Nell'estate in cui mi recai nel borgo di San Gennaro (v. Cephalenthera rubra) fu la
prima volta che identificai questa curiosa Orchis che deve il nome della sua specie
(italica), come possiamo facilmente intuire, al fatto che è comune in tutta la penisola
(dall'Etruria alla Calabria; degli esemplari sono stati rinvenuti anche in Lombardia
presso Cassano e Lodi, in Sicilia e in Romagna). Nel salire i tortuosi tornati montani che
avrebbero portato me, Andrea e mio padre al piccolo Borgo quasi disabitato di San Gennaro,
notai che al margine della strada molte Orchis italica che emergevano vistose fra la
vegetazione. Non le diedi mola importanza perché ero in cerca di una specie di Iris (Iris
foetidissima) ma la osservai ugualmente. Le foglie sono quasi tutte basali, in rosetta,
allungate, lunghe 10 cm e larghe 2 circa, opache e a margini leggermente ondulati. La
rosea e densa infiorescenza che colora la vegetazione delle macchie e dei prati aridi dove
si può trovare la pianta (non escludendo i margini delle strade!!!) è cilindrica o a
volte globulosa, ha le brattee più corte dell'ovario. I fiori hanno ovviamente sepali e
petali rosa e sono triangolari-acuminati, di 10 mm, con nervature viola che marcano il
loro colore. Il labello, generalmente roseo, più chiaro dei tepali, a volte anche bianco
con macchie porporine, è la vera caratteristica della pianta. Esso è infatti trilobo, ma
il lobo mediano è diviso in 2 lobi separati da un "dente". Il fiore imita
quindi la fisionomia del corpo umano, le è stato dato il nome di uomo nudo proprio
perché gambe, braccia e organo sessuale maschile sono distinguibili se si da uno sguardo,
anche se non molto accurato, al nastriforme labello. Fiorisce dalla fine di marzo
all'inizio di giugno. Ci si può confondere facilmente con l'Orchis simia Lam. ma le sue
"gambe" e le sue "braccia" sono molto più fini.
Romagna). Nel salire i tortuosi tornati montani che
avrebbero portato me, Andrea e mio padre al piccolo Borgo quasi disabitato di San Gennaro,
notai che al margine della strada molte Orchis italica che emergevano vistose fra la
vegetazione. Non le diedi mola importanza perché ero in cerca di una specie di Iris (Iris
foetidissima) ma la osservai ugualmente. Le foglie sono quasi tutte basali, in rosetta,
allungate, lunghe 10 cm e larghe 2 circa, opache e a margini leggermente ondulati. La
rosea e densa infiorescenza che colora la vegetazione delle macchie e dei prati aridi dove
si può trovare la pianta (non escludendo i margini delle strade!!!) è cilindrica o a
volte globulosa, ha le brattee più corte dell'ovario. I fiori hanno ovviamente sepali e
petali rosa e sono triangolari-acuminati, di 10 mm, con nervature viola che marcano il
loro colore. Il labello, generalmente roseo, più chiaro dei tepali, a volte anche bianco
con macchie porporine, è la vera caratteristica della pianta. Esso è infatti trilobo, ma
il lobo mediano è diviso in 2 lobi separati da un "dente". Il fiore imita
quindi la fisionomia del corpo umano, le è stato dato il nome di uomo nudo proprio
perché gambe, braccia e organo sessuale maschile sono distinguibili se si da uno sguardo,
anche se non molto accurato, al nastriforme labello. Fiorisce dalla fine di marzo
all'inizio di giugno. Ci si può confondere facilmente con l'Orchis simia Lam. ma le sue
"gambe" e le sue "braccia" sono molto più fini.