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soltanto a condizione che essi si rifacciano palesemente all’autore, menzionandone il
nome e l’opera, secondo le regole
codificate per la redazione dei riferimenti bibliografici. In questo caso
specifico tali riferimenti sono i seguenti:
■ Viola, A. (2005). Modelli recenti di ipnositerapia,
ulteriori sviluppi teorici e ultime interpretazioni neurofisiologiche dell’ipnosi, in Manca Uccheddu, O. e Viola, A.,
Ipnosi e suggestione in psicoterapia. Milano: Giuffré
editore.
■ Viola, A. (2005). L’ipnosi regressiva, in Manca Uccheddu, O. e Viola, A.,
Ipnosi e suggestione in psicoterapia. Milano: Giuffré
editore.
■ Viola, A. (2005). Ipnosi regressiva e PLR.
Dal web, in http://www.antonelloviola.com/ipnoregressiva.htm
Ipnosi regressiva
L’ipnosi regressiva costituisce una delle tecniche d’elezione maggiormente
utilizzate nell’ambito
della moderna ipnositerapia, e
certamente rappresenta una delle tecniche più proficue nel contesto del counselling psicologico e della psicoterapia. Questa
tecnica può essere considerata fondamentalmente come un approccio centrato
sul cliente, e focalizzata sulla scoperta o l’individuazione dell’origine traumatica delle
problematiche psicologiche esperite nel presente. La tecnica di ipnosi
regressiva sfrutta essenzialmente le proprietà ipermnestiche della
trance ipnotica, ovvero la possibilità di recupero di ricordi obliati o
rimossi, e la sua capacità di consentire la regressione mentale nel tempo (come un viaggio a ritroso nel
passato). Attraverso il processo ipnoregressivo,
grazie al maggiore contatto tra sfera conscia (ciò che psicoanaliticamente
potremmo definire l’Io
mentale, l’Ego-Coscienza) e inconscia determinato dalla trance ipnotica, in
uno stato di funzionamento mentale fluido e di destrutturazione del blocco
energetico (determinato da un processo che Freud chiamò censura) fra i domini dell’apparato psichico, spesso la
mente inconscia è in grado di localizzare la causa originale (anch’essa inconscia) di un
effetto conscio (di cui l’individuo
è quindi consapevole: un sintomo, uno stato di tensione psicologica o di
disagio, ecc.) e tangibile (e spesso spiacevole) sperimentato nella propria
realtà di vita, ed inviare l’informazione alla mente cosciente del soggetto: pertanto,
questo processo fornisce al cliente, professionalmente supportato
dall’ipnoterapeuta (preferibilmente uno psicoterapeuta, dunque uno
specialista che abbia un’adeguata formazione psicologica e psicoterapeutica
e una formazione accreditata in ipnositerapia), l’opportunità di analizzare e
rielaborare le emozioni e i sentimenti originali associati alla specifica
esperienza o causa remota.
La dinamica della regressione ipnotica
può seguire fondamentalmente due percorsi:
- la
rievocazione dissociata
- la
rivivificazione degli eventi
Nella rievocazione dissociata ipnoregressiva, il soggetto recupera i ricordi e li
rievoca osservandoli da una posizione esterna, come osservatore, senza
sperimentarli in prima persona: sostanzialmente il soggetto rivede sé
stesso e gli eventi dall’esterno.
Nella rivivificazione ipnoregressiva il soggetto rievoca fatti ed esperienze
rivivendoli emozionalmente e percettivamente con l’ausilio di tutti i sensi: in
altre parole il soggetto rivive pienamente le esperienze rievocate con una
percezione sensoriale ed emozionale diretta, quindi con pieno
coinvolgimento.
Il processo ipnoregressivo
può essere considerato come una dinamica molto delicata, pertanto dovrebbe
essere utilizzato con elevata professionalità e competenza. In particolare
il counsellor ipnologo dovrebbe utilizzare una tecnica accurata e molto attenta,
così da evitare il condizionamento del soggetto, e lo sviluppo di una “sindrome da falsa memoria”. In altre parole, è molto
importante che nella conduzione del processo il counsellor
sia particolarmente accorto nell’evitare l’utilizzo
di suggestioni che possano determinare lo sviluppo di falsi ricordi.
PLR – Past life regression
(Regressione alla vita passata)
In generale, la tecnica di “Past
life regression” (PLR) corrisponde a una varietà
di metodi che consentono il recupero di ricordi di esperienze che hanno
avuto luogo in “altri periodi di vita”.
Per la precisione la PLR è una forma di trattamento
psicologico emerso nel corso degli anni '60 del secolo scorso, fondamentalmente
sviluppatosi e formalmente ufficializzato negli USA, basato sul presupposto
che alcuni disagi psichici ed emotivi
attuali affondino le loro radici nel terreno di esperienze e vissuti
traumatici irrisolti risalenti a precedenti periodi di vita (in
particolare l'infanzia) o perfino a “vite precedenti”.
In particolare, generalmente
gli ipnologi usano l'ipnosi (e talvolta qualche altra tecnica) per condurre
il paziente a uno stato alterato di
coscienza (in questo caso la trance ipnotica) che permette
all'individuo di recuperare e rievocare più agevolmente (superando l’ostacolo della censura
operata dalla mente cosciente) gli eventi traumatici rimossi:
successivamente, attraverso l’utilizzo di specifiche tecniche di conduzione, l’ipnologo guida il paziente,
attraverso un processo di rielaborazione, ristrutturazione ed integrazione
costruttiva ed adattiva delle esperienze rievocate nell’ambito della sua personalità
globale e nel contesto del suo cammino evolutivo individuale.
Personalmente, quando
utilizzo il termine di questa utile ed efficace tecnica ipnotica nel suo
nome omologo in lingua italiana, preferisco attenermi rigorosamente alla
traduzione letterale dall’inglese,
ovvero “Regressione
alla vita passata”, evitando l’utilizzo
di un altro termine più diffuso ma meno accurato nella traduzione, come “regressione alle vite
precedenti”. Il
motivo per cui opto con decisione per l’utilizzo del primo e più generico termine è semplice: pur
essendo convinto, sulla scorta di innumerevoli evidenze empiriche raccolte
e di studi accurati svolti da molti affidabili ricercatori e scienziati,
della realtà di un cammino evolutivo
spirituale che non si limita a
una singola esperienza di incarnazione terrena ma bensì consiste di un
ciclo di vite e di rinascite, mi allineo con la posizione di altri autori
secondo i quali, pur avendo finora raccolto un ampio corpus di prove empiriche che convergono a sostegno dell’ipotesi della reincarnazione, la realtà oggettiva
di questa non potrà mai essere inconfutabilmente provata. Nonostante questo
margine di incertezza, che tuttavia in effetti caratterizza ogni teoria
finora enunciata, ritengo di annoverarmi fra i teorici assertori dell’ipotesi della
reincarnazione, fermo nella convinzione che il nostro cammino terreno rappresenti
una parentesi significativa nell’ambito di un cammino evolutivo spirituale esteso, che si dipana
secondo un processo di causa-effetto (Karma), verso la meta dell’individuazione e della
perfezione nella Fonte della Creazione.
Fondamentalmente,
la tecnica ipnotica di “Regressione alla vita passata”
(PLR) si configura come tecnica terapeutica psicologica indirizzata all'insight (cioè la presa di coscienza o
consapevolizzazione di contenuti inconsci), alla crescita psicologica ed
alla guarigione. Il processo di ri-sperimentazione
di eventi di vita passata in qualche
modo traumatizzanti, spesso produce cambiamento e guarigione: pertanto
l’obiettivo ultimo di questa tecnica di regressione
ipnotica, che agisce illuminando nell’oscurità dei ricordi celati nelle
profondità e nei meandri dalla mente inconscia, è rappresentato dal
tentativo di produrre conoscenza, saggezza e comprensione costruttiva degli
aspetti più profondi della personalità e del carattere dell’individuo,
ed il progresso nel raggiungimento della completezza e dell’individuazione del Sé.
Sebbene
la “Regressione alla vita passata”
sia una tecnica antichissima, che addirittura potremmo fare risalire al IV
sec. A.C., quando Patanjali, l'antico
filosofo indiano che codificò lo Yoga, insegnava come le vite precedenti
potessero essere rievocate attraverso la meditazione, la PLR fece il suo
nuovo ingresso in tempi moderni intorno agli inizi del XIX sec. con Albert
de Rochas, un colonnello francese che
praticava l'ipnotismo. Più recentemente, nel secolo scorso, durante gli
anni '60, Dick Sutphen, un "terapeuta
americano della vita passata", ha reso popolare l'uso terapeutico di
questa tecnica. Raymond Moody, il famosissimo
sensitivo americano, autore del libro "Life after
Life" che dettagliava esperienze vicine alla morte (NDE, near death experiences) ha pure contribuito alla conoscenza del
metodo con il suo volume "Coming Back",
nel quale descriveva nove delle sue vite precedenti. Alla diffusione della
conoscenza internazionale di questa potente tecnica terapeutica ha
certamente e massimamente contribuito, negli anni più recenti, lo
psichiatra statunitense Brian Weiss, grazie alla
notevole tiratura della sua produzione letteraria, di genere essenzialmente
narrativo ma non scientifico. Tuttavia, ancor prima che l’esistenza
della PLR venisse a conoscenza del grande pubblico, grazie alla notevole
tiratura di queste opere narrative, la stessa tecnica era già consolidata
da parecchi anni, grazie all’opera di altri specialisti
statunitensi che la praticavano estensivamente ancor prima che Weiss
scrivesse i suoi libri (per esempio, Netherton, Wambach, Fiore, e altri.). La tecnica di PLR viene oggi
usata da svariati psicologi e psicoterapeuti in tutto il mondo, quale
strumento terapeutico efficace e mezzo potente di indagine psicologica.
La
credenza nella reincarnazione affonda le proprie radici nella storia dell’umanità,
costituisce un aspetto standard di molte forme di metafisica ed è parte di
molti sistemi religiosi, soprattutto quelli orientali (l’Induismo,
la Cabala ebraica, il Buddismo, e
perfino il primo Cristianesimo). Tuttoggi
moltissime persone al mondo nutrono la convinzione delle reincarnazione, basandosi su una
pura questione di fede o su un background di conoscenze culturali e
scientifiche. Se accettiamo il concetto di reincarnazione, ne consegue che
deve esistere un metodo in grado di far luce sul ciclo di morti e rinascite
e consentirci di acquisire un livello di conoscenza sulle nostre vite
precedenti, nel continuum delle nostre esistenze.
Oggi,
la costellazione di sistemi utilizzati a tale scopo è nota con il nome di “Past
life regression” (Regressione alla vita passata). In tale contesto, l’“Ipnosi regressiva alla vita passata”
costituisce una delle tecniche d’elezione di analisi psicologica e consapevolizzazione. Il concetto di “Karma”
costituisce il concetto chiave dell’analisi psicologica mediante la PLR,
e sta alla base della spiegazione per cui ogni identità spirituale ha
generato ogni aspetto e circostanza della propria vita. Il Karma
rappresenta la somma totale delle cause che ogni individuo ha generato e
mobilitato durante il complesso dei suoi periodi di vita precedenti. In
particolare, il principio di
causa-effetto del Karma spiega che ogni attività dell’individuo,
pensieri, atteggiamenti, emozioni e atti, si accumulano sommativamente
e secondo un principio universale, come causa degli effetti salienti delle
future incarnazioni.
Attraverso
la pratica della “Regressione ipnotica alla vita passata”
l’individuo può allargare la propria consapevolezza sui
suoi tratti peculiari di personalità, le origini di alcune malattie
organiche e di condizioni psicopatologiche disfunzionali, sulle radici
profonde di particolari inclinazioni, preferenze, interessi professionali,
sulla natura di schemi mentali, comportamentali e relazionali ricorrenti
(coazione a ripetere), e sugli scopi sottili della propria esistenza. La
tecnica ipnotica di PLR si configura quindi come una forma di trattamento
psicologico olistico, indirizzata ai processi mentali, organici, emozionali
e spirituali. Essa fondamentalmente agisce attraverso il processo
regressivo dell’individuo (naturalmente questo è riferito alla dimensione
mentale e temporale e non al meccanismo psichico difensivo) che può essere
raggiunto essenzialmente a due livelli (a un grado dissociativo, osservando
gli eventi come dall’esterno, oppure in forma di rivivificazione,
sperimentando gli eventi e i vissuti in forma globale
percettiva-emozionale), consentendo l’esplorazione di periodi di vita
antecedenti, allo scopo di chiarire o risolvere difficoltà e disagi
sperimentati nel tempo presente. Il processo regressivo viene facilitato e
guidato dall’ipnologo (certamente un operatore competente con
specializzazione nel campo delle professioni di aiuto e della salute
mentale) che può indirizzare lo stessa secondo una dinamica che terrà conto
delle problematiche del cliente e degli obiettivi del rapporto di counselling. La dinamica di regressione PLR potrebbe
essere per esempio stadiale, ovvero prima condurre
a precedenti periodi evolutivi
della vita presente (per es. adolescenza, fanciullezza, infanzia), poi nell’utero
materno, quindi prima della nascita, per proseguire a tempi di vita
precedente; oppure diretta, cioè volutamente
indirizzata a uno specifico periodo di vita antecedente.
L’opportunità
di rivedere e risperimentare cicli e schemi comportamentali ricorrenti nel
corso di molti tempi di vita passata, consente di acquisire una maggiore e
più ampia prospettiva sui propri unici e peculiari conflitti, paure, errori,
abitudini, scelte, speranze, sconfitte, vittorie e speranze. Quando l’individuo
vede il suo “complementare” in un tempo di vita precedente,
esibire (sebbene nell’ambito di differenti esperienze) i suoi stessi o simili
comportamenti disfunzionali, e compiere analoghi errori, questi può raggiungere più prontamente la
consapevolezza della natura dei cambiamenti necessari per raggiungere un
progresso evolutivo positivo nella propria vita.
Le
evidenze raccolte nel contesto dell’ampissima pratica clinica della PLR
mostrano che in svariati casi le disfunzioni
organiche e le malattie
sperimentate in vita, affondano radici profonde che si estendono in altri
periodi e dimensioni di vita passata. In tal senso la pratica della PLR può
fornire talvolta informazioni significative e importanti per il processo di
guarigione di sintomi fisici, oltre che psicologici (quali disturbi d’ansia,
alimentari, dell’umore, dissociativi, sessuali e dell’identità
di genere, di personalità, dipendenze, ecc.).
La
ragione fondamentale per intraprendere un percorso di PLR è quindi quella
di migliorare e comprendere
maggiormente la propria vita, nel tempo presente.
Nella
pratica clinica spesso i clienti scoprono che alcuni conflitti e problemi
che caratterizzano la loro vita hanno origine da eventi traumatici
sperimentati in tempi di vita precedenti. I ricordi di vita passata possono
ripresentarsi in svariate forme: talvolta secondo una dinamica percettiva
di “deja vu”, oppure come sogni ricorrenti
ambientati in specifici scenari e ambienti oppure riguardanti eventi
spiacevoli, oppure ancora sotto forma di fobie più o meno
invalidanti, o sotto forma di infondate e inspiegabili paure. Per esempio,
in ambito clinico si è spesso rilevato che pazienti con fobie per l’acqua,
o per le altezze, oppure terrorizzati dall’idea di parlare pubblicamente (una
forma di fobia sociale), quando ipnoticamente regresse
rievocavano ricordi di morti per annegamento, per caduta da grandi altezze,
oppure per impiccagione o al rogo. Spesso quando questi traumi di vita
passata vengono esplorati, percettivamente ed emozionalmente rielaborati
nel contesto del counselling, nel cliente si
verifica una significativa riduzione o addirittura la scomparsa della
condizione di disagio legata al disturbo fobico. In PLR, attraverso gli
stati emotivi e le sensazione fisiche associate a uno specifico problema
che affligge il cliente nel contesto della sua realtà di vita presente,
questi viene indotto (attraverso il rapport
ipnotico e la conduzione controllata dell’operatore ipnologo) a localizzare la
sorgente o la causa del problema: questo processo spesso conduce alla
scoperta di ricordi dolorosi appartenenti al contesto di una “vita
passata”. Nella dinamica della PLR, generalmente il cliente nella
specifica personalità individuata nel contesto di una determinata vita
passata, viene guidato a rievocare o rivivificare l’esperienza
traumatica in quel tempo di vita, e successivamente attraverso l’esperienza
di morte. Nella dinamica della PLR il counsellor
deve necessariamente assistere il cliente nel processo di rielaborazione e
ristrutturazione degli aspetti emozionali residui legati alle esperienze
traumatiche, e nella ri-sintesi interiore ed
integrazione costruttiva (alla situazione di vita attuale) di tutti quegli
aspetti relativi ai periodi di vita passata rievocata, che hanno
convogliato elementi e vissuti di incompletezza nel tempo presente.
Attraverso la PLR molti conflitti e problematiche emotive sono
efficacemente risolti nel corso di poche sedute di counselling
psicologico, e spesso in tempi più brevi rispetto alla terapia
convenzionale. Svariate afflizioni organiche possiedono una connotazione
psicosomatica: nella pratica clinica della PLR è stato sovente riscontrato
che anche queste condizioni possono cominciare a diminuire in intensità o
addirittura cessare.
Se
da un lato la tecnica PLR può essere terapeuticamente efficace, e nel suo
contesto è altresì elevata la possibilità che particolari eventi ricordati
siano effettivamente attribuibili a contesti di vite precedenti (come i
risultati di studi oggettivi supportati da indagini storiche e anagrafiche
farebbero supporre), d’altro lato dobbiamo anche accettare la possibilità che le
esperienze e gli episodi rievocati di “vite precedenti” non siano oggettivamente collegati ad
alcuna vita passata reale. Ciò che un individuo sperimenta nel processo
della PLR potrebbe corrispondere al risultato di un messaggio che la mente
inconscia invia al dominio conscio dell’apparato psichico. In altre parole,
in alcuni casi lo stato nevrotico può determinare un livello significativo
di blocco emozionale, per cui la
sfera mentale consapevole non recepisce i messaggi profondi che gli vengono
dall’inconscio (ossia, il dominio dell’apparato
psichico i cui contenuti sono energeticamente bloccati alla libera
esplorazione e all’accesso della mente consapevole, se non attraverso uno
scambio metaforico e mascherato nel sogno, intuitivo nello stato di
coscienza vigile, e più libero e diretto nella trance ipnotica): in alcuni
di questi casi (ovvero di refrattarietà allo scambio intuitivo della mente
conscia con la sfera mentale inconscia), quando la mente inconscia si crea
un varco (ad esempio nella trance ipnotica) invia messaggi simbolici che
vengono recepiti come esperienze e impressioni di una vita passata. A meno
che il ricordo esperienziale di una vita passata corrisponda a mera
fantasia, esso potrebbe essere determinato o da un messaggio metaforico
della mente inconscia, oppure dal ricordo effettivo di un’esperienza
di vita passata. Esistono strategie di controllo e valutazione semplici,
che il consulente ipnologo esperto può utilizzare per stabilire con buona
approssimazione se il ricordo recuperato corrisponda a una probabile vita
precedente, oppure a un messaggio inviato dal dominio mentale inconscio
così che la persona possa in qualche modo coglierne intuitivamente il
significato, utile per il suo progresso e la sua crescita psicologica.
In entrambi i casi, sia che si tratti
del ricordo di un'effettiva vita precedente o no, sicuramente l’esperienza del ricordo è
reale, pertanto in ogni caso, da un punto di vista terapeutico è
fondamentale che lo psicologo counsellor o lo
psicoterapeuta si adoperino con tutti i mezzi per chiarificare e far riflettere
il cliente su quale possa essere la lezione o il significato profondo dell’esperienza rievocata da una “vita precedente”, e in che modo essa possa
connettersi o integrarsi costruttivamente con le realtà della sua vita
attuale. Altrimenti, logicamente, il mero e semplice ricordo in sé di un’esperienza di vita passata,
costituirebbe niente più che una mera curiosità se il cliente non ne
ricavasse intuitivamente, creativamente, e infine razionalmente, un
significato profondo e utile per la sua vita, di cui fare un uso
costruttivo e psicologicamente evolutivo.
Pertanto, in linea di massima le
motivazioni sottese alla decisione di intraprendere un percorso di counselling PLR potrebbero essere le seguenti:
■ chi crede nella reincarnazione potrebbe decidere di
dedicare il proprio tempo all’esplorazione di
vite precedenti, allo scopo di scoprire quali errori abbia commesso nel suo
passato spirituale, così da raggiungerne la consapevolezza ed evitare l’esigenza coercitiva (secondo un meccanismo di coazione a ripetere)
di replicarli per apprendere in questa vita o addirittura in quelle future,
quelle penose lezioni che ancora non ha appreso e che ne derivano quale
effetto
■ chi non crede
nella reincarnazione, potrebbe decidere
di intraprendere delle sedute di consulenza PLR basandosi sul concetto che
la mente inconscia, nello stato di trance ipnotica indirizzato alla
dinamica regressiva remota, invia particolari messaggi alla mente conscia
individuale, la cui analisi del significato e il suo successivo utilizzo
costruttivo, potrebbero portare alla scoperta ed alla presa di coscienza di
aspetti psicologici utili per la propria crescita e per il proprio
benessere.
In ogni caso è molto importante notare
che la credenza nella reincarnazione non è affatto necessaria affinché una
consulenza psicologica condotta con tecnica PLR sia significativamente
efficace: in effetti l’efficacia
della tecnica è largamente determinata dalla sua capacità di elicitare l’abreazione catartica (il
rilascio emozionale di contenuti ideativi ad alta valenza affettiva,
incapsulati da esperienze traumatiche, attraverso la vivida reminescenza e il linguaggio) congiuntamente all’indispensabile utilizzo
successivo ed effettivo, nella realtà di vita individuale, della conoscenza
dei significati acquisiti attraverso l’esercizio della stessa tecnica. Pertanto, a prescindere dal
successo della dinamica regressiva in sé e per sé (cioè il raggiungimento
di un grado sufficiente di trance ipnotica, e la rievocazione di eventi
salienti), il successo terapeutico è largamente influenzato dalla capacità di sintesi e di analisi
psicologica individuale (quella del cliente), e dalle capacità
e dalla preparazione professionale e psicologica del counsellor
a guidare il cliente in questo processo, mobilitando le sue risorse
creative consce e inconsce. In altre parole, da un punto di vista
terapeutico la semplice regressione e rievocazione ipnotica PLR non sono
significativamente efficaci, se il counsellor non
è abbastanza abile ad elicitare un processo catartico ed abreativo, con la rielaborazione, la ristrutturazione e
la sintesi psicologica costruttiva dei significati emersi, nel senso di una
loro integrazione positiva nella realtà di vita del cliente, al fine di una
sua crescita psicologica: soltanto questo processo di abreazione e ristrutturazione
psicologica possono alleviare il malessere organico e mentale, e
incentivare la creatività, l’evoluzione e il successo della persona.
Pertanto, attraverso la lezione dal passato, l’esplorazione PLR deve
fondamentalmente produrre semi di crescita e di guarigione, che
arricchiscano la persona e la aiutino a vivere costruttivamente,
funzionalmente e adattivamente nel presente.
“Incontaminato si erge dal fango il fiore di loto,
finalmente meraviglioso e puro,
libero
protende
i petali verso il cielo”
Su specifica richiesta Dott. Viola utilizza la tecnica
dell’ipnosi regressiva e della PLR, seguendo il processo terapeutico
illustrato nella sezione “Consulenza ipnoterapica” (per informazioni clicca sul link
o contatta).
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sull’ipnositerapia clinica
I contenuti
di questa pagina web sono protetti da diritti copyright: ne è pertanto vietata la riproduzione. Riferimenti a stralci e brevi estratti dal testo sono consentiti soltanto a condizione che essi si rifacciano
palesemente all’autore,
menzionandone il nome e l’opera, secondo le
regole codificate per la redazione dei riferimenti bibliografici. In questo
caso specifico tali riferimenti sono i seguenti:
■ Viola, A. (2005). Modelli recenti di ipnositerapia, ulteriori sviluppi teorici e ultime
interpretazioni neurofisiologiche dell’ipnosi, in Manca Uccheddu, O.
e Viola, A., Ipnosi e suggestione in psicoterapia. Milano: Giuffré editore.
■ Viola, A. (2005). L’ipnosi regressiva, in
Manca Uccheddu, O. e Viola, A., Ipnosi e
suggestione in psicoterapia. Milano: Giuffré
editore.
■ Viola, A. (2005). Ipnosi regressiva e PLR.
Dal web, in http://digilander.libero.it/Antonello_Viola_Dott/ipnoregressiva.htm
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Dr. Viola,
psicologo-psicoterapeuta, è coautore del libro “Ipnosi e Suggestione in Psicoterapia: negli ultimi capitoli di
questo saggio Dr. Viola argomenta l’utilizzo della tecnica ipnotica in
ambito clinico e psicoterapeutico. In particolare approfondisce il tema
dell’utilizzo dell’ipnosi regressiva a scopo psicoterapico,
puntualizzandone vari aspetti applicativi.
Dr.
Viola è uno psicologo–psicoterapeuta
con una formazione aggiuntiva in ipnositerapia (360 ore): utilizza il
metodo ipnotico, nelle sue molteplici tecniche, quale strumento integrativo
di psicoterapia, per la cura e la riabilitazione.
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