CRACOVIA
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Il cielo trasparente fa da sfondo all’imponente costruzione del Wawel, dabbasso scorre serena e maestosa la Vistola. Siamo a Cracovia, Krakow, capitale della Polonia dal 1038 al 1609, quando il re Sigismondo III Wasa decise di trasferirla a Varsavia (Warszawa).
Cracovia resta tuttavia il cuore della Polonia per le sue tradizioni, per il suo centro così antico e pieno di bellezze architettoniche da fare invidia alle più belle città d'Europa.
La pianta della città parte dall’immensa piazza centrale, Rynek Glowny: al centro il mercato coperto, nel quale si possono acquistare i prodotti tipici dell’artigianato polacco, come l’ambra del Baltico, poi la piazza con i piccioni, i banchi di fiori, le mostre estemporanee, gli spettacoli occasionali… all’angolo spicca Kosciol Mariacki, la chiesa di Santa Maria, nella quale si può ammirare una delle più belle opere di Wit Stwosz, artista medievale, realizzata nella parte centrale dell’altare.

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Panorama
Cattedrale del Wawel
Rynek Glowny 1 e 2
Kosciol Mariacki (Chiesa di SMaria)
Wit Stwosz, altare
Gioielli d'ambra montati in argento


Seguendo a sud la via Grodzka, dopo aver superato la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, che con S.Anna è un esempio del barocco importato da artisti italiani come Baldassarre Fontana e Tommaso Dolabella, improvvisamente appare l’ala laterale del Wawel, imponente complesso di costruzioni nella cui abbazia sono custoditi i corpi dei più importanti re di Polonia. L’impatto con il Wawel è quasi di timore, non solo per la severità delle linee architettoniche, ma per l’atmosfera che si respira sia nella cattedrale, che nelle stanze, ora adibite a museo, della residenza reale.
Tutto quanto è stato possibile conservare del tesoro della corona e delle collezioni reali, viene offerto al turista in modo ottimale, in modo che ci si sente quasi parte dell’ambiente.
La sola vista di Szczerbiec, (XIII secolo), la spada con la quale si incoronavano i re di Polonia, è suggestiva: sospesa nella vetrina in una luce spettrale, sembra fluttuare nell’aria.

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Cattedrale del Wawel
Szczerbiec
Verso Florianska
Florianska   

La collezione di arazzi è una delle più imponenti in Europa e la pinacoteca offre opere di artisti italiani (Tiepolo, Bassana, Palma il vecchio), tedeschi (Cranach), francesi (Corot, Delacroix)… le ricostruzioni fedeli di intere stanze fanno apprezzare una cura per i più piccoli particolari, dalle ceramiche e porcellane, alle armi ed armature, dai tappeti ai mobili, moltissimi di fattura italiana, dato che si annoverano regine italiane alla corte polacca, Bona Sforza, moglie di Sigismondo I, Lodovica Maria Gonzaga ed Eleonora Gonzaga rispettivamente spose di Giovanni Casimiro e Michele Korybut Wisniowiecki.
Un'altra particolarità sono i soffitti delle sale dei deputati e dei senatori, cassettoni costituiti da teste scolpite in legno: nel mercato coperto di Rynek Glowny si vendono ,le riproduzioni di queste teste, anche se in creta dipinta.

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Testa scolpita

Simbolo di Cracovia è il drago, smok: narra la leggenda che un drago vivesse in una caverna sotto il castello del Wawel e che divorasse chiunque osasse avvicinarsi.
Il re, per proteggere gli abitanti di Cracovia, promise in sposa sua figlia a chi fosse riuscito ad uccidere il drago: tutti i cavalieri che provarono a sfidarlo finirono per essere sopraffatti,finchè un calzolaio, privo di attitudini al combattimento, ma pieno di inventiva, ingannò il drago dandogli in pasto una pecora piena di zolfo.
Smok non si accorse dell'inganno e divorò la pecora, e quando se ne rese conto iniziò a bere l'acqua della Vistola per spegnere l'incendio che lo divorava, ma nemmeno tutta l'acqua del fiume bastò a salvarlo e lo stratagemma del calzolaio, di fatto, lo uccise.
Dal castello è possibile entrare nella caverna, dimora del drago, ed, attraversandola, uscire sulle rive della Vistola, dove è stato costruita una statua in metallo che periodicamente getta fuoco dalle fauci.
Ovviamente molti disegnatori satirici hanno fatto di smok uno dei protagonisti delle proprie vignette, tra loro un disegnatore bravissimo, Mleczko, che non si è naturalmente limitato a rappresentare il drago, ma ha un repertorio assai vasto ed interessante ( http://mleczko.onet.pl )

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Smok
Cartolina umoristica
Tre disegni di Mleczko

Tuttavia nessun cenno storico e nessuna elencazione delle bellezze di Cracovia può rendere l’atmosfera del luogo: bisogna passeggiare per i viali, nei vicoli del centro, sedersi ai tavolini all’aperto, magari assaporando una Zywiec bella fredda od assaggiando brecly (vedi cucina) ed ascoltando la tromba che si può ascoltare ogni ora, in ricordo di un impavido che, per avvisare la popolazione dell’arrivo dei turchi, si mise a suonare finché una freccia non lo colpì alla gola, spezzando la melodia… anche oggi la melodia si interrompe bruscamente alla stessa nota

Sul sito www.krakow.pl , alla voce "Krakowski Rynek" una webcam mostra 24h su 24 Rynek Glowny, che nelle foto scattate da me non risulta nelle sue effettive grandezza e bellezza.

Non ho potuto riportare ne' l'essenza della città, ne' tutte le altre bellezze architettoniche e naturali, l'intento era semplicemente di omaggiare una città che amo moltissimo, nella speranza di suscitare anche una minima curiosità, che spinga qualcun altro a visitarla...

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Cartolina di Cracovia: Wawel
Cartolina di Cracovia: Rynek Glowny

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Tutte le foto, esclusa la pala di Wit Stwosz (guida di Cracovia-Krakinform i Grafag 1992), lo Szczerbiec (Le collezioni del castello reale del Wawel-Ed.Arkady) e le due cartoline, sono state scattate da me o frutto di mie scansioni (i gioielli in argento ed ambra e la testa scolpita sono di mia proprietà). Le vignette di Mleczko sono liberamente traibili dal suo sito, tra l'altro già indicato