Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di controinformazione cinematografica, vacanziera e ultimamente soprattutto cultura varia (e perchè no, sano kazzeggio...)

 

Numero 107
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MILLE E NON PIU' MILLE (Minchia! Vuoi vedere che ho sbagliato il titolo, come al solito?)
***1/2
spoiler alert: level 1

Voi dite che non esiste la pena del contappasso?
OK. Cosa ho detto poki giorni fa a proposito di "Tarzan" della Disney?
"Finalmente un film Disney dove non si mettono a fare il musical!"
Infatti, cosa sono andato a vedere al teatro Camploy (vedi "note", più sotto)? Una commedia musicale. A episodi, ma pur sempre commedia musicale.
Proprio il genere che io AMO.
E allora che ci sei andato a fare?
Beh, ogni tanto bisogna controllare se le commedie musicali (o io) sono cambiate...
In effetti dopo un'apertura che oserei dire disastrosa (se qualcuno canta una canzone, di norma dovrebbe saper cantare. Anche Benigni, che è un comico, un attore e un regista, si è permesso il lusso di cantare "Via con me" di Paolo Conte. Ed i risultati sono stati ottimi. Perchè sa ancke cantare), devo riconoscere che qualche volta posso anche passare dal grande schermo o dai palchi dei concerti al palcoscenico del teatro. Anche se continuo ad avere dei problemi di incompatibilità caratteriale.
Perchè ***1/2? Perchè in realtà:
1- Non ho mai guardato l'orologio. Quando ho poche coordinate di partenza, questo resta sempre il mio cardine di giudizio.
2- Ho anche riso, qualche volta. Il che non è male, visto che stavo guardando una commedia.
(OK, e con questi due punti mi sono ripetuto dalla recensione di "Tutti gli uomini del deficiente")
3- Gli attori recitavano bene, per quello che ne riesko a capire. Un po' troppo enfatici (ma mi si dice che in teatro bisogna...)
4- Le musiche originali erano tante. Ed alcune pure ben fatte.
5- Sono riusciti a non farmi uscire inkazzato, nonostante la descrizione del posto a sedere che vedrete più avanti.
6- Vabbè, la canzoncina finale sul cambio 2000 lire - uno-zero-tre euro l'hanno tirata un po' lunga, ma l'ho risottolineato io stesso, che uno dei motori principali della comicità è la ripetizione ossessiva... quindi di che kazzo mi lamento?

OK, adesso andiamo con l'acido! Niente DA TENERE, niente NOTA DI MERITO.

NOTA DI DEMERITO: Alla compagnia Renato Simoni (ovvero agli attori a allo staff TUTTO) che ha accettato di recitare in un luogo di tortura  sado-maso qual è il teatro Camploy. Se dopo 10 (DIECI) minuti non vi viene il mal di schiena, allora vuol dire che siete deglii extraterresti.
O che avete della robba molto buona.
DA BUTTARE: Ovviamente NON potevo NON dilungarmi in dettagli sulla KOMODISSIMA postazione di visione dello spettakolo. PORKAPUTTANA!!! Sarà costata una fortuna, il restauro del teatro Camploy, e cosa ne hanno tirato fuori? Una cosa bellissima da vedere. DA VEDERE E BASTA!!! PORKOBBOIA!!!!
Appena entrato ho pensato: "Andiamo bene, adesso esce il prof. di Analisi 2 a fare una lezione sugli integrali tripli!"
Infatti la struttura ad anfiteatro è proprio quella delle aule dell'università.... pekkato a questo punto che manchino i banchi..... e pekkato che nella città con il più bello, grande ed intero anfiteatro romano, quei koglioni dell'amministrazione komunale non abbiano imparato uno beato strakazzo sul come costruire un anfitaetro.
Komodo.
DA BUTTARE 2: La simpatika vamp rosso fuoko che due o tre file sotto di noi applaudeva ad ogni skoreggia.  Ma può darsi che io non abbia anckora kapito una beata fava di cosa si fa a teatro...
 

L' autore che vi saluta è il Gioda!
 

LEGENDA:

    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.