FAMILY MAN
di Brett Ratner
con Nicholas Cage, Téa Leoni.
*1/2
spoiler alert: level 3
Certo, se uno si chiamasse Scrooge o Mr.Destiny, saprebbe che la vita è meravigliosa, anche senza attraversare delle porte girevoli gridando "SOS FANTASMI!". Ok, ricomincio da capo...
In questo delirante inizio di questa stroncatura (sì, vi rovino già la sorpresa dicendovi che è, a tutti gli effetti, proprio una stroncatura) vi ho citato solo sei degli innumerevoli film, peraltro decisamente meglio di "Family man", che trattano il solito argomento: i soldi non sono tutto, il successo non è tutto, il divertimento non è tutto.
MA CHE CAAACCHIO STATE A DDI'?!?! La teoria del film, in breve, è proprio questa: hai soldi a palate, hai una Ferrari, sei un megadirigente di una megasocietà, hai successo, le donne passano innumerevoli nel tuo letto come neanche dei pendolari nel metrò, sei simpatico, sei adorabile, sei anche un po' cinico, ma in fondo te la spassi alla grande. Domanda esistenzial/educativa/moralistica: faresti cambio con un mutuo infinito da pagare, un lavoro di merda, una moglie carina, ma sciatta, due figli rompicoglioni ed un cane che ti riempie di schifosissima bava quando ti viene a svegliare? MA CERTO, E' OVVIO CHE CHIUNQUE DI NOI FAREBBE CAMBIO, O NO?!?!?!?!?!?!?! Ecco, allora se siete di questa idea questo è il film che fa per voi. Ah, possibilmente ricordatevi di lasciare tutti i vostri beni a quel caro ragazzo di "Ben, aspirante Supergiovane". Lui ve ne sarà grato e voi vi sentirete meglio. Garantito.
DA TENERE: Nicholas Cage quando nei primi cinque minuti del film fa l'arrogante figlio di buona donna è un grande (ricordate "Face Off"?), ma poi...
DA BUTTARE: ...ma poi torna a fare quell'espressione un po' così, da melanzana, come nel pessimo "La città degli angeli". Monocorde.
NOTA DI MERITO: Sono passati già due giorni dalla visione e il ricordo si fa sempre più sbiadito; sorry, ma non mi viene in mente proprio nulla...
NOTA DI DEMERITO: La mania di un certo cinema americano di raccontare in continuazione sempre le stesse storie edificanti, ma che, in realtà, mirano a mettervelo in quel posto. Se venisse da voi il Berlusconi o l'Agnelli di turno dicendovi che i soldi non sono tutto nella vita, che cosa gli rispondereste? Ecco, almeno lì una risata ve la fareste.
