Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...

Numero 195
0.00 US $   0000 Lit.
0.00 Ptas.  0.00 UK £
0.00 FF        3 Dollari Marziani

 
PIANETA ROSSO (Martian's Mestruations)
di Anthony Hoffman, con Val Kilmer, Carrie-Ann Moss, Tom Sizemore, Terence Stamp.
**
spoiler alert: level 3


 
Cioè, ecco, sì, bello bello... Insomma, praticamente questi tizi devono salvare la terra e, sì, cioè, insomma, vanno su Marte e, sì beh, rimangono bloccati lì sopra, ma devono tornare indietro. Fine. Cioè, bello, vero?
Perdonatemi se il linguaggio da me usato per raccontarvi la trama del film non è esattamente così aulico, ma dovevo adeguarmi a questa ennesima pacchianata fantascientifica. Vi posso assicurare, in ogni caso, che certi dialoghi del PIANETA ROSSO sono ben più agghiaccianti. Che dire del delirio filosofico/religioso del predestinato di turno (uno sprecatissimo Terence Stamp più a suo agio nei panni del travestito di "Priscilla" che non nella tuta spaziale...)? Sarà anche per colpa del fatto che è stato usato il doppiatore di Rutger Hauer in "Blade Runner", ma si riesce ad inanellare, con una tale solennità, una scemenza dietro l'altra solo per colmare il momento di approfondimento spirituale di rito (suvvia, neanche ad un film con Swarzi si possono negare venti secondi di tale pathos, o no? Ma non esageriamo, mi raccomando: sono pur sempre action-movie!).
Trama trita e ritrita, nessuna sorpresa, metri di stagnola utilizzati per far credere che una base su Marte è stata distrutta (Però! Se basta solo questo come materiale di costruzione domani passo dal supermercato e poi me faccio 'na villa!), il solito robottino rincoglionito che dovrebbe rappresentare una minaccia e, invece, fa solo tenerezza come quello di "Corto circuito", il solito gruppetto più o meno sacrificabile composto da personaggi con caratteri molto diversi, le solite belle e scontate scenografie fatte di roccia e terra rossa (Marte. Lo avevate indovinato? Ma va?!), le solite luci e lucette, leve e levette e tutto quello che fa "Ping!", come direbbero i Monty Python, per far sembrare reale un'astronave (che, strano ma vero, fa la sua comparsa all'inizio del film dall'alto dello schermo... Come dite? Avete già visto una scena simile??), insomma, il solito... solito!
State cercando di capire se è il caso di andarlo a vedere oppure no? Diciamo allora che se amate mangiare gli avanzi del pranzo di Natale a metà gennaio, forse è il caso che un saltino al cinema lo facciate.
 
DA TENERE: La terra rossa di Marte: i campi da tennis non bastano mai.
DA BUTTARE: Ma che trama è? Un piccolissimo sforzo in più no, eh? Il film è proprio come Marte: subito fa un bell'effetto, poi ti rendi conto che è il nulla.
NOTA DI MERITO: La canottierina bianca di Carrie-Ann che mette in evidenza quanto freddo questa povera figliola deve aver patito sull'astronave. Ping!
NOTA DI DEMERITO: Ma anche dopo "Matrix" Carrie-Ann deve sempre salvare tutti con la sola forza dell'Amore??? Ma che è, la santa protettrice dei film di fantascienza???
PERSONAL MOMENT: "Barbie Tendina Canadese", la mia compagna di visione, è riuscita a non addormentarsi malgrado il genere fantascientifico non sia esattamente il suo preferito. A scanso di equivoci, non è per merito del film, ma: 1) dei quattro chili di pop-corn che si è trangugiata UNO AD UNO; 2) del freddo della sala, forse perché quelli del cinema ci volevano ricordare che fuori stava nevicando (a proposito: altro che paesaggi marziani!); 3) delle mie continue gomitate sulle gengive.
 

L'autore che vi saluta è Ben, aspirante Supergiovane.
 

LEGENDA:

    @ 'na bella merda
    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.