6 anni non bastano by Sissichi

 


Un'altra fiction della bravissima Sissichi! 


 

Due mesi dopo... Boston

 

“Greg, dove sono i rifornitori? Tra un’ora apriamo e non abbiamo da bere????”

“Stanno arrivando signor Witter, dovrebbero essere qui a momenti”

“Greg, ormai è un mese che sei qui quanto ancora devo pregarti per chiamarmi Pacey invece  di “signor witter”?”Chiese Pacey sorridendo al ragazzo

“Mi scusi signor…- ma appena vide lo sguardo di Pacey - Pacey”

“così va meglio, questo mese avrai un aumento Greg” disse sorridendogli

“Grazie” disse meravigliato.

“Oh, finalmente sono arrivati i rifornitori” disse Pacey appena vide arrivare gli uomini

“Ok ragazzi fatemelo un’altra volta e cambio rifornitori” fu il saluto che gli riservò

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“Allora com’è il verdetto?” chiese Dawson guardando Joey

“La critica si è contenuta…, ma ha detto che nel complesso sono dei racconti piacevoli da leggere, l’autrice riesce a farci immedesimare senza alcuno sforzo, le storie sono frizzanti e malinconiche, dolci e dure, ha saputo creare 8 racconti diversi, ma degni di una raccolta” finì di leggere

“Ma è meraviglioso” disse Dawson alzandosi e correndo ad abbracciarla, baciandola con trasporto

“Grazie” disse Joey corrispondendo i baci “Anche con te la critica è stata generosa però, se non sbaglio ha detto che sei un talento promettente”

“Già siamo una coppia ben assortita” esclamò baciandola di nuovo

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“Jen, ormai sono 5 anni che stiamo insieme, abbiamo tutti e due una carriera ormai avviata, possibile che non senta quello che sento io?” chiese Joey

“Ma certo che ti ama Joey, non sarebbe stato 5 anni con te se non provasse un sentimento così intenso per te”

“Non è questo che intendevo, so che mi ama, anche io lo amo, ma non mi basta più, sono stufa di essere la sua “ragazza”” disse lei nervosa

“Mh, sento odore di matrimonio”

“Sì, brava, io voglio sposarmi, mettere su famiglia, avere una splendida bimba come Sammy”

“Joey, forse non ci hai fatto caso, ma Dawson è sempre a LA mentre tu sei sempre qui a Boston, come pensi di riuscire a crescere una bimba lontana dal suo papà, e Dawson non può certo abbandonare adesso LA, sarebbe la fine della sua carriera, e lo stesso vale per te, qui hai un editore, potresti trasferirti tu a LA, ma a parte che significherebbe lasciare i tuoi amici, dovresti comunque tornare qui una volta a settimana e cosa faresti con il tuo eventuale figlio? Lo scarrozzeresti attraverso gli USA?”

“Lo so Jen, ma il punto è che queste considerazioni ci saranno anche tra 6 anni, lui non abbandonerà mai LA, è lì che deve stare un regista e io dovrei abbandonare la mia casa editrice?”

“Ma tra 6 anni tu sarai una scrittrice affermata e non credo che troverai difficoltà nel trovare un’altra casa editrice, o comunque quella che hai adesso ti darebbe anche un aiuto, mentre adesso ti ha sconsigliato di muoverti”

“Jen, ormai ho 25 anni,  tra 6 ne avrò 31, io un figlio lo vorrei adesso non a 31 anni”

“C’è gente che i figli li fa ben oltre i 31 anni, e poi comunque sei anni è una data non definitiva, per quello che ne sapete potrebbe anche essere un anno. Cosa ne pensa Dawson?”

“Dawson non ci pensa, non ha mai accennato a questo argomento”

“Parlagliene, credo che sia giusto”

“Lo so, ma ho paura di incrinare tutto”

“Joey prima o poi litigherete, magari per cosa ordinare al ristorante o per dove andare una sera, ma non cascherà il mondo solo perché avete avuto uno screzio”

“Speriamo”

“Joey, devi avere fiducia nel vostro amore”

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“Jack ti dico che c’è qualcosa che non va, provate tu e Jen a sondare un po’ il terreno, perché so che lei ha qualcosa che non va” disse Dawson a Jack

“Ma hai provato a parlarne con lei?”

“Non mi ha detto nulla, e poi io non so di che si tratta, è una sensazione che ho, e poi lei è così quando ha qualcosa per la testa te ne accorgi subito perché ha un atteggiamento contrastante, a volte è dolce da diabete, troppo, a volte invece è irritabile e non sai mai di quale umore la puoi trovare, questo è uno di quei momenti, quindi se magari provo a chiederle qualcosa e magari è nel suo momento no, ne esce una lite di proporzioni gigantesche”

“Ok sentirò Jen, magari lei sa qualcosa”

“Grazie, sei un amico, per il resto come va?”

“Tutto ok, quest’anno, la squadra procede bene, può darsi che si riesca a vincere il campionato”

“Sarebbe grande, così poi si festeggerebbe”

“Oh, sì, sono secoli che non ci scateniamo”

“Lo so, ma abbiamo tutti da fare, siamo sempre impegnati con lavoro e poi, c’è Pacey, solo ora sta iniziano pian piano a riprendersi”

“Già, il suo locale comunque è un successo, fa sempre il pienone”

“Sono felice per lui, si vede che ha messo tutto il suo essere “casinista” all’opera a rendersi utile e ha sfruttato la sua predilezione per il divertimento concentrando tutto in quel locale”

“Chi l’avrebbe mai detto, nessuno a Capeside avrebbe puntato due soldi su di lui”

“E invece c’era qualcuno che lo avrebbe fatto, mio padre, lui ha sempre avuto un debole per Pacey, era il suo secondo figlio, per un po’ ne sono stato anche un po’ geloso, ma poi ho capito che io avevo un padre che mi amava, mentre Pacey doveva cercare un sostituto al suo così ho iniziato ad invitarlo sempre più spesso a casa e la nostra amicizia si è consolidata”

“Pacey è speciale”

“Sì, lo so, e sono felice di averlo ritrovato, se devo essere sincero, anche se ero arrabbiato con lui

ne sentivo la mancanza”

“Tutti ne sentivamo la mancanza”

“Senti un po’ a proposito di mancanza, Andie?”

“Oh, lei dopo essersi laureata ad Harvard, ha fatto domanda per entrare come ricercatrice interna all’università, così adesso sono due anni che si muove fra le provette”

“Sono felice per lei, ma non viene mai da queste parti? Mi piacerebbe rivederla”

“L’ ho sentita ieri e mi ha detto che fra 2 settimane viene e si ferma per circa 15 giorni”

“Bene, ecco l’occasione che aspettavamo… FESTA!”

“Ma sì, mi sembra un’ottima idea, mi ha confessato che viene perché è curiosa di vedere Sammy”

“Potremmo chiedere a Pacey se possiamo darla al suo locale”

“Sì, mi sembra un’ottima idea, chiedi tu a Pacey”

“Ok, tu ricordati di parlare a Jen”

“Non ti preoccupare la vedrò giusto tra un po’”

“Ok allora poi fammi sapere”

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“Sposarsi?”

“Sì, Jack, lei vuole sposarsi, ma sembra che Dawson, non ci pensi”

“Vuoi dire che ne hanno parlato e lui ha detto di no”

“No, voglio dire che lei sta aspettando che lui lo capisca da solo”

“Ma è matta? Dawson non lo capirà, cioè, ha capito che c’è qualcosa che non va, infatti mi ha mandato in avanscoperta, ma non credo si aspetti una cosa del genere”

“Appunto, io le ho consigliato di parlarne con lui”

“Speriamo, anche se vedo delle nubi all’orizzonte, perché ora non credo che Dawson sia disponibile al matrimonio proprio ora che la sua carriera sta nascendo, è quello che le ho detto io, ma non è tutto, lei non vuole solo sposarsi, lei vorrebbe anche dei figli”

“ O mio Dio”

“Appunto, quindi adesso sì che puoi vedere il ciclone in cui ci troveremo”

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“Ciao Pacey”

“Ciao Joey, qual buon vento ti porta qua?”

“Un ciclone”

“O porca miseria, il locale non è il luogo adatto allora, potresti uscire e tornare magari chessò con il sole?” le chiese sorridendo, lei sorrise e si sedete al bancone

“Sembri un barista non il proprietario, se ogni volta che entro ti trovo a pulire i bicchieri”

“E’ sempre stato il mio sogno, fare il barista”le disse sorridendole

“Beh, allora facciamo così, mi lasci il locale e io ti faccio fare il barista”

“E quanto mi pagheresti?”

“due dollari l’ora”

“Ehi, ho Sammy da mantenere”

“Mh, allora facciamo così, ti do due dollari per te e per Sammy tutto ciò che vuole”

“Ok, affare fatto” disse ridendo “Credo che Sammy voglia una porche”

“Sei licenziato!” gli rispose lei con un ghigno

“O, allora credo che Sammy si accontenterà di un triciclo”

“Ora va meglio” disse sorridendo

“ok, a parte gli scherzi, cosa c’è che non va?”

“Cosa ti fa pensare che ci sia qualcosa che non va?”

“Il fatto che sei entrata con un ciclone e non con il sole e che continui a mordicchiarti il labbro inferiore”

“Ehi, io non mi mordicchio il labbro inferiore”

“sì lo fai”

“Sei licenziato”

“Se continui a licenziarmi credo che non ti servirò mai un drink” le rispose ridendo

“Tanto il locale è mio quindi me lo posso sempre fare”

“Accidenti, me ne ero scordato” lei sorrise ed annuì col capo

“Allora?”

“Ok, non ti mordicchi il labbro”

“Ecco bravo” rispose annuendo con la testa “Che bravo barista mi son trovata”

“Già un po’ sottopagato”

“Hai detto qualcosa?”

“Io? No”

“Pacey posso farti una domanda?”

“Certo, basta che poi non mi licenzi se ti rispondo schiettamente” disse sorridendo

“Ok, affare fatto, si tratta del tuo passato, posso farla lo stesso?”

“Si, cosa vuoi sapere?” chiese lui sorridendo con nostalgia

“Quando hai capito che volevi sposarti?”

“Nel momento stesso in cui gliel’ ho chiesto, non era programmato, non avevo neanche l’anello, eravamo a cena fuori, stavamo parlando, ricordavamo il nostro primo incontro e io sorridendo le ho detto: sai, credo che tu sia la cosa migliore che mi sia capitata da un paio di anni a questa parte, mi vuoi sposare? Appena mi sono reso conto di quello che ho detto, ho sorriso e l’ ho guardata, lei mi ha sorriso e ha detto: è da un paio di anni a questa parte che sto aspettando di sposarti così dopo due mesi ci siamo sposati” raccontò con gli occhi illuminati dal dolce ricordo, una lacrima silenziosa scese sulla sua guancia, ma i suoi occhi, non erano tristi, brillavano del ricordo di quel momento, di quella gioia. Joey guardandolo, si sentì invidiosa di quella felicità che leggeva in quegli occhi.

“Ok, hai ancora il tuo lavoro, ma quel bicchiere ha una macchia” disse e sorridendo si alzò e si avviò verso la porta, si girò e disse: “Grazie Pacey”

“Grazie a te, ciao Joey” lei annuì ed uscì dal locale

Grazie Annie, grazie per avermi regalato questo momento pensò Pacey sorridendo

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Vorrei anche io poter raccontare ai miei figli una scena così, il loro papà che mi chiede così romanticamente di sposarmi. Sammy è molto fortunata. Se sei anni fa non fosse andata così forse a quest’ora Sammy sarebbe figlia mia.

“No, non posso pensare questo, è una cattiveria nei confronti sia di Dawson che di Pacey” però…

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“Jen, credo di aver capito che ne devo parlare con Dawson, preferirei che lo capisse da solo, ma so anche che se continuo così potrei rovinare tutto”

“Sono contenta, ma mi domando cos’è che ti ha fatto cambiare idea”

“beh, quello che mi hai detto tu era vero…”

“Sì, ma poi cos’altro è successo?”

“Ho parlato con Pacey”

“AH” Joey la guardò male e lei stette zitta ma sorrise

“Perciò dì a Jack di non preoccuparsi, parlerò io a Dawson”

“Jack?”

“Sì, so che Dawson ha parlato con lui, che ha parlato con te” disse sorridendo “Ormai conosco Dawson e so cosa fa in questi casi”

“Ok, parlaci tu,  è giusto così”

“Poi ti chiamo e ti racconto, così potrai riferire tutto a Jack”

“Ma… io….”

“Non ti preoccupare Jen -disse Joey ridendo della sua faccia imbarazzata- non racconto mai nulla a Jack perché so che glielo dici già tu, non perché non voglia”

“Joey, sei una…”

“Si?” chiese lei guardandola

“Niente, lascia perdere” disse Jen scotendo la testa e scoppiando a ridere “Sei unica Joey Potter”

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“Dawson, dobbiamo parlare”

“Se lo dici sorridendo ,allora mi va bene, non dovrebbe essere nulla di preoccupante”

“Ma come Jack non ti ha detto nulla?” chiese Joey con uno sguardo che manteneva serio a fatica

“Joey, sei una piccola peste”

“Già, e forse è per questo che mi ami”

“Ehi, e chi ti ha detto che ti amo?” chiese lui scandalizzato

“Me l’ ha detto Jen, a cui l’ ha detto Jack dopo che tu gliel’avevi confidato” disse lei facendogli la linguaccia

“Ah quei due sono una cosa sola”

“Sì, un’impiccione” e insieme scoppiarono a ridere

“Joey ti amo”

“Anche io Dawson”

“Cosa volevi dirmi?” le chiese prima di baciarla

“In questi ultimi tempi sono stata un po’ scostante”

“Un po’ è un eufemismo”

“Ok un po’ tanto”

“Ora va meglio” disse lui sorridendo e lei per ripicca gli tirò un cuscino, e lui glielo ritirò iniziando così una lotta di cuscini che si concluse con lui che tra un cuscino e l’altro la raggiunse e gli disse

“Scommetto che saresti capace di tirarmi un cuscino anche quando il prete ti chiederà vuoi tu Josephine Potter sposare il qui presente Dawson Leery?

A quelle parole lei si fermò e lo guardò, e vedendo il suo sguardo pieno d’amore che aspettava una risposta lei lo guardò e sorridendo disse: “E io che mi aspettavo una scena madre da film, mi tocca tenermi una dichiarazione tra un cuscino e l’altro”

“E cosa rispondi tu tra un cuscino e l’altro?”

“Si” e lo baciò

Novita' all'orizzonte