Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
Numero 249
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SE FOSSI IN TE
di Giulio Manfredonia
con Emilio Solfrizzi, Gioele Dix, Fabio
De Luigi, Paola Cortellesi, Lunetta Savino.
***
spoiler alert: level 2
Finalmente
un film dichiaratamente "di genere". Genere "commedia fantastica", in questo
caso. E' un peccato che questa pellicola sia uscita senza neanche troppa
pubblicità e a fine stagione, perché è davvero ben
fatta. La sceneggiatura, la bravura e la simpatia degli interpreti, sono
le cose che risultano subito evidenti. Certo, non tutto è di "prima
mano" (il soggetto spesso si fa un po' troppo scontato, anche se è
un peccato perdonabilissimo), ma in un panorama asfittico come quello della
commedia italiana, questo "Se fossi in te" rappresenta una piacevolissima
boccata d'aria.
Il debuttante regista si
è fatto le ossa come aiuto regista in altre commedie come "Matrimoni"
(e si vede!) e le sue incertezze, dovute perlopiù al ritmo che nella
parte centrale rallenta appena, vengono ampiamente compensate con la sensazione
di complicità che tutto il simpatico cast trasmette allo spettatore.
Se non lo avete ancora visto,
è il classico film da recuperare durante i ripescaggi estivi.
DA TENERE:
Come dicevo prima, la simpatia degli interpreti è davvero contagiosa.
Questo al di là del fatto che siano personaggi televisivi o meno.
Qui sono innanzitutto attori, buonissimi attori.
DA BUTTARE:
Chi non va al cinema a vedere una commedia italiana se sulla locandina
non compare il nome di Boldi o di De Sica o chi, peggio ancora, non si
fiderà del sottoscritto bollando il film come la solita accozzaglia
di cabarettisti televisivi. Eh, eh, eh...
NOTA DI MERITO:
La fantasia al potere! Com'è che i film italiani di produzione recente
che ricordo più volentieri sono quelli in qualche modo fuoriescono
dai soliti schemi? Ridetemi pure dietro, ma lavori come "Da grande" di
Amurri o "Sotto il ristorante cinese" di Bozzetto o alcuni dei film di
Nichetti (a proposito, ma che fine ha fatto il suo ultimo e pubblicizzatissimo
film? A Verona non è mai passato! Maledetti gestori da quattro soldi...
tanti cinema e tutti con le stesse pellicole...), o la stessa favola di
"Pane e tulipani" di Soldini sono quelli che mi rimangono più impressi
nella memoria. Sarà per la voglia di evadere un po' con la fantasia,
scordando le "solite magagne" di tutti i giorni e che alla sera mi devo
sorbire, pagando, sul grande schermo? Questo senza nulla togliere ai capolavori
della cinematografia drammatica italiana come "La stanza del figlio"...
(no, dai, era solo una battuta: devo ancora avere il fegato di andarlo
a vedere...).
NOTA DI DEMERITO:
Produttori, un po' più di coraggio per cortesia! Non esistono solo
Salemme e Pieraccioni...
L'autore che vi saluta è
Ben, aspirante Supergiovane.
LEGENDA:
@ 'na bella merda
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.