Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
Numero 233
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THIRTEEN DAYS - TREDICI
GIORNI
di Roger Donaldson
con JFK (Bruce Greenwood), KFK (Kevin
"Flop" Kostner), Steven Culp.
*1/2
spoiler alert: level 2
Bla, bla, bla, bla, bla...
Che barba, che noia, che
barba, che noia... Uff, quasi due ore e mezza di continue chiacchiere,
di "bombardiamo Cuba sì" e di "bombardiamo Cuba no", di buonismo
american-cattolico, di ideali per i quali combattere, di principi traditi
o non traditi per il bene degli Stati Uniti e del Mondo... E-S-A-S-P-E-R-A-N-T-E!!!
Il film è stato prodotto
da Mr.Kostner (un nome, una garanzia... Garanzia di retorica a piene mani,
intendo...) che evidentemente ha il pallino di voler conoscere a fondo
John Kennedy. Uno potrebbe avere la passione di collezionare farfalle o
pantegane, Kostner no: lui vuole ronzare, come un'avida mosca affamata,
intorno al marciume della Casa Bianca dei tempi d'oro della politica americana,
cercando però di santificare, come farebbe un fan delle Lollipop,
le persone che si elevavano sopra tutto questo; persone buone, persone
pure anche quando tradivano la propria bella famigliola (non dev'essere
considerato tradimento se lo si fa con Marilyn Monroe, ma solo se lo si
fa con una cozza come la Levinsky), la stessa incarnazione dello Spirito
Americano: i Kennedy, appunto. E dopo aver indossato i panni di Jim Garrison
e aver cercato di scoprire chi era il mandante dell'omicidio Kennedy nel
buon film di Oliver Stone (esilarante pistolotto con lacrimuccia finale,
a parte), da novello Lupin si traveste nella comare Kenny O'Donnell, Consigliere
Particolare del Presidente. Forse un giorno riusciremo a vederlo interpretare
lo stesso Kennedy nell'improbabile fanta-film "Che cosa sarebbe successo
se a Oswald fosse entrato un moschino nell'occhio e avesse sbagliato mira?".
Per la regia della Wertmuller, ovviamente.
Concludendo, fate una cosa:
quando vedete che in un film c'è Kevin Kostner (peraltro dal sottoscritto
apprezzato in una certa fase della sua carriera), mandate avanti un vostro
amico prima di andare a vederlo voi; forse, ma è alquanto improbabile
visti gli ultimi "capolavori", vi dirà che ne vale la pena, oppure,
e questo è già molto più probabile, siate pronti a
trovarvi un nuovo amico. Lo so che è brutto perdere un caro amico,
ma è sempre meglio che sorbirsi un film con "l'uomo retorico" Kevin
Costner. Credetemi.
Bla, bla, bla, bla, bla...
(Oddio ho un attacco, ora non riuscirò a fermarmi per almeno altre
due ore... Bombardatemi, vi prego, bombardatemi!!!).
DA TENERE:
Nel secondo tempo, per "ben" 40 minuti, la tensione aumenta, la curiosità
nel vedere come verrà risolta la situazione ci incolla allo schermo.
Peccato che la colla sia della blandissima saliva e, perciò, dopo
un po' ritorni la noia più profonda.
DA BUTTARE:
Ma perché l'imbolsito Kevin Kostner anziché fare film non
si fa una beeella passeggiata nella sua Valleverde?
NOTA DI MERITO:
Come un po' tutti i film tratti da storie vere, ha l'indubbio merito di
avvicinare le nuove generazioni (vabbè, anche la mia, anche la mia...)
a fatti che sui libri di storia rimarrebbero come freddi e sterili nozionismi
fini a sè stessi o, al limite, buoni per un'interrogazione di quinto
liceo. Invece con questo filmone potrete tranquillamente partecipare ai
vari "Quiz show" e "Chi vuol essere miliardario". Ah, potenza del cinema...
NOTA DI DEMERITO:
Tante, tantissime. Solo per fare un esempio, che senso avevano quegli improvvisi
e apparentemente del tutto casuali, viraggi al bianco e nero? Che cosa
significavano? Forse che quella era realmente storia documentata, mentre
il resto è tutto frutto della fantasia di insonni sceneggiatori?
E questi signori non hanno ancora capito che le battute patriottiche-moralistiche
non fanno altro che appesantire ed affossare un film nel baratro dell'idiozia
e della conseguente insofferenza più totale?! Ma dove hanno imparato
a scrivere i dialoghi? A Radio Elettra o alla Cepu?
SITO: http://www.thirteen-days.com/
L'autore che vi saluta è
Ben, aspirante Supergiovane.
LEGENDA:
@ 'na bella merda
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.