NUMERI CASUALI

 

Per ottenere un numero casuale intero compreso in un intervallo (a,b) occorre usare la funzione CASUALE() che restituisce un numero casuale ³ 0 e <1, bisogna scrivere: CASUALE()*(b-a)+a, così il numero casuale x generato sarà a£x<b .

Per costruire un prospetto per simulare il lancio di un dado dobbiamo scrivere nella prima cella: INT(CASUALE()*6+1) e poi copiare tale formula nella zona sottostante in modo da avere, ad esempio, 300 lanci. Poiché il ricalcolo è automatico, da questo momento in poi, EXCEL genera i 300 numeri casuali ogni volta che vengono inseriti dati nel foglio. Per evitare ciò occorre inserire il calcolo manuale, cliccando su: STRUMENTI, OPZIONI…, CALCOLO MANUALE. In questo modo se si vuol effettuare un ricalcolo del foglio basta premere il tasto F9.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella zona F5..F10 sono stati immessi i numeri progressivi delle facce del dado.

Nella colonna G, a fianco di ogni faccia, si deve mettere il numero delle volte che essa è comparsa nei 300 lanci, a questo scopo utilizziamo la funzione FREQUENZA già usata nell’ESERCIZIO 3. In alternativa possiamo usare la funzione CONTA.SE (intervallo;criteri ) che conta il numero di celle in un intervallo che soddisfano i criteri specificati.

Intervallo: è l'intervallo di celle a partire dal quale si desidera contare le celle, nel nostro caso C5:E104.

Criteri: sono i criteri in forma di numeri, espressioni o testo che determinano quali celle verranno contate (ad esempio, criteri può essere espresso come 32, "32", ">32", "mele"), nel nostro caso il valore deve essere = al contenuto della cella adiacente pertanto digitiamo nella cella G6 la formula =CONTA.SE($C$5:$E$104;"="&F5).

Per le frequenze relative la procedura è nota.  Possiamo poi rappresentare le frequenze con un istogramma.

Nella cella G13 è stato immesso il valore della probabilità che compaia una determinata faccia del dado cioè 1/6.

Prova a ripetere la simulazione aumentando il numero di lanci ed osserva come si comporta la frequenza relativa rispetto alla probabilità teorica.  

 

Simuliamo adesso il lancio di due dadi inserendo i risultati ottenuti con la funzione CAS()*6+1 in due colonne adiacenti J e K dalla riga 1 fino alla riga 500; nella colonna L inseriremo la somma delle facce, nella colonna M gli esiti possibili (abbiamo inserito anche il numero 1 e il numero 13 che sono eventi impossibili, per migliorare il grafico), nella colonna N le frequenze relative e nella colonna O le probabilità (la probabilità che la somma delle facce sia 2 è1/36 perché 36 sono i casi possibili, e 1 il caso favorevole, cioè la coppia (1;1); la probabilità che la somma sia 3 è 2/36; che sia 4 è 3/36; poi 4/36; 5/36; 4/36; 3/36; 2/36; 1/36).

Per disegnare i due grafici sovrapposti abbiamo usato il grafico a dispersione XY e alla voce serie abbiamo selezionato due serie per l’asse y: una per le frequenze relative e una per le probabilità.

Anche in questo caso è interessante osservare il comportamento del grafico delle frequenze relative, all’aumentare del numero di lanci.