Beside Christine - Lei, l'altra...

 

Warning!!!

 

The author is aware and has agreed to this fanfic being posted on this site. So, before downloading this file, remember public use or posting it on other's sites is not allowed, least of all without permission! Just think of the hard work authors and webmasters do, and, please, for common courtesy and respect towards them, remember not to steal from them.

L'autore è consapevole ed ha acconsentito a che la propria fanfic fosse pubblicata su questo sito. Dunque, prima di scaricare questi file, ricordate che non è consentito né il loro uso pubblico, né pubblicarli su di un altro sito, tanto più senza permesso! Pensate al lavoro che gli autori ed i webmaster fanno e, quindi, per cortesia e rispetto verso di loro, non rubate.

 

Copyright:
The Copyright of Lady Oscar/Rose of Versailles belongs to R. Ikeda - Tms-k. All Rights Reserved Worldwide.
The Copyright to the fanfics, fanarts, essays, pictures and all original works belongs, in its entirety to each respective ff-fa author, as identified in each individual work. All Rights Reserved Worldwide.


Policy:
Any and all authors on this website have agreed to post their files on Little Corner and have granted their permission to the webmaster to edit such works as required by Little Corner's rules and policies. The author's express permission is in each case requested for use of any content, situations, characters, quotes, entire works/stories and files belonging to such author. We do not use files downloaded or copied from another website, as we respect the work and intellectual property of other webmasters and authors. Before using ANY of the content on this website, we require in all cases that you request prior written permission from us. If and when we have granted permission, you may add a link to our homepage or any other page as requested.
Additionally, solely upon prior written permission from us, you are also required to add a link to our disclaimers and another link to our email address.

The rules of copyright also apply and are enforced for the use of printed material containing works belonging to our authors, such as fanfics, fanarts, doujinshi or fanart calendars.

 

Nota: ipotetico parallelo dell'ep. 10 di Christine di Laura

 

Odio la neve

Il freddo, mi entra dentro che fa quasi male.

Il camino spento mi lancia uno sguardo

Sfida? Speranza?

Io sono più spenta di te, vorrei dirgli...

Il fuoco che riscaldava i miei giorni

ho lasciato che si spegnesse, un poco per volta...

non rimangono che cenere e nuvole grigie nel cielo...

e la morte nel cuore, ogni giorno di più...

Oh non torneresti, almeno un giorno alla vita di prima?

Io sì...

E vedere bruciare quel fuoco vivido che faceva brillare i tuoi occhi

e mi faceva sentire bella

viva...

Ho lasciato spegnere il fuoco...

Dio, vorrei morire

... ma non ora, no.

Lasciami vivere, che il fuoco torni a risplendere

nei suoi occhi

e a bruciare, piano, dentro di me...

Che non sono morta ancora... non ancora...

 

No, non sono morta… gli spettri gridano lugubri fuori dal grande palazzo.

Che aspettino, aspetteranno… io sono viva.

L’ho capito guardando il tuo sguardo stravolto l’altra sera mentre fingevi che quello che hai è ciò che volevi davvero… non è così, io lo so…

Rimani, un’ora e poi un giorno, ti farò ubriacare così tanto di me e del mio amore che non vorrai ritrovare la strada… ti farò perso per poi venirti a cercare, e non guarderemo indietro… mai più.

Mentirò, se necessario… racconterò così tante bugie alla vita che ci lascerà in pace alla fine, confusa, sfinita... Se tu sapessi… dirò che non ero io a sfuggire l’amore, non ero io quella pazza che ha lasciato sfiorire le rose così, senza coglierle, senza sentirne il profumo.

Il tuo…

La neve turbina e fischia nel vento, il freddo imperioso che bussa dalle finestre… e urla il mio nome…

Il gelo mi attende e affila le armi là fuori, ha scelto la preda perfetta, perché “tu ormai non sei più in questo mondo, e sarai mia” mi parla velando di brina i miei occhi e ghiacciando i miei sogni… li stringe nel pugno e si infrangono, mesti, in quella morsa.

Perché ho tradito l'amore, io… non so dire “ti amo”…

Padre, uccidetemi, non la voglio una vita così… l'avete donata a una figlia sbagliata, che non sa disobbedire, decidere... amare.

Sarebbe dolce come il miele, la morte … morire d’amore, chi non lo vorrebbe, il sacrificio supremo, la mia vita per te e nessuno potrà fare tanto, nessuno saprà mai darti di più… non lei, che pure ora è lì per te…

La mia vita è tua, ormai, rimani, resta con me… in questa casa così vuota se tu non sei qui, nulla ha senso, io non so più chi sono, se esisto davvero o sono soltanto un’onda impazzita che muove pensieri, dolori, il male di vivere senza di te…indosso sul viso una maschera lucida come cristallo che cambia colore ad ogni respiro, ma sento freddo e vorrei calore, le tue labbra, il tuo amore.

Io ho bisogno di te, io non ti lascio andare, se sei la fuori vengo a prenderti, e griderò con tutto il fiato che ho in gola che tu eri mio… lo sei ancora, e io ti voglio con me…  perché sono una donna anche io, alla fine.

La tua voce che bussa alla porta...

Sei qui... non andar via... mi guardi ed è come se non ti avessi mai visto o parlato prima.

La mia felicità ha il tuo nome, adesso...

"Hey Oscar... che ne dici di fare due passi prima che sia buio? Il sole sta tramontando, il fuoco si sta spegnendo..."

Non te n'eri accorta?

Sì... il sole, il fuoco, sono là fuori, che importa se io ho la neve nell'anima, il gelo nel cuore...

Il fuoco non è spento, non ancora

Ma  il sole brucia lento le ultime braci del giorno... manca poco, e nel rosso di questo tramonto saremo soltanto due ombre silenti, il ricordo di ciò che eravamo...

No, non voglio... che venga l'inverno, che il giorno muoia, che tu te ne vada...

Perché tu sei mio...

Ora vengo a riprenderti...

 

Piove... guarda come piove...

C'era da aspettarselo, no? Sarebbe bastato guardare il cielo, contare le nuvole nere lontane, far caso all'aria umida e greve, al vento che soffia da stamattina... al volto severo di Giove che tuona lontano...

"Corri, corri, forse ce la facciamo..."

Lo dice con gli occhi che ridono, a lei che pare una bimba, mentre rivoli d'acqua li investono senza pietà... che senso ha correre, ora? Bagnati fradici, lontani da tutto e da tutti... se mi avessi ascoltato... e dire che dovevano essere solo "due passi prima di cena"...

Ma lei lo ha ascoltato... ha inteso in quel fremito tenero della sua voce la voglia di stare con lei... e ha pensato "facciamo finta, come da piccoli... fingevamo di essere eroi, pirati, esploratori... facciamo finta... fingiamo di essere liberi, due clandestini sfuggiti al controllo del carceriere... solo tu ed io, e nessun altro... facciamo finta che lei non ci sia, che tu non sia suo... torniamo indietro e facciamo di nuovo la strada... al bivio, chi sceglierai? Ho paura di chiedertelo..."

E corrono, a perdifiato... ridendo, con lui che le stringe la mano per paura di perderla, e lei che si fa trascinare, perché ha paura che l'incanto possa svanire...

"Se rientriamo così, mia nonna ci ucciderà"... la pozzanghera che si forma ai suoi piedi mentre le strizza i capelli parla per lui... ma lei è felice come non ricordava... "ti sbagli - motteggia - ti ucciderà, guarda che nulla è cambiato..."

Lo dice e si morde le labbra... tutto è cambiato, invece...

 

Lei, l'altra, vive di luce riflessa immersa in un mondo fatto di carta, di tante parole...

La sua voce è gentile, i suoi modi educati e cortesi.

Il suo amore solo per te...

E' giusta per lui, pensavo, giusta per tutti... per lui e i suoi sogni sospesi nel vuoto, per me che ancora non so trovare la strada... "è come te", diceva rapito, e io esultavo... pensavo con gioia a ogni bacio e carezza, i complimenti e gli sguardi rubati... ogni cosa che vorrai donarle, saranno per me... sarà bello così, potrai aspettarmi, potrai attendere che io sappia svelare al mio cuore i segreti racchiusi nell'anima? Resisti, lotta , combatti... e quando la notte sarà passata, mi ritroverai lì in fondo al tuo cuore... stai con lei, ma non chiudere mai la porta per me.

E' bello così, con te al sicuro al suo fianco non temo nulla... perché tu non fai più parte della mia vita ogni giorno, ma sei parte di me... ti ho avuto dentro, ho sentito il tuo amore percorrermi come una lingua di fuoco, e le tue parole "Se lasciassi cadere una goccia di sangue nel mare, sapresti trovarla? Rendimi, rendimi il sangue e le lacrime sparse ogni notte e nascoste di giorno per te, e io solo allora potrò smettere di amarti, e di volerti..." il tuo cuore sta ancora bruciando, lo so...

E' solo per gioco, vero? Era un gioco, io a danzare con lei, è solo un gioco averla sposata, tu, lei, una casa da condividere, quello sguardo svagato che non nascondi ballando con lei davanti ai miei occhi? Dimmelo ora, lo devo sapere, perché i tuoi gesti che non conoscevo, le sue parole per te che io non saprei dire... mi fanno paura, orrore, mi nausea il vostro cercarvi,  il vostro chiedere l'uno dell'altra senza pudore...

Come osate... come osi tu, tu sei l'altra, il mio rimpiazzo, lo specchio del suo desiderio per me...

Lui è mio, non lo sapevi? Lui è mio, basterebbe un cenno per riaverlo al mio fianco... ma non è questo il momento, l'istante perfetto per liberare i miei istinti di donna sopita... bada, tu che vivi con lui al mio cospetto... a non chiedere troppo al suo sogno di avermi, a non chiedermi altre promesse... il momento è vicino che tu ti faccia da parte, e lui riprenda il suo posto con me...

Ma un figlio, un bambino?

Questo è troppo, anche per me...

E vi odio ogni istante di più... come hai osato, come hai potuto tradire così il tuo amore per me? Non ero io il tuo unico sogno, il più grande tesoro, il bene più grande da conservare al sicuro nel cuore?

Un bambino... è parte di voi, e io fuori... è un mondo estraneo di cui non possiedo le chiavi, e sento che sfuggi... ti vedo mentre la stringi e idolatri il suo corpo bellissimo e morbido, mentre scivoli piano tra i suoi pensieri, le mani bramose a cercare i suoi fianchi, mentre le voci si intrecciano e innalzano inni che io non conosco, davvero...

Smettila, metti fine a questa farsa ridicola, metti fine al suo amore per te... perché tu non la ami, io lo so... è solo mio il tuo amore, mie le tue mani e il tuo corpo, mie le tue lacrime...

Per lei non hai pianto, per lei non hai dovuto soffrire e inseguire... se sei felice con lei, è finita davvero per noi...

Non era questo il mio piano... non doveva finire così...

Ora io cosa faccio, senza di te? A chi affiderò i miei pensieri di giorno, le mie paure la notte? Se tu sei con lei...

Eppure non è tutto perduto, lo so... lo sguardo che hai, il tono della tua voce... ed esulto in segreto, mi faccio più forte ed ardita... posso farlo, devo dirtelo... una volta sola, una volta ancora, noi due da soli... e saprò conquistarti, saprai ritrovarmi...

E sarà stato niente, una cosa da poco... non è mai accaduto, hai sognato, è un errore... non è niente il suo amore per te.

 

"Hai di che cambiarti?" un sospiro, con voce accorata, ansiosa...

"Sì... deve esserci qualche cosa nella mia camera... quella di prima, intendo..."

"Allora cambiati in fretta, e poi ceniamo... - e non vede l'ora di averlo per sè... si volta, speranzosa - mi accompagni, scendiamo insieme?"

Non ha atteso nemmeno la sua risposta, è scappata... fuggita, emozionata, imbarazzata... felice.

Le mani che tremano, il viso appena arrossato... davanti al camino si libera in fretta degli indumenti bagnati, e si lascia rapire un istante dalla sua immagine che lo specchio appeso cattura...

Se lui potesse vederla così, con la luce del fuoco riflessa negli occhi, i capelli che paiono vivi e mandano strani bagliori... la troverebbe bella? Più bella dell'altra?

Il fuoco che brucia...

"Sono bella? Sono bella, André?"

Sorride, mentre si spazzola senza pietà... e spera che lui glielo dica stasera, che la guardi negli occhi e riveli i suoi desideri... che le sveli l'inconfessabile, e anche lei lo farà... insieme chiederanno la remissione dei loro peccati, per commetterne altri nell'oscurità... ma prega affinché lui le dica che è bella, bellissima, che la rapisca e la porti lontano... e faranno finta di essere complici, sposi, compagni ed amanti... innamorati, abbracciati... li sente, forse è lui, i suoi passi nel corridoio... una mano sul viso perché lui potrebbe vedere quanto lo vuole, ed avere paura di lei... i gesti irrequieti, lo sguardo febbrile... si sente morire, se lui non volesse? Se lui fosse un gioco finito, perduto per sempre?

No, non è vero, e lo pensa con rabbia, i pugni che tremano... lui è mio... deve esserlo, io non lo lascio, lo voglio per me...

Ha deciso, scende a cercarlo, il passo affrettato e il respiro affannoso...

Lo vede serio e pensoso mentre con gesti precisi raduna le cose che appartengono alla sua vita di adesso, quella con l'altra... il fuoco spento e tanto ordinato silenzio...

Il cuore che fugge... un sospiro più forte e lui la vede...

"André ma...? Il fuoco è quasi spento, prenderai freddo..."

Ma non vorrà mica tornare, con il tempo che c'è...

"Torno a casa, Christine potrebbe star male o preoccuparsi..."

"NO - e ha quasi gridato, senza volere... - manderemo un messaggio, che stia tranquilla... ma resta, là fuori è l'inferno, ti ammalerai..."

Lucida, bellissima.

Ha il pianto in gola, la voce fredda, senza tono, senza vita.

"No, è meglio che vada Oscar, davvero... magari un'altra volta..."

La rabbia che monta nel cuore, e la gelosia che come un'onda malata la soffoca e le dà la nausea senza pietà... ma perché fa questo a lei, a loro due??

Cos'avrà mai quella donna banale, quella donna qualunque che non è lei...

Ora  vuole saperlo, più di tutto... vuole saperlo da lui.

"Non puoi farne a meno, eh?"

"Di che?"

"Di tornare da lei..."

"E' mia moglie... non voglio farla stare in pena..."

"Ma saprebbe dove sei ... avanti, resta..."

"Proprio perché sa dove sono ... e con chi..."

Stasera ha deciso di farsi  del male, e di fargliene... perché lo rivuole per sé, almeno una volta ancora...

Allora gli volta le spalle, e parte all'attacco.

"E dimmi, com'è lei?" con voce bassa, scandendo bene il dolore con le parole...

... lui tace, e spera che smetta

Si volta, vivace, le guance infuocate, saette dagli occhi... ma la voce rimane tranquilla, un sibilo.

"Allora? Com'è farlo con lei?"

Lui abbassa un secondo lo sguardo... poi si rassegna e la affronta, lei non mollerà.

"E' ... diverso..."

Ma a lei non basta... la rabbia la soffoca perché lei attendeva qualcosa di più, erano altre le dolci parole che si attendeva di udire, che lei è unica, che può pretenderlo... invece la guarda con quello sguardo svagato che pare un sorriso, e allora si avvicina e lo afferra, le mani contratte, gli occhi cattivi...

"Diverso come? Meglio, peggio... - e la voce si incrina e scivola verso il pianto... - io voglio saperlo, tu devi dirmelo... me lo devi... "

Una lacrima, e un'altra...

Lei è disperata... lui annichilito... le prende le mani strette a pugno e con una carezza le scioglie, piano...

"Lei non lotta, Oscar... non l'ha mai fatto... lei non fugge... si fa amare..."

Per lei è come un colpo allo stomaco, in tre parole ciò che lei non è, non sarà mai... sta malissimo, e la rabbia svanisce... e il cuore smette di battere.

Ma lui continua... "Ma tu mi sei dentro, ormai non ricordo nemmeno da quando... anche se volessi, non potrei mai smettere di volerti, di amarti... ormai neanch'io lotto più, contro i miei desideri... e lascio che lei mi ami..."

E' la stessa disperazione, solo più cupa ed amara... per chi dalla vita ha imparato a soffrire ed ora muore vedendo riflesso il dolore negli occhi dell'altro...

Come faranno, come faremo... a far finta di niente, a sopportare di vivere.

A casa c'è l'altra che attende... lui se la immagina, il viso contratto e la paura che inesorabile monta nel cuore... i pensieri che muovono lenti, vischiosi... e un unico nome rieccheggia tra le pareti, insistente, costante, come il dolore...

Lei lo sa, gli l'ha detto... lei lo sa e non vuole accettare che la sua vita diventi una strana commedia dell'arte... lui china il capo, e chiede perdono agli dei, e anche a lei... per ciò che farà, per le strane parole che la sua bocca pronuncerà, perché ora con gesti lentissimi e attenti sta prendendosi cura dell'altra che piange coprendosi il viso...

"Io non avevo il diritto... oh André, io non ho nessun diritto... perdonami ma non so cosa fare... e vorrei che tu restassi... resta, resta con me..." e non lo guarda mentre lo dice.

Lui la circonda, la avvolge tra le sue braccia, calmandone il tremito, lasciando che il pianto si asciughi... vuole essere vero stanotte, e pretendere ciò che da sempre desidera. La guarda negli occhi, rivede i suoi stessi pensieri, e comprende che non importa ciò che faranno per vincersi, per allontanarsi, la vita saprà ritrovarli e obbligarli al confronto in quell'unica strana battaglia.

Amarsi, ogni volta di più.

Sarebbe follia cedere? Per non rinnovare il dolore, per non impazzire?

Le sfiora piano le labbra, e lei di rimando si avvinghia al suo corpo, piccola e fragile, annebbiata e indifesa... ha affidato alle lacrime ogni richiesta, rivendica con il silenzio perché non riesce a parlare...

Se lui se ne va... se lui la lascia, potrebbe morire... le pesa il confronto, l'affronto subito, ma non si difende ed attende il verdetto e il supplizio. E' dolce ed arresa, tra le sue braccia... e non si accorge che l'abbraccio diventa imperioso, il bacio profondo e impaziente... le sue mani le lasciano addosso mille carezze leggere, ad uno ad uno richiamano all'ordine i suoi desideri, e li appagano svelte, indulgenti...

Sono figli di un'unica colpa, di una lenta e sorda agonia... ma la vita ha insegnato ad entrambi a riconoscersi, soli tra tutti, ad arrendersi senza vergogna al destino che li ha condannati ad unirsi.

Lui la cerca e la vuole, lei gli tende le braccia e lo ama... senza accuse non c'è perdono da dare e ricevere, senza colpe non c'è peccato da riscattare.

Sono amanti da tutta la vita, e la vita stanotte li libera dalle catene...

Che si amino, senza pietà per il mondo che li ha divisi... sordi ai richiami, sopiti i doveri, banditi i rimpianti, non sentono altro che il suono dei loro sospiri, le labbra confuse non hanno parole... che ora parli l'amore, per non farli tacere per sempre.

Le scivola piano nel cuore, le prende l'anima, strappandole mille promesse... e nemmeno per un istante pensa che sia uno sbaglio, che non deve farlo in nome di lei...

Dell'altra...

Ci vuole coraggio, a volte, per essere veri... per ammettere che di tutte le vite possibili, è una sola quella che vuole... e in questa vita, nella prossima, in un'altra ancora, André è di Oscar, Oscar sta al fianco di André...
Anche lei lo sa, ci vuole coraggio per scegliere... e sceglie di stare con lui, in quella vita migliore, peggiore, non sarà importante.

Si abbandona e si lascia travolgere... una notte è un sospiro, un fremito d'ali che passa sui cuori e sulle coscienze... e non vuole che lui la lasci mai, mai più... anche ora... lo guarda fisso negli occhi, tenendolo stretto... gli chiede in silenzio una prova, vuole provare, sentirsi morire, e ricevere ciò che l'altra ha avuto per sé mille volte... almeno una volta vuole rinascere assieme a lui...

Che finisca ciò che ha iniziato, e "non andartene - gli mormora, pazza, insensata, ebbra d'amore e stordisce anche lui coi suoi baci, morbidi e umidi... - non andartene, resta con me... chiudi gli occhi e rimani qui ora, io voglio sentire il tuo corpo esplodere dentro di me" e gli preme addosso il suo desiderio, per raggiungerlo, per lasciarsi trovare...

Sono lacrime silenziose quelle che offuscano gli occhi di lui, mentre si arrende... accetta l'assurda follia e si lascia annegare nell'estasi, riconosce il destino e lo chiama per nome...

"Oscar... amore, amore..."

Il mattino arriva in fretta, e porta stanchezza, risveglia i doveri, risorge il rimorso... Lui si volta, e la vede distesa ed abbandonata, il viso smarrito, gli occhi grandi, impauriti...lei si nasconde al suo sguardo piangendo, e piano confessa che la sua colpa è ancora più grande e terribile di quella che crede...

Non è solo una notte che chiede, vuole in pegno tutta la vita... gli chiede di scegliere, di essere lei la prescelta... e sa che per questo, lei e l'altra dovranno soffrire, e anche lui...e allora non parla, si rifugia tra le braccia dell'uomo che mille volte ha chiamato suo nella notte, perché sua sia la prima parola del loro risveglio, nella luce soffusa di questa strana mattina...

Lui non vorrebbe sciupare il silenzio, è così bello lasciarsi cullare dai sogni, che sembrano veri persino alla luce del giorno, al calore del sole... ma lei si riscuote, non può aspettare... ora che ha avuto il coraggio di chiedere vuole risposte, vuole ascoltarlo mentre tesse la trama del loro futuro...

E intanto ripensa a lei, all'altra. A quanto vale una vita felice carpita mentendo e rubando... si può passare un'intera esistenza fuggendo le accuse, scappando dagli occhi impietosi del mondo? Da un neonato che piange?

Non ce la fa, non può farlo... la coscienza la assorda di mille parole di scherno, non è pronta, le manca il coraggio, e allenta la presa e la morsa dal cuore... una donna è una degna rivale davanti a cui alzare la testa, ma un figlio, un bambino...

"Oh André... come faremo, come farò adesso?" ma è solo un pensiero che svela con gli occhi, senza parlare.

La lascia senza fiato...lui le accarezza il viso... ha visto il suo sguardo velarsi, le labbra socchiudersi senza suono, e in lei crescere nuovi tormenti... e le offre riscatto, un approdo sicuro, tranquillo. Guarda lontano e parla con lei dei loro segreti, suoi e dell'altra... "lei lo sa Oscar... l'ha sempre saputo... con lei non ho mai barato, in fondo... siamo noi che abbiamo barato, fin dall'inizio... non siamo stati  sinceri, e io avrei continuato a mentire se tu non avessi voluto sfidarmi... se tu avessi taciuto. Dovrò solo guardarla negli occhi, e lei capirà..."

Oscar sorride timida, confusa... è un uomo difficile il suo, nasconde segreti e sorprese... ma pensa anche a lei e si volta per piangere un po', prima che il giorno che nasce mandi al confino assieme alla notte la ragione e le buone intenzioni, e i ricordi e la vita di prima in cui c'era anche lei...

Lei...

Lei, lei, l'altra

 

L'altra...

 

Io lo so, tu sei con lei... 

Lei, l'altra, l'eterna rivale... l'amica fidata, algida e fulgida, bella ed altera, che irradia la luce del giorno e vive di notte...

E' nel tuo cuore, io lo so... tu sei dentro di lei...

E' lucente e ingombrante, vivace e splendente...

Lei ha tutto.

E io niente.

Muove l'aria, un essere eterno, che aleggia tra noi come un raggio di sole, o un'ombra... o la morte.

E' morto il tuo amore per me? E' mai nato, è davvero esistito? Forse ho sognato quei giorni passati abbracciati con te che cercavi con furia la parte nascosta, migliore di me... Era lei che cercavi, allora e poi sempre? Fra i miei capelli, e le mie gambe, tra i cuscini sparsi sul letto in disordine dopo l'amore?

Era per lei, quell'amore...? Era lei che chiedevi, trovandomi? Era il suo nome che immaginavi, ripetendo il mio, ancora ed ancora?

Che pena volerti così...

Se ho sbagliato mi pento... se ho peccato, allora espierò...

Perché ho osato sfidare il destino, e ho perso... credevo di averlo giocato, di essere scaltra, di averti avvinto al mio cuore, strappando promesse alla sorte...

Ma per l'amore rubato all'uomo che è stato mio, non darò nulla in cambio...

E' mio, me lo tengo, è mio questo figlio che cresce nel ventre e mi succhia la vita dal cuore...

Sarà il vostro monito, il vostro tormento...

Oppure no... è il mio tributo al vostro trionfo, vi lascio in ricordo una piccola parte di me...

Voi vivrete la vita che avevo sperato per me... non cerco vendetta, ma pace per lui, e anche per me... abbiatene cura ed amatelo, calmate il suo pianto, vegliate il suo sonno... e lasciate che mi ricordi come lei, quell'altra, che visse una vita per fargliene dono.

Non chiederò altro alla sorte, non otterrò altro da voi... da te...

Perché tu sei con lei, quell'altra.

E ti ho perso pensando di averti trovato...

Ma forse eri solo un riflesso...

Come io ero per te il riflesso sbiadito dell'altra.

 

 

Luana, dicembre 2005, gennaio 2006

 

pubblicazione sul sito Little Corner del marzo 2007

 

Vietati la pubblicazione e l'uso senza il consenso dell'autore

 

mail to: luly_thelilacat@yahoo.it

 

Back to the Mainpage

Back to the Fanfic's Mainpage