Il Sentiero
Italia in Lombardia
Le boscose
ondulazioni delle Prealpi varesine e comasche, le affilate guglie delle
Grigne, le grandi aree glaciali del Bernina, dell'Adamello,
dell'Ortles-Cevedale, i pascoli delle solitarie valli delle Orobie. Un
mondo naturale ed umano variegato e ricco di contrasti collegato da
ottocento chilometri di sentieri, in gran parie segnalati, a partire dalle
sponde del Lago Maggiore per giungere al rifugio Bozzi, in Alta Val
Camonica, nei pressi del passo del Tonale. Questo è l'itinerario del
Sentiero Italia della Lombardia.
La regione è caratterizzata da un lato dalla presenza di una lunga e
consistente fascia prealpina (le Prealpi varesine, comasche, lecchesi,
bergamasche e bresciane), dall'altro dall'andamento nord-sud di grandi
valli scavate dai ghiacciai quaternari che incidono profondamente la
catena delle Alpi e ne interrompono la continuità obbligando chi le
percorre a notevole sbalzi altimetrici e a scendere più volte a quote
anche inferiori ai 300 metri.
La fatica imposta dall'altimetria è però ripagata dalla notevole varietà
dei paesaggi: si passa infatti dalle dolci ondulazioni delle Prealpi agli
ambienti "mediterranei" dei grandi laghi, dalle coltivazioni terrazzate
dei fondovalle della Valtellina e della Valcamonica ai ghiacciai delle
Alpi Retiche (gruppi del Bernina, dell'Ortles-Cevedale, dell'Adamello).
Un altro aspetto proprio della Lombardia è quello della sua elevata
antropizzazione. Il fenomeno riguarda però solo i tratti prealpini, mentre
in quelli alpini è ancor possibile trovare aree di insospettata wilderness
rimaste ai margini dello sviluppo turistico di massa e dalla
frequentazione abituale degli escursionisti.
Alpi e Prealpi: due realtà che il Sentiero Italia non poteva ignorare e
che hanno imposto a Corno la biforcazione dell'itinerario in due diverse
direttrici: quella settentrionale comasca e valtellinese e quella
meridionale orobica e camuna.
La seconda, articolata in 21 tappe, percorre il Triangolo Lariano e,
all'altezza della Valsassina, si innesta sui sentieri delle Orobie per
raggiungere la Valcamonica e da qui il rifugio Bozzi lungo l'Alta Via
dell'Adamello.
La congiunzione di questi percorsi paralleli permette di ottenere anche un
grande e affascinante Anello Lombardo articolato in 56 tappe. Su tutto il
tracciato i motivi di interesse e di stimolo non mancano mai. Gran parte
delle montagne della Lombardia, fra l’altro, sono protette nell'ambito del
Parco Nazionale dello Stelvio (province di Sondrio e di Brescia) e di
numerosi parchi regionali purtroppo, in realtà, esistenti spesso solo
sulla carta (il Parco del Badile, Disgrazia e Bernina, il Parco del
Livignese, il Parco delle Grigne, il Parco delle Orobie, il Parco
dell'Adamello, il Parco dell'Alto Garda Bresciano). Il Sentiero Italia ne
raccorda i rispettivi territori toccando anche alcuni significativi
biotopi e geotopi tutelati dalla legislazione regionale, come il Pian di
Spagna.
Numerosi sono quindi gli spunti di interesse naturalistico: fenomeni
geomorfologi e glaciologici, una flora molto diversificata, la possibilità
dell'incontro con animali selvatici (il Parco dello Stelvio, ad esempio, è
l'unico ad ospitare tutti i tipi di ungulati, dai camosci agli
stambecchi). Pure interessanti sono i segni lasciati dalla cultura
contadina di montagna: antiche mulattiere selciate, nevere per la
conservazione dei prodotti caseari o baite dai tetti in paglia nelle
Prealpi, gli insediamenti temporanei di maggengo e di alpeggio nelle Alpi,
le tecnologie, primitive ma funzionali, per la produzione del burro e del
formaggio.
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