Energy catalyzer:

Ecco il Ns esperimento in corso...

La nuova camera in inox e' piu' robusta e non ha angoli vivi dove le sovratemperature possano insinuarsi...

dispone di un'ingresso/uscita per il mix di polveri per evitare inutili smontaggi .

Sotto: "A" Spinotto riscaldatore, "B" e "C" sonde temperatura.

La camera e' posizionata su una tavoletta di legno per esigenze fotografice, e' spenta (25.9gradi) va isolata con ceramica date le temperature in gioco.

La seconda foto e' con la serpentina in rame dove circola l'acqua,manca il secondo riscaldatore.

La terza foto con il secondo riscaldatore e il collegamento al ricircolo al momento d'acqua poi glicole...

E' stata costruita anche una "bombola" per stoccare l'Idrogeno...

Tramite il compressore viene riempita in successione, quando il contenitore dell'elettrolisi e' vuoto d'acqua ma pieno d'idrogeno ( circa 1/2 bar alla volta )

Per ottenere quindi 6 Bar occorrono 12 procedimenti.

Verra' poi scaricato nella camera di reazione : da 6 bar si otterranno 3 bar,quindi per pressioni maggiori occorrera' maggiore stoccaggio.

Tutto perche' ( verificato nelle prove ) non si puo' ,quando la camera e' "in temperatura", mettere idrogeno un po alla volta,occorre da subito la pressione richiesta !

Sotto la foto della "bombola" gia caricata a 5,2 bar.

I lavori vanno avanti:

E' stato messo il secondo riscaldatore ( a fascia ) e sistemati due sostegni di bachelite .

Dopo aver messo il mix di polveri,e' stato creato un vuoto molto spinto e iniziato il processo di degassificazione.

Nella nella prima foto non e' collegata per esigenze fotografiche.

Mentre nella seconda e' in funzione,a 198,9 gradi interni ,vuoto mantenuto spinto, si nota la serpentina "abbrustolita..."

Sono state fatte molte prove :

In una delle ultime vengono forniti i grafici dove si vede l'aumento della temperatura dell'acqua di riciclo da 21 gradi ,dal momento in cui sono inseriti entrambi i riscaldatori ( interno 300W ed esterno a fascia da 500W ) .

Si nota un'aumento costante della temperatura ,dovuta sopratutto al riscaldatore esterno a fascia che e' in contatto con la serpentina.

Dopo che la temperatura interna della camera e' giunta a 170gradi e in concomitanza dell'inizio della reazione che l'ha portata a 200gradi , e' stata dimezzata la potenza del riscaldatore esterno.

Dapprima una diminuzione della temperatura dell'acqua...ma poi, dopo alcuni minuti , aumenta sino ad arrivare a 92 gradi.A questo punto la stessa si stabilizza probabilmente perche' e' stato raggiunto l'equilibrio far la temperatura interna e quella di estrazione dal complesso di scambio dovuto alla circolazione dell'acqua nella serpentina .

Sotto oltre i grafici lo stato attuale della camera con la coibentazione necessaria per non disperdere il calore all'esterno.

Purtroppo utilizzando l'acqua al momento non e' possibile dimezzare il riscaldatore interno perche' il divario di temperatura fra la camera ( 170 gradi ) e quella della serpentina ( 92gradi) crea problemi al mantenimento della reazione ,pertanto l'utilizzo del glicole e' piu' una necessita' che una prova infatti la temperatura nella serpentina puo' essere elevata a 160 gradi in modo da eliminare il divario di temperatura .

Verranno fatte altre prove con l'utilizzo del glicole e forniti i grafici e la possibilita' di diminuire al minimo il consumo dei riscaldatori.

Continuazione esperimento

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