Recensione ONLAIN

Aperiodico collettivo di controinformazione cinematografica, vacanziera e ultimamente soprattutto cultura varia (e perchè no, sano kazzeggio...)

Numero 84
0.00 US $   0000 Lit.
0.00 Ptas.  0.00 UK £
 0.00 FF     137 Cocos


SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
****1/2
spoiler alert: level 3

Pensate quello che volete, ma alla fine quello che contano sono i risultati: non è un film dove si ride dall'inizio alla fine.... ma quasi. Se vogliamo lasciar perdere la prima cosa che vi viene in mente vedendo l'inizio del film (...senti maaaaa... questo non è l'inizio di "Tanto rumore per nulla" di Kenneth Brahnagh... e qui mi sono sputtanato alla grande, probabilmente, perchè non mi ricordo MAI lo stracazzo di spelling di questo signore...) e il fatto che, come sottolineato anche nella recensione di "Shakespeare in love", si parte da una base di una certa qualità (se qualcuno mi viene a dire che la sceneggiatura fa acqua... non mi metto nemmeno a ridere da quanto poco ne vale la pena...).
Belli i costumi, come sottolineava il mio collaboratore occasionale, l'egregio Regista. Pikkole stonature nell'ambientazione della storia di Shakespeare nell'Italia del primo '900 (dove possiamo trovare un duca che dice di aver festeggiato di ritorno dalla sua ultima guerra.... quale quella dei moti carbonari?), ma ampiamente equilibrate dal resto.
Che prima di tutto vuol dire uno Stanley Tucci - Puck assolutamente irresistibile (solo a vederlo con tre cornetti in testa, c'è da ribaltarsi sulla sedia) ed un Kevin Kline, con il resto della sua compagnia teatrale nella rappresentazione finale (spoiler alert 5, se ce ne fosse bisogno) alla festa dei matrimoni assolutamente devastante, 10 minuti di risate continue. Per non parlare di un Dylan Dog..... ehm... scusate, di un Rupert Everett che sta segnando delle interpretazioni direi perlomeno azzeccate (ancke in "Il matrimonio del mio migliore amico" era una delle cose migliori).

DA TENERE: Chi dice che i grandi film si possono fare solo all'estero? Non è che basta avere un po' di coraggio, molti soldi e voglia di fare qualcosa che non sia per forza peculiarmente italiano per poi avere un film che può tranquillamente esportato dove si vuole. Va bene Tornatore (che palle), va bene Salvatores, vanno bene i film italiani che poi ci copiano gli americani, ma ogni tanto non possiamo anche noi fare qualcosa di "grande"?
NOTA DI MERITO: Potevo mancare di fare la solita figura del porco che pensa sempre alle donne? Sempre ottima Sophie Marceau. E non aggiungo altro.
DA BUTTARE: Il koglione che esplodeva in mezzo alla sala, subito prima dell'uscita dalla sala al termine dei titoli di coda sbraitando: "NON E' POSSIBILE!! Non ci credo che l'hanno girato a Cinecitta!!!"
Ora, con tutta la più grossa ingenuità di questo mondo, qualcuno mi può dire dove strakazzo possono aver girato un film, dove la costumista, TUTTI gli elettricisti, praticamente TUTTE le comparse (solo perchè non sono stato a controllare attentamente), TUTTI i componenti di uno dei due team di ripresa e Dio solo sa quante altre persone avevano TUTTE nomi e cognomi INEQUIVOCABILMENTE ITALIANI !!!!  Basta, revocate il diritto di cittadinanza a questi rompikoglioni. E skusate se mi sono lasciato trasportare nell'uso di termini tecnici.
NOTA DI DEMERITO: Devo fare un appunto al cinema Fiume (ottimo audio come al solito, peraltro) che non ha provveduto ad un servizio di killer a noleggio per stronkare personaggio come quello descritto al punto precedente.
 

L'autore che vi saluta è il Gioda!
 

LEGENDA:

    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.