Recensione ONLAIN

Aperiodico collettivo di controinformazione cinematografica, vacanziera e ultimamente soprattutto cultura varia (e perchè no, sano kazzeggio...)

Numero 81
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TUTTO SU MIA MADRE (TODO SOBRE MI MADRE)
 
 

***** !!!!!
(Sono andata a vederlo sia sabato che domenica sera.... tanto mi è piaciuto!)

spoiler alert: level 3

Non è la prima volta che Almodovar (mi) stupisce. I suoi film quasi sempre sorprendono. TODO SOBRE MI MADRE sorprende e commuove. 
E' il film che segna in modo inequivocabile la raggiunta e consolidata maturità artistica del regista spagnolo. E' un film dedicato a "....Geena Rowlands, a Bette Davis, alle attrici....a tutte le donne ...agli uomini che si travestono da donne.... a tutte le madri. A mia madre" . E' una sceneggiatura scritta da un uomo che sembra conoscere l'universo femminile in maniera profonda. 
Gli uomini qui hanno una funzione marginale. Muoiono, sono violenti, si ammalano o passano semplicemente senza lasciare segni..... Le donne invece sono le protagoniste non solo di questa storia, ma della vita... Una vita che viene creata, protetta e     perpetuata da loro. Sempre dalle donne.
I ruoli sono affidati a splendide attrici; alcune come Cecilia Roth (Manuela) e Marisa Paredes (Huma) interpreti eccezionali ormai
diventate presenze fisse nei film di Almodovar, altre come Antonia San Juan (Agrado), Penelope Cruz (Rosa), Candela Pena (Nina) e Rosa Maria Sarda, forse meno "viste" sul grande schermo, ma ugualmente indimenticabili per i "Toccanti ritratti femminili" che
restituiscono. 
Scusatemi se le cito tutte, ma chi vedrà il film capirà il perchè.....
E non siate delusi se non voglio svelare alcun particolare della trama; questo film è giusto vederlo così, liberi da idee precostituite. Disposti a lasciarsi invadere da esso senza difese.....
Scriverò solo che i temi del dolore, della solidarietà femminile, della capacità di mentire agli uomini, della maternità, sono affrontati in maniera delicata e violenta insieme, melodrammatica ma non banale.... Ci sono madri che soffrono, donne che recitano, uomini che vorrebbero essere donne, attrici lesbiche, suore ammalate di Aids, travestiti che vorrebbero essere madri....
Tutto ciò filtrato dallo sguardo libero e consapevole di un regista (omosessuale, ma non ha grande importanza), che ci fa entrare in
un mondo senza leggi vessatorie e sovrastrutture culturali, un mondo dove tutto è normale e possibile..... dove tutto è "umano". 
TODO SOBRE MI MADRE è un film che tutte le brave ragazze e gli uomini veri dovrebbero vedere.
Chi ama Almodovar ritroverà anche qui i colori vivaci degli interni e dell'abbigliamento, le atmosfere iberiche, l'ironia che invade ogni sua opera.... 
Chi non ama Almodovar, probabilmente con questo film cambierà idea.
Chi Almodovar non lo conosce affatto, rimarrà smarrito, stupito, affascinato e commosso. Tutto in una volta sola!

DA TENERE: Le splendide musiche di Alberto Iglesias (anch'io mi sono chiesta se è parente del più noto Julio!) che accompagnano magistralmente situazioni e immagini, come ad esempio lo squarcio che, dal buio, si apre su Barcellona vista dall'alto di notte!

NOTA DI MERITO: Forse sono di parte, ma voglio segnalare l'omaggio a Federico Garcia Lorca, scrittore e poeta dei primi del
novecento, omosessuale e rivoluzionario.... Nel film viene citato un brano proprio da "Nozze di sangue" (dramma che adoro e che
sono orgogliosa di recitare con la mia Compagnia Teatrale). 

DA BUTTARE: Niente, assolutamente niente!
 

L'autrice che vi saluta è l'Attrice!

****1/2
 
 

spoiler alert: level 2

Quattro stellette e 1/2, anche se sarei molto tentato per le 5. Probabilmente a chi piace Van Damme, non credo che riuscirà ad apprezzare appieno questo film. Grande film, potrei dire un film tutto a lettere maiuscole, dove tutto ha sapori forti. Forse potrebbe stupire che un film così al femminile sia stato pensato e girato da un uomo. Vabbè che è di larghe vedute, vabbè che si chiama Almodòvar, però...
Un melodrammone così sarebbe stato difficile da digerire se non fosse stato condito con arguzia, ironia, kitch, sarcasmo e con una gran arte del cinema (perolmeno ciò è parso ad uno zotiko nella frizione del grande schermo) con un'altalena tra dramma e commedia che non è da tutti.
Dire che è un film anche molto teatrale parrebbe un'ovvietà, una volta visto (parte della storia si svolege dentro e fuori da un teatro) però è anche questo.
La storia tra morti, tragedie, figli nascosti e poi ritrovati, trans, suore, nonni completamente rinkoglioniti, è così squisitamente irreale che potrebbe essere vera ed il gioco degli specchi tra finzione sul palcoscenico e verità nella vita (o il contrario?) è portato avanti benissimo e le attrici sono semplicemente grandiose. Non posso dire altrettanto degli attori, ma non perchè non fossero bravi, è che semplicemente non si vedevano. In questo film l'uomo ha più o meno la stessa funzione di un attaccapanni o di un fondale di scena.

DA TENERE: Il monologo del trans Agrado: grande, da spatakkarsi dalle risate.

NOTA DI MERITO: Dopo la visione, al solito afterhour di gossip cazzeggio e altro disquisendo di alcune attrici, il collega di recensioni Spettatore della Strada ha dato una buona definizione di Penelope Cruz: Superfika Imperiale.
Sostanzialmente concordo, anche se una definizione di questo genere mi fa venire in mente più una Nicole Kidman, un po' più gelida di quel tizzone ardente della signorina (spero) Cruz. Comunque, come dico sempre, perchè fare distinzione tra un miliardo in banconote da cinquantamila e uno in banconote da centomila?

NOTA DI DEMERITO: Grazie al quel kazzo di proiezionista che ha acceso le luci circa 23 millesimi di secondo dopo che sono iniziati i titoli (di coda tra parentesi, poichè quelli di testa non esistevano).
 

L'autore che vi saluta è il Gioda!

 

LEGENDA:

    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.