiva per dedicarsi
agli svaghi e alle imponenti cacce e pesche organizzate nella foresta circostante
e sul litorale. Agli equipaggi e al personale di Corte erano riservate le due
ali aperte sulla corte di servizio a formare un ampio semiottagono di portici
destinato ad accogliere il mercato, come avviene a tutt'oggi nella giornata di
sabato. Racchiusa dagli edifici porticati della corte si impone massiccio il Palazzo,
segnato dalle quattro torri merlate. Il complesso architettonico del Castello
di Mesola ( che comprendeva un perimetro di mura di oltre 9 miglia ) è ciò
che resta dell'ambizioso progetto urbanistico di Alfonso II d'Este, che qui
intendeva edificare quella che sarebbe risultata la più grande città del Rinascimento
italiano. Oggi il Castello ospita il Centro di Educazione Ambientale
(C.E.A.). |
Molta era la gente che partecipava alla vita religiosa, oltre alla SS.Messa, domenicalmente
funzionava il catechismo frequentato da circa 80 ragazzi e ragazze.
Si arriva cosi alla meta’ del 1700, quando, esattamente
nel 1758, Mesola, passo’ dalla proprieta’ Estense alla Casa d’Austria, grazie
al matrimonio tra Beatrice d’Este e Ferdinando Carlo d’Austria.
Le condizioni sociali migliorarono ed a questi subentro’ un incremento
demografico. La piccola cappella castellana risulto’ cosi insufficiente.
Fu’ grazie all’imperatrice Maria Teresa d’Austria, donna pia ed attenta ai problemi
politici dello Stato che si ebbero gli opportuni finanziamenti per la costruzione
della Chiesa. La prima pietra fu’ benedetta il 15 settembre 1783
dal Vescovo di Adria Arnaldo Speroni degli Alvarotti. Nell’occasione, un medaglione
d’argento, dono dell’Imperatrice, venne posto sotto la porta maggiore. La
Chiesa, venne progettata dall’architetto francese Joannon de Saint Laurent e
ne porto’ a compimento la costruzione verso il 1785. La stessa, venne dedicata
alla Nativita’ di Maria Santissima e, con chirografo del 3 marzo 1787, Papa Pio
VI°, la eresse ufficialmente a Parrocchia. L’atto Pontificio, decreto’ anche l’ultimazione
dei quattro altari laterali e della fonte battesimale. L’erezione
della torre campanaria, situata sul lato ovest del Sacro edificio, viene fatta
risalire al 1794. L’interno e’ costituito da un'unica navata con presbiterio e
coro ampi. Le pareti ed i soffitti, non sono affrescati né dipinti. Ai lati vi
sono un buon numero di pale d’altare ed alcune tele del 1700 di autori ignoti.
Fra questi, un dipinto a tempera con Madonna, un dipinto ad olio con S.Pio V° ed
una pala ad olio di scuola veneziana del 700 con il martirio di S.Eurosia. Infine
una serie incompleta di 5 dipinti ad olio su tela con le teste degli apostoli
e quella, pure incompleta, rappresentante la Crocefissione, l’Annunciazione,
la Nativita’ e la Flagellazione. Tra le opere d’arte, vi è una terracotta a tutto
tondo, raffigurante Gesu’ Nazzareno, del ferrarese Alfonso Lombardi (sec.
XVI) ed un pregevole organo a canne posto sopra il coro, opera di Filippo Fedeli
e figlio Francesco (Ferrara 1795). Lo strumento è in legno, a cassa unica con
qualche ornato ad intaglio, cimasa a frontone curvo ed è alto circa 9 metri. Buona
la dotazione dei registri, anche ad ancia, che rende particolarmente gradevole
il suono. Attualmente, la Chiesa ha giurisdizione sul centro abitato di Mesola con una popolazione di circa 2.000 persone ed il parroco è Don Luigi Corradin. |
Proloco di Mesola |
Proloco di Mesola |
INFO: |
La Chiesa di Mesola |
La Chiesa di Mesola |
Il Castello estense |
Gli abitanti delle località comprese tra la località Belvedere, il Canal
Bianco, il Po di Ariano ed il mare, sino alla fine del 1500, non avevano alcun
luogo di culto. Il territorio, giurisdizionalmente, dipendeva dalla
Parrocchia di Ariano Polesine, mentre, la parte a sud sino alla torre Abate
dalla parrocchia di Massenzatica. Con l’erezione del Castello
(1578-1583), si ricavo’ una cappella in una stanza al piano terra del Castello.
La stessa, possedeva un solo altare con mensa lignea e pietra sacra, nonche’
due candelieri in legno dipinto e l’occorrente per la celebrazione della SS.Messa.All’esterno
della cappella, nell’entrata del Castello, si trovava un confessionale.
Queste notizie storiche sono datate 1603 ed a quell’epoca
era cappellano, il frate benedettino ferrarese Giovanni Battista de Galvanis.
Nel 1674, un altro documento vescovile attesta che nella cappella vi era
una tela con l’immagine della Madonna e quelle di San Nicola e di San Francesco
di Paola, alcune tavolette dipinte, quattro candelieri in similoro, alcune lampade,
un contraltare ed altre suppellettili. |
INFO: |
Per informazioni relative al castello ed al C.E.A. telefonare allo: |
Per informazioni relative al castello ed al C.E.A. telefonare allo: |
Tel: 0533-99 |
il salone d'ingresso del castello di Mesola |