Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
Numero 199
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BREAD AND ROSES
di Ken Loach, con (Pilar) Padilla Mexicana
***
spoiler alert: level
4
Bisogna mettersi d'accordo sul perchè
si va al cinema.
Facile! Per vedere un film.
Sì, ma QUALE film? Ovvero: perchè
devo andare a vedere una storia raccontata per immagini da qualcun altro?
Ecco, se si iniziano a tirare fuori motivazioni
diverse da:
- begli effetti speciali, mi sembra di
essere in un videogioco.
- che gnocca!
- i paesaggi sono stupendi, etc...
ovvero se si lascia passare in secondo
piano l'estetica superficiale del film, ecco che allora anche la valutazione
di Bread and Roses prende quota e sale da quella misera stelletta che riceverebbe
altrimenti.
Gran pistolotto iniziale per dire che
di quelle tre stellette non sono gran che convinto, ma perlomeno le merita
la storia.
E le meritano le attrici (a parte il nome
della protagonista, Pilar Padilla, che essendo messicana, potrebbe essere
anche detto come Padilla Mexicana..... messa a confronto con l'omonimo
piatto del Tropico Latino, come attrattiva vince il piatto. Senza dubbio)
veramente brave. O veramente loro stesse. Boh?
Certo è che per farmi vedere un
film di Ken Loach, il poveretto ha dovuto girarlo a Los Angeles, dove almeno
c'è il sole, e non nelle squallide periferie di quel bel posto umido
e grigio che risponde al nome di Regno Unito.
Vabbè, ora parliamo (bene?) del
film.
Ciao, sono un piatto messicano, mi chiamo
Padilla. Però voglio mangiare hot dog, perchè sono stufa
di mangiare tacos (che comunque sono meglio degli hot dog). Quindi entro
clandestinamente negli USA. Lavoro come una schiava, ma trovo un ganzo
dei sindacata che ci dice: "cazzo pechè non vi ribellate?". E mi
licenziano. Mi faccio il sindacalista (che non si sa mai, un'appoggio fa
sempre bene). Poi protesto e mi riassumono. Anzi, no?
Bella storia, ottima pubblicità
per i sindacati, bravi attori.
Basta.
DA TENERE: La Padilla Mexicana.
Se siete al Tropico Latino ed avete fame, il piatto che fa per voi.
DA BUTTARE: Cos'è?
Adesso il punto d'incontro à la page di Verona per la mezzanotte
del sabato è diventata la Bottega del Krapfen? Cazzo! Ci saranno
state davanti almeno 50 persone (con relativo ingorgo che mi ha fatto smadonnare,
quando ci sono dovuto passare in mezzo).
NOTA DI MERITO: Alla scelta
di attori 'normali', nel senso di un po' bruttini (la Padilla non è
certo una bellezza latina alla Salma Hayek o Jennifer Lopez), ma funzionali
alla storia. Qualcuno si ricorda di quanto era verosimile come puttana
Meg Ryan in "Bugie, baci, bambole e bastardi" oppure Michelle Pfeiffer
cone cameriera, oppure.....
NOTA DI DEMERITO: Ai classici
quattro giri attorno all'isolato del Ciak per trovare parcheggio. Per fortuna
che ero partito per tempo.
L'autore che vi saluta è il Gioda.
LEGENDA:
@ 'na bella merda
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.