Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...




Numero 240
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REVEAL - R.E.M.
(votazione non pervenuta)
spoiler alert: level -

Beh, se dal blasonato (ingiustamente) "UP" noi vecchi 'rematori' ci aspettavamo di più, ora abbiamo anche il metro di quello che questo "di più" significava?
"Reveal" è un bel disco. Al capitolo 13 della lunga e fortunata carriera di Stipe & Co. la verve creativa dei tre sembra permeata di una nuova patina e ci permette, di nuovo, di goderci "l'ultimo dei REM" così come non ci capitava da tempo?
Il trauma della dipartita di Bill Berry sembra attutito ed, oggi sì, il gruppo sembra poter cominciare un'attività senza lo storico batterista.
Del  "dopo-GREEN", in effetti, questo nuovo disco ci appare come uno dei migliori momenti del gruppo. Per chi vuol avere un'idea ancor prima di sentirlo possiamo azzardare che si tratti di una via di mezzo tra 'out of time' e 'automatic for the people'. Questo significa che i suoni, le canzoni e le intenzioni dell'album vanno ben oltre l'elitario lasciandoci stupefatti e
partecipi di una delle operazioni commerciali più gradevoli di questo inizio di millennio.
Di loro un tempo si diceva "la più grande cult band del mondo" definizione che a loro è andata sempre talmente stretta ("E' come dire 'il nano più alto del mondo'!")  dal voler ad ogni costo uscire dal culto per entrare (e vivaddio rimanere) nella storia del rock.
Il CD ci appare subito in linea con la produzione storica degli R.E.M.: La copertina è di una bruttezza rara (cio' ci fa pensare che le uniche due occasioni di 'copertina decente' concesse a 'green' e 'new adventures in hi-fi' fossero davvero delle eccezioni!) ed inversamente proporzionale al contenuto sonoro del disco.
L'apertura, affidata a "The lifting" non ci stupisce quanto la track n° 2: Una bellissima ballata elettronica (I've been high) dove la voce di Michael, soavemente fuori registro, ben si accomoda sul tappeto di una delicata traccia ritmica elettronica di eccellente programmazione.
Con "All the way to Reno" ci sembra di rincontrare un vecchio amico e con esso lasciarci andare ai ricordi dei bei tempi andati? Senza tristezze ma, semmai, festeggiando con una bella birretta ?
"She just wants to be" ha  l'aria da  'secondo singolo': a pareggiare il tiro di 'Imitation of life" questo pezzo ci appare più dolce, più acustico e, a tratti, psichedelico? di quella psichedelia à la R.E.M. che tanti proseliti ha fatto tra gli anni 80 e 90?
Le altre canzoni volano e spaziano tutte tra sonorità più acustiche che elettriche regalandoci momenti di straordinaria lavorazione.
Ecco la vera qualità di 'Reveal' sta forse nel fatto che il disco appare fresco e profumato pur essendo EVIDENTEMENTE creato a tavolino, spesso con arrangiamenti telefonati e iper lavoro di produzione (Pat McCarthy al posto dello storico Scott Litt).
Di fatto si sentono tutte le influenze di Peter Buck, di McCarthy? Si sente il loro amore per il mastodontico 'Pet Sounds' dei BeachBoys (ristampato in versione DE LUXE proprio in questi giorni!), si sente l'amore smodato di Michael per Edith Piaf (I'll take the rain) e Bill Withers (disappear)? Si sente tutto? ma con un filtro straordinariamente personale. Così come solo i più grandi sanno fare.
Insomma: REVEAL è un grande lavoro realizzato da grandi professionisti che, imboccata la giusta strada, hanno imparato a coglierne talmente bene curve e dissestamenti da riuscire a farne quasi una specie di punto di forza.
Qualcuno (i soliti sculati con la pay TV) ha visto per caso la band ospite di David Letterman il 15 maggio? Sembra che proprio lì ci siano state le vere rivelazioni cui l'album fa riferimento nel titolo? Per favore, a meno che la rivelazione non sia SOLO quella della -finalmente- svelata preferenza sessuale di Michael Stipe, mi mandate la cassetta con la registrazione?
Ma torniamo a noi: Come al solito il disco è bello, ma troppo caro.
Taroccatevelo. Le 40mila lire spendetele per 'Pet Sounds (de luxe edition)' dei Beach Boys ? oppure per fare il pieno alla Punto.
 

L'autore che vi saluta è Joyello.
 

LEGENDA:

    @ 'na bella merda
    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.