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Il Libano 
Il Libano si trova, all'incrocio tra L'Europa, l'Africa e l'Asia, confina ad ovest con il Mediterraneo, a nord-est con la Siria e a sud con Israele. La superficie del Libano è di 10.452 Km/quadrati, per una lunghezza di 250 Km ed una larghezza massima di 70-80 Km. E' costituito in prevalenza da una zona montuosa, e da fertili pianure a Nord (Akkar), a Nord-Est (Beqaa) e a Sud, la pianura di Nabatieh e del fiume Awwaly.

Quasi tre quinti del territorio sono in rilievo. Ci sono colline dal clima dolce e stabile, dove crescono piante come l'olivo, la vite, la quercia, il fico, il pino, il mandorlo, il melograno e naturalmente il Cedro.

Le principali catene montuose sono quella del Monte Libano, che culmina a sud-est di Tripoli, negli oltre 3000 m del Qornet as-Sawda, mentre vicino a Beirut il Jabel Sannine raggiunge i 2628 metri e quella dell'Antilibano che digrada scoscesa  verso la valle della Bekaa, lunga 150 Km. Per quanto bassa rispetto alle alture che la circondano, la valle si trova in realtà ad un'altitudine di 1000 m sopra il livello del mare; la catena dell'Antilibano
a Est della valle della Bekaa, è un massiccio arido che sorge improvviso dalla pianura e rappresenta il confine naturale con la Siria. La sua cima più alta è il Monte Hermon Jebel ash-Sheikh, alto 2814 metri.

La "cosiddetta guerra civile"...guerra di altri.

Gli scontri del 1975 opposero i Musulmani libanesi alle milizie della Falange, dominate dai Maroniti. 
Il Governo non assolveva più alle proprie funzioni e il potere era finito nelle mani delle varie fazioni armate. Il Libano attraversava un vero e proprio stato di anarchia. L'OLP si unì ai musulmani agli inizi del 1976, provocando l'intervento della Siria - che temeva eventuali ritorsioni da parte di Israele - contro gli stessi Palestinesi.
Ben presto, Beirut venne divisa dall'infame "linea verde", a est della quale la città passò sotto il controllo dei cristiani, a ovest sotto quello dei musulmani. Allo stesso modo, altre linee vennero tracciate nel resto del Paese, che fu così diviso in diverse aree, ciascuna delle quali venne posta sotto il controllo di una setta religiosa. Tale stato si protrasse per tutti i 17 anni di guerra civile, anche se le linee vennero spostate e le alleanze si modificarono più volte. Nel giugno del 1976, la Lega Araba impose una tregua, creando una forza di pace guidata dalla Siria. Tuttavia gli scontri proseguirono e, nel 1978, Israele invase il Libano meridionale e attaccò tutte le basi palestinesi. L'esercito di Tel Aviv si ritirò e cedette il posto a una forza di pace ONU, ma gli Israeliani continuarono a servirsi delle milizie maronite come di uno strumento per colpire gli obbiettivi dell'OLP.
Nel giugno 1982, Israele invase nuovamente il sud del Libano, stavolta annientando i miliziani dell'OLP e colpendo i guerriglieri a Beirut. A metà agosto, l'OLP aveva accetto di abbandonare Beirut dopo un negoziato promosso dagli Stati Uniti.
Molti combattenti palestinesi furono trasferiti in altri paesi del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale. In quella stessa estate, durante l'occupazione Israeliana, le elezioni portarono alla presidenza il capo delle milizie cristiane, Bashir Gemayel, ma il suo fu un mandato breve, poiché in settembre venne assassinato. Al suo posto fu eletto suo fratello, AminGemayel. La vendetta dell'assassinio del presidente fu raccapricciante: a Beirut ovest, occupata dagli israeliani, nei campi profughi di Sabra e Chatila i falangisti massacrarono un migliaio di civili palestinesi. 
La carneficina avvenne sotto gli occhi delle truppe israeliane, che non fecero alcunché per evitarla. 
Le notizie sul massacro sconvolsero l'opinione pubblica mondiale e, conseguentemente l'esercito Israeliano lasciò Beirut e si ritirò nel Libano meridionale. venne stabilita a Beirut una forza di pace internazionale, composta per lo più da eserciti occidentali, considerati filo-cristiani e che creavano attriti con i musulmani. La forza di pace internazionale divenne bersaglio degli attacchi terroristici; dopo l'uccisione, nell'ottobre 1983, di 300 soldati francesi e americani, gli eserciti occidentali decisero di ritirarsi.
Nel 1985 anche gli israeliani si ritirarono dal Libano meridionale, portandosi in Israele centinaia di prigionieri.
Intanto , il gruppo emergente degli "Hezbollah" ("il partito di Dio", composto dagli estremisti sciiti legati all'Iran)  dichiararono guerra all'esercito del Libano del sud per il controllo della regione meridionale, mentre Israele continuava ad attaccare le postazioni dell'OLP e il clima degenerava rapidamente. Gli estremisti sciiti presero a colpire i civili occidentali dando il via ad una serie di sequestri, davanti a tale emergenza molti stranieri abbandonarono il Libano (con relativi investimenti); non solo gli stranieri furono oggetto di sequestri: molti libanesi finirono nelle mani di fazioni opposte e vennero liberati solo dopo il pagamento di un riscatto, spesso in denaro, o addirittura fatti scomparire.
Nel 1987, l'esercito siriano entrò a Beirut nel tentativo di far cessare gli scontri tra libanesi e musulmani palestinesi. La Siria era la potenza straniera più influente nel Libano; in teoria, il governo c'era ancora e le istituzioni, nate con l'indipendenza, sopravvivevano a stento, ma il vero potere militare e amministrativo era nelle mani della forza armate. Gli Sciiti erano diventai il gruppo più numeroso, anche se relativamente debole; le milizie di Amal erano scarse sul piano operativo, ma estremamente popolari sul versante politico. 
Gli Hezbollah sfidavano Amal; i Maroniti, nonostante le spaccature interne verificatesi nel 1985, erano ancora abbastanza uniti e autosufficienti sul piano economico. I Drusi, capeggiati da Walid Joumblatt, erano poco numerosi, ma molto solidali.
Più la guerra andava avanti, più i gruppi principali si andavano frammentando; il potere politico si spezzò in cellule sempre più piccole, mentre scemava la credibilità internazionale del Libano come stato indipendente.Nel 1988, allo scadere del mandato presidenziale, Amin Gemayel nominò il comandante in capo dell'esercito, il generale cristiano Michel Aoun alla testa di un governo provvisorio, cerco di ristabilire l'autorità dell'esercito libanese e di espellere dal Paese le truppe siriane.
Nel 1989 si tenne a Taif, in Arabia Saudita, un'assise che propose una nuova costituzione per il Libano, che conferisse maggiori poteri ai musulmani, il generale Aoun rigettò questa ipotesi e la minacci di una spartizione permanente tornò a profilarsi. Il 5 novembre un nuovo protocollo, noto come "gli Accordi di Taif" venne ratificato da tutti i parlamentari. 
René Moawwad venne eletto presidente, ma fu ucciso dopo soli 17 giorni. Il parlamento scelse allora un altro candidato, Elias Hraoui. Nel 1990  a Beirut est, l'esercito siriano represse e disarmò i cristiani fedeli al Generale Aoun.
Insieme poi l'esercito siriano-libanese ripresero il controllo su gran parte del territorio. Nel 1991 venne firmato un trattato che avrebbe riavvicinato i due paesi in termini economici, militari e di sicurezza. Nel 1992 gli israeliani sferrarono un pesante attacco sul Libano meridionale, con lo scopo di eliminare i gruppi terroristici Hezbollah e palestinesi; i bombardamenti provocarono la fuga di non meno di 300.000 civili libanesi verso il nord del paese. Nell'ottobre del 1992 Rafiq al-Hariri, un imprenditore libanese  nato in Arabia saudita, divenne capo di un governo di 30 ministri. Nel 1993 fu dato il via a un piano di ricostruzione da 13 miliardi di dollari; la lunga  guerra era finita, dal 1975 era costata la vita a 150.000 libanesi e aveva lasciato il paese in condizionicatastrfiche.I cristiani libanesi hanno perso due loro rappresentanti di spicco Michel Aoun, in esilio in Francia e Samir Geagea, leader del partito Forze libanesi, arrestato nel 1995, con relativo scioglimento del partito.

 



 

                       Cristianesimo
                  Le principali Chiese cristiane.
                       Islam
                  Le principali confessioni dell'Islam.
                      
Geografia           
                  Le principali città del Libano.
                    
  Libano nella Bibbia
                  Le citazioni del Libano nella sacra Bibbia.

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Ultimo aggiornamento:  05-01-11