Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
Numero 222
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L'ULTIMO BACIO
di Gabriele Muccino
con Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno,
Stefania Sandrelli, Martina Stella, Regina Orioli, Sabrina Impacciatore.
***1/2
spoiler alert: level 1
Ma
ci voleva tanto? Evidentemente sì. Forse per il televisivo ed ombelicale
cinema italiano fatto di "due camere e cucina" era inimmaginabile che qualcuno
potesse concepire qualcosa di diverso dai soliti prodotti, ma, seppur con
le dovute "ispirazioni", il poco più che trentenne Muccino ci è
riuscito. E' logico che quando si assiste ad un film corale il pensiero
vada per forza di cose ad Altman o al più giovane genietto del cinema
americano Paul Thomas Anderson ("Boogie nights", "Magnolia"), però
accidenti, questo Muccino si è scritto il soggetto, la sceneggiatura
e lo ha pure diretto! Complimenti, complimenti davvero! La scelta del cast
è a dir poco azzeccatissima, nessuno fuori parte, tutti i bravissimi
attori sembrano davvero coinvolti in questo progetto, come se ci credessero
veramente, mettendoci l'anima, e questo traspare in maniera evidente dalla
pellicola. Il soggetto sulla crisi dei trentenni è ben sviluppato
senza troppe forzature nella ritmatissima ed incalzante sceneggiatura.
Certo, il regista non perde occasione di far vedere quanto questo non sia
la solita fiction televisiva e, quindi, esagera con dolly, carrelli e lunghe
sequenze in steadycam, però è tutto mooolto perdonabile.
I pochi difetti del film non ne penalizzano il risultato, con la giusta
conseguenza che le sale si stanno riempiendo di giovani e supergiovani
(Dicasi supergiovane colui che ha oltrepassato la trentina e, pateticamente,
cerca di dimostrare a se stesso e agli altri, con abbigliamento pseudoidiota
e discutibili iniziative fuori tempo massimo, che non è tutto perduto.
Ecco, ora ho fatto ammenda pure io...) che si stanno passando parola gli
uni con gli altri. Per una volta, seppur senza gridare "al capolavoro",
il successo è strameritato.
Se ci voleva tanto? Dovremmo
chiederlo a quei codardi di produttori che sanno ormai "rischiare" solo
sui comici televisivi.
DA TENERE:
Il ritmo, inconcepibile per qualsiasi film italiano. Imparate registuccoli,
imparate...
DA BUTTARE:
Qualcuno ha scritto che il film viene rovinato da un consolatorio finale.
Non sono d'accordo. Anzi, secondo me è una giusta chiusura, con
un paio di frecciate così ciniche da far correre un brivido lungo
la schiena. Perciò da buttare sono quei... "qualcuno".
L'ATTRICE CHE NON
C'AZZECCA NULLA: Decisamente fastidiosa la recitazione di Regina
Orioli, forse l'unica vera nota stonata dell'intero cast. Per fortuna che
ha solo quattro scene in croce e l'attenzione dello spettatore si concentra
più sull'intimo da lei indossato che sulla sua performance di attrice.
NOTA DI MERITO:
Forse è arrivato il tempo di ammettere che un nuovo Autore del cinema
italiano (uno che si scrive il film e pure se lo dirige come lo chiamereste?)
è finalmente nato. E, forse, sarebbe il caso di mandarne in pensione
qualcuno...
NOTA DI DEMERITO:
Mi sta sul gozzo. Sì, mi sta proprio sul gozzo. Con Stefano Accorsi
pensavo di poter condividere solamente la passione per il Maxibon, mentre
ora ho scoperto che abbiamo anche gli stessi gusti in fatto di donne. Sarei
davvero indeciso se innamorarmi della splendida e bravissima Giovanna Mezzogiorno
o della solare e sbarazzina Martina Stella. Fortuna sua che ho deciso di
prendermi un anno sabbatico di completa astinenza dalle donne, altrimenti...
(see, come no...)
L'autore che vi saluta è
Ben, aspirante Supergiovane.
LEGENDA:
@ 'na bella merda
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.