Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...

Numero 144
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AMERICAN PSYCHO (di MARY HARRON)
**1/2
spoiler alert: level 1

Cominciamo subito col dire che esistono, e sono ben distinti, due "American Psycho": quello di Bret Easton Ellis e quello di Mary Harron.
Del primo posso dire tutto il bene immaginabile. Uno di quei libri per cui ti viene sponteneo pensare, dopo averlo letto, che il piacere della lettura (in senso assolutamente lato) e' una di quelle cose per cui a nulla servono fiumi di raccomandazioni, ma basta solo una stupidissima azione: cominciare a leggere!
Le emozioni, la fantasia, la creativita', l'immaginazione che prima ti vengono richiesti, poi restituiti all'ennesima potenza, sono assolutamente indescrivibili. Letto personalmente due volte, ce ne puo' stare una terza con lo stesso entusiasmo. Senza dubbio consigliatissimo, al di la' dei gusti letterari.
Dell' "American Psycho" versione Mary Harron, invece, che e' quello per cui si devono fornire quattro considerazioni "just for an idea", non so sinceramente che posizione prendere. Non fraintendetemi: non nella sostanza, per cui e' assolutamente un film del "cazzo" (e scusate le virgolette...), ma del perche' risulta cosi' stroncato. E' forse la trasposizione cinematografica di un libro cult? Letto il libro, l'impresa appare subito arditissima, ma pensare di concentrare in meno di 100' tutte le pippe mentali che Patrick si fa a riguardo del fashion anni '80, le minuziose e paranoiche descrizioni di tutto quello che e' "figo", la doppia vita, i dettagli artistici dei piccoli e grandi crimini che compie, il panico che ad un certo momento comincia a crescere, sinceramente e' battaglia persa in partenza.
E' forse un grande film dell'orrore ispirato ad un grande libro degli anni 80? Se e' cosi' per voi, o siete gia' crepati di paura guardando "The Blair Witch Project" o il film piu' pericoloso che avete visto e' stato finora solamente "Vacanze di Natale 2000".
Non e' un thriller, non c'e' suspence, non e' nemmeno splatter, non si vede un centimetro di epidermide femminile a pagarlo, ma perche' lo hanno censurato ai minori di 18 anni?
Andate a vedervelo e poi fatemelo sapere.
Vabbe', pero' almeno grande colonna sonora, strepitosi attori, grande scrittura, grande montaggio, grande fotografia della NewYork yuppica?!?
Se non ve lo dicono che il film e' ambientato nella BigApple, appare fin troppo banale che la scenografia e' fatta "in casa".
Con Willem Dafoe praticamente cameo, con delle attrici femminili di dubbia bellezza, con Christian Bale che ogni volta che lo vedi ti viene da chiederti se e' il fratello gemello di Jim Carrey, la scelta degli attori e' stata fatta guardando solamente il budget. Eccezion fatta per "Pump up the volume", la colonna sonora non e' certamente rappresentativa di quegli anni.
In altre parole, se quello mostrato e' il lusso degli eighties con lo stile di vita che gli yuppies ostentavano, allora non mi sono perso niente...

DA TENERE: La scena in cui Patrick, Paul, Matt e Van si mostrano le nuove businnes card: mi ha ricordato quella di altri giovani ingegneri seduti attorno ad un tavolo con una birra davanti che...
DA BUTTARE (1): Il film nel complesso (nell'atmosfera e nello spirito), perche' lontano anni luce dal libro a cui e' associato.
DA BUTTARE (2): Il prezzo del biglietto a 9.5 Pounds, che con il cambio a lire 3445 fa ...vabbe' non pensiamoci.
NOTA DI MERITO: Se le critiche negative contribuiscono a far leggere, anche solo per curiosita', il libro, allora e' buona cosa.
NOTA DI DEMERITO (1): I produttori, che in principio avevano pensato a Leornardone DiCaprio come attore protagonista: le premesse erano pessime fin dal principio, forse valeva la pena pensarci ancora un po' (PS: Grazie Leo per aver "sparato" alto il cachet: dove arriva il buon senso degli uni comincia il tuo pudore...)
NOTA DI DEMERITO (2): alla signora Harron: studiamo ancora un pochino e, la prossima volta, certi copioni, lasciamoli ai maschietti...

POSTILLA: le due stesse e mezzo di giudizio tengono ovviamente conto che il mio english understanding e' lontanissimo dall'essere perfetto.
 

L'autore che vi saluta è Paolino LaMente.
 

LEGENDA:

    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.