Home

   

 

Autocoscienza

 

Autocoscienza
L'attenzione agli stati interiori

L'autocoscienza è " l'attenzione non critica e non reattiva agli stati interiori" (Salovey e Mayer). "Attenzione", cioè capacità di cogliere con chiarezza ed esattezza pensieri, sentimenti e motivazioni. "Non critica" perché un giudizio distorcerebbe pensieri e motivazioni per conformarli ai canoni morali rispetto ai quali  spesso collidono. "Non reattiva" perché quando il soggetto scopre in lui sentimenti che la morale riproverebbe, risale alle loro cause, senza recriminarli.

Conscio, inconscio, preconscio
Prima e seconda topica freudiana

Freud distinse tre livelli di consapevolezza, conscio, inconscio e preconscio ("prima topica") e successivamente tre istanze, io, es e super-io ("seconda topica"), senza stabilire scontate corrispondenze tra le componenti delle due topiche(=i luoghi metaforici della psiche). 

Gli epigoni  di Freud non accettarono completamente il modello narcisistico-pulsionale del maestro, ma posero attenzione alle dinamiche relazionali, contestuali e sociali dello sviluppo. 

I pensieri consci sono evidenti al soggetto, quelli inconsci sono occulti: operano, ma il soggetto ne è ignaro, quindi attribuisce i suoi comportamenti  a determinate cause quando in realtà scaturiscono da altre che lo condizionano "subliminalmente". I pensieri preconsci sono quelli momentaneamente inconsci, ma che accedono facilmente alla coscienza, in virtù di un semplice atto di attenzione.

"Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi".                  Buddha

 

 

Consapevolezza o inconsapevolezza
Fattori che la determinano

Secondo il glossario redatto da Bartoli i livelli di consapevolezza dipendono da:

  • fase di sviluppo: il bambino non ha chiara coscienza dei suoi atti e delle loro conseguenze, ma la acquisisce lentamente nella crescita.
  • cultura: l'uomo occidentale è meno cosciente di quello orientale. In oriente, dopo una lunga pratica, diventano coscienti anche atti neurovegetativi, respirazione, battito cardiaco che l'uomo occidentale non si addestra  a cogliere.
  • esigenze di economia: mantenere consci tutti i contenuti mentali risulterebbe dispendioso. Molti processi vengono quindi automatizzati (=abitudini), ci si concentra più sul risultato che sul percorso mentale per ottenerlo, si "trattengono" sul piano della coscienza solo quei contenuti più funzionali alla vita quotidiana.

 

Argomenti correlati all'autocoscienza:
Rimozione

Valore

Pensiero


Home


Componenti dell' Intelligenza Emotiva: Autocoscienza l Empatia Interazione Alfabeto Emotivo