Anno 1 Numero 2 Mercoledì 17.04.02 ore 23 

  

Direttore Responsabile Guido Donati
 

Neurofisiologia dello stress 

di Livio Annibaldi


La moderna concezione dei meccanismi adattativi va attribuita al fisiologo Hans Selye. A lui si deve la moderna concezione di stress, dove per stress si intende la risposta dell'organismo ad ogni stimolazione che provoca un alterazione del suo corretto equilibrio psicofisico (omeostasi). Per ristabilire l'omeostasi viene prodotta una reazione di adattamento che si realizza attraverso l'attivazione di meccanismi neuro endocrini ,psicologici e comportamentali strettamente correlati tra loro. Selye ha dimostrato che l'organismo reagisce con modalità molto simili anche quando si trova esposto a stimoli molto diversi, in altri termini mette in atto una risposta aspecifica che non dipende dal tipo di evento stressante a cui è sottoposto.
Tale risposta viene definita da Selye "Sindrome Generale di Adattamento" (SGA o GAS). Tale sindrome si basa su tre fasi:


1) Reazione di allarme caratterizzata dalle manifestazioni più immediate dello stress che sono:
- Aumento della frequenza cardiaca, - aumento della
pressione arteriosa, - aumento della glicemia, - dilatazione pupillare, - aumento del tono muscolare, - aumento del neurotrasmettitore adrenalina. Da un punto di vista psicologico si ha un aumento dello stato di tensione e di allerta. Questa fase corrisponde alla reazione in cui l'organismo si pone in uno stato di allerta generale per fronteggiare lo stimolo stressante. 

2) Fase di resistenza allo stress, se l'evento stressante continua ad essere operante si attiveranno diversi assi neuroendocrini:

 

- Sistema ipotalamo - ipofisi - corticosurrene con produzione finale di corticostreroidi glieffetti dei quali si possono riassumere in diminuzione dell'attività immunitaria, aumento della glicemia, aumento della portata circolatoria. Una infinità di studi sono stati fatti a dimostrazione dell'argomento ma basta pensare all'effetto che i glicocorticoidi esogeni hanno sull'organismo e a cosa accade quando somministriamo cortisone. L'innalzamento del cortisolo può essere provocato sia da uno stimolo stressante psico emotivo cognitivo , quindi con azione diretta sul SN , sia da uno stimolo sterssante biologico quale ad esempio un virus la cui presenza provoca l'aumento della IL-1 che attiva il CRH e tutto l'asse ipotalamo ipofisi surrene.
- Produzione di adrenalina e noradrenalina da parte della midollare surrenale.
- Sistema Ipotalamo - Ipofisi -Tiroide che si traduce con un aumento della produzione degli ormoni tiroidei con la finalità di calibrare il metabolismo generale dell'organismo (con effetto stimolante).
- Sistema Ipotalamo - Ipofisi - Prolattina che inibisce sia la funzione ovarica che testicolare, stimola la lattogenesi e inibisce la produzione ipofisaria di FSH e LH ( per cui amenorrea).
- Sistema Ipotalamo - Ipofisi - Gonadi con inibizione della secrezione di ormoni connessi con le funzioni riproduttive e sessuali (da cui sterilità e calo della libido).
- Produzione di beta endorfine con innalzamento della soglia al dolore.

3) Fase di esaurimento rappresenta il fallimento della reazione di adattamento con la produzione di alterazioni permanenti a livello psico-neuro-endocrino che generalmente consistono nella stabilizzazione delle risposte attuate nella fase di allarme e di resistenza agli stressor. Si stabilisce così un "nuovo stato fisiologico" alterato rispetto a quello iniziale che l'organismo accetta inconsapevolmente.

 

L'organismo non è riuscito a rapportarsi in maniera adeguata agli stressor e l'omeostasi non è stata ristabilita.
La SGA può essere prodotta da stimoli emotivi, fisici o cognitivi - relazionali. Ogni individuo è sottoposto ad una serie di eventi che sono potenzialmente capaci di suscitare in lui uno stress. Oggi gli eventi stressanti sono soprattutto di natura emotiva dovuti a rapporti interpersonali e sociali.
Lo stress e il distress non dipendono comunque solo dalla qualità delle stimolazioni, ma riveste enorme valore la valutazione cognitiva -emotiva del soggetto che viene riassunta nella citazione di Selye: "Non è tanto importante quello che ci accade quanto il modo in cui lo interpretiamo". Questi processi di mediazione psicologica sono fondamentali e fanno capire perché quanto è stressante per uno non lo è per gli altri, e questo in funzione della person
alità di ogni individuo. Quindi dopo aver valutato se l'evento può avere conseguenze benefiche, dannose o neutre il sistema biologico passa alla valutazione delle misure da adottare e dei mezzi disponibili. Tanto più efficienti sono tali meccanismi tanto maggiore sarà la resistenza agli stressori. Questo concetto viene definito soglia o barriera di tollerabilità biologica o "Coping". Tale barriera non riesce comunque a difendere completamente dagli stressori se questi sono tanti e si succedono cronicamente. E' utile ricordare che anche l'inibizione della risposta allo stress è capace di indurre la Sindrome Generale di Adattamento quando per un processo di blocco emozionale o psicobiologico il sistema . in uno stato di sclerosi funzionale, non risponde ai fenomeni stressogeni.