VUOI DIVENTARE RICCO?

DI

DIANA BACCHIAZ

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Libro di Diana Bacchiaz che insegna come attirare denaro, benessere, successo e vivere felici

INTRODUZIONE

Ricchezza. Che felici visioni di abbondanza, agiatezza e pienezza di vita questa semplice parola contiene! Sei mai stato invidioso di qualcuno che sembrava essere ricco, con grande disponibilità di denaro, e con tutti i vantaggi che questo può recare? 0 forse hai letto di queste persone e hai sognato di essere nella loro situazione?

Il fatto che tu ora legga questo libro vuol dire che hai già imboccato la strada e stai salendo il primo gradino verso la realizzazione del tuo sogno. La pratica dell'utilizzo dei Pensiero Positivo, il Potere che è vivo nel nostro subcosciente, pratica che qui di seguito ti indicherò, ti porterà la prosperità che è tua di diritto. In effetti la prosperità è un tuo diritto di nascita. Proprio come la Natura genera abbondanza, è naturale per l'abbondanza riempire la tua vita e scorrere in tutto ciò che sei e fai.

Molti di noi sono stati condizionati o, per meglio dire, erroneamente programmati a pensare ed a convincersi che non potevano essere ricchi o non meritavano di esserlo per una ragione o per l'altra. Questo libro ti insegnerà come trasformare questi condizionamenti negativi, al fine di cominciare ad attrarre verso di te l'abbondanza della vita e la ricchezza che desideri.

  

CAPITOLO 1

Coscienza di ricchezza e coscienza di povertà

La vera ricchezza nella tua vita la si crea coltivando la COSCIENZA DI RICCHEZZA, che non significa necessariamente il disporre di grandi somme di denaro. Infatti tutti conosciamo persone che, per quanto guadagnino, non ne hanno mai abbastanza. Molte persone sono troppo occupate a produrre il proprio benessere per poterne pienamente godere, o troppo intente ad aumentarlo per apprezzare quello che già hanno.

Queste persone soffrono di quella che io chiamo COSCIENZA DI POVERTÀ. per quanto denaro e per quante cose possano possedere, essi sono completamente incapaci di sentirsi ricchi e rimangono persone potenzialmente bisognose e piene di bramosia. Non sono solo i ricchi ad avere una COSCIENZA DI POVERTÀ! Milioni di persone mancano completamente della consapevolezza di ricchezza e benessere, anche nella nostra società del benessere. Il solo fatto che tu abbia deciso di leggere questo libro vuoi dire che hai fatto il primo passo verso la trasformazione della tua coscienza di povertà in modo da poter diventare una persona completamente ricca. Cominciamo a dare un'occhiata alla coscienza di povertà così puoi capire meglio e riconoscere come influisce su di te e sulla tua vita.

La COSCIENZA DI POVERTÀ è il risultato dell'etica puritana che ha dominato la nostra società per lungo tempo. Secondo questa dottrina, o sistema di persuasione, la chiave per la ricchezza è un duro lavoro. Trovare il proprio lavoro piacevole e soddisfacente è di secondaria importanza, nei confronti dello «sgobbare» che è esattamente quello che siamo stati portati a credere ci conducesse alla ricchezza.

Questa può sembrare una visione esagerata del problema, ma un momento di riflessione ti dimostrerà quanta verità c'è in tutto ciò. Ovunque possiamo trovare persone che lavorano duramente, senza tregua, che forse spendono molto di quello che guadagnano in grandi cose - ma che non si considerano mai ricche. Tu puoi probabilmente riconoscere qualcosa di te in queste descrizioni.

La coscienza di povertà è, in effetti, una specie di malattia. La sua causa è un'errata programmazione del subconscio. Tale programmazione è stata tramandata di generazione in generazione. I suoi sintomi sono gli atteggiamenti negativi che producono e creano risultati negativi nel mondo esterno. La storia di Mario C. è un buon esempio di questo lavoro.

I genitori di Mario erano sempre stati preoccupati per i soldi. In effetti il padre di Mario lavorava molto duramente. Sia il padre che la madre si erano sempre molto preoccupati delle loro finanze. Pertanto Mario, a sua volta. non riusciva mai a rilassarsi completamente e a godere di quello che aveva. Da qualche parte dentro di lui sentiva che la povertà era proprio dietro l'angolo. Inevitabilmente Mario assorbì questa atmosfera fin da bambino. Molto presto si rese conto che il denaro costituiva un problema. Se a volte ne chiedeva, i suoi genitori sembravano quasi seccati, se non proprio innervositi.

Naturalmente questo lo faceva sentire in colpa così da preferire chiedere sempre il meno possibile. Questo almeno gli rendeva la vita più accettabile.

Senza dubbio Mario crebbe associando il denaro a sensi di colpa. Per molto tempo non comprese quale ne fosse la causa, visto che non conosceva altro modo di essere, ed accettò questo stato di cose come naturale. Voleva il denaro, naturalmente, ma ne aveva anche terrore. In particolare Mario trovava difficile chiedere cose che erano sue di diritto. per esempio, avrebbe rinunciato a chiedere la restituzione di denaro prestato ad amici, sentendo inconsciamente che loro, in qualche modo, lo meritavano più di lui. Dopo un periodo di infelicità e lotte, Mario cominciò a sospettare che vi dovessero essere altri modi di agire. Fu a questo punto che venne introdotto alla nozione di COSCIENZA DI POVERTÀ ed alla possibilità di cambiarla. Cominciò a capire che i suoi atteggiamenti negativi verso il denaro attraevano esperienze negative nella sua vita, proprio come un magnete. La sua attenzione fu richiamata dagli insegnamenti di questo libro e cominciò. per la prima volta, a riconoscere il POTERE DEL SUBCONSCIO nel creare la realtà nel mondo esteriore. Usando le tecniche che anche tu ti appresti ad imparare, fu capace di incominciare a neutralizzare i suoi condizionamenti negativi e ad attrarre la ricchezza nella sua vita. Ricchezza che, anche se non se ne era accorto prima, era sua di diritto.

Il primo passo verso questa nuova consapevolezza lo puoi fare riuscendo ad interpretare correttamente la «Parabola dei Talenti», S. Matteo, 25, 14 che qui ti riporto:

Parabola dei talenti. «Sarà, infatti, come un uomo il quale, stando per fare un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, all'altro due e a un altro uno solo, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Subito, quello che aveva ricevuto cinque talenti se ne andò a negoziarli e ne guadagnò altri cinque. Come pure quello che aveva ricevuto due talenti, ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno solo andò a fare una buca nella terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Ora, dopo molto tempo ritornò il padrone di quei servi e li chiamò a render conto. Presentatosi colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque dicendo: «Signore, tu mi desti cinque talenti, ecco, io ne ho guadagnati altri cinque.» Il padrone gli disse: «Bene, servo buono e fedele, tu sei stato fedele nel poco, io ti darò autorità su molto: entra nella gioia del tuo Signore». Si presentò poi l'altro, che aveva ricevuto due talenti e disse: «Signore, tu mi desti due talenti, ecco, io ne ho guadagnati altri due.» Il padrone gli disse: «Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto: entra nella gioia del tuo Signore». Presentatosi infine quello che aveva ricevuto un talento solo: «Signore, disse, so che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra, ecco, prendi quello che ti appartiene.» Il padrone gli rispose: «Servo malvagio e infingardo, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e che raccolgo dove non ho sparso! Dovevi dunque mettere il mio denaro in mano ai banchieri e, al ritorno, io avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ne ha dieci. Poiché a chi ha, sarà dato, e sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti.»

Ora cosa ti insegna questa parabola che hai appena letto? L'esatta interpretazione è che il positivo attira il positivo, il negativo attira il negativo. È esattamente il tuo pensiero che si riflette su uno specchio e ti rimanda ciò che hai pensato Ogni nostro pensiero ritorna a noi come un boomerang, e se agisci e pensi al positivo, al positivo ti ritorna.

 

Il subconscio

Ogni processo che impari in questo libro è basato sul potere del subconscio di influenzare tutta la tua vita. Capire come questo processo funzioni non è difficile. Anche Mario lo ha scoperto. È questione di realizzare che il subconscio è semplicemente energia, e quindi potere. La sua caratteristica principale è che accetta qualunque cosa gli si dica; risponde «SÌ» a tutto quello che gli suggerisci. Se conosci qualcosa riguardo all'ipnosi questo ti risulterà familiare.

Il subcosciente è un perfetto bio-computer, accetta i dati che gli mandiamo. Il subcosciente non ragiona, non giudica se l'informazione sia corretta o meno, sensata o assurda, vera o falsa. Si limita a immagazzinarla come un fedele servitore, al solo scopo di produrre un comportamento coerente con il messaggio ricevuto non appena se ne presenta l'occasione.

La nostra mente è come un iceberg: la coscienza è la parte emersa con la quale prendiamo le decisioni e agiamo, il subcosciente è la parte sommersa dell'iceberg. Dal subcosciente nasce la ripetizione dei comportamenti.

Per esempio: supponiamo che tu fossi abituato, come Mario, a dire di te stesso «Non merito di essere ricco» (è probabile che tu non lo dica coscientemente, ma il pensiero è lì, profondamente impresso nel tuo subconscio). Quindi il subconscio, obbediente come sempre, semplicemente risponde «», accettando al tua proposta ed inevitabilmente attraendo nella tua vita le conseguenze di questo pensiero. Puoi paragonare il potere del subconscio a quello di una CALAMITA. Può attirare su di sé, e quindi nella tua vita, ogni cosa su cui si focalizza. Esso ha bisogno della tua guida conscia, proprio come un bambino, per attrarre le cose che tu vuoi. Questa guida è data in forma di parola ed immagini, come vedrai più avanti.

Inoltre devi sempre ricordare che il subconscio accetta letteralmente ed esattamente ciò che tu gli dici: niente di più e niente di meno. Per questa ragione troverai che gli esempi di affermazioni in questo libro sono sempre al tempo presente. Dicendo, per esempio, «Spero un giorno di essere ricco» non si produrrà più la ricchezza richiesta; il subconscio accetta semplicemente «, un giorno sarò ricco», e non succede niente. «Un giorno» è pur sempre nel futuro, così non sarà mai la situazione presente. Mentre l'assenso del tuo subconscio all'affermazione «Ogni giorno, in ogni modo, sto crescendo e prosperando» influisce sulla realtà con grande potenza.

Per il momento soffermati un attimo a riflettere su cosa il tuo subconscio sta creando per te come realtà, e come ti piacerebbe cambiarla.

 

CAPITOLO Il

La trasformazione della coscienza di povertà

Il primo passo verso l'acquisizione di una vera coscienza di ricchezza è smettere di continuare con il vecchio pensiero negativo delle precedenti generazioni come base della tua vita. Hai bisogno di nuovi concetti, nuove vie creative di pensiero che ti libereranno dai vecchi schemi di pensiero di «povertà».

Lavorare con intelligenza, non con fatica

Abbiamo visto nel capitolo precedente che lavorare solo con fatica non è la strada per la ricchezza. Quello che è necessario è lavorare con intelligenza. Infatti la frase «Lavorare con Intelligenza, non con Fatica» può essere considerata il motto della coscienza di ricchezza. Naturalmente ciò non vuoi dire che non puoi lavorare con fatica, se lo vuoi e se ti piace. Semplicemente mette in evidenza l'uso della tua intelligenza per creare nuovi schemi di ricchezza per te stesso e trascendere la vecchia etica puritana. Lavorare con intelligenza vuoi dire essere abile nel lavoro, conoscere le leggi cosmiche e procedere con il flusso di energia eseguendo queste leggi. In tempi antichi, maghi ed alchimisti avevano capito che, anche se non possiamo controllare l'Universo, possiamo e dobbiamo lavorare secondo le Leggi universali. Si credeva che questa gente compisse dei miracoli, ma in effetti quello che facevano era sfruttare il potenziale delle leggi cosmiche per manifestare cose nel mondo materiale. Il lavoro di questi saggi dell'antichità era basato sullo studio della metafisica che è semplicemente una forma più alta della fisica, ed ha le sue leggi proprio come la fisica.

Cominciamo il processo di trasformazione partendo da dove sei e da quello che hai ora, in questo momento. Forse pensi di avere molto poco, ma è abbastanza per cominciare come vedrai. La formula è: PARTIAMO DA DOVE SIAMO.

Niente nasce dal niente e tutti abbiamo qualcosa

Una legge fondamentale della ricchezza è che niente nasce dal niente: Ovvero se ti concentri su quello che NON hai nella tua vita, NIENTE ti arriverà. L'energia che impieghi pensando a quello che non hai sarà tutta sprecata. Ci saranno sempre cose che non hai - nessuno può avere tutto in questa vita, anche perché nessuno ha veramente bisogno di tutto. L'importante è avere quelle cose che vuoi veramente, che hanno valore per te. Più avanti nel libro imparerai delle tecniche e dei rituali che ti aiuteranno a sapere quello che veramente vuoi e come arrivare ad averlo.

Quale aspirante alla coscienza di ricchezza, la tua energia deve essere focalizzata su quello che attualmente possiedi. - e quasi tutti hanno qualcosa, anche se poco - , su come aumentarlo e come usarlo al massimo potenziale. Poi raccoglierai da ciò il massimo beneficio.

Essere cosciente di quello che hai è già molto importante. così importante che è bene a questo punto prendere un attimo di tempo per riflettere su quello che hai.

Il punto è che qualsiasi cosa tu abbia, a quel livello sei ricco. La gente ricca, prospera e di successo è quella che veramente crede che se possiede 5 euro può aumentarle e fare qualcosa con quella cifra. In realtà non hai bisogno di una grande quantità di denaro per imboccare la strada della ricchezza: basta poco. Devi riconoscere questo «qualcosa» ed  avere la consapevolezza che lo hai in un angolo della tua mente e cercare di non scivolare nei pensieri negativi, su quello che non hai. Quindi rifletti su quello che hai in questo momento .....................................................................................................................................................

Omissis

Chi desidera proseguire nella lettura di questo libro può ordinarlo all'autrice

Diana Bacchiaz, e-mail: zoediana@libero.it

+39/010/590470

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