Dal
rif.
Curò (m 1895) si prende il sentiero che scende verso Valbondione
ed al primo tornante si imbocca il n. 304 che si stacca a sinistra
passando a mezza costa sotto i pendii prima del Monte Cimone e poi del
Monte Ponmolo per giungere al Colle delle Miniere a quota 1920 m. Si
scende verso la valle del Bondione e si attraversa l’omonimo torrente;
il sentiero ricomincia a salire e si punta al Passo della Manina (1796
m - ore 3) tra Valle del Bondione e Val di Scalve. Si prosegue in
falsopiano sotto il monte Pizzul e poi sotto il Barbarossa; si
oltrepassa la cresta del Pizzo di Petto e si percorre la testata della
Val Conchetta sotto le pareti del Vigna Vaga. Con piccoli saliscendi
si prosegue verso il Monte Ferrante ed in discesa verso il Passo dello
Scagnello (2080 m), da cui in breve si giunge al
rif.
Albani (m 1939 - ore 4.30). La vista sulla parete Nord della
Presolana è mozzafiato; l’ambiente pare dolomitico.
Se a questo punto si decide di terminare il Sentiero delle Orobie, è
possibile scendere al paese di Colere, in Val di Scalve, mediante il
sentiero n° 403 (m 1013 - ore 1.30), oppure a Valzurio, in Valle
Seriana, mediante il sentiero n° 311 e poi per strada sterrata (m 813
- ore 2.15).
Variante alla tappa
6: dal rifugio Curò (m 1915) al
rifugio Tagliaferri (m 2328);
Tempo 4 ore
Dal rifugio dirigersi verso la Val Cerviera ed imboccare il sentiero
n. 321; si raggiungono i laghetti di Cerviera (m 2326) e si giunge al
Passo Bondione; da questo punto si segue il sentiero n. 416 e si
giunge al Passo di Belviso (m 2518) da cui in breve si arriva al
rifugio Tagliaferri (m 2328).
Questo itinerario è denominato "sentiero naturalistico Antonio Curò" e
termina al Passo del Vivione da cui si può scendere in Valle di
Scalve.
Numerose le escursioni dal rifugio
Tagliaferri: Laghi del Venerocolo, Monte Venerocolo, Monte Gleno,
Passo del Gatto. |