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ZONA DEGLI ULIVI

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Progetto della Zona degli Ulivi       2001 - 2003

TOCCA A NOI . . . . . PRENDERE IL LARGO

 

E ora tocca a noi !


 

Tocca a noi "prendere il largo" (Lc. 5, 4): non ci presteremo ad essere strumenti di violenza e distruzione, difenderemo la pace a tutti i costi; non diventeremo massa plaudente dello strapotere dei mass-media e delle tecnologie emergenti; non ci rassegneremo ad un mondo in cui altri uomini muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro, noi difenderemo la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, ci sforzeremo con ogni nostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti, lasciandola migliore di come l'abbiamo trovata; noi chiederemo, nella preghiera, il dono di saper "scrutare i tempi", il dono della profezia educativa.

Noi siamo concreatori del disegno divino!

 

A noi, "Sentinelle del mattino" (cfr. IS 21, 11-12) in quest'alba del Terzo Millennio dalle vette più alte giunge l'ebbrezza di quell'immenso respiro che ci circonda e che dà vita al nostro stupore.

Tocca proprio a noi, generazione di confine da un millennio ad un altro, il privilegio di poterci affacciare da queste altezze.

E vedere. Scrutare. Contemplare. Riassaporare anche il gusto di essere Chiesa, di essere quel vento della speranza che soffia, senza stancarsi, su tutte le stagioni del mondo.

Noi capi abbiamo responsabilità verso gli altri, ma a tale responsabilità si può far fronte solo se ci prendiamo adeguatamente cura di noi stessi, della qualità della nostra vita spirituale, della nostra competenza, del nostro equilibrio psico-fisico, in una parola del nostro essere adulti e non solo per ragioni anagrafiche.

Di qui l'importanza di una formazione permanente per essere adulti affidabili, autorevoli e capaci di far conoscere.

Comunque per quanto adulti - autorevoli non siamo noi il Maestro, non proponiamo noi stessi, dobbiamo continuamente rinviare al MAESTRO.

E questo che ci libera dallo scoraggiamento che inesorabilmente nasce dalla scoperta dei nostri limiti e dall'esperienza degli insuccessi educativi.


 

Stato della Zona

La zona degli Ulivi, nata nel gennaio 2000 dall'unione dei gruppi della ex zona Bari nord con quelli di Bitonto e Santo Spirito, si estende nel territorio di quattro diverse diocesi e comprende attualmente 13 gruppi.

Nella scelta del suo nome i gruppi della zona hanno voluto esprimere la ferma volontà di radicamento al territorio e la comune tensione al valore della Pace, di cui l'olivo è la pianta simbolo.

La zona degli Ulivi presenta al suo interno realtà variegate.

I Gruppi intesi come "essere associazione", vivono il radicamento nel territorio e l'appartenenza alla Chiesa locale in modo diverso.

Gruppi di consolidata tradizione, fortemente radicati nel territorio, protesi all'apertura di nuove unità in realtà periferiche della propria cittadina; gruppi in difficoltà per mancanza di capi disponibili, che riescono a sopravvivere sovraccaricando di responsabilità i pochi "superstiti" o che si vedono costretti a chiudere alcune unità; gruppi che gestiscono con molta fatica i conflitti all'interno delle co.ca., qualche volta lacerati da dolorose separazioni.

Incoraggianti segni di speranza provengono dalle realtà di Ruvo ed Enziteto, che manifestano interesse ad avviare nuove esperienze di scoutismo nei propri territori.

I capi della nostra zona hanno un età media di 33 anni, impegnati in un cammino di formazione permanente, credenti in ricerca che ascoltano e testimoniano la propria fede nella carità. 

Vivere insieme questa realtà così variegata

Favorire la conoscenza tra le co.ca. attraverso incontri formativi e la realizzazione di attività per i ragazzi.

Favorire lo sviluppo di nuove esperienze associative nella zona e avviare un'attenta azione di monitoraggio per arginare il fenomeno del calo dei censiti.

Maturare il senso di appartenenza alla Zona attraverso la maggiore partecipazione ai suoi momenti / eventi pensando a nuovi modi per vivere gli eventi stessi.

Guardo verso il futuro e faccio mie le parole di un'antica preghiera:

"come questo pane spezzato era sparso qua e là sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa, così si raccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra".

 fare ed essere, ciò che facciamo ci qualifica, ci costruisce

 Essere capo significa mettersi in un clima di formazione permanente: crescere come capi vuol dire crescere anche come persone; nelle co.ca. c'è bisogno di un continuo apporto di cultura aggiornata e che si rinnova.

Questo apporto viene dai singoli capi che sono chiamati ad aprire le finestre per fare entrare "aria fresca".

Favorire la formazione permanente con incontri a tema in particolare sul Patto Associativo e sul Progetto del Capo.

Valorizzare la formazione dei tirocinanti e degli adulti di provenienza extra -associativa con incontri e confronti, ponendo l'attenzione ai luoghi e tempi di formazione.

Promuovere l'apprendimento e l'aggiornamento metodologico dei capi, in particolare dei capi gruppo, riscoprendo la propria identità associativa e salvaguardando l'originalità del metodo scout.

Di questa testimonianza ha estremo bisogno la nostra società, ne hanno bisogno più che mai i giovani, spesso tentati dai miraggi di una vita facile e comoda.

E' urgente cambiare strada nella direzione di Cristo, che è anche la direzione della giustizia, della solidarietà, dell'impegno per una società ed un futuro degni dell'uomo.

Vivere da protagonista nel proprio tempo

il nostro fare ha sempre uno scopo il SERVIZIO. Impariamo a fare per imparare a servire.

Promuovere la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio per favorire un maggior radicamento nella realtà.

Educare a forme di partecipazione attiva e propositiva anche lavorando in rete con altre realtà / agenzie educative presenti nel territorio.

Promuovere forme di intervento in realtà di emarginazione.

Tornando a casa non disperdetevi. Confermate e approfondite la vostra adesione alla comunità cristiana a cui appartenete. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!

Il silenzio apre il cuore e la mente all'ascolto

 il nostro fare ci caratterizza ed è un fare che continuamente attinge dalle cose più semplici?

Favorire e testimoniare l'acquisizione di competenze per la conoscenza e l'applicazione metodologica di forme di comunicazione ecologica e non violenta.

Curare la competenza dei capi nel gestire le dinamiche di gruppo valorizzando i rapporti interpersonali.

Stimolare una riflessione sull'uso intelligente dei nuovi mezzi di comunicazione e fornirsi degli strumenti di lettura dei "codici di linguaggio" delle nuove generazioni.

Di parole intorno a voi ne risuonano tante, ma Cristo soltanto ha parole di vita che resistono all'usura del tempo e restano per l'eternità.

" Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna." ( Gv. 6, 68)

Essere parte viva della Chiesa con il carisma/ mandato di educatori, va e ripara la Mia Casa

Prima di essere educatori non dimentichiamo di essere noi, a nostra volta, educati.

Educati dalla storia di Fede alla quale apparteniamo, educati dalla nostra famiglia, dal popolo di Dio nel quale siamo, dall'esperienza associativa che abbiamo vissuto e alla quale apparteniamo.

Riscoprire la centralità della scelta cristiana nel Patto Associativo con l'atteggiamento del viandante in costante cammino di ricerca del Signore.

Scoprirsi capi catechisti chiamati all'annuncio e alla testimonianza del Vangelo.

Valorizzare gli strumenti del metodo per riscoprire la spiritualità scout nell'annuncio della Parola.

"Voi chi dite che io sia?" (Mt. 16, 15).

Cari giovani, dicendo sì a Cristo, voi dite sì a ogni vostro più nobile ideale. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirLo ogni giorno ed in ogni situazione.

Le forze in campo:

Per raggiungere gli obiettivi del nostro progetto il Comitato si è così strutturato:

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Responsabili di Zona;

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Assistente Ecclesiastico;

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Incaricato alla tesoreria;

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Incaricati alla formazione capi ed ai tirocinanti;

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Incaricato alla stampa.


 

Si avvale anche del supporto del:

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Referente alla Branca L/C;

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Referente alla Branca E/G;

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Referente alla Branca R/S;

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Referente all' Emergenza e Protezione Civile.


 

Verifica del Progetto:

Il Progetto ha durata triennale con verifiche annuali nell'ambito del Consiglio di Zona e quindi nelle singole Comunità Capi.


 

Suggerimenti bibliografici:


 

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Patto Associativo AGESCI;

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Card. Etchegaray " Tempi nuovi " in Il senso del Giubileo, R/S SERVIRE

n. 5 - 1998;

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Novo Millennio Ineunte, dal discorso di chiusura del Giubileo del Santo Padre Giovanni Paolo II, 6 Gennaio 2001;

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Veglia di preghiera presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II, G. M. G.

Tor Vergata, 19 Agosto 2000;

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Laborem exercens, Enciclica del Santo Padre Giovanni Paolo II, 1981;

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Don Giuseppe Grampa, " Per una fede adulta" in Essere Adulti, R/S SERVIRE n. 1 - 1997;

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Omelia del Santo Padre Giovanni Paolo II per la G. M. G., Tor Vergata, 20 Agosto 2000;

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Franco La Ferla "Può bastare la Comunità Capi per crescere?" in Essere adulti,

R/S SERVIRE n. 1 - 1997;

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Card. Carlo Maria Martini dal discorso "La Bibbia mi ha insegnato il dialogo", Ottobre 2000.

 

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Ultimo aggiornamento: 12-10-02